1 / 34

Terapia trasfusionale mirata

Terapia trasfusionale mirata. Somministrazione di Emocomponenti Emoderivati Utili alla correzione di deficit specifici Sangue intero: impiego limitato a shock emorragico e exanguinotrasfusione. INDICAZIONE ALLE TRASFUSIONI. REINTEGRO O MANTENIMENTO: Della capacità ossiforetica

rock
Download Presentation

Terapia trasfusionale mirata

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Terapia trasfusionale mirata Somministrazione di • Emocomponenti • Emoderivati Utili alla correzione di deficit specifici Sangue intero: impiego limitato a shock emorragico e exanguinotrasfusione

  2. INDICAZIONE ALLE TRASFUSIONI REINTEGRO O MANTENIMENTO: • Della capacità ossiforetica • Del volume ematico • Dell’emostasi

  3. Eleggibilita’ donatore • DONATORE: 18-65 anni > 50 Kg di peso Hb > 12,5 g/l (donna) Hb > 13,5 g/l (uomo) CRITERI DI ESCLUSIONE: • Assunzione di droghe • Rapporti sessuali a rischio • Trasfusione ricevute in passato • Epatite • Malattie veneree • Positività per TPHA/VDRL;HIV,HCV,HBV

  4. TIPO DI DONAZIONE • SANGUE INTERO (450 ML) • PLASMA (650 ML) • PIASTRINE • LEUCOCITI FREQUENZA delle DONAZIONI • SANGUE INTERO 2 volte/anno (donna) • 4 volte/anno (uomo) • PLASMA 10 L/anno • PIASTRINE 6 aferesi/anno

  5. SISTEMA ABO E’ costituito da 3 alleli A; B e H localizzati sul cromosoma 9. Le strutture antigeniche sono localizzate sulla superficie dei globuli rossi. Tali antigeni sono fortemente immunogenici.

  6. SISTEMA RH

  7. IL PREDEPOSITO E’ INDICATO: • Quando il paziente deve essere sottoposto a intervento di chirurgia maggiore E’ CONTROINDICATO: • Se l’Hb del paziente è < 110 g/L • In caso di sepsi, angina instabile, infarto miocardico recente, stenosi aortica serrata

  8. MODALITA’ DI ESECUZIONE DELLE TRASFUSIONI • Verifica dell’identità e delle compatibilità • Il gocciolatoio del set d’infusione deve essere riempito per ¾ in modo che la goccia di sangue non cada da altezza eccessiva (emolisi) • L’infusione deve avvenire lentamente, sia per prevenire il rischio di sovraccarico circolatorio che per le reazioni trasfusionali • Se si infonde in maniera adeguatamente lenta non è necessario né opportuno pre-riscaldare il sangue • Se devono essere trasfuse numerose unità, vanno trasfuse una per volta. • Nessun farmaco né soluzione va aggiunta ad alcun emocomponente (in particolare non calcio né glucosio)

  9. TERAPIA TRASFUSIONALE: SANGUE INTERO 1 Unità di sangue intero: 450 ml di sangue (Hct 36-44%) senza piastrine e granulociti vitali e fattori labili della coagulazione ridotti del 50%. Si utilizza solo in casi particolari: • pazienti emorragici (perdita > del 35%) • exsanguino-trasfusione neonatale Si preferisce comunque trasfondere, anche in questi casi UEC + PLASMA.

  10. SONO INDICATI: Per aumentare rapidamente l’apporto di ossigeno ai tessuti, in situazioni non correggibili farmacologicamente Non esiste indicazione alla trasfusione se Hb>100 g/L Il valore soglia di Hb che giustifica la trasfusione di GR nel pz chirurgico non cardiopatico e senza insufficienza respiratoria adulto è di 80 g/L In caso di anemia cronica: Hb < 80 g/l, eccetto nel regime ipertrasfusionale delle talassemie. Nel neonato la soglia è più elevata (100 g/L) e ancora più alta (130 g/L) nelle prime 24 ore di vita o in presenza di insufficienza cardiaca o respiratoria TRASFUSIONE DI GLOBULI ROSSI

  11. LA TRASFUSIONE DI GLOBULI ROSSI NON E’ INDICATA: • Per espandere il volume ematico • Nello shock da ustioni • Per sostituire fattori carenti quali ferro e folati

  12. TERAPIA TRASFUSIONALE:EMAZIE CONCENTRATE Valutare il valore dell’Hb e le condizioni del paziente. Non c’è indicazione se Hb>10g/dl Si ottengono separando il plasma per centrifugazione e aggiungendo una soluzione conservante. UEC+CPD-A : Hct 70-80% 35 gg a 4°C UEC+CPD-A+mannitolo/sorbitolo: Hct 50-60% 35 gg a 4°C Non contengono leucociti e piastrine funzionanti 1UEC: incrementa l’Hb di 1 g e dell’Ht del 2-3% Vita media delle emazie trasfuse: 50-60 gg. Le emazie più vecchie, dopo la trasfusione vengono eliminate entro 24h

  13. Riduzione del numero dei leucociti da 0.5 3x109 a meno di 5 x 106/UEC per ridurre il rischio di allo-immunizzazione verso Ag leucocitari IMPIEGO prevenzione reazioni febbrili in paziente politrasfusi, prevenzione trasmissione CMV, pazienti con aplasia midollare e candidati al trapianto, trasfusione intra-uterina. GLOBULI ROSSI LEUCODEPLETI

  14. Irradiazione: ≥ 20 Gy per impedire la proliferazione linfocitaria. Prevenzione della GVHD da linfociti immunocompetenti incompatibili in un ricevente incapace di riconoscerli e rigettarli. INDICAZIONI: trapianto di midollo osseo allogenico per prevenire la GVHD da trasfusione GLOBULI ROSSI IRRADIATI

  15. PIASTRINE • Disponibili piastrine da singolo donatore o da più donatori (cioè ricavate da donazioni di sangue intero:concentrati piastrinici); si equivalgono come resa, ma le piastrine da singolo donatore riducono il rischio di sensibilizzazione • Si conservano a temperatura ambiente in agitazione continua per 4-5 gg

  16. ANTIGENI PIASTRINICI • Le piastrine possiedono Ag del sistema AB0 sia intrinseci che adsorbiti. • Non portano Ag del sistema Rh. • Possiedono un sistema antigenico HPA 1a,1b,2a,2b,3a,3b,4a,4b,5a,5b

  17. E’ preferibile trasfondere piastrine ABO compatibili in quanto l’incompatibilità ABO è associata ad una ridotta resa post-trasfusionale • Nei pazienti alloimmunizzati può essere necessario trasfondere piastrine HLA compatibili

  18. CONCENTRATI PIASTRINICI • FRAZIONAMENTO DI UNITA’ DI SANGUE INTERO, DAL PLASMA RICCO DI PIASTRINE DI SINGOLA UNITA’ (CONCENTRATI >0.6X1011 PIASTRINE) • POOL DI 4-8 BUFFY COAT (CONCENTRATI >2.5X1011 PIASTRINE) • AFERESI PIASTRINICA (>3X1011 PIASTRINE) • DA SOGGETTI CHE NELLE 72 ORE PRECEDENTI NON ABBIANO ASSUNTO FARMACI INTERFERENTI CON LA FUNZIONE PIASTRINICA

  19. TRASFUSIONE DI PIASTRINE INDICAZIONI Per il trattamento ( e profilassi) delle emorragie dovute a carenze quantitativa o qualitativa delle piastrine. • Per i pazienti medici in condizioni stabili e senza complicazioni il valore soglia è 10.000/μl. • In presenza di sanguinamento, di conteggio piastrinico rapidamente decrescente, febbre, infezione, anomalie della coagulazione e in corso di chemioterapia è consigliabile trattare il paziente se il numero delle piastrine risultasse < 20.000/μl. • Per i pazienti chirurgici il valore soglia è 50.000/μl.

  20. TRASFUSIONI DI PIASTRINE NON E’ INDICATA: • Nelle piastrinopenie da eccessiva distruzione (porpora trombocitopenica idiopatica, porpora trombotica trombocitopenica, sindrome uremico-emolitica, CID) • Nella circolazione extracorporea e nella trasfusione massiva, a scopo profilattico • Come profilassi se il numero è > 10.000/μl e il paziente è in condizioni stabili e senza complicanze

  21. PLASMA FRESCO CONGELATO Ottenuto da sangue intero mediante plasmaferesi. Deve essere congelato entro 8h dal prelievo (fattore V e VIII, labili). Si trasfonde in tutti i casi in cui ci sia un deficit dei fattori della coagulazione: coagulopatia da consumo, CID, epatopatie, carenza dei fattori della coagulazione.

  22. PLASMA FRESCO (1) INDICAZIONI: • Deficit congeniti o acquisiti di singoli fattori della coagulazione in presenza di emorragia quando non si possono utilizzare i concentrati degli specifici fattori ( V e XI) • Nella fase acuta della CID • Come antagonista degli anticoagulanti orali in presenza di manifestazioni emorragiche • Nel trattamento della porpora trombotica trombocitopenica

  23. PLASMA FRESCO (2) NON E’ INDICATO: • Per espandere il volume plasmatico • Come apporto nutritivo • Nei deficit congeniti o acquisiti di fattori della coagulazione non accompagnati da emorragia • A scopo profilattico in caso di circolazione extracorporea o di trasfusione massiva • Nelle epatopatie croniche a scopo emostatico, se non sono state messe in atto altre misure di contenimento dell’emorragia.

  24. COMPLICAZIONI DELLE TRASFUSIONI IMMUNOLOGICHE • REAZIONI TRASFUSIONALI EMOLITICHE ACUTE O RITARDATE • REFRATTARIETA’ ALLE TRSFUSIONI PIASTRINICHE • REAZIONI ALLERGICHE • REAZIONI FEBBRILI NON EMOLITICHE • EDEMA POLMONARE NON CARDIOGENO • ALLOIMMUNIZZAZIONI • REAZIONI EMOLITICHE ASSOCIATE AL TRAPIANTO • PORPORA POST-TRASFUSIONALE • GRAFT VERSUS HOST DISEASE

  25. COMPLICAZIONI DELLE TRASFUSIONI NON IMMUNOLOGICHE • REAZIONE DA CONTAMINAZIONE BATTERICA • SOVRACCARICO DI CIRCOLO • EMOLISI NON IMMUNOLOGICA • SOVRACCARICO DI FERRO • TRASMISSIONE DI AGENTI PATOGENI

  26. REAZIONI TRASFUSIONALIEMOLITICHE IMMEDIATE Febbre, brividi, dolore lombare, toracico, addominale, cefalea, ipotensione fino allo shock, nausea, vomito, emorragia (CID), insufficienza renale acuta. Emolisi intravascolare da attivazione del complemento per INCOMPATIBILITA’ AB0 o per Ag minori.

  27. Febbre, riduzione dell’emoglobina. Emolisi extravascolare (sistema reticolo-endoteliale) senza attivazione del complemento da presenza o produzione tardiva di alloanticorpi verso Ag eritrocitari Rh, Kidd, Duffy, Kell, MNSS. Più frequente nelle donne con gravidanze pregresse. EMOLITICHE RITARDATE (dopo 5-21 gg)

  28. Reazione Ag-Ab con attivazione di citochine (IL-1,IL-6,TNF) dovuta alla presenza di Ab contro Ag leucocitari e/o piastrinici del ricevente (si manifesta entro 2 ore dall’inizio dell’infusione). PREVENZIONE: uso di filtri per ridurre il numero di leucociti; con le piastrine però possono essere infuse anche citochine preformate. REAZIONI TRASFUSIONALI NON EMOLITICHE FEBBRILI

  29. REAZIONI TRASFUSIONALINON EMOLITICHE REAZIONE CUTANEA DA IPERSENSIBILITA’ IMMEDIATA Reazione Ag-Ab con attivazione del complemento e liberazione di sostanze vasoattive dovuta alla presenza nel ricevente di anticorpi anti-immunoglobuline che si complessano con le immunoglobuline trasfuse.

  30. REAZIONI TRASFUSIONALINON EMOLITICHE • SOVRACCARICO CIRCOLATORIO Velocità massima di infusione: 2-4 ml/Kg/ora. • INSUFFICIENZA POLMONARE ACUTA TRASFUSIONALE Da Ab anti-leucocitari infusi o presenti nel ricevente con ostruzione del microcircolo polmonare ad opera dei neutrofili attivati.

  31. REAZIONI TRASFUSIONALINON EMOLITICHE • CONTAMINAZIONE BATTERICA (frequentemente da Gram-, raramente da Gram+) • COMPLICANZE METABOLICHE Ipotermia, ipocalcemia da citrato, iperpotassiemia da conservazione e irradiazione. • TRASMISSIONE DI MALATTIE INFETTIVE Virus: Virus dell’epatite, herpes virus, HIV parvovirus,Transfusiontrasmitted virus, Batteri Parassiti

  32. COSA FARE QUANDO AVVIENE UNA REAZIONE TRASFUSIONALE: • Bloccare trasfusione • Compilare il foglio per il C.T. • Ricontrollare le etichette • Mantenere la via venosa • Controllare i parametri vitali: PA,Freq.Respiratoria,Freq.Cardiaca • Controllo laboratorio: LDH,Hb,aptoglobina,emoglobinuria,test di Coombs • Prevenzione dell’ipotensione: mantenere una diuresi ≥ 100 ml/ora, utilizzare eventualmente Dopamina • Controllare la coagulazione

  33. Virus: HBV HCV HIV 1+2 HTLV (I+II) CMV EBV PARVOVIRUS Batteri: Treponema pallidum Borrelia burgdorferi Brucella melitensis Yersinia enterocolit. Coxiella burnetti AGENTI INFETTIVI TRASMISSIBILI MEDIANTE TRASFUSIONI

  34. SOSTITUTI ARTIFICALI DEL SANGUE • SOSTANZE DOTATE DI ATTIVITA’ COLLOIDOSMOTICA: plasma-expanders per riprisitinare la volemia e mantenere la pressione osmotica • PREPARATI CON CAPACITA’ DI TRASPORTO DI OSSIGENO come sostituti dei globuli rossi

More Related