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Le entrate tributarie nel bilancio dello Stato

Le entrate tributarie nel bilancio dello Stato. Definizioni ed analisi delle diverse tipologie di entrate. Roma, 31 gennaio 2014. La diversa definizione dei tributi alla luce delle diverse esigenze di analisi. Le entrate tributarie totali, per il 2012 pari a circa 470 mld di euro,

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Le entrate tributarie nel bilancio dello Stato

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Presentation Transcript


  1. Le entrate tributarie nel bilancio dello Stato Definizioni ed analisi delle diverse tipologie di entrate Roma, 31 gennaio 2014

  2. La diversa definizione dei tributi alla luce delle diverse esigenze di analisi Le entrate tributarie totali, per il 2012 pari a circa 470 mld di euro, sono lette da diversi punti di vista, secondo le esigenze dell’analisi . I bollettini trimestrali delle Entrate tributarie pubblicati mensilmente dal Mef analizzano le entrate erariali così come risulta dai modelli di versamento separandole da quelle locali. (competenza giuridica) Distinguendo tra Bilancio dello Stato ed anti locali L’analisi delle entrate tributarie fatta dall’ISTAT è indistinta, perché finalizzata ad analizzare la pressione tributaria tra imposte dirette ed indirette ed in conto capitale (incidenza in termini di indebitamento) Indistintamente vedendo solo la tipologia di tributo La diversa finalizzazione delle analisi determina risultanti differenti

  3. La distinzione tra imposte dirette ed indirette (anno 2012) ISTAT Nota metodologica MEF Nota metodologica Traspare la diversa impostazione mentale tra economisti e tributaristi nella definizione e natura dei tributi Dirette 237.449 mln Dirette 228.776 mln Indirette 233.760 mln 196.127mln Indirette La differenza è data dai circa 10 mld di addizionali regionali e comunali all’IRPEF La differenza è dovuta dai circa 34 mld dell’IRAP, da 23 mld dell’IMU e da un diverso modo di considerare le entrate Iva che porta il loro valore ad ammontare di circa -20 mld

  4. La distinzione delle entrate tributarie totali Erariali e Locali secondo il Mef Questo importante aumento, in massima parte, è dovuto a: + IRPEF erario per circa 1,9 mld + IRPEF Reg. per circa 2,3 mld; + ACCISE per circa 6,5 mld(carburanti e energia) + IMU per circa 14 mld Dei circa 23,8 mld di IMU pagata, la quota andata all’Erario è stata di circa 8 mld Tra il 2011 ed il 2012 si è registrato un aumento delle entrate tributarie pari a 28,8 miliardi di euro, ossia Il 6,1% di incremento in un anno Fonte: elaborazioni Uff. Politiche fiscali e Societarie CNA su dati Mef

  5. Focus su alcune voci delle entrate Erariali (Statale) Analisi ed andamento

  6. La distinzione delle entrate tributarie totali Erariali secondo il Mef (dettaglio IRPEF) – dati in mln di euro Per il 2012, risulta che sono state fatte opere di ristrutturazione edile a risparmio energetico per cui si è pretesa la detrazione pari a 15.875 mln di € Per il 2011 si deve risolvere la seguente equazione di secondo grado 1.033 = X0,04 + Y0,1 Ipotizzando che le spese si distribuiscono in modo lineare nell’anno Fonte: elaborazioni Uff. Politiche fiscali e Societarie CNA su dati Mef In parte preponderante, i versamenti in acconto e in saldo dell’IRPEF sono da attribuire alle imprese personali e agli autonomi Si tratta della ritenuta delle banche sui bonifici per il pagamento delle opere di ristrutturazione edile e per il risparmio energetico del 10% dal 31 maggio 2010 al 5 luglio 2011, dal 6 luglio 2011 del 4%

  7. La distinzione delle entrate tributarie totali Erariali secondo il Mef (dettaglio IVA) – dati in mln di euro Ad una aliquota media Iva del 15% si tratta di circa 46 mld di euro di scambi in meno in 5 anni pari al 6,74% di riduzione Fonte: elaborazioni Uff. Politiche fiscali e Societarie CNA su dati Mef Notare il crollo di circa 7 mld di entrate Iva sugli scambi interni e l’andamento altalenante dell’Iva relativa alle importazioni con una variazione di circa 5 mld tra il 2008 ed il 2009 Il primo a segnare la forte riduzione della domanda interna (ritardato) il secondo della crisi economica con la riduzione delle importazioni (anticipato) e poi l’aumento dei costi delle materie prime

  8. La distinzione delle entrate tributarie totali Erariali secondo il Mef (dettaglio IRES) – dati in mln di euro Fonte: elaborazioni Politiche fiscali e Societarie CNA su dati Mef La crisi ha contribuito alla riduzione delle imposte versate, ma solo in parte Per i soggetti IRES - anni ‘07- ‘10 - le imposte versate si sono ridotte del 27,3%, mentre i redditi ‘08 –’09 sono scesi di circa il 10% con una differenza di 17,3% Da notare la forte riduzione del versamento dell’IRES in corrispondenza dell’entrata in vigore (anno d’imposta 2008) della finanziaria 2008, che ha previsto la riduzione dell’aliquota dal 33% al 27,5%.

  9. La distinzione delle entrate tributarie totali Erariali secondo il Mef ( TRANSAZIONI) – dati in mln di euro Questi aumenti hanno pesato solo per 115 mln a parte alcune riduzioni di altre voci ordinarie il grande incremento deriva dall’imposta di bollo straordinaria dovuta al rimpatrio dei capitali per 880 mln (art. 19, c. 6 del DL n. 201/2011) (88 mld rimpatriati) LA MINI PATRIMONIALE Fino al 1012, sui conti di deposito si pagava 1,81 euro a comunicazione, dal 2012 si paga 0,10 % sulle somme depositate con un min di 34,20 euro e max 1.200 euro Dal 1°gennaio 2013 questa imposta è passata a 0,15% senza alcuni limite superiore Dal 25 giugno 2013 per le altre operazioni gli importi stabiliti in 1,81 e 14,62 euro passano, rispettivamente, a 2 e 16 euro (legge 71/13, di conv. del Dl 43/13) Fonte: elaborazioni Uff. Politiche fiscali e Societarie CNA su dati Mef Da segnalare l’aumento dell’imposta di bollo di 622 mln di euro in un anno (2011 e 2012)

  10. La distinzione delle entrate tributarie totali Erariali secondo il Mef (IMPOSTE SUI GIOCHI) – dati in mln di euro Fonte: elaborazioni Uff. Politiche fiscali e Societarie CNA su dati Mef Da notare il salto delle entrate provenienti dalle «slot machine», pari a 1,7 miliardi in 5 anni, ossia il 79% di aumento

  11. La distinzione delle entrate tributarie totali Erariali secondo il Mef (LE ACCISE) – dati in mln di euro Le ACCISE sono calcolate sulle quantità prodotte. Pertanto gli aumenti possono dipendere dall’aumento delle imposte, ovvero dall’aumento delle quantità prodotte INCREMENTO DOVUTO agli aumenti delle accise sulle benzine e sul gasolio usato come carburante (art. 23, c. 50- quater, del D.L. n. 98/2011) (art. 15, c. 1, del D.L. n. 201/2011) Aumenti delle aliquote di accisa deliberati dalle Det. Delle Dogane n. 69805/RU del 7 giugno 2012 (per il fondo dei terremotati delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo) e n. 88789/RU del 9 agosto 2012. Fonte: elaborazioni Uff. Politiche fiscali e Societarie CNA su dati Mef In questo caso sono da mettere in risalto le maggiori entrate provenienti dai carburanti, aumentati tra il 2011 ed il 2012 di 5 circa mld di euro (circa il 24% di aumento) nonché quelle provenienti dall’energia aumentate di circa 1,5 mld di euro (circa il 114 % di aumento)

  12. Le entrate locali Analisi ed andamento delle principali entrate locali

  13. Le principali entrate locali: andamento ed analisi degli aumenti Fonte: elaborazioni Uff. Politiche fiscali e Societarie CNA su dati Mef In un anno la pressione fiscale locale è aumentata di 16,8 miliardi di euro, dovuta, in massima parte da, + IMU per circa 14 mld; + addizionale regionale IRPEF 2,3 mld + addizionale comunale IRPEF ed IRAP per 500 mln

  14. IRAP – andamento e distribuzione del carico per natura giuridica Fonte: elaborazioni Uff. Politiche fiscali e Societarie CNA su dati Mef Fonte: elaborazioni Uff. Politiche fiscali e Societarie CNA su dati Mef

  15. Le entrate comunali in dettaglio: stiamo aspettando di completare i dati con la collaborazione l’IFEL Fonte: elaborazioni Uff. Politiche fiscali e Societarie CNA su dati IFEL

  16. Divisione Economica e Sociale Politiche fiscali e societarie I LORO SOGNI, LA NOSTRA RESPONSABILITA’ Agosto 2011

  17. Nota metodologia MEF Nel flusso finanziario delle imposte, la competenza giuridica rappresenta il momento in cui nasce l’obbligazione tributaria. In Italia le informazioni sulle entrate fiscali delle Pubbliche Amministrazioni (Stato, Regioni, Province, Comuni) derivano da bilanci che sono di tipo finanziario. Sono basati cioè sul sistema della doppia registrazione: sulla base degli incassi e sulla base della competenza giuridica, sempre dei flussi finanziari. I dati sulle entrate fiscali sono riportati nel rispetto del principio della competenza giuridica, stando a quanto stabilito dalle regole di contabilità dello Stato. Le entrate dirette ed indirette fanno riferimento a quelle rilevate sul Bilancio dello Stato.

  18. Nota metodologia ISTAT «I dati riferiti al Conto economico consolidato delle Amministrazioni pubbliche e i relativi aggregati sono elaborati in conformità alle regole fissate dal regolamento Ce n. 2223/96 (Sec95), dal Manuale sul disavanzo e sul debito pubblico, dal regolamento Ce n. 3605/93 (così come emendato dal regolamento Ce n. 475/2000), dal regolamento Ce n. 351/2002 sugli obblighi di notifica nell’ambito della procedura sui deficit eccessivi di cui al protocollo annesso al Trattato di Maastricht e dai regolamenti Ce n. 2103/2005 e n. 479/2009. Le informazioni trasmesse alla Commissione Ue in tale contesto sono utilizzate per monitorare gli andamenti di finanza pubblica e verificare la loro congruenza rispetto agli obiettivi definiti da ciascun paese con il proprio programma di stabilità e crescita.»

  19. Il diverso modo di contabilizzare l’Iva (anno 2012) Tutti i versamenti Iva relativi al 2012, a prescindere dalla provvista e dai rimborsi Mef 115.228 mln I versamenti Iva relativi al 2012 al netto delle richieste di rimborso Iva e delle compensazioni eseguite ISTAT 95.473 mln La differenza è data dalle compensazioni dei crediti Iva nell’anno e dai Rimborsi Iva richiesti nelle dichiarazioni. L’obiettivo dell’Istat è, infatti, quello di analizzare l’incidenza l’incidenza dei vari tributi in termini di indebitamento netto per le amministrazioni pubbliche.

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