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Carlotta Soffiantini Universita’ Cattolica del Sacro Cuore, Milano Brescia 14 marzo 2011

La competenza grammaticale. La nozione di grammatica, la presentazione della grammatica nei materiali e le tecniche didattiche. Carlotta Soffiantini Universita’ Cattolica del Sacro Cuore, Milano Brescia 14 marzo 2011. Che cos’e’ la grammatica. Il dibattito sulla didattica della grammatica

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Carlotta Soffiantini Universita’ Cattolica del Sacro Cuore, Milano Brescia 14 marzo 2011

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Presentation Transcript


  1. La competenza grammaticale. La nozione di grammatica, la presentazione della grammatica nei materialie le tecniche didattiche Carlotta Soffiantini Universita’ Cattolica del Sacro Cuore, Milano Brescia 14 marzo 2011

  2. Che cos’e’ la grammatica • Il dibattito sulla didattica della grammatica • La nozione di grammatica: grammatica o grammatiche? • La grammatica delle varieta’ • La competenza grammaticale

  3. Il dibattito sulla didattica della grammatica • La riflessione sulle strutture formali di una lingua deve far parte di un normale curriculo d’insegnamento? • Approccio grammaticale/traduttivo vs Approccio comunicativo • “Ritorno alla grammatica” negli ultimi anni

  4. Grammatica o grammatiche? Se la grammatica e’ una descrizione del sistema linguistico, in base alla teoria della lingua che sta alle fondamenta, possiamo avere diverse grammatiche

  5. Le grammatiche • Grammatica descrittiva: descrizione sistematica ed esaustiva di una determinata lingua • Grammatica pedagogica (Corder): grammatica che facilita l’apprendimento linguistico ad uno studente di lingue straniere (grammatica per docenti, studenti e autori di libri di testo). • Grammatica contrastiva: confronta la lingua oggetto di studio con la lingua materna, mettendo in evidenza ed analizzando sia gli aspetti simili che quelli contrastanti. • Grammatica funzionale: basa la descrizione della lingua a partire dalle sue funzioni. • Grammatica eclettica: ricorre a metodi diversi a seconda del fenomeno considerato, e li integrano in un’unica teoria.

  6. La grammatica delle varieta’ Una lingua non e’ mai univoca, la stessa cosa si puo’ dire in piu’ modi. Ogni lingua e’ costituita da un insieme di varieta’ che riflettono il grado culturale, le situazioni e le esperienze di vita di chi la parla. La varieta’ del repertorio italiano e’ particolarmente ricca e incide anche nel rapporto linguistico con gli stranieri Non c’e’ una sola norma ma ce ne son tante 

  7. La norma La norma e’ un insieme di regole che dichiarano la preferenza di certe forme su altre che hanno lo stesso potenziale funzionale

  8. Norma prescrittiva (puristica) di stampo letterario: opera con giudizi di valore ed estetici una semplificazione del sistema • Norma statistica: media ricavabile da dati relativi agli usi di tutti i parlanti in base alla frequenza • Norma descrittiva: descrive la lingua di una certa epoca, visione documentaria e informativa, lascia la responsabilita’ della scelta. Non considera gli aspetti evolutivi della lingua • Norma sociale: non viene imposta ufficialmente ma si forma da sola nel tempo attraverso il consenso socialedellacomunita’ • Norma scritta e norma parlata: la norma scritta e’ descrivibile e cristallizzabile, vi si applica il criterio estetico di scelta di una varieta’ sulle altre; Norma parlata: difficile trovarne una descrizione (preferenza per un certo tipo di accento) • Norma sociolinguistica: regola per ogni gruppo di parlanti la scelta linguistica all’interno del repertorio, che varia da comunita’ a comunita’

  9. L’errore? • (Pit Corder, 1967) L’errore e’ uno strumento diagnostico, utile per la pianificazione didattica e la valutazione • Come trattare gli errori? 1. Leggere le produzioni in L2 secondo l’ottica dell’interlingua, dal punto di vista dell’apprendente. 2. Stabilire una gerarchia degli errori e correggere selettivamente. 3. Correggere (anche) esplicitamente l’errore, fornendo la forma corretta e un ev. commento metalinguistico (studenti scolarizzati e adulti) 4. Usare riformulazioni (recasts), ripetizioni e sollecitazioni in tono interrogativo che esortano alla correzione e a produrre nuovo output in L2. 5. Gestire un errore per volta (da Chini 2011)

  10. La competenza grammaticale nel modello della competenza comunicativa La competenza comunicativa (Hymes) si compone di: • competenza grammaticale (o linguistica) • competenza socioculturale, relativa alle regole sociali, alle norme di interazione • competenza discorsiva, per ottenete testi scritti e orali coerenti e possibili • competenza strategica e referenziale, per raggiungere determinati effetti o superare certi ostacoli.

  11. L’apprendimento della grammatica riguarda: • la componente grafemica, fonemica e morfosintattica • l’organizzazione delle frasi e la competenza testuale (coesione e coerenza) • la competenza pragmatica e funzionale, cioe’ gli scopi, gli effetti provocati dall’atto linguistico; competenza sociolinguistica e metalinguistica (=consapevolezza delle varie scelte)

  12. Qual e’ il fine della grammatica? • Essere al servizio delle attivita’, dei compiti che si svolgono nella vita di tutti i giorni • Avere uno scopo pragmatico: non si insegna tutto, ma solo cio’ che e’ utile • Oggetto dell’insegnamento saranno la correttezza (ai fini di una corretta comunicazione), la fluenza, la comprensibillita’

  13. Qual e’ la meta fondamentale di un insegnamento linguistico? La competenza metacomunicativa degli allievi Competenza linguistica Competenza metalinguistica, meglio metacomunicativa Capacità di usare le regole Capacità di descrivere e per riconoscere e formare ragionare esplicitamente testi adeguati alle regole stesse sulle regole Competenza d’uso Competenza sull’uso

  14. L’ “apprendente-utente” descritto nel Quadro Comune Europeo è una persona di cui importa soprattutto chiedersi che cosa “sa fare” con la lingua, piuttosto che quello che “sa” della lingua. Ma se la grammatica è qualcosa che uno soprattutto “sa”, sapere la grammatica migliora l’uso della lingua? La distinzione fra ciò che si sa e ciò che si sa fare con una lingua non distingue da un lato la grammatica e dall’altro le cosiddette abilità: esiste un “saper fare” della grammatica che investe tutte le abilità. Conoscere la grammatica non è una cosa “altra” dal sapere parlare, scrivere, leggere, capire, ma è una componente di tutte queste abilità (Andorno) Non esiste insegnamento della lingua che non sia anche insegnamento della grammatica d’uso, cosi’ come non esiste insegnamento sistematico e formale che non si traduca in un consolidamento e affinamento della lingua gia’ posseduta (Freddi)

  15. Come studenti: quando vi hanno insegnato le lingue straniere, che ruolo hanno avuto le conoscenze grammaticali? Sono state privilegiate le abilita’ d’uso o le abilita’ sull’uso, o entrambe in modo armonico? Qual e’ stato il risultato? Avete raggiunto la competenza comunicativa? Come insegnanti: Quali sono le principali difficolta’/problemi quando insegnate grammatica? Come cercate di fare fronte a queste difficolta’? In che modo insegnate la grammatica? Pensate che i vostri studenti raggiungano la competenza comunicativa? RiflessioniEsperienze da studenti e insegnanti di lingua

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