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Comune di Livorno Istituzione per i Servizi alla Persona

Comune di Livorno Istituzione per i Servizi alla Persona. MANTOVA 28 settembre 2001. Organo. Modalità di nomina. Funzioni. PRESIDENTE. Nominato dal Sindaco sulla base degli indirizzi fissati dal Consiglio Comunale. · presiede il CdA; · convoca il CdA e ne forma l’o.d.g.;

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Presentation Transcript


  1. Comune di LivornoIstituzione per i Servizi alla Persona MANTOVA 28 settembre 2001

  2. Organo Modalità di nomina Funzioni PRESIDENTE Nominato dal Sindaco sulla base degli indirizzi fissati dal Consiglio Comunale ·presiede il CdA; ·convoca il CdA e ne forma l’o.d.g.; ·rappresenta l’Istituzione nei rapporti con gli organi comunali e con i terzi, siano essi soggetti pubblici o privati con esclusione di quanto attribuito alle competenze del Direttore; ·sovrintende sull’esecuzione delle deliberazioni adottate dal CdA, sull’operato del Direttore ed, in generale, sul rispetto della legge, dei regolamenti e degli indirizzi stabiliti dagli organi comunali; ·adotta, sotto la propria responsabilità, nei casi di necessità ed urgenza gli atti di competenza del CdA, sottoponendoli a ratifica dello stesso nella prima seduta utile; ·esercita le attribuzioni che gli sono attribuite dalla Statuto comunale; ORGANI DELL’ISTITUZIONE PER I SERVIZI ALLA PERSONA

  3. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Composto da 5 membri, incluso il Presidente. Nominato dal Sindaco sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio Comunale. Dura in carica 5 anni, e comunque per un periodo non superiore al mandato del Sindaco che ha provveduto alla nomina, ed i suoi componenti non possono essere nominati per più di due mandati successivi ·delibera su tutte le materie relative al funzionamento dell’Istituzione; ·esercita le competenze che la legge, lo Statuto comunale o il regolamento non riservino ad altri organi dell’Istituzione o del Comune; ·delibera il bilancio di previsione annuale e triennale; ·delibera il bilancio di esercizio unitamente alla relazione gestionale; ·delibera le proposte di modifica del regolamento; ·delibera la definizione della macrostruttura della Istituzione; ·delibera il piano programma annuale; ·provvedimenti di organizzazione interni; ·delibera, sulla base della politica tariffaria di cui al piano programma, le tariffe ordinarie dei servizi affidati alla propria gestione; ·delibera la disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti dell’Istituzione secondo le norme contrattuali vigenti per il personale degli enti Locali in quanto applicabili; ·delibera accordi sindacali su proposta del Direttore; ·delibera, sulla base del Regolamento contabile delle Aziende speciali in quanto applicabili, la disciplina delle attività contabili dell’Istituzione, nel rispetto altresì della legge, dello Statuto e del Regolamento; ·delibera la disciplina dei rapporti con l’associazionismo, il volontariato e le cooperative sociali

  4. DIRETTORE Nominato dal Sindaco, per il periodo indicato nell’atto di nomina, preferibilmente tra i dipendenti del Comune, per un periodo non superiore ad un triennio, con possibilità di rinnovo previo parere del Consiglio di Amministrazione. ·ha la responsabilità gestionale dell’Istituzione e la sua rappresentanza legale; ·da esecuzione alle deliberazioni del CdA; ·formula proposte al CdA; ·partecipa alle sedute del CdA con funzione consultiva; ·sottopone al CdA, corredandoli con apposite relazioni, il piano programma; le proposte di bilancio di previsione triennale ed annuale, e di bilancio di esercizio; ·dirige il personale; ·adotta i provvedimenti diretti a migliorare la funzionalità e l’efficienza dei servizi gestiti; ·sta in giudizio, anche senza l’autorizzazione del CdA, quando si tratti di azioni per la riscossione di crediti conseguenti al normale esercizio dell’Istituzione; ·dispone le misure disciplinari nei confronti del personale nel rispetto dalla normativa vigente; ·presiede le commissioni di gara per le aste e le licitazioni private; ·stipula i contratti; ·provvede agli acquisti in economia ed alle spese indispensabili al normale funzionamento della Istituzione, nei casi e nei limiti previsti dal presente regolamento; ·definisce, sulla base dei criteri dati dal CdA e nel rispetto della normativa vigente, il trattamento economico accessorio del personale; ·attiva le procedure attraverso le quali l’Amministrazione assume il personale vacante; ·dà il proprio parere per la mobilità in entrata ed in uscita del personale; ·definisce la struttura organizzativa degli uffici dell’Istituzione.

  5. Atto Approvazione Contenuti Piano Programma annuale Deliberato dal CdA che, acquisito il parere dei Presidenti di Circoscrizione, lo inoltra al Sindaco per l’approvazione da parte della Giunta comunale. La Giunta Comunale, sentito il Consiglio Comunale, approva il Piano programma entro il 30 settembre. ·È lo strumento programmatorio secondo gli indirizzi determinati dal Comune; ·         contiene i livelli di erogazione dei servizi e gli indici di produttività; ·         contiene il programma degli investimenti per l’ammodernamento degli impianti e lo sviluppo dei servizi; ·         contiene la previsione e le proposte in ordine alla politica tariffaria. Bilancio Pluriennale E’ deliberato dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Direttore ·Ha durata pari al bilancio pluriennale del Comune; ·è articolato per singoli programmi e progetti; ·comprende, distintamente per esercizio, le previsioni dei costi e dei ricavi di gestione; ·viene annualmente aggiornato in base al piano programma ATTI DELL’ISTITUZIONE PER I SERVIZI ALLA PERSONA

  6. Bilancio di previsione annuale E’ deliberato dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Direttore ·Coincide con l’anno solare; ·Deve chiudersi in pareggio, da perseguire attraverso l’equilibrio dei costi e dei ricavi, compresi i trasferimenti dal Comune ed i contributi in conto esercizio provenienti dallo Stato, Regione o altri enti pubblici; ·vi devono essere allegati il riassunto dei dati del bilancio di esercizio dell’esercizio precedente e la relazione integrativa delle singole voci di costi e ricavi Bilancio di esercizio E’ deliberato dal Consiglio di Amministrazione entro il 30 aprile, su proposta del Direttore ·E’ composto dal conto economico, dallo stato patrimoniale e dalla nota integrativa; ·non può chiudersi in perdita; Relazione Entro il mese di ottobre di ogni anno il Presidente del CdA trasmette al Sindaco per successivo inoltro agli organi competenti ·Contiene un sintetico riepilogo ed esame dei dati afferenti alla corrente gestione finanziaria nonché le linee propositive di quella relativa all’anno successivo

  7. N 30 postazioni In aggiornamento HDSL

  8. N 30 postazioni In corso aggiornamento HDSL

  9. 1.L’Istituzione nasce come scelta di indirizzo politico nel 1995, in un momento quindi ancora “prematuro” sul piano sia dell’esperienza già presente nel territorio nazionale sia sul piano dell’elaborazione della struttura (L.142/90). 2.Perché l’Istituzione e non altre forme di gestione dei servizi sociali? Anche qui la scelta è prevalentemente politica. Consentiva di “motivare” il ritorno delle deleghe dall’Azienda Usl 6 con l’obiettivo di creare una diversa forma gestionale e quindi non implicava “alterazione” dei rapporti fra i due enti. In una amministrazione di sinistra consentiva sia di superare certe riserve ideologiche avverse all’Azienda e sia con un compromesso la preservavano per le funzioni di indirizzo e controllo del consiglio comunale rispetto all’esigenza di snellimento e flessibilità avvertiti da tutti. Il riflesso più evidente di questo compromesso è che il piano programma, contrariamente ad altre esperienze nazionali, non viene approvato dal consiglio comunale ma dalla giunta comunale. L’avvio dell’Istituzione per i servizi alla persona è coinciso con la contestuale riassunzione in gestione diretta da parte dell’Amministrazione Comunale della gestione dei servizi socio-assistenziali in precedenza delegati all’Azienda USL 6. In proposito l’Amministrazione Comunale con Delibera G.C. n° 4 del 5/1/98 ha riassunto a far data dal 1/1/98 la gestione diretta dei servizi, delle attività e degli interventi socio-assistenziali gestiti sino al 31/12/97 dall’ASL 6 e con Delibera G.C. n° 207 del 22/4/98 ha approvato una Convenzione con l’ASL medesima per l’esame delle problematiche afferenti la gestione della fase transitoria di avviamento delle attività dell’Istituzione e per la disciplina dei rapporti di continuativa collaborazione tra i due Enti riguardo ad alcuni interventi ad alta integrazione socio-sanitaria ai sensi anche della nuova legge regionale 72/97. L’iter di avvio dell’Istituzione è stato scandito dai seguenti atti fondamentali: a)nomina con atti sindacali, ai sensi degli artt. 8 e 17 del Regolamento, del Presidente, del Consiglio di Amministrazione e del Direttore (marzo ’98); b)assegnazione del personale comunale (delibera G.C. n° 384 del 7/7/98); c)assegnazione delle risorse al Dirigente Area 5 e al Direttore dell’Istituzione mediante l’istituzione dei capitoli nei servizi per conto di terzi riguardanti la contabilizzazione dell’attività dell’Istituzione (delibera G.C. n° 412 del 17/7/98); d)approvazione degli indirizzi da parte del Consiglio Comunale nella seduta del 24/7/98 per il piano programma 1999. In data 29/4/98 si è tenuta presso la Sala Giunta del Palazzo Comunale la riunione d'insediamento del Consiglio di Amministrazione alla presenza del Sindaco e dell’Assessore ai Servizi Sociali. ØIn via preliminare le attività dell’Istituzione possono essere raggruppate, in relazione ai servizi erogati, nei seguenti quattro macro-settori (per il dettaglio delle funzioni conferite all’Istituzione vedasi Allegato 1):

  10. ATTIVITA’ SOCIALI DISTRETTUALI Il territorio livornese è suddiviso in 4 distretti socio-sanitari individuati, ai sensi della L.R. 72/97, come la sede di organizzazione, integrazione ed erogazione dei servizi socio-sanitari e socio-assistenziali del Comune e dell’Azienda unità sanitaria locale 6. I servizi di assistenza sociale del Comune garantiscono mediante il distretto la proposta dei progetti integrati di intervento, la loro attuazione e la presa in carico degli utenti e l’erogazione delle prestazioni. Le attività distrettuali assumono, se si escludono i servizi cimiteriali, un carattere trasversale all’intera gamma dei servizi propri dell’Istituzione, rispetto ai quali, infatti, la figura professionale dell’assistente sociale viene a rivestire sia un ruolo di proposta dei programmi di intervento e delle procedure socio-assistenziali atte a far pervenire all’utente le risorse necessarie alla soluzione del bisogno sia un ruolo di monitoraggio e verifica dell’efficacia dell’intervento. SERVIZI SOCIALI A seguito della riassunzione dei servizi socio-assistenziali in precedenza delegati in Convenzione all’ASL 6 spetta al Comune la gestione diretta degli interventi di assistenza sociale riguardanti i settori dell’Handicap, dei minori, dei giovani, degli anziani, degli immigrati, degli indigenti. La nuova L.R. 72/97 di riordino dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari integrati impone il coordinamento degli interventi di politica sociale, anche con apposite reti di protezione sociale, attraverso la loro integrazione con quelli sanitari, quelli relativi alla casa, al lavoro, alla mobilità, alla formazione, all’istruzione, all’educazione ed in generale a tutti gli altri interventi finalizzati al benessere della persona. RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI Le due RR.SS.AA. comunali Pascoli e Villa Serena ospitano 415 anziani di cui 266 non autosufficienti. Oltre ai tradizionali servizi socio-assistenziali alla persona vengono erogati servizi ausiliari che hanno lo scopo di elevare il livello qualitativo dell’assistenza, quali fisioterapia e riabilitazione, pedicure, barbiere, parrucchiere per donna, attività di animazione e tempo libero, trasporto dalle strutture al centro cittadino.

  11. SERVIZI CIMITERIALI Il servizio consta della gestione dei Cimiteri comunali “La Cigna” ed “Antignano”, dell’erogazione dei permessi di polizia mortuaria e del servizio di cremazione. La gestione dei cimiteri comunali attiene, tra l’altro, alle operazioni di inumazione, esumazione, tumulazione e estumulazione. La gestione della sala autoptica e morgue alla Cigna assicura l’assolvimento delle funzioni previste dal Regolamento di Polizia mortuaria (DPR 285/90) per le salme dovute a decessi senza assistenza medica e sottoposte all’Autorità giudiziaria per successivi riscontri di natura giudiziaria. Le erogazioni dei servizi di polizia mortuaria attengono ai permessi di seppellimento e di cremazione, alle autorizzazioni per l’apertura dei loculi, per le traslazioni, per la deposizione dei resti e delle ceneri, per il trasporto delle salme per tutti i cimiteri cittadini, in assolvimento della funzione di controllo di tutta l’attività cimiteriale cittadina posta a carico del Sindaco dal DPR 285/90. La cremazione di salme avviene attraverso l’impianto di proprietà comunale la cui gestione è affidata alla società per la cremazione di Livorno.

  12. L’ACCESSO AI SERVIZI Il sistema di accesso ai servizi sociali è informato alla logica della territorializzazione. L’intero territorio zonale è suddiviso in n. 2 distretti (intesi come livelli di imputazione gestionale-organizzativo) : 1)     DISTRETTO 1 Ha competenza sul centro socio-sanitario nord e sul centro socio-sanitario centro. 2)     DISTRETTO 2 Ha competenza sul centro socio-sanitario est, sul centro socio-sanitario sud e sui comuni di Collesalvetti e Capraia isola. Per ciascun distretto è previsto un Coordinatore Sociale responsabile per le attività socio-assistenziali e socio-sanitarie che funzionalmente risponde al Coordinatore attività sociali distrettuali. Nella zona sono presenti come luogo fisico di accesso ed erogazione dei servizi per i cittadini n. 5 centri socio-sanitari (di cui un presidio nel Comune di Collesalvetti), ubicati in strutture polivalenti per prestazioni sanitarie (azienda USL6) e sociali. All’interno di ogni centro è previsto, per quanto concerne i servizi sociali, un servizio di segretariato sociale di accoglienza e ricevimento pubblico come primo filtro rispetto ad una successiva lettura del bisogno effettuata dall’assistente sociale. Il cambiamento delle politiche sociali di questi ultimi anni ha determinato il passaggio da un’ottica puramente assistenziale ad una che vede il cittadino come parte attiva nell’interazione con i servizi e/o per la richiesta degli stessi. In questo senso la professione dell’assistente sociale, per le caratteristiche che nel suo sviluppo storico ha assunto e mantenuto fino ad oggi in Italia, ha avuto un utilizzo secondo un modello di “ accoglienza estesa” , dove al cittadino-utente è stato riservato un ruolo prevalentemente passivo. L’adozione del “contratto collaborativo”, in uso da circa due anni nella nostra realtà, si è posto in alternativa ad un vecchio modo di concepire i servizi sociali, ed è stato un’anticipazione di ciò che troviamo contenuto nella recente legge quadro 328/00. La rilevazione dati del 2000 (la prima svolta con criteri sistematici) quantifica in n. 2655 il numero dei cittadini che si sono rivolti ai servizi con un’incidenza di casi nuovi (1413) pari al 53,2% del totale.

  13. Contributo Economico ordinario straordinario Emergenza Abitativa Assistenza Domiciliare Centro Homeless Progetto SEFA ADULTI Servizio Mensa Esenzione Ticket Borse Lavoro Erogazione Generi Alimentari Attività Lg.68 per Adulti Invalidi

  14. Centri di Aggregazione Giovanile Rapporti con Scuole Assegni Maternità Nucleo Familiare Rapporti Con Autorità Giudiziarie Contributi Economici alle Famiglie Borse Lavoro Centro Affidi MINORI Alimenti prima Infanzia Contributo Ex-Enaoli Vacanze Estive Inserimento Case Famiglia S.E.I. Assistenza Domiciliare Attività Consultoriale Centro Educativo

  15. Servizio di Telesoccorso Servizi Integrativi Domiciliari ( AUSER, Comunità S. Egidio ) Contributo Economico ordinario straordinario Centro Diurno Vacanze Anziani ANZIANI R.S.A. Servizi Domiciliari Progetto “Mrs Doubtfire” Erogazione Generi Alimentari Assistenza Domiciliare ( erogata dal Comune sulla base di parametri reddituali e sociali) Assistenza DomiciliareIndiretta ( contributi erogati a favore degli ultra sessantacinquenni finalizzati al mantenimento dell’anziano al domicilio ) Programmi Specifici Bene Adottiamo Insieme un Nonno

  16. HANDICAP Attività GG.OO.MM. Distrettuali Minori & Adulti Sostegno Scolastico Inserimenti in Corsi di Preformazione Inserimenti Socio-Terapeutici Interventi di aiuto alla Persona Centri di Aggregazione & Socializzazione Partecipazione GOIF Zonale Inserimento Centri Residenziali Centro Diurno per Handicap

  17. Progetti specifici Con Associazioni Consulenza Legale Centro di I° Accoglienza Tutti i Servizi Descritti per gli altri Settori IMMIGRATI Oltre Frontiera Assistenza Farmaceutica per i non iscritti al Servizio Sanitario Nazionale C.E.S.D.I.

  18. SCHEDA INFORMATIVA DI SINTESI DELLA TIPOLOGIA DEI SERVIZI EROGATI E DELLE ATTIVITA’ SVOLTE NELLE DUE RSA Le due Residenze Sanitarie Assistenziali hanno lo scopo di fornire servizi residenziali a persone autosufficienti e non autosufficienti. Il numero totale dei posti letto occupati e disponibili alla data del 31.12.00 è di 360 e sono ripartiti nel modo che segue: -Casa di riposo Villa Serena, via di Montenero n. 176 tel. 0586/579451/579492, autosufficienti 76, non autosufficienti 67 e diurnisti 30; -Casa di riposo G. Pascoli, via di Montenero n 92 tel. 0586/588111, non autosufficienti 202 e autosufficienti 15. All’interno delle strutture sono costantemente presenti circa 600 persone fra operatori pubblici (Istituzione, AUSL n.6) e privati (medici di base, cooperative di servizi, associazioni di volontariato, fornitori, parenti ed altri. Se a queste si aggiungono gli anziani residenti, si stima che nelle due strutture vi siano circa 1000 persone al giorno. Le due RSA, dotate di ampi parcheggi interni, sono situate a sud della città di Livorno, in posizione periferica pedecollinare e sono inserite in due parchi distinti , ma fra loro collegati, nei quali trovano dimora diverse tipologie di alberature di alto e basso fusto e specie floristiche riconducibili alla macchia mediterranea. SERVIZI E ATTIVITA’ 1-Sanitaria. All’interno operano, oltre ai medici di base (40), 4 infermieri professionali dipendenti dall’ASL.6 e 22 infermieri professionali dipendenti da una Cooperativa di servizi. Questo personale garantisce l’assistenza infermieristica generica associata a terapie individualizzate nei casi di patologie specifiche pregresse e di nuova insorgenza. Nelle due RSA è operante il servizio di fisioterapia agli ospiti con deficit motorio o altre patologie. Il recente appalto di servizi affidato nel corso dell’anno 2000 garantisce la prestazione di altre figure professionali (un medico generico, una logopedista, una psicologa, una educatrice). E’ inoltre presente un ambulatorio geriatrico convenzionato al quale può accedere l’intera cittadinanza. Nel 2000 è stato attivato un nuovo servizio di tipo farmaceutico a cura della SpA ASA che garantisce la prenotazione delle visite specialistiche e la fornitura dei farmaci prescritti dai medici di base.

  19. 2-Sociale. Sono presenti 2 assistenti sociali (con funzioni di raccordo e collegamento fra le due strutture e il mondo esterno), e operatori di assistenza all’anziano (somministrazione pasti e cura della persona) dipendenti comunali e dipendenti di una Cooperativa. La PAV (Presenza Amica Volontaria) e una Cooperativa di giovani (Gioco città) svolgono inoltre un ruolo di sostegno psicologico, solidarietà umana, animazione e di ricreazione attraverso attività varie legate al tempo libero (musica, cinematografia, lettura, gioco, laboratori creativi di manualità artigianale). 3-Amministrativa. Operano 14 dipendenti suddivisi fra uffici di direzione/personale e gestione economale/rette che sono di staff all’Istituzione. Presso la RSA di Villa Serena ha sede l’ufficio del Presidente dell’Istituzione e relativo CdA. 4-Manutentiva. Oltre ad un tecnico responsabile, sono presenti 9 tecnici (elettricisti, idraulici, muratori) che garantiscono interventi di ordinaria manutenzione e di reperibilità nei confronti dei vari servizi dell’Istituzione. 5-Alberghiera. Operano 94 dipendenti che assicurano i servizi vari di portineria, cucina (circa 1000 pasti/giorno), dieta, lavanderia, magazzino, guardaroba, ristorazione, trasporto pasti e trasporto persone. Da altri soggetti privati sono forniti ulteriori servizi di bar (2), barbiere, parrucchiera, pedicure e pulizie dei locali. All’interno di Villa Serena sono presenti locali adibiti a sala biliardo, biblioteca, sala polivalente per spettacoli/conferenze, sala riunioni e solarium. In tutti i reparti sono presenti televisori e telefoni pubblici a scheda/gettone. E’ disponibile un servizio di deposito valori con utilizzo di una cassetta di sicurezza presso un istituto di credito. 6-Spirituale. Un prete assicura un’ulteriore presenza in termini di conforto e solidarietà e di celebrazione delle funzioni religiose. (Sono presenti 2 cappelle e due camere mortuarie). 7-Formativa. Le due case di riposo costituiscono un percorso obbligato di tipo formativo e di tirocinio nei confronti di scolaresche delle medie superiori e di corsi postdiploma a sfondo lavorativo sociale e assistenziale. 8- Servizio civile. L’Istituzione è convenzionata con il Ministero della Difesa per il servizio di obiezione di coscienza con la presenza di media da due a 6 obiettori al giorno. 9-Altre presenze. Nelle due strutture hanno sede le rappresentanze sindacali dei lavoratori, il comitato parenti degli ospiti delle RSA, alcuni inseriti, il sindacato pensionati e le associazioni Anffas e LAH. Sono inoltre stati siglati protocolli fra l’Istituzione e alcune associazioni accreditate nel sociale (il Comitato difesa diritti del malato, il Movimento federativo democratico e il Co.Di.Ci). 10-Altre progettualità. E’ in corso la realizzazione di un progetto per adeguare una palazzina interna a Villa Serena a Centro diurno per 15 malati di Alzheimer.

  20. SERVIZI CIMITERIALI Il Servizio Cimiteriale gestisce direttamente due cimiteri comunali: 1)La cigna (detto CIMITERO dei LUPI, dal nome della tenuta di S. Stefano ai Lupi), via don Aldo Mei 19, con un’estensione tra le più grandi della Toscana, 110.000 mq e circa 190.000 salme custodite; 2)Antignano, via del Litorale, con circa 600 mq di estensione. Annualmente all’interno delle due strutture si svolgono circa 1600 operazioni cimiteriali avvalendosi di personale direttamente dipendente dall’Istituzione. Presso la struttura cimiteriale La Cigna è ubicata la sala autoptica e morgue. In tale struttura è ubicato anche l’impianto di cremazione comunale che assolve, attraverso due forni crematori, questo servizio sia per i defunti che in vita sono stati residenti nel Comune di Livorno e per i quali il servizio è completamente gratuito e a spese dell’Amministrazione Comunale (Istituzione del Sociale), sia per i defunti trasportati da altri comuni e per i quali le spese sono a carico dei rispettivi comuni di residenza qualora sprovvisti di un proprio impianto di cremazione. La gestione dei due forni è affidata alla Società per la Cremazione di Livorno (SOCREM), Ente Morale costituito a Livorno nel 1917, con sede a Livorno via San Giovanni 30, disciplinata da apposita convenzione.

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