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Sistemi Elettronici Programmabili

Sistemi Elettronici Programmabili. Le periferiche. Il processore scambia informazioni con le periferiche attraverso dei registri. Tipicamente:. Control REGister; Status REGister; Data REGister;.

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Sistemi Elettronici Programmabili

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Presentation Transcript


  1. Sistemi Elettronici Programmabili Le periferiche Sistemi Elettronici Programmabili: Le periferiche

  2. Il processore scambia informazioni con le periferiche attraverso dei registri. Tipicamente: • Control REGister; • Status REGister; • Data REGister; Questi registri sono generalmente “MAPPATI IN MEMORIA” ossia sono visti come locazioni di memoria nello spazio di indirizzamento Periferiche Sistemi Elettronici Programmabili: Le periferiche

  3. Costruzione dei comandi Nella configurazione minima la CPU deve avere 3 piedini che indicano: • se l’operazione è verso la memoria o le periferiche • se si tratta di un’operazione di lettura • se si tratta di un’operazione di scrittura Esempio di periferica con 2 porte di I/O Attraverso il BUS indirizzi si identifica la locazione di memoria o la periferica interessata nell’operazione (periferica mappata in memoria) Sistemi Elettronici Programmabili: Le periferiche

  4. Gestione delle Periferiche • Le Periferiche sono generalmente dei dispositivi Slave che dipendono dal Processore che deve quindi provvedere alla loro gestione. • Questa funzione viene espletata principalmente con due tecniche gestite dalla CPU: • 1. Polling in cui la gestione è demandata al programma; • 2. Interrupt attraverso il quale la periferica può richiedere servizio • E una tecnica che esclude la CPU dalla gestione,il DMA attraverso il quale si stabilisce un collegamento diretto tra memoria e dispositivo Interrupt Polling Nel controllo da programma, la CPU interroga periodicamente la porta della periferica di interesse, in modo da tenere sotto controllo lo stato della stessa. Quando la periferica è disponibile a ricevere o trasmettere un dato, la CPU esegue le istruzioni necessarie. Questo approccio risulta assai poco efficiente, comportando un grosso spreco di tempo da parte della CPU. Ha il vantaggio di non richiedere hardware dedicato. La gestione delle periferiche è SINCRONA al programma. Ossia è il programmatore a decidere quando servire la periferica. Nella gestione mediante Interrupt è la periferica stessa a richiedere servizio mediante un apposito segnale. Il processore non deve interrogare periodicamente le periferiche. La gestione delle periferiche è ASINCRONA al programma nel senso che il programmatore non può prevedere quando ci sarà una richiesta di servizio. Sistemi Elettronici Programmabili: Le periferiche

  5. Porta d’ingresso/uscita Componenti standard per porte di I/O 74xx244 = 8 Buffer tristate 74xx374 = 8 FF-D con uscita in tristate Sistemi Elettronici Programmabili: Le periferiche

  6. Esempio: collegamento con stampante • Il segnale di dato valido (DAV) segnala alla stampante la presenza di un dato sul BUS • Il segnale di dato accettato (DAC) segnala alla CPU che il dato è stato acquisito dalla stampante, che è pronta a ricevere il successivo Sistemi Elettronici Programmabili: Le periferiche

  7. Esempio: collegamento con stampante Comunicazione monodirezionale sui dati (semplificazione) Il segnale DAC genera un 1 sul bit 0 del DB Interfaccia d’uscita SEL abilitato solo se l’indirizzo corrisponde a quello assegnato al dispositivo Sistemi Elettronici Programmabili: Le periferiche

  8. Esempio: collegamento con stampante Temporizzazione delle attività • Sincrona rispetto all’esecuzione del programma (Polling) • Asincrona rispetto all’esecuzione del programma (Interrupt) • Indipendente dall’esecuzione del programma (DMA) Sistemi Elettronici Programmabili: Le periferiche

  9. Polling Collegamento delle periferiche con Polling • No Hardware aggiuntivo • No controllo aggiuntivo • Controllo I/O sincrono con programma • Ottimizzazione del codice • Grande flessibilità • Spreco di tempo di CPU per interrogazione periferiche Sistemi Elettronici Programmabili: Le periferiche

  10. Polling: esecuzione E’ previsto l’accesso alle periferiche in determinati punti del programma Si controlla se la periferica 1 ha richiesto il servizio e nel caso si esegue la routine di pertinenza Si controlla se la periferica 2 ha richiesto il servizio e nel caso si esegue la routine di pertinenza … Se le periferiche richiedono sporadicamente il servizio si ha un uso non ottimale delle risorse di calcolo Sistemi Elettronici Programmabili: Le periferiche

  11. Interrupt Modalità asincrona rispetto al programma • Non si conosce il momento in cui la routine di servizio di una certa periferica verrà eseguita • Necessità di salvare lo stato della CPU (necessità dello stack e spreco di cicli macchina) • Necessità di hardware aggiuntivo (più o meno complicato) • Flessibilità • Non si perde tempo nell’interrogazione ciclica delle periferiche Sistemi Elettronici Programmabili: Le periferiche

  12. Collegamento con Interrupt • La CPU controlla lo stato di IINTR • Il registro IE abilita gli Interrupt (può essere controllato via software) • Tutti gli interrupt possono essere mascherati tramite il registro IE (interrupt enable) tranne i NMI (interrupt non mascherabili) Sistemi Elettronici Programmabili: Le periferiche

  13. Interfaccia per Interrupt Interfaccia d’uscita modificata per Interrupt L’interrupt viene generato quando si abbassa il segnale DAC Sistemi Elettronici Programmabili: Le periferiche

  14. Collegamento di più periferiche Singola linea di interrupt • Gli interrupt sono collegati in wired-OR (open collector) • La porta ISR (Interrupt Status Register) contiene l’informazione relativa a quale dispositivo ha generato l’interrupt Sistemi Elettronici Programmabili: Le periferiche

  15. Collegamento di più periferiche Linee di interrupt multiple • Ogni periferica ha la sua linea di interrupt dedicata Sistemi Elettronici Programmabili: Le periferiche

  16. Gestione delle priorità (HW) • L’arbitro stabilisce qual’è l’interrupt a priorità più alta mettendo in uscita il codice corrispondente • Viene quindi eseguita la routine relativa all’interrupt selezionato Sistemi Elettronici Programmabili: Le periferiche

  17. Esecuzione del Ciclo di Interrupt • Il segnale INTA (interrupt acknoledgement) all’uscita della CPU indica che si sta servendo un’interruzione • La logica esterna mette sul bus l’identificativo dell’interruzione • La richiesta d’interruzione può essere o meno disattivata automaticamente nel corso dell’interruzione Sistemi Elettronici Programmabili: Le periferiche

  18. Salvataggio del Contesto Tutti i sistemi di interruzioni richiedono, come minimo, il salvataggio del Program Counter (PC). Molti processori salvano in modo automatico molti dei registri interni. In questo modo la Routine di servizio può alterare i registri che verranno ripristinati, in modo automatico e molto veloce, con il contenuto originario prima che il controllo torni al programma principale. In altri casi, deve essere il programmatore a mettere in salvo (e.s. nello Stack) il contenuto dei registri che verranno usati dalla routine di servizio e a ripristinarli al suo termine. Sistemi Elettronici Programmabili: Le periferiche

  19. Routine di servizio La routine di servizio di una interruzione è semplicemente un sottoprogramma che viene attivato dalla CPU, quando questa intende servire la richiesta di interruzione prodotta da una periferica. Il sottoprogramma contiene tutte le istruzioni necessarie a gestire la periferica, consentendo lo scambio dei dati con la CPU. Al suo termine, una particolare istruzione (e.s. RTI) provoca il ripristino del contesto e quindi il ritorno della CPU alle attività precedenti la richiesta di interruzione. Sistemi Elettronici Programmabili: Le periferiche

  20. Gestione Interrupt • Dato che le periferiche di un Processore possono essere numerose, si pongono diversi problemi: • 1. riconoscere la periferica che ha richiesto l’interruzione; • 2. gestire eventuali richieste simultanee da parte di diverse periferiche; • 3. gestire le interruzioni delle routine di servizio (interruzioni annidate). • Esistono diverse possibili soluzioni che corrispondono a diverse organizzazioni del sistema di interruzioni. Gestione da Programma Gestione Automatica (Interrupt Vector) Sistemi Elettronici Programmabili: Le periferiche

  21. Controllo da Programma Una possibile soluzione sfrutta un registro di stato delle interruzioni (ISR), ciascun bit del quale è associato ad una periferica. Una periferica che richieda una interruzione asserisce al tempo stesso il proprio bit del registro. All’arrivo dell’Interrupt la routine di servizio esamina sequenzialmente i bit di ISR e determina quale periferica ha attivato la richiesta. Di conseguenza, attiva (e.s. CALL) la subroutine di gestione relativa. Questa soluzione realizza implicitamente anche un meccanismo di priorità, in quanto i bit di ISR vengono letti in un ordine fissato e nello stesso ordine vengono servite eventuali richieste di interruzione concorrenti. La gestione di ISR è a carico del programma, che deve disasserire i bit delle interruzioni servite e le stesse richieste, in modo da evitare loop pericolosi. Il metodo è comunque poco efficiente, in quanto la lettura di ISR richiede un tempo significativo. Sistemi Elettronici Programmabili: Le periferiche

  22. Interrupt Vector Nella gestione tramite Interrupt Vector il processore presenta più linee di interruzione (IRQ1, IRQ2, …) ciascuna dedicata a una periferica (o a un gruppo di periferiche) ed è in grado di attivare in modo automatico la routine di servizio (Interrupt Handler) associata. Sistemi Elettronici Programmabili: Le periferiche

  23. Direct Memory Access (DMA) • L’accesso diretto alla memoria consente (solo) di scambiare dati tra una periferica e la RAM senza l’intervento della CPU (Rigidità) • Non viene perso del tempo di CPU nello scambio dei dati (la CPU continua ad eseguire il programma principale fino al prossimo cache miss) • Necessita di hardware (complesso) aggiuntivo Sistemi Elettronici Programmabili: Le periferiche

  24. Trasferimenti singoli e burst Trasferimento singolo Viene trasferito un byte per ogni DMAREQ Trasferimento a burst Viene trasferito un pacchetto di byte per ogni DMAREQ La dimensione del pacchetto può essere fissa o variabile Sistemi Elettronici Programmabili: Le periferiche

  25. Controllore di DMA • Quando c’è una richiesta di DMA il controllore genera una richiesta alla CPU (DMAREQ) • La CPU risponde con DMAACK e lascia il controllo del BUS al controllore di DMA (address BUS e data BUS = Z) • Il controllore genera gli indirizzi per la memoria • La CPU continua l’esecuzione del programma principale • Occorre fornire: • Indirizzo di partenza • Lunghezza del blocco • Direzione del trasferimento Sistemi Elettronici Programmabili: Le periferiche

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