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Custodire il creato rinnovare le pratiche

Custodire il creato rinnovare le pratiche. Leonardo Becchetti. Indice. …il problema demografico la questione del clima e dell’inquinamento Le proposte di policy. 8.00. 7.00. 6.00. Number of children. 5.00. 4.00. 3.00. 2.00. 1.00. 0.00. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.

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Custodire il creato rinnovare le pratiche

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Presentation Transcript


  1. Custodire il creato rinnovare le pratiche Leonardo Becchetti

  2. Indice • …il problema demografico • la questione del clima e dell’inquinamento • Le proposte di policy

  3. 8.00 7.00 6.00 Number of children 5.00 4.00 3.00 2.00 1.00 0.00 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1960-2001 EastAsia&Pacific Europe & Central Asia Latin America & Carr Middle East & North Africa South Asia Sub-Saharan Africa High Income OECD Other high income Fertility Trend 1 • In the last forty years we have witnessed a rapid change in the reproductive behaviour with an aggregate decrease of 41% in fertility rate at the world level

  4. Fertility Trend 2 In 1960 Middle East and North Africa Sub-Saharan Africa Had the highest fertility rate 7,2children in mean 6,5children in mean In 2001 3,66children in mean 5,15children in mean High Income OECD Europe and Central Asia High Income non OECD 1,6 1,63 2 2,81 2,93 3,96 Latin America and Caraibi East Asia and Pacific South Asia

  5. Fertility and Socio-Economic Determinantes 1 The Role of Education • Under the quality-quantity trade-off between number or quality of children, more educated women may have higher aspirations for their children and this may reduce the family size • Female education raises the opportunity cost of women’s time • Female education is positively related to the use of contraception • Drezè and Murthi (1999), using Indian data, find that female education is the most important factor explainig fertility differences across country and over time • Riley (1997) shows that an increase in women’s education and labor force participation enhances their power to make decision about demographic outcome such as fertility

  6. Fertility and Socio-Economic Determinantes 2 • Barro and Becker (1989), Becker, Murphy and Tamura (1990). In a similar but slightly different perspective, the higher initial stock of human capital may lead to lower fertility rates because people shift from saving in the form of children to saving in the form of phisical and human capital • Other determinantes: • Regional and Cultural Factors • Women’s roles in family and societies • Women’s authonomy • Technological changes that, increasing the productivity, increases the opportunity cost of women’s time

  7. These figures shows a clear trend for an increasing demand of fertility planning. • This increasing demand makes even more crucial the evaluation of natural vs non natural fertility planning methods

  8. Rifiuti Ecosistema Famiglie Beni Lavoro Imprese Scarti industriali Il circuito del reddito allargato…..

  9. La matrice delle risorse ambientali La questione sulle rinnovabili si risolve con l’aumento dei prezzi se ci sono sostituti….. Quella delle non appropriabili/rinnovabili con la gestione oculata delle risorse comuni…. Il problema maggiore è con le risorse non rinnovabili/non appropriabili…

  10. The new threat

  11. The climate justice problem • The number of people affected by storms and floods increased dramatically decade to decade over the past 40 years, from 740 million to 2.5 billion. Between 1990 and 1998, 97% of natural disaster-related deaths occurred in developing countries, annually affecting 250 million and killing approximately 62,000 people.

  12. CO2 pro capite Aumento preferenze per l’ambiente dei cittadini Dematerializzazione dell’economia Sviluppo fondato sulla manifattura. Sviluppo più importante di tutela dell’ambiente nelle preferenze dei cittadini Reddito pro capite Non basta ipotizzare ottimisticamente che l’intensità diminuisca perché il problema è sui volumi globali….

  13. Fig. 13.6. I costi e i benefici privati e sociali dell’inquinamento. Costi e benefici Beneficio sociale e privato Costo sociale Costo privato Q* Q’ Volume di emissioni inquinanti Il livello di emissioni inquinanti ottimali per la società Q* (proiezione sull’asse orizzontale del punto in cui il costo sociale è uguale al beneficio sociale) non può essere raggiunto per spontanea iniziativa dei privati. La ragione è che questi ultimi sceglieranno il volume di emissioni (più elevato e pari a Q’) che eguaglia il beneficio privato e il costo privato. La soluzione standard è la tassa di Pigou o il tetto alle emissioni Carbon tax o green consumption tax ???

  14. Costi e benefici Beneficio sociale e privato Costo sociale Costo privato CPM’ Costo privato CPM Q* Q’’ Q’ Volume di emissioni inquinanti L’ingresso sul mercato di consumatori socialmente responsabili e di fondi etici che decidono di premiare con i loro consumi e risparmi le imprese maggiormente orientate alla tutela dell’ambiente determina un aumento del costo marginale dell’inquinamento da CPM a CPM’. Ciò fa sì che il quantitativo di emissioni di equilibrio si sposti da Q’ a Q’’ avvicinandosi al livello socialmente ottimo Q*.

  15. Soluzioni micro • Creare valore economico in modo ambientalmente sostenibile • La differenza tra beni rivali e non rivali (il rasoio usa e getta e la poesia venduta su internet) • Le energy saving companies e l’esperimento zeri.org

  16. Creatività dal basso per affrontare problema della felicità economicamente sostenibile • I progressi dell’economia dal basso • Creare valore con i valori • Il voto col portafoglio • Autointeresse lungimirante • Aumento partecipazione e democrazia • Le imprese hanno bisogno dell’azione dal basso per rendere la loro responsabilità sociale competitiva • La RS fa bene ai lavoratori e le imprese dovrebbero sostenerla in primo luogo quando non crea svantaggi competitivi ad alcuni rispetto ad altri • Incontro tra due povertà • Creazione di valori (fiducia e responsabilità) di cui il mercato ha bisogno

  17. L’approccio dell’enciclica • Nuovi attori: imprese etiche, socialmente responsabili, microcrediti, coop sociali interagiscono con le profit e creano contagio • Nuovi ingredienti: dono, gratuità, responsabilità sociale • Nuovi strumenti:voto nel portafoglio

  18. Il profitto e` utile se, in quanto mezzo, e` orientato ad un fine che gli fornisca un senso tanto sul come produrlo quanto sul come utilizzarlo. L’esclusivo obiettivo del profitto, se mal prodotto e senza il bene comune come fine ultimo, rischia di distruggere ricchezza e creare poverta`.

  19. Società civile • . Con un meglio calibrato ruolo dei pubblici poteri, e` prevedibile che si rafforzino quelle nuove forme di partecipazione alla politica nazionale e internazionale che si realizzano attraverso l’azione delle Organizzazioni operanti nella societa` civile; in taledirezione e` auspicabile che crescano un’attenzione e una partecipazione

  20. Istituzioni, responsabilità, fraternità • Lungo la storia, spesso si e` ritenuto che la creazione di istituzioni fosse sufficiente a garantire all’umanita` il soddisfacimento del diritto allo sviluppo. Purtroppo, si e` riposta un’eccessiva fiducia in tali istituzioni, quasi che esse potessero conseguire l’obiettivo desiderato in maniera automatica. In realta`, le istituzioni da sole non bastano, perche´ lo sviluppo umano integrale e` anzitutto vocazione e, quindi, comporta una libera e solidale assunzione di responsabilita` da parte di tutti. • Il sottosviluppo ha una causa ancora piu` importante della carenza di pensiero: e` «la mancanza di fraternita` tra gli uomini e tra i popoli » Questa fraternita`, gli uomini potranno mai ottenerla da soli? La societa` sempre piu` globalizzata ci rende vicini, ma non ci rende fratelli. La ragione, da sola, e` in grado di cogliere l’uguaglianza tra gli uomini e di stabilire una convivenza civica tra loro, ma non riesce a fondare la fraternità

  21. Contro il riduzionismo nella concezione dell’impresa • Serve, pertanto, un mercato nel quale possano liberamente operare, in condizioni di pari opportunita`, imprese che perseguono fini istituzionali diversi. Accanto all’impresa privata orientata al profitto, e ai vari tipi di impresa pubblica, devono potersi radicare ed esprimere quelle organizzazioni produttive che perseguono fini mutualistici e sociali. E` dal loro reciproco confronto sul mercato che ci si puo` attendere una sorta di ibridazione dei comportamenti d’impresa e dunque un’attenzione sensibile alla civilizzazione dell’economia.

  22. Importanza imprese not for profit nel mercato • La vittoria sul sottosviluppo richiede di agire non solo sul miglioramento delle transazioni fondate sullo scambio, non solo sui trasferimenti delle strutture assistenziali di natura pubblica, ma soprattutto sulla progressiva apertura, in contesto mondiale, a forme di attivita` economica caratterizzate da quote di gratuita` e di comunione. Il binomioesclusivo mercato-Stato corrode la socialita`, mentre le forme economiche solidali, che trovano il loro terreno migliore nella societa` civile senza ridursi ad essa, creano socialita`.

  23. Responsabilità sociale d’impresa • si va sempre piu` diffondendo il convincimento in base al quale la gestione dell’impresa non puo` tenere conto degli interessi dei soli proprietari della stessa, ma deve anche farsi carico di tutte le altre categorie di soggetti che contribuiscono alla vita dell’impresa: i lavoratori, i clienti, i fornitori dei vari fattori di produzione, la comunita` di riferimento. Negli ultimi anni si e` notata la crescita di una classe cosmopolita di manager, che spesso rispondono solo alle indicazioni degli azionisti di riferimento costituiti in genere da fondi anonimi che stabiliscono di fatto i loro compensi

  24. Imprese e banche “etiche” • Oggi si parla molto di etica in campo economico, finanziario, aziendale. Nascono Centri di studio e percorsi formativi di business ethics; si diffonde nel mondo sviluppato il sistema delle certificazioni etiche, sulla scia del movimento di idee nato intorno alla responsabilita` sociale dell’impresa. Le banche propongono conti e fondi di investimento cosiddetti « etici ». Si sviluppa una « finanza etica », soprattutto mediante il microcredito e, piu` in generale, la microfinanza. Questi processi suscitano apprezzamento e meritano un ampio sostegno. I loro effetti positivi si fanno sentire anche nelle aree meno sviluppate della terra. • E` bene, tuttavia, elaborare anche un valido criterio di discernimento, in quanto si nota un certo abuso dell’aggettivo « etico » che, adoperato in modo generico, si presta a designare contenuti anche molto diversi, al punto da far passare sotto la sua copertura decisioni e scelte contrarie alla giustizia e al vero bene dell’uomo. Molto, infatti, dipende dal sistema morale di riferimento.

  25. Dualismo consumatore- lavoratore • Superando le limitazioni proprie dei sindacati di categoria, le organizzazioni sindacali sono chiamate a farsi carico dei nuovi problemi delle nostre societa`: mi riferisco, ad esempio, a quell’insieme di questioni che gli studiosi di scienze sociali identificano nel conflitto tra persona-lavoratrice e persona-consumatrice. • Senza dover necessariamente sposare la tesi di un avvenuto passaggio dalla centralita` del lavoratore alla centralita` del consumatore, sembra comunque che anche questo sia un terreno per innovative esperienze

  26. Il voto nel portafoglio • E` necessario un effettivo cambiamento di mentalita` che ci induca ad adottare nuovi stili di vita, ‘‘nei quali la ricerca del vero, del bello e del buono e la comunione con gli altri uomini per una crescita comune siano gli elementi che determinano le scelte dei consumi, dei risparmi e degli investimenti’’

  27. Il voto nel portafoglio (2) • La interconnessione mondiale ha fatto emergere un nuovo potere politico, quello dei consumatori e delle loro associazioni. Si tratta di un fenomeno da approfondire, che contiene elementi positivi da incentivare e anche eccessi da evitare. E` bene che le persone si rendano conto che acquistare e` sempre un atto morale, oltre che economico. C’e` dunque una precisa responsabilita` sociale del consumatore, che si accompagna alla responsabilita` sociale dell’impresa. I consumatori vanno continuamente educati 145 al ruolo che quotidianamente esercitano e che essi possono svolgere nel rispetto dei principi morali, senza sminuire la razionalita` economica intrinseca all’atto dell’acquistare.

  28. The climate threat • An increase in global temperatures above 2°C, based on pre-industrial levels, would have catastrophic effects on both the environment and social systems; the current increase in temperature of 0.76°C is already causing disastrous effects in poor countries • If we continue at today’s rate of emissions – or ‘business as usual’ – temperatures are predicted to rise by up to 6.4°C by 2100. With such an increase in global mean temperature life as we know it would be unsustainable on the planet.

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