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RACCOMANDAZIONI PER LA PREVENZIONE NUTRIZIONALE DELL’OBESITA’

RACCOMANDAZIONI PER LA PREVENZIONE NUTRIZIONALE DELL’OBESITA’. Giulia Cairella. PREVENZIONE DELL’OBESITA’ E PROVE DI EFFICACIA. PREVENZIONE DELL’OBESITA’ E PROVE DI EFFICACIA. Da dove si parte?. Da dove si parte?. Da dove si parte?. PREVENZIONE DELL’OBESITA’ E PROVE DI EFFICACIA.

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RACCOMANDAZIONI PER LA PREVENZIONE NUTRIZIONALE DELL’OBESITA’

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Presentation Transcript


  1. RACCOMANDAZIONI PER LA PREVENZIONE NUTRIZIONALE DELL’OBESITA’ Giulia Cairella

  2. PREVENZIONE DELL’OBESITA’E PROVE DI EFFICACIA

  3. PREVENZIONE DELL’OBESITA’E PROVE DI EFFICACIA

  4. Da dove si parte?

  5. Da dove si parte?

  6. Da dove si parte?

  7. PREVENZIONE DELL’OBESITA’E PROVE DI EFFICACIA

  8. MODELLO SOCIALE DELL’OBESITÀ Fattori globali Politiche nazionali & cultura Risorse locali & cultura Conoscenze individuali, attitudini comportamenti Prevalenza obesità Impatto sociale Trasporti & pianificazione urbanistica Strutture ricreative e sportive Organizzazione e politiche del lavoro Organizzazione e politiche scolastiche Accesso alle strutture sanitarie Agricoltura/ giardini pubblici/ mercato locale Alimenti trasformati/ importati Cultura locale & religione Misure igieniche Sicurezza ATTIVITÀ FISICA Mercato & industria Agricoltura & nutrizione Educazione Sistema sanitario Sport & tempo libero Trasporti e ambiente Media Pubblicità & Marketing Politica fiscale Sicurezza sociale/Welfare Criminalità Religione Modernizzazione Urbanizzazione Globalizzazione dei mercati Transizione economica Cambiamenti della struttura occupazionale Patologie croniche Mortalità precoce Disabilità Ridotta qualità di vita Aumento costi sanitari Conoscenze Attitudini Abilità Motivazione OBESITA ASSUNZIONE DIETETICA: densità nutrizionale

  9. La prevenzione: a che livello ? comunità o ? individui

  10. La prevenzione: a che livello ? comunità

  11. La prevenzione: a che livello ? individui

  12. PREVENZIONE DELL’OBESITA’E PROVE DI EFFICACIA

  13. INTERVENTO EFFICACE INTERVENTO EFFICACE (…..3 parole…..) MODIFICA POSITIVAMENTE L’OUTCOME

  14. PREVENZIONE BASATA SU PROVE DI EFFICACIA RIGUARDA L’USO COSCENZIOSO, ESPLICITO E GIUDIZIOSO DELLE MIGLIORI EVIDENZE SCIENTIFICHE DISPONIBILI PER PRENDERE DECISIONI SUGLI INTERVENTI DI PREVENZIONE RIVOLTI ALLE COMUNITA’ O A GRUPPI A RISCHIO

  15. TORTA DELL’EFFICACIA IN PREVENZIONE

  16. TORTA DELL’EFFICACIA IN PREVENZIONE PROBLEMA !!!

  17. PREVENZIONE BASATA SU PROVE DI EFFICACIA PROBLEMA !!! La metodologia Evidence – Based pone dei problemi quando applicata al settore della prevenzione, in particolare nel settore della prevenzione nutrizionale. La maggior parte delle evidenze deriva da studi ecologici

  18. PREVENZIONE BASATA SU PROVE DI EFFICACIA PROBLEMA !!! Le prove di efficacia sono riferibili a popolazioni omogenee….. e quando esportate in altre realtà?

  19. riferita a criteri e raccomandazioni che l’evidenza scientifica ha dimostrato essere utili per il mantenimento del benessere e per la prevenzione di patologie rilevanti efficacia EDUCATIVA efficacia PER LA SALUTE efficacia in PREVENZIONE NUTRIZIONALE Strategie, metodi didattici e di comunicazione educativa che la ricerca ha dimostrato essere più appropriati, cioè in grado di modificare in senso favorevole per la salute, le conoscenze, gli atteggiamenti e i comportamenti dei destinatari degli interventi

  20. Fonte: Ledikwe et al., 2006

  21. Fonte: Bes-Rastrollo et al, Nutrition, 2006

  22. LIVELLI DI EVIDENZA PER SOVRAPPESO E OBESITA’

  23. Obiettivi nutrizionali per la popolazione europea (EURODIET 2001)

  24. Obiettivi nutrizionali per la popolazione europea (EURODIET 2001)

  25. efficacia EDUCATIVA efficacia PER LA SALUTE efficacia in PREVENZIONE NUTRIZIONALE Strategie, metodi didattici e di comunicazione educativa che la ricerca ha dimostrato essere più appropriati, cioè in grado di modificare in senso favorevole per la salute, le conoscenze, gli atteggiamenti e i comportamenti dei destinatari degli interventi in relazione al setting riferita a criteri e raccomandazioni che l’evidenza scientifica ha dimostrato essere utili per il mantenimento del benessere e per la prevenzione di patologie rilevanti

  26. MODELLO SOCIALE DELL’OBESITÀ Fattori globali Politiche nazionali & cultura Risorse locali & cultura Conoscenze individuali, attitudini comportamenti Prevalenza obesità Impatto sociale Trasporti & pianificazione urbanistica Strutture ricreative e sportive Organizzazione e politiche del lavoro Organizzazione e politiche scolastiche Accesso alle strutture sanitarie Agricoltura/ giardini pubblici/ mercato locale Alimenti trasformati/ importati Cultura locale & religione Misure igieniche Sicurezza ATTIVITÀ FISICA Mercato & industria Agricoltura & nutrizione Educazione Sistema sanitario Sport & tempo libero Trasporti e ambiente Media Pubblicità & Marketing Politica fiscale Sicurezza sociale/Welfare Criminalità Religione Modernizzazione Urbanizzazione Globalizzazione dei mercati Transizione economica Cambiamenti della struttura occupazionale Patologie croniche Mortalità precoce Disabilità Ridotta qualità di vita Aumento costi sanitari Conoscenze Attitudini Abilità Motivazione OBESITA ASSUNZIONE DIETETICA: densità nutrizionale

  27. PREVENZIONE DELL’OBESITA’E PROVE DI EFFICACIA

  28. Esito degli interventi preventivi per CHD

  29. Quali riferimenti?

  30. Quali riferimenti?

  31. Criteri di valutazione degli interventi

  32. Caratteristiche degli interventi e outcomes considerati

  33. Criteri di valutazione degli interventi

  34. Summary of methodological rigour appraisal results by setting

  35. PREVENZIONE DELL’OBESITA’E PROVE DI EFFICACIA

  36. Setting Setting • Il setting ha strutture definite, modalità di comunicazione condivise, stabili nel tempo • Il razionale per un approccio di setting si basa sull’influenza che la struttura organizzativa può avere sui comportamenti. • L’ambiente comune offre la possibilità di raggiungere gruppi omogenei di popolazione e di modificarne il profili di salute

  37. Setting • L’individuo non vive in un solo ambiente, bensì trascorre il tempo in più ambienti • Un approccio di setting è volto a creare un ambiente positivo per la salute attraverso una molteplicità di azioni e riorienta il modo di pensare la salute

  38. Prove di efficacia e setting HDA 2003 TFCPS 2005 Seidell 2006 Metanalisi che includono almeno 4 studi con risultati coerenti Metodologia TFCPS, Follow-up almeno di 6 mesi Decremento ponderale ca 2 kg Miglioramento significativo rispetto al gruppo di controllo

  39. Raccomandazioni Task Force on Community Preventive Services sugli interventi a scuola per la prevenzione di sovrappeso e obesità

  40. Raccomandazioni Task Force on Community Preventive Services sugli interventi a scuola per la prevenzione di sovrappeso e obesità

  41. Prove di efficacia presenti(HDA 2003) interventi multi-componenti nelle scuole(soprattutto per le bambine)educazione alimentare, promozione attività fisica, riduzione comportamenti sedentari, terapia comportamentale, formazione degli insegnanti, materiale curriculare, modifica dei pranzi scolastici e di bar/distributori che vendono dolciumi Prove di efficacia insufficienti(HDA, 2003, TFCPS 2005) Interventi con i bambini in classe:attività divertenti per aumentare l’attività fisica (HDA,2003) e migliorare l’alimentazione realizzate sia a scuola che a casa. Formazione degli insegnanti Setting scuola Prove di efficacia presenti(Seidell, 2006) interventi multi-componenti nelle scuoleeducazione alimentare, interventi curriculari di attività fisica, riduzione comportamenti sedentari, riduzione TV e computer, promozione del consumo di frutta e verdura Prove di efficacia insufficienti(Summerbell, 2006; Cochrane review) interventi su nutrizione ed attività fisica strategie multicomponenti sono verosimilmente più efficaci

  42. Prove di efficacia insufficienti(TFCPS 2005) Interventicomportamentali: valutazione del rischio; counselling; incentivi; su attività fisica: esercizi a casa; training di 20 min x 3 vv settimana; promozione di stili di vita salutari; migliore accessibilità a luoghi di AF nutrizionali: utilizzo di software nutrizionali; manipolazione della dieta Setting luogo di lavoro Prove di efficacia presenti(TFCPS 2005) interventi multi-componenti su nutrizione + attività fisica • educazione alimentare con software, indicazioni dietetiche, prescrizione di attività fisica, esercizi di gruppo attitudini, supporto di gruppo

  43. Prove di efficacia insufficienti(HDA 2003) interventi su nutrizione ed attività fisica promozione attività fisica, riduzione comportamenti sedentari modifiche della dieta, educazione alla salute contatti ripetuti con bambini e famiglie Prove di efficacia insufficienti(Flynn et al, 2006) La scarsità di programmi pone problemi di valutazione e riflette la difficoltà di accesso e coinvolgimento del nucleo familiare il 52% dei programmi sviluppati in altri setting coinvolge le famiglie e sviluppa strategie per modificare l’ambiente familiare esempi: focus group con le famiglie od integrazione di attività in ambiente familiare Setting famiglia

  44. Prove di efficacia insufficienti(HDA 2003) Interventi: seminari, corsi per corrispondenza; uso dei mass-media Setting comunità e SSN Prove di efficacia in progress(TFCPS 2005)

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