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Ri...racconto la STORIA

laboratorio di scrittura creativa. Federico Fellini Roma. Ri...racconto la STORIA. laboratorio di scrittura creativa. Federico Fellini Roma. 1. Sintesi del percorso educativo

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Ri...racconto la STORIA

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Presentation Transcript


  1. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma Ri...racconto la STORIA

  2. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma 1. Sintesi del percorso educativo La ricerca storica come “viaggio nel passato” e “vita nel presente” è stata la base di partenza. L’obiettivo principale è la costruzione di una “memoria” che è passato e ricordo ma anche presente e costituzione dell’io. Seguendo un itinerario che va dalla formazione della Terra ai … Romani, i bambini sono stati messi nella condizione di “vivere” in tempi e spazi diversi e a loro cronologicamente lontani. La scoperta del territorio, le prove di scavo, lezioni di ceramica preistorica e di pittura rupestre,… hanno contribuito a diminuire il divario esistente tra “storia antica” e “realtà presente”. L’idea poi di mascherare i bambini da antichi romani in occasione del Carnevale, ha contribuito, invece, a collegare passato e presente: il passato come studio di usi, costumi e modi di vita del popolo romano; il presente come analisi del quotidiano: noi i piccoli romani del 2004 alla ricerca di una identità. È per questo che il percorso didattico che inizialmente aveva visto la scelta tematica de LA CITTA’, si è intrecciato con il tema IL VIAGGIO, inteso proprio come un viaggio nel passato (in terre lontane, in ambienti preistorici e con personificazioni immaginate) alla ricerca di una realtà antica ri…raccontatacon un po’ di fantasia e con linguaggi moderni.

  3. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma • 2. L’opera realizzata: “Ri…racconto la Storia” • Si tratta di una raccolta di testi rielaborati dagli alunni delle classi terze sui temi storici che di volta in volta si andavano ad esaminare. • La raccolta vuole essere un modo per “ri…raccontare” la storia attraverso l’immaginazione e la fantasia creativa. • I bambini sono stati invitati a: • - elaborare immagini della “Favola antica” letta e raccontata dall’insegnante; • - a raccontare una storia dal titolo: “C’era una volta un mammut”; • - a identificarsi con … Mahor, un bambino della preistoria e descrivere il suo ambiente, il suo modo di vivere, i suoi passatempi; • - a reinterpretare …Otzi, l’uomo venuto dal ghiaccio; • a vivere come Amoa, un giorno nella preistoria; • - a identificarsi con …Radam, lo scriba del re, per vivere un giorno in Egitto; • - a travestirsi da “antico romano” per partecipare alla sfilata di Carnevale per le vie del quartiere. • Tutto questo è raccontato e documentato, con il linguaggio semplice dei bambini, nel volume realizzato, e rielaborato con il linguaggio evoluto delle tecnologie, nel cd-rom allegato. • Anche questo è un misto tra le tecniche del passato (scrittura con carta e penna) e le tecnologie del presente (videoscrittura, scansione, costruzione di una presentazione ipertestuale).

  4. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma Premessa … “La memoria è la facoltà più singolare della mente umana. (…) L’uomo dipende dalla memoria, … se si riuscisse a “vederla” …, la memoria apparirebbe come un gomitolo compatto, il cui filo che lo compone, dipanandosi, porta all’indietro, fino a quell’ultimo, misterioso capo, celato nel suo cuore più profondo, raggiunto il quale il percorso da dove è cominciato finisce (nella memoria inizio e fine spesso sono la stessa cosa …) … Ma quel filo, nella memoria è pieno di nodi, intrecci, … “ da A. Rosa, L’Alba di un mondo nuovo, Ed. Mondolibri, 2002

  5. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma La proposta didattica, come appare anche nella sintesi che accompagna la scheda B, aveva lo scopo di sollecitare la memoria in molti dei suoi aspetti: la memoria integratrice, la memoria regolatrice, la memoria dei ricordi, la memoria mnemonica (quella dei verbi, delle tabelline, …), la memoria immaginativa e quella fantastico-creativa. Il risultato è questo piccolo volume realizzato da insegnanti ed alunni di terza elementare che, usando la memoria altrui, hanno rielaborato fatti e hanno iniziato a costituire la loro “memoria

  6. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma UNA FAVOLA ANTICA 1

  7. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma C’era una volta, tanti tanti anni fa, una grande palla di fuoco che girava nello spazio finché un giorno ci fu un grande boato e la palla scoppiò. Divenne in tanti pezzetti fatti di fuoco e, il più grande di questi pezzi, formò la Terra. 2

  8. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma Per raffreddarsi impiegò moto tempo ed il calore che emetteva era, all’inizio, molto forte. Col passare del tempo, il fuoco si spense e sulla Terra si formarono montagne, pianure, valli. 3

  9. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma Il vapore del fuoco e delle eruzioni vulcaniche formarono l’aria e le nuvole: queste ultime fecero cadere tanta acqua che si raccolse sulla Terra. L’acqua caduta dal cielo riempì le valli e si formarono laghi, fiumi, mari e lagune. 4

  10. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma In un punto piccolissimo della Terra, che poi prese il nome di Pietraroja, si formò una grande laguna dove iniziò una cosa stupenda: la vita. 5

  11. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma Il sole era caldo e le prime forme di vita nacquero nell’acqua ed erano organismi minuscoli. Poi, pian piano, questi organismi divennero più grandi e nacquero i pesci. Sulla terra ferma, intanto, gli scorpioni cacciavano i millepiedi e si nascondevano in terreni paludosi. Spuntarono le prime piante che, all’inizio erano senza foglie e senza fiori e i pesci, modificando le loro pinne, si trascinarono fuori dall’acqua, stabilendosi sulla terraferma. 6

  12. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma  Cominciarono a comparire i rettili: degli strani animali simili alle nostre lucertole e ai nostri coccodrilli; le piante iniziarono a germogliare le foglie e nacquero i primi fiori. Nell’intrico delle enormi foreste volavano insetti come libellule mentre nell’acqua e sulla terraferma vivevano anfibi e rettili. 7

  13. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma Passarono ancora tantissimi anni e sulla Terra comparvero i dinosauri, detti i giganti del nostro passato. Questi vissero incontrastati per molto tempo; alcuni di loro erano inoffensivi e vegetariani, altri erano predatori spietati dotati di una terrificante dentatura, tagliente come la lama di un rasoio, con la quale squarciavano il corpo delle loro vittime per nutrirsi della loro carne 8

  14. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma Sulla terra intorno a quella laguna, un giorno si schiuse un nuovo dal quale venne fuori un piccolo dinosauro veloce e scattante che noi, oggi, abbiamo chiamato CIRO. 9

  15. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma Questo animaletto era carnivoro, cioè mangiava solo carne ed era piccolo, agile e molto astuto. Trascorreva il suo tempo sulle rive della laguna: per cercare di trovare il cibo necessario a vivere, cacciava altri animaletti correndo velocemente sulle zampe posteriori. 10

  16. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma  Tutto era tranquillo finché un giorno successe qualcosa di strano: il mare coprì tutte le terre, le montagne si incendiarono cacciando fuoco, tutto bruciava e la terrà tremò. 11

  17. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma Il Piccolo CIRO non sapeva dove andare, cercò di scappare ma la catastrofe fu così grande che tutta la laguna si trasformò. CIRO il piccolo dinosauro, restò sepolto sotto uno strato di fango insieme ad altri dinosauri e ai pesci che vivevano nella laguna. Il mondo dei dinosauri era finito. Iniziava un’altra era: nasceva l’uomo in un ambiente completamente diverso.

  18. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma C'era una volta un ... mammut

  19. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma Oscar, il mammut, un giorno andò a cercare da mangiare e incontrò un uomo. Dietro all’uomo ci stavano gli elefanti e poi vide altri uomini che avevano lance. Oscar scappò via, correndo tanti pericoli. Fece buio e non riusciva ad arrivare alla sua caverna. Si impaurì perché si sentivano tanti rumori nella foresta. Alla fine riuscì ad arrivare. Non si vedeva niente. Lui cercò di accendere il fuoco, ce la fece e cominciò a vedere qualcosa. Aveva tanta fame, ma nella caverna non c’era nulla e, così quella notte, andò a dormire senza cena! Matteo Tanni

  20. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma  Tanto tempo fa viveva un mammut che si chiamava Tiziano. Viveva sotto un albero di mele, lui a pranzo con la proboscide prendeva qualche mela e se la mangiava. I suoi occhi erano gialli e molto belli. Un giorno lui è andato a fare una lunga passeggiata per tutta la foresta e poi è tornato sotto il suo albero perché è iniziato a piovere. Il giorno dopo, che era una bellissima giornata, è andato, di nuovo, nella foresta e ha conosciuto molti uomini e, un altro mammut. Era una femmina. Si sono innamorati e dopo un po’ di giorni si sono sposati. La donna mammut gli propose di cambiare casa. Lui allora chiamò i suoi amici mammut muratori e si fece costruire una nuova grotta. Dopo nove mesi alla donna mammut nacque un piccolo mammut con gli occhi gialli come quelli del padre, lo chiamarono Cemir e, tutti e tre, vissero felici e contenti. Francesco

  21. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma C’erano una volta quattro mammut, il più piccolo si chiamava Birillo. Gli ominidi avevano visto i mammut, li attaccarono ed erano pronti per sferrare l’attacco finale, ma i mammut si difendevano, anche se non ce la facevano più. Solo Birillo riuscì a salvarsi. Dopo 30 anni Birillo è diventato grande, incontra un ominide che si era perso nella foresta durante una caccia: era un piccolo uomo e si chiamava Peter. A poco a poco diventarono amici e ogni giorno cacciavano insieme. Venne una glaciazione che li fece morire, e i loro resti sono stati ritrovati dai paleontologi e così, Birillo e Peter, si ritrovano ancora insieme in un ... museo. Davide Verde

  22. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma Dopo l’era glaciale nacque un mammut. Andava in giro sempre con la mamma, ma incontrava spesso delle difficoltà. Quando divenne un po’ più grandicello gli uomini lo cacciavano perché era bello grasso e grosso. Lui doveva cercarsi il cibo da solo e spesso veniva lasciato solo a correre molti rischi, pericoli e altre disavventure. Quando divenne un mammut adulto i suoi genitori erano già morti e, lui doveva sempre fare tutto da solo. Ma c’erano gli uomini che gli davano sempre la caccia. Un giorno però si trovò degli amici e, insieme a loro era tutto più facile. Il nostro amico mammut e i suoi amici, si ritrovarono fuori della foresta. Alcuni di loro si ritrovarono in una zona desertica al caldo e morirono in poco tempo. Altri continuarono a girare nella foresta senza mai fermarsi, alla ricerca degli amici. Il nostro mammut, girando, girando, divenne vecchio, morì, si pietrificò e un paleontologo scavando nel deserto lo ritrovò e poi lo porto al museo di Roma. Ludovico

  23. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma C’era una volta un mammut di nome Oscar che non voleva andare a caccia di uomini perché i suoi fratelli volevano vedere se aveva coraggio. Il giorno che è andato a caccia ha visto un uomo che aveva paura come lui e, allora, il mammut cercò di parlargli, ma lui scappò. Oscar provò a parlare con l’ominide tutte le volte che andava a caccia. L’ominide pensò allora che il mammut era buono, e che aveva anche lui paura di andare a caccia e così un giorno si avvicinò a lui e provò ad accarezzarlo. Il mammut capì la sua lingua e anche l’uomo capì quella dell’animale. Il mammut e l’uomo avevano fatto amicizia. Loro si incontravano tutti i giorni e si raccontavano la loro storia e tutto quello che avevano fatto. Poi un giorno decisero di vivere insieme e di aiutarsi. Da quel giorno furono felici e contenti e, non avevano più paura. Arianna

  24. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma Tanto tempo fa viveva un mammut di nome Tic e Tac che aveva la pelliccia marrone. Aveva le gambe grandi e si doveva cercare da mangiare. Vagando per la foresta incontrava altri mammut, uomini primitivi che andavano a caccia e mammut femmina. Si innamorò di una “mammuttina”, si fidanzarono e iniziarono a vivere insieme. Tic e Tac imparò così a prendere l’acqua per annaffiare i fiori che mammuttina aveva piantato fuori della caverna. Davide Lanzeri

  25. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma C’era una volta un mammut che si chiamava Valerio. Quando divenne grande conobbe degli ominidi che diventarono suoi amici. Una mattina il mammut andò dal papà e dalla mamma e glieli presentò: “Questi sono Luca, Marco e Ludovico”, disse Valerio. La mamma rispose: “Che begli amici ti sei fatto, però stai attento lo stesso. Giocare nella foresta è sempre pericoloso e potresti farti male!”. Valerio disse: ”Va bene mamma!”. La salutò e uscì di casa insieme ai suoi amici. Matteo Bilancioni

  26. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma C’era una volta un mammut di nome Gianni che aveva compiuto nove anni. Gianni si mette in cammino e, incontrò, un uomo che voleva diventare suo amico. I due si misero a parlare. Il tempo passava e arrivò la notte. Il papà a le mamma dovevano andare fuori e Gianni non era ancora rientrato. Infatti si era messo nei guai perché gli ominidi lo avevano visto e lo volevano uccidere. Fu proprio l'ominide, suo amico che lo aiutò. Gianni ritornò a casa e raccontò ai genitori della sua avventura: “Oggi mi sono messo nei guai, ma poi mi sono salvato”. La mamma gli chiese: “Come hai fatto?”. Gianni rispose: “E’ stato un bambino che mi ha aiutato”. Valentina

  27. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma C’era una volta un mammut tutto solo che stava girando per l’isola. Incontrò una mammut e questa mammut gli piaceva, aveva gli occhi azzurri e la pelliccia molto liscia, ma lui non la voleva liscia. Un giorno i due decidono di andare in cerca di molto cibo. E fu così che i due si fidanzarono e stando insieme erano molto felici. Dopo alcuni mesi la mammut partorì ed ebbero due figli, una femmina e un maschio e loro divennero papà e mamma. Si cercarono una grotta più grande in cui andare a vivere, ne trovarono una con due piani e vissero lì felici e contenti per molti anni. Valeria

  28. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma Il mammut è un animale vissuto prima di noi. Un mammut di nome Oscar andava in giro, un uomo incontrò il mammut di nome Oscar, prese una pietra e gliela tirò, ma il mammut se ne accorse, si spostò e se ne andò verso la sua tana. Mentre camminava inciampò e si impigliò tra i rami. L’uomo chiamò il suo gruppo, videro il mammut per terra e, ... lo aiutarono a liberarsi. Così il mammut divenne amico di quel gruppo di ominidi. Un giorno però arrivarono degli uomini diversi che rapirono Oscar, stavano per ucciderlo e mangiarlo quando gli ominidi suoi amici se ne accorsero e combatterono con gli altri. Mentre loro combattevano il mammut si rialzò e se ne andò. Sara

  29. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma C’era una volta un mammut di nome Dumbo che alcuni uomini del circo lo volevano far lavorare. Lui non voleva perché non sapeva fare niente e non pensava che loro glielo potevano insegnare. Un giorno gli uomini del circo lo presero e gli stavano insegnando a ballare ma lui cascò per terra, poi scappò via. Il giorno dopo gli uomini lo ripresero, era il giorno del balletto, entrarono nel palco e il mammut gli saltò addosso. La gente pensava che quello era il balletto e applaudì molto. Il mammut fu contento anche perché pensava di aver imparato a ballare. Francesca

  30. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma C’era una volta un mammut di nome Oscar che tutti gli altri odiavano perché si vantava di essere enorme. Tutti gli uomini primitivi cercavano di catturare Oscar, ma non ci riuscivano mai. Quando lo trovavano, visto che la foresta era grandissima, lanciavano un bastoncino in aria, così tutti potevano capire dove si trovava Oscar. Un giorno, però, un uomo primitivo, per sbaglio, lanciò il bastone in testa ad Oscar. Oscar si infuriò e corse incontro all’uomo che aveva una grotta dietro di lui. L’uomo si spostò e Oscar andò a sbattere contro la roccia della grotta e le zanne gli si intrappolarono nella caverna e rimase lì intrappolato per qualche ora. Claudio

  31. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma Il mammut Oscar viveva nei periodi glaciali. Un giorno Oscar si allontanò dalla sua famiglia e si perse. Un uomo, lo voleva uccidere, per mangiarlo. Il mammut Oscar non sapeva cosa fare, era circondato. Fece un grande salto che riuscì a scavalcare il cerchio dei cacciatori. Oscar cominciò a scappare e gli uomini non riuscivano a prenderlo. Oscar si era fermato perché c’era un burrone e ad un tratto si fece coraggio e con le sue zanne fece volare, uno alla volta, tutti gli uomini. Marco Ventrelli

  32. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma C’era una volta un mammut che non aveva da mangiare. Ad un certo punto vide un bosco, ma anche lì non c’era neanche una foglia. Aspettò ore ed ore che crescesse qualche foglia e, finalmente ne vede spuntare una. La mangia, poi ne spunta un’altra e la mangia. Così via. Il mammut era così sazio che non mangiò più per cinque giorni. Maurizio

  33. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma C’era una volta un mammut che si chiamava Luca. Era molto sbadato! Quando camminava in gruppo non si poteva contare su di lui e, un giorno, si perse sulle montagne. Allora disse. “Sono proprio uno sbadato!”. Continuava a camminare e non si accorgeva che girava in tondo. Pensava: “Mia madre e mio padre, saranno in pensiero per me e poi ... ho fame!”. Ad un tratto fece un urlo, poi guardò in terra e trovò le tracce degli altri. Le seguì e ritornò a casa. Quando arrivò disse: “Mamma, papà avevo molta paura e tanta fame!”. Federico

  34. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma C’era una volta un uomo che si chiamava Grump. Un giorno Grump vide un grande animale con la pelliccia marrone. Grump si avvicinò e all’improvviso il mammut si svegliò. Grump gli chiese come si chiamava e, il mammut rispose: “Mi chiamo Erman”. Il mammut gli fece un sacco di scherzi. Grump non era tanto contento che Erman gli facesse gli scherzi e così Grump, una notte, andò a casa di Erman e gli fece anche lui gli scherzi. La mattina seguente Erman andò da Grump e gli disse: “Facciamo così, nessuno di noi si fa più scherzi” e, da quel giorno, vissero felici, sereni e contenti. Marco Pungitore

  35. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma C’era una volta un mammut che viveva da solo e aveva gli occhi normali e la pelle marrone. Era solo e gironzolava nell’isola. Incontrò una femmina e da quel giorno stavano sempre insieme. Lui era innamorato di lei. Ma il mammut si invecchiò e morì, e la femmina restò sola. Cristian

  36. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma Mahor un bambino della preistoria!

  37. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma Ciao, sono Mahor, un bambino della preistoria. Mia madre si chiama Ur e mio padre Ramen. Ho altri quattro fratellini e tutti insieme viviamo in una grande caverna. Mio padre va a caccia di mammut, è così che riesce a procurarsi la carne per tutta la famiglia. Con la pelliccia mamma prepara i nostri vestiti. Durante il giorno noi bambini aiutiamo la mamma nella raccolta delle bacche e dei semi per la cena. Ho molto tempo libero e con i miei fratellini giochiamo al lancio dei sassi, oppure proviamo ad arrampicarci sulla roccia. Ma la nostra attività preferita è imparare ad accendere il fuoco e preparare le amigdale e gli altri oggetti utili per la caccia. Daniela

  38. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma Ciao, sono Mahor, un bambino della preistoria. La mia mamma si chiama Ursola e il mio papà si chiama Rambo. Sono alto, ho gli occhi marrone scuro, ho tanti muscoli e quando qualcuno vuole una sfida a lotta, io lo batto sempre. Vivo nelle foreste, e questo è molto divertente perché gioco tutto il giorno e poi la sera rientro a casa. Durante il giorno faccio tante attività: gioco nell’erba, accendo il fuoco, ma la mia preferita è andare a caccia con papà. Mi diverto molto perché vivo avventure e certe volte vado al lago. I miei amici sono la scimmia e il mammut, con loro durante il giorno non mi annoio mai. Io gioco con la scimmietta, che si chiama Cicita: è piccolina, ha un pelo molto bello che quando lo tocco mi fa venire la pelle d’oca. Vivere in questo periodo è bello perché puoi fare quello che vuoi e poi ammirare la natura. Marco Pungitore

  39. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma Ciao, sono Mahor, un bambino della preistoria. Mi presento: sono vestito di pelliccia di mammut e vivo con mamma e papà. Papà si chiama Mamuto, mamma si chiama Chiarona. Durante il giorno gioco con il mio amico Roaman. Quando i miei amici non mi vogliono far giocare, io gioco con la scimmietta e un mammut. Io vivo nella foresta. Vivere in questo tempo è bellissimo. Io e i miei amici tiriamo i sassi dentro lo stagno e, così passiamo il tempo. Federico

  40. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma Ciao, sono Mahor. Mi presento: sono di media statura, ho il naso a patata e gli occhi marroni. Vivo in una foresta con mia madre, mio padre e i miei fratelli. Durante il giorno gioco con i miei fratellini sugli alberi ad arrampicarci, a saltare e a nasconderci. I miei amici sono una scimmietta e un piccolo mammut, ma anche i cuccioli di tigre. Gioco con gli animali e non mi annoio. Vivere in questo periodo è molto bello. Maurizio

  41. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma Ciao, sono Mahor, un bambino della preistoria. Mi presento: sono il figlio di un homo sapiens sapiens, sono alto, intelligente, molto abile e riesco ad arrampicarmi molto velocemente sugli alberi. Vivo in Africa, in una foresta buia e fitta e me ne sto bello al caldo nella mia capanna. Durante il giorno aiuto mamma nella raccolta delle bacche, delle mele e delle noci, ... I miei amici sono Mau, Rider e Pisc. Gioco con loro ad impastare la terra con l’acqua e, quando abbiamo finito ci facciamo un bel bagno nell’acqua del lago e tiriamo i sassi nell’acqua per vedere chi li lancia più lontano. Vivere in questo periodo è molto bello perché si vive bene, si può stare all’aria aperta e anche a contatto con la natura. Io da grande vorrei diventare un “grande cacciatore di mammut”, proprio come mio padre. Marco Ventrelli

  42. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma Ciao, sono Mahor, un bambino della preistoria. La mia mamma si chiama Scirchi. E’ molto alta e non riesce a piegarsi molto, è per questo che noi bambini dobbiamo andare con lei a raccogliere i frutti. Ho due fratelli piccoli che mi seguono sempre, anche sugli alberi. Il mio papà si chiama Roah. Va a caccia tutti i giorni e cattura sempre almeno tre conigli. Vivo in una palafitta che ha costruito papà quando aveva diciannove anni. La palafitta si trova al centro di una delle foreste più grandi, vicino ad un torrente. Ah, dimenticavo di dirvi che i miei genitori fanno parte degli uomini sapiens-sapiens. Durante il giorno cerco sempre di scappare dai miei fratellini e da tutti i loro piccoli amici. Io ho solo un’amica che si chiama Peroscina. E’ una scimmietta che ho trovato ferita sotto un albero, ma non so ancora come si è fatta male. Io gioco con i miei fratellini e con Peroscina a chi tira il sasso più lontano. Però vinco sempre io, perché sono più forte di loro tre. Vivere in questo periodo della preistoria è bello perché così ammiro la natura che tra un po’ di millenni, non ci sarà più. Claudio

  43. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma Ciao, sono Mahor, un bambino della preistoria. Mi presento: sono un cucciolo di homo erectus e vivo in una caverna piena di ragnatele; durante il giorno ci gioco sempre. I miei amici sono la scimmia e il mammut, infatti quando non ho niente da fare li vado a trovare nella foresta e gioco con loro ad aggrapparmi sui rami, a nascondermi tra i cespugli che hanno dei frutti, così, se ho fame li mangio. Vivere in questo periodo è bello perché ci sono tanti amici. Francesca

  44. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma  Ciao, mi presento, sono Mahor e ho cinque fratellini, uno più piccolo dell’altro. Mia madre si chiama Minuia e mio padre Sigiris. Vivo in una grandissima grotta con la mia famiglia. Mio padre per non farci prendere freddo accende il fuoco e dopo va a caccia di carne per farci mangiare. Mia madre ci fa un po’ di vestiti così dormiamo meglio. Durante il giorno gioco con le mie migliori amiche: Misur e Gustaj, giochiamo sempre insieme. Io gioco con i bastoni, faccio lotta con mio fratello e, poi, faccio la gara a chi tira più lontano i sassi. Vivere in questo periodo è molto bello e si vive molto bene. Valeria

  45. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma Ciao, sono Mahor, un bambino della preistoria. Mi presento: sono figlio di un homo erectus, sono alto e magro e sono molto giocherellone. Io, la mamma e il mio papà viviamo in una caverna illuminata dal fuoco che ho acceso io con l’aiuto della mamma. Durante il giorno io e papà andiamo a vedere i mammut e, se ho tempo, vado a giocare con i miei amici davanti alla caverna. Io gioco soprattutto con Nisham, la bambina che abita davanti a me. I miei amici sono Nisham, Sengi e una scimmietta che è sempre attaccata a me. Noi giochiamo a prenderci e io, sono sempre quello che inizia. Vivere in questo periodo è bellissimo. Valentina

  46. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma Ciao, sono Mahor, un bambino della preistoria. Mi presento: sono figlio di un homo erectus, ho tre fratellini. Quando papà va a caccia noi gli prepariamo le armi per la sua avventura. Vivo in una grande caverna di pietra e durante il giorno con i miei fratellini gioco a nascondino; sono sempre io ad accecarmi per primo e, mi diverto un mondo perché li trovo sempre. Le mie migliori amiche sono le scimmie. Con loro gioco ad arrampicarmi sulle liane e a lanciarmi tra i rami. Vivere in questo periodo è bello perché ci sono più piante e tanti esseri viventi pacifici e tranquilli. Matteo Bilancioni

  47. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma Ciao, sono Mahor, un bambino della preistoria. Mi presento: mi chiamo Mahor, mio padre si chiama Comer, mia madre Tana e ho altre due sorelle e un fratello. Io vivo in una foresta, dove ci sono tanti alberi verdi e grandi. Durante il giorno mio padre va a cacciare e a cercare il cibo e anche la carne; mia madre cuce la pelliccia per quando fa freddo e raccoglie semi e radici. I miei amici sono le scimmie e gli altri animali. Io gioco con mio fratello e le mie sorelle a tirarci i sassolini piccoli. Vivere in questo periodo è bello, perché si può giocare molto a contatto con la natura. Davide Lanzeri

  48. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma Ciao, sono Mahora, una bambina della preistoria. Mi presento: sono alto, quasi più alto di mio padre che si chiama Ors. Mia madre si chiama mar. Sono anche bello, come mamma e come la mia sorellina. Io ho due fratelli e due sorelle, loro si chiamano Devid, Giasmin, Al e Amirta. Vivo in una grotta tutta illuminata dal sole e anche dal fuoco che fa papà. Io un giorno vorrei imparare a farloper riscaldarmi. Durante il giorno cerco di imparare a pescare così, quando mi offendo con mamma e papà, posso andare a pescare, perché sono una golosona e senza mangiare non ci so stare. I miei amici sono tanti e ve li dico: il mammut, la scimmia, il leone. Con loro non ho paura, perché se mi trovo in pericolo mi salvano. Però alcune volte non lo fanno perché sono più fifoni di me. Loro mi salvano solo se sto per cadere in acqua e la corrente mi porta via, ma nelle altre avventure mi devo salvare da sola. Io gioco con i miei fratellini e sorelline, con i miei amici animali e, tutti insieme giochiamo al tiro alla fune: noi l’abbiamo chiamato così. Vivere in questo periodo è bello soprattutto per i giochi che ci possiamo inventare tutti insieme. Arianna

  49. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma Ciao, sono Mahor, un bambino della preistoria. Mi presento: ho una mamma che si chiama Jasmin, e il mio papà si chiama Cemeron. Ho altri nove fratelli: cinque femmine e quattro maschi. Vivo in una foresta e mio padre per tutta la nostra famiglia ci ha costruito una grande grotta. Durante tutto il giorno mentre papà va a caccia noi aiutiamo la mamma a preparare i vestiti di pelle di animali, poi andiamo a cercare bacche e semi per il pranzo e la cena. I miei amici migliori sono la scimmia e il mammut a cui tutti i giorni porto da mangiare. Io gioco con i miei fratelli e le mie sorelle a tirarci i sassi, ma il nostro gioco preferito è preparare il fuoco per la caverna. Vivere in questo periodo è bellissimo perché in inverno, di solito, non ci sono animali feroci e così io e la mia famiglia viviamo tranquilli. Anna

  50. laboratorio di scrittura creativa Federico Fellini Roma Ciao, sono Mahor, un bambino della preistoria. Mi presento: sono di media statura e sono molto resistente. I peli non ce li ho e sono molto intelligente, infatti sono della famiglia dei sapiens sapiens. Mio padre si chiama Mahoro e mia madre si chiama Noà, ho due fratelli, uno si chiama Ugo e l’altra, una femmina, si chiama Uga. Vivo in una foresta ricoperta di alberi e se piove, sotto la foresta non mi bagno. Veramente vivo in una grotta nel mezzo della foresta, cambio spesso posto, ma quando è sera vado a dormire là. In mezzo a questa foresta possa un ruscello e anche un grande fiume dove mio padre va a pescare. Viviamo là perché si trova più cibo ed è un posto sicuro. Durante il giorno io aiuto la mamma a raccogliere le bacche, le ghiande e, se ci sono, anche i frutti. Mio padre e mio fratello vanno a pescare, mio padre al fiume e mio fratello al ruscello; però certe volte mio padre va a caccia da solo. Mia sorella sta sempre a riposarsi. Certe volte io e mio fratello andiamo sugli alberi e disturbiamo gli animali indifesi. I miei amici sono mio fratello, un altro bambino, un mammut e una scimmia. Ugo è mio fratello, il mio amico si chiama Tarzy, al mammut lo abbiamo chiamato Paurcy e la scimmia Blablà. Con loro mi ci diverto un mondo, abitano vicino a me e per fortuna li vedo sempre. Gioco con tutti i miei amici, quando siamo insieme gioco con tutti , ma certe volte, sto solo con mio fratello. Gioco alle corse, a calcio con la pigna, a costruire cose, a chi cattura più animaletti o a chi prende più bacche in 60 secondi e, alcune volte, anche a chi ne mangia di più. Vivere in questo periodo è divertente perché nessuno ti obbliga a fare qualcosa; è anche bello perché si può giocare a tante cose, ci sono molti nascondigli e anche dei labirinti. Ludovico

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