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Razze bovine per la produzione del latte

Razze bovine per la produzione del latte. Classificazione delle razze bovine. Razze specializzate per la produzione del latte. Razze specializzate per la produzione della carne. Classificazione delle razze bovine. Razze a duplice attitudine. Razze non specializzate (locali, rustiche).

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Razze bovine per la produzione del latte

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Presentation Transcript


  1. Razze bovine per la produzione del latte

  2. Classificazione delle razze bovine • Razze specializzate per la produzione del latte • Razze specializzate per la produzione della carne

  3. Classificazione delle razze bovine • Razze a duplice attitudine • Razze non specializzate (locali, rustiche)

  4. Razze bovine specializzate da latte • Razze cosmopolite: • Frisona • Bruna • Altre razze specializzate per il latte: • Jersey • Guernsey • Ayrshire • Montbéliarde (PR) • Normanna

  5. Le “razze da latte” e il “tipo da latte” Le razze da latte allevate negli USA

  6. Frisona Italiana Rappresenta il ceppo italiano della razza Pezzata Nera olandese (latte - carne) Importata nel 1870 a Cremona, si afferma in tempi relativamente brevi in I (1908: 60.000 capi) • 1922: Libro genealogico • 1929: importazione del toro “Carnation”, razzatore della FI • Anni 30 - 40: ISZ di Cremona, Marzotto di Portogruaro, Torlonia nel Fucino, importano soggetti e seme di Holstein Friesian • Nel 1945 nasce l’ANAFI, che viene rifondata nel 1957 (LG) • Anni 60 il numero di Frisone supera quello delle Brune

  7. Frisona Italiana 1972: Conf. Mondiale di Cremona: si seleziona solo per il latte Caratteri morfologici: grande statura, capacità corporea, linea dorso-lombare, groppa - mammella, appiombi - arti Caratteri funzionali (2000): latte 85 q/latt, 3.2 P, 3.5 G 1.019.000 vacche da latte in selezione (13.000 FVG) Selezione: ILQM indice latte qualità e morfologia (mammella)

  8. Frisona italiana Oggi, in regime di quote latte, è una razza che si presta per il grande allevamento, in grado di creare economie di scala. Quote, pagamen-to del latte a qualità e problemi riproduttivi la rendono inidonea al pic- colo allevamento e alle forme più estensive di conduzione. E’ inoltre necessario un alto livello professionale per ottenere le massime performance produttive La razza è diffusa in tutto il mondo, in particolare Europa e America

  9. Bruna Italiana Rappresenta il ceppo italiano della Bruna Alpina Svizzera A partire dal XVI secolo si è diffusa nelle vallate alpine italiane. A metà ottocento sostituisce le razze locali nella pianura padana • 1950: 1.900.000 capi, è la razza più diffusa in I (anche Appennini, Sud, Sardegna), anche se a triplice attitudine • Dagli anni 60: crollo numerico dovuto alla sostituzione con la F, più produttiva, più precoce, con caratt. lattifere più ereditabili • Dagli anni 70: progressiva importazione di seme Brown Swiss

  10. Bruna Italiana La rusticità e l’adattabilità ambien-tale ne hanno consentito fino ad oggi il mantenimento negli am-bienti meno vocati e in monta-gna (alpeggio), tuttavia, il grande apporto di “sangue” Brown e la selezione spinta hanno portato alla costituzione di un animale molto esigente e più difficile da gestire (“tipo da latte”)

  11. Bruna Italiana La selezione, gestita dall’ANARB, nell’ultimo ventennio ha puntato decisamente sulla quantità di latte Oggi si sente la necessità di selezionare anche per qualità e capacità di adattamento al pascolo (morfologia) Caratteri funzionali (2000): latte 62 q/latt, 3.4 P, 3.9 G 135.000 vacche da latte in selezione (2.650 FVG) Selezione: ITE Indice totale economico (produzione + morfologia)

  12. Jersey Originaria dell’Isola di Jersey (Manica) Allevata in purezza da circa 6 secoli Taglia ridotta (120 cm, 400 / 550 kg) Ottima produzione di latte rispetto alla taglia (30 q/latt), con alto contenuto di grasso (5,3-6%) a globulo grosso. Diffusa in USA, Australia, Giappone, Canada, Sud America, Europa Ottima e regolare conformazione della mammella (migliorato altre razze, es. Brown Swiss).

  13. Jersey Molto precoce (primo par-to 24 mesi vs 30-32 della Frisona) e longeva (14 anni vita media), non adatta alla produzione di carne (no valore residuo al macello). Vitello difficile da svezzare.

  14. Jersey Presente in Italia in alcuni allevamenti della pianura padana, allo scopo di migliorare le caratteristi-che qualitative dei latti di massa. Il L.G. è gestito dalla neonata ANA, in accordo con ANAFI

  15. Razze bovine a duplice attitudine Pezzata Rossa Italiana Deriva dalla PR della valle del Simme (Simmen Thal, CH) per sostituzione del bovino friulano fromentino del tempo

  16. Pezzata Rossa Italiana 1884-1914 - importazione tori Simmental 1914 - chiusura importazioni e inizio selezione (130.000 capi) 1918 - (23.000 capi) recupero capi da Austria, Lombardia e Toscana (ca 2000) e reimpostazione selezione 1926 - chiusura importazioni - inizio controlli funzionali (1938: 632 PRF capi; 1941: 3.339 capi)

  17. Pezzata Rossa Italiana 1948 - eliminazione attitudine dinamica dagli obbiettivi di selezione 1956 - costituzione ANAPRF anni ‘60 - importazione di vari ceppi Simmental - nuova attività di selezione 1986 - ANAPRI Oggi la razza è diffusa in Alto Adige, FVG, Veneto (latte), Sud Italia (carne) Fino ad oggi la selezione puntava ad avere un animale in grado di produrre carne e latte in modo equilibrato, oggi si punta di più sulla qualità del latte e longevità funzionale

  18. Pezzata Rossa Italiana Dato che generalmente il latte è destinato alla caseificazione l’ANAPRI ha avviato un progetto per qualificare i formaggi prodotti unicamente con il latte della PRI Caratteri funzionali (2000): latte 58 q/latt, 3.4 P, 3.9 G carne vitellone 500 kg, 1300 g/d 45.000 vacche da latte in selezione (18.000 FVG), performance test per la carne Selezione: IDA Indice duplice attitudine (qualità latte 60%+ ind carne 20%+ mungibilità e10% longevità 10%)

  19. Montbeliarde PR Bavarese Latte: 60 q/l, 3.9% G e 3.4 P Buona conform. mammella Vitellone < 500 kg, 1,1 kg/d - 57% resa Incrocio ind. con Charolais Carne: 50 q/l, 4.2% G e 3.5 P Mammella globosa Vitellone 600 kg, 1.2-1.3 kg/d, 60-62% resa

  20. Le razze bovine autoctone dell’arco alpino Abondance (F)Grigia Alpina (I)Herens (CH)Hinterwälder (D)Pinzgau (A) Rendena (I)Tarentaise (F) Tiroler Grauvieh (A) Valdostana (I) Vorderwälder (D) Vosgienne (F) Federazione Europea delle Razze Bovine del Sistema Alpino

  21. Abondance(P.R. Francese di montagna) • Allevata nella zona dell’alta Savoia e Alpi orientali. • Mantello rosso predominante con quasi solo testa e parti anteriori del corpo bianche. • 65.000 vacche di cui 15.575 sotto controllo. • Duplice attitudine con predominanza latte. • Particolarmente adattata ai pascoli alpini: grande resistenza agli sbalzi di temperatura, grande camminatrice. • Latte: circa 50 q.li con 3,7% Grasso e 3,4 Proteina. • Taglia media (600-650 F; 900-1100 M). • Buona conformazione, precoce, con scheletro abbastanza fine. • Utilizzata per incroci industriali grazie alla sua buona attitudine alla produzione di vitelli e vitelloni (1,3 kg incremento giornaliero).

  22. Grigia Alpina • Mantello grigio, più chiaro su dorso e fianchi e scuro su collo, spalla coscia e occhi. • Area di allevamento: Alto-Adige, Nord Tirolo Aus, Trentino (Fassa e Fiemme), aree montane del Veneto • Consistenza: circa 45.000 capi (15.000 nel L.G.) • Attitudine: latte e carne • Taglia media (vacche 600 kg - tori 1000 kg) • Adattata ai climi alpini, rustica, di costituzione robusta, buona longevità.

  23. Ottima pascolatrice, agile, con unghielli particolarmente duri e resistenti • Latte: media 45 q.li, con 3,6% di grasso e 3,3% di proteina • Vitelloni medio-pesanti,1-1,1 kg/d, 58-59% resa

  24. Origine Svizzera (Valais). Presente anche in Val d’Aosta. Deriva dal gruppo brachicefalo. • Popolazione: circa 13.000 capi • Razza di taglia media (400-450 F, 600-650 M, h. 1,20), con buona muscolosità, testa tozza e corna pronunciate. • Mantello scuro, con zone che virano verso il castano, spesso con linea chiara dorsale. • Utilizzata anche per la lotta delle regine. Herens • Duplice attitudine • Rustica e frugale (utilizzata nei pascoli di alta montagna) • Latte: 30 q.li - 3,36% P - 3,74% G • Carne: Buoni rapporti tra carne ed osso. Rese tra il 54% (vacche) e il 57%.

  25. Hinterwälder • Allevata nella Foresta Nera: circa 4000 capi. • Razza molto piccola. • Ricercata per zone vulnerabili e ricche di rocce (non rovina il cotico). • Buone produzioni di latte anche in condizioni difficili (40 q.li). • Marcato istinto materno (buona vacca nutrice). • Incrementi giornalieri sugli 850-1000 gr. • Carne di ottima qualità con marchio riconosciuto.

  26. Pinzgau • Mantello pezzato rosso con tipica area bianca dorsale che si allarga sulla groppa. • Origine: Austria (zone degli Alti Tauri) • Diffusa in più di 25 paesi con circa 1,3 milioni di capi (soprattutto Canada, USA e Brasile). • Area di allevamento: In Europa allevata in Austria, Baviera e Alto Adige (Val Pusteria). • Consistenza: in Austria circa 70.000 capi (15.000 nel L.G.), in Italia circa 5.000 di cui circa 1700 nel L.G. • Attitudine: carne e latte. • Taglia medio pesante (vacche 7-800 kg - tori 1-1200 kg).

  27. Pinzgau • Buona produzione di latte: media 47 q.li, con 4.0% di grasso e 3,2% di proteina. • Buoni incrementi ponderali dei vitelloni (1,4 kg/d), buona resa alla macellazione (56-58%) e buona qualità della carne. • Ottima vacca nutrice, grandi capacità di ingestione, buon temperamento, ottimo istinto materno e fertilità.. • Molto utilizzata oltre che in purezza come razza incrociante. • Attualmente migliorata per la produzione di latte utilizzando riproduttori con sangue Red Holstein (5-20%) • In Austria esiste un registro di conservazione della razza Pinzgau dove sono ammessi animali con % di sangue Red Holstein sotto al 5%.

  28. Rendena • Origine Val Rendena (Trento) • Allevata attualmente anche in provincia di Padova, Vicenza e Verona. In diverse zone coesiste con la Grigia Alpina • Popolazione: circa 8.000 capi. La popolazione si è stabilizzata negli anni ‘80 in cui è iniziato un piano di selezione seguito dall’Università di Padova e dalla Associazione Nazionale (ANARE-Trento) • La produzione media è di 45 - 47 q/l ma in zone di pianura con buone condizioni ambientali può arrivare anche a 60 • Mantello castano uniforme, più scuro nei M, con ciuffo e linea dorso-lombare rossiccia. • Duplice attitudine • Carne: con animali macellati sui 450-500 kg con rese del 58-60% • Longeva e con ottime caratteristiche riproduttive

  29. Tarantaise Originaria delle zone Indo-Asiatiche Diffusa in Francia nelle Alpi Francesi e nel Massiccio Centrale. Latte usato per Beaufort e Tomme (circa 46 q.li) Ottima pascolatrice in zone montuose molto ripide e con rapidi cambiamenti climatici. Resistente ai parassiti, longeva, utilizza foraggi grossolani. Esportata in Algeria, Marocco dove si è eccezionalmente adattata e viene usata per incroci con razze locali

  30. Valdostana PR • Mantello pezzato rosso con tipica testa bianca • Area di allevamento: Valle d’Aosta, aree montane della provincia di Torino, Cuneo ed Imperia • Consistenza: circa 89.000 capi di cui 80% in Valle d’Aosta.(circa 28.000 iscritti al L.G.) • Mantello pezzato rosso con tipica testa bianca • Area di allevamento: Valle d’Aosta, aree montane della provincia di Torino, Cuneo ed Imperia • Consistenza: circa 89.000 capi di cui 80% in Valle d’Aosta.(circa 28.000 iscritti al L.G.) • Razza molto ben adattata agli ambienti alpini e pascolatrice: frugale, capace di utilizzare foraggi grossolani, grande capacità di reperimento degli alimenti, zoccoli particolarmente resistenti • Taglia media, longeva, fertile, precoce • Latte 35 q.li, 3,5% G e 3,3% P, utilizzato per la produzione di formaggio Fontina. • Buoni incrementi ponderali dei vitelloni (1,2 kg/d), resa 58%. Peso macell. 400 kg.

  31. Valdostana PN • Viene considerata un’altra razza, con un suo proprio L.G. • Consistenza circa 2000 capi • Probabili influssi di sangue Herens. • Ha caratteristiche analoghe alla P.R.V., ma è meno sviluppata, e più rustica. • Utilizzata per la lotta della regine

  32. Vorderwälder Allevata in alta quota (200-2500 m.) Zona della Foresta Nera in Baden--Wurttemberg Buone produzioni di latte (48 q.li) con buoni contenuti Buona mammella e mungibilità Consistenza circa 42.000 capi IPG: 1100 gr/d Buone performance riproduttive

  33. Vosgienne Importata dalla Scandinavia Diffusa nella zona dei Vosgi fino all’Alta savoia Buone produzioni di latte (35 q.li) usate per il formaggio Munster. Buona qualità della carne e rapidi incrementi ponderali Adattata ad ambienti difficil Buona mungibilità e facilità al parto

  34. Razze locali non specializzate Reggiana • Originaria di Reggio Emilia (zona del Parmigiano Reggiano). Unica ivi allevata dall’epoca romana fino all’avvento della Frisona. • Mantello fromentino. Taglia: 6,5-7 q.li F, 9-10 q.li M • 1962 - Associazione Nazionale, 1991 - piano di conservazione e miglioramento genetico, 1996 - Libro Genealogico • Latte: 52 q/l, 3.6% G e 3,3% P, debolezza: conformazione della mammella • 216 allevamenti con 1500 soggetti (R.E., Modena, Parma). • 60% allevate in pianura, il resto zone collinari e montuose tipiche del P.Reggiano

  35. ModeneseBianca Val Padana • Originata da ceppo locale a manto fromentino (simile alla Reggiana), con incroci di razze podoliche e incrocio con la romagnola a partire dal V-VI sec. • Mantello bianco a partire dal 1800 privilegiato dalla selezione. • Triplice attitudine • 1940 237.000 capi • 1950-60 150.000 capi • 1980 400 capi iscritti • Discreta produzione di latte: 40 q.li con 3,41%G e 3,36% P • Taglia: 5-6 q.li F, 9-10 q.li M • Resa al macello 55-58%

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