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Personalizzazione, competenze e progettazione didattica

Personalizzazione, competenze e progettazione didattica. I) la personalizzazione II) Il paradigma delle competenze III) La progettazione per competenze. I) Personalizzazione. Il concetto di persona Insegnamento/apprendimento La personalizzazione Due modelli scolastici

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Personalizzazione, competenze e progettazione didattica

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Presentation Transcript


  1. Personalizzazione, competenze e progettazione didattica I) la personalizzazione II) Il paradigma delle competenze III) La progettazione per competenze Giuseppe Ennas - Tortoli

  2. I) Personalizzazione Il concetto di persona Insegnamento/apprendimento La personalizzazione Due modelli scolastici La personalizzazione degli apprendimenti Giuseppe Ennas - Tortoli

  3. 1. Il concetto di persona • DPR 275/99 – (Berlinguer) - Autonomia “Progettazione e realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana” • Riforma cicli - Moratti • Riforma Tecnici-Professionali - Fioroni • Riordino del 2° ciclo - Gelmini Giuseppe Ennas - Tortoli

  4. 1. Il concetto di persona NATURA CULTURA VITA Conoscenze Asse istruzione Competenze Capacità Asse Educazione Abilità Giuseppe Ennas - Tortoli

  5. 2. insegnamento/apprendimento A LIVELLO SCOLASTICO 4 fasi • I PROGRAMMI • LA PROGRAMMAZIONE • LA PROGETTAZIONE • PERSONALIZZAZIONE PIANI DI STUDIO Giuseppe Ennas - Tortoli

  6. 2. insegnamento/apprendimento PERSONALIZZAZIONE PIANI DI STUDIO Dal DPR 275/99:“interventi di educazione istruzione e formazione (…) adeguati - ai diversi contesti, - alla domanda delle famiglie e - alle caratteristiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire il successo formativo” Giuseppe Ennas - Tortoli

  7. 3) La personalizzazione punto di convergenza molti temi: • il diritto al successo formativo • la questione del lifelong learning, • la crescente mobilità formativadei singoli, tra sistemi e istituzioni che tendono ad integrarsi, Giuseppe Ennas - Tortoli

  8. 3) La personalizzazione - la perdita di centralità della scuolaed il frammentarsi dei percorsi formativi nel non formale e nell’informale, - il tema della flessibilità organizzativa, didattica - il crescente riconoscimento delle differenzepersonali e nelle modalità di apprendimento, ecc. - l’emergere della questione delle competenze Giuseppe Ennas - Tortoli

  9. 4)Due modelli scolastici A. Funzionalista B. Centrato sugli apprendimenti Giuseppe Ennas - Tortoli

  10. 4)Due modelli scolastici Centrato sugli apprendimenti: - primato apprendimento, delle politiche scolastiche centrate sul soggetto che apprende. - Legame con teorie pedagogiche del costruttivismo (attenzione alle neuroscienze, psicopedagogia, ecc.): Giuseppe Ennas - Tortoli

  11. 5) Personalizzazione degli apprendimenti Sinergia tra costruttivismo/personalismo/Funzionalismo • Il costruttivismo senza attenzione alla “persona” ci aiuta a far apprendere meglio la matematica a John senza contribuire a farci capire chi è John (J. Maritain) • Il personalismo senza il costruttivismo resta prigioniero di una retorica della persona • Fissata la centralità della persona, il funzionalismo rapporta gli apprendimenti allo sviluppo Giuseppe Ennas - Tortoli

  12. 5) PersonalizzazioneIl quadro pedagogico complessivo Unità del sapere: contenuti e metodi PECUPcome bussola - Saperi interdisciplinari - Competenze trasversali e di Cittadinanza - Autonomia e flessibilità - Didattica laboratoriale - tirocini - CTS – mondo lavoro - Ambiente e territorio - Sicurezza PERSONA Capacità Conoscenze e abilità Competenze Giuseppe Ennas - Tortoli

  13. II) Paradigma delle competenzenel “Riordino del 2° ciclo” • L’Europa della competenze 2. L’Italia delle competenze Giuseppe Ennas - Tortoli

  14. 1.EUROPA delle competenze Raccomandazione 18.04.2008 Titoli - EQF DEFINIZIONE DI CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE: “Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro, teoriche e/o pratiche. Giuseppe Ennas - Tortoli

  15. 1.EUROPA delle competenze Raccomandazione 18.04.2008 Titoli - EQF “Abilità”: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). Giuseppe Ennas - Tortoli

  16. 1.EUROPA delle competenze Raccomandazione 18.04.2008 Titoli - EQF “Competenze”: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia. Giuseppe Ennas - Tortoli

  17. 2. L’ITALIA delle competenze • DPR 275/99: Art. 8, comma 1: il MIUR definisce a) gli obiettivi generali del processo formativo;b) gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni • Riforma Berlinguer (esame di Stato, le tre “C”); • Riforma Moratti (dalla Capacita alla Competenza attraverso conoscenze e Abilità); • Obbligo istruzione Fioroni Giuseppe Ennas - Tortoli

  18. 2. L’ITALIA delle competenze • IL REGOLAMENTO SULL’OBBLIGO DI ISTRUZIONE: • - Richiama le competenze europee • - Individua otto competenze di cittadinanza da perseguire nell’obbligo di istruzione • - Fornisce indicazioni per i curricoli degli assi culturali disciplinari comuni sotto forma di competenze articolate in abilità e conoscenze • - Determina il rilascio di una certificazione di competenze al termine dell’obbligo Giuseppe Ennas - Tortoli

  19. 2. L’ITALIA delle competenze OTTO COMPETENZE CHIAVE: 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale. Giuseppe Ennas - Tortoli

  20. 2. L’ITALIA delle competenze • ASSE DEI LINGUAGGI • padronanza della lingua italiana • • padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti • • leggere, comprendere ed interpretare testi scritti • • produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi • utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi e operativi • utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario • utilizzare e produrre testi multimediali Giuseppe Ennas - Tortoli

  21. 2. L’ITALIA delle competenze • ASSE MATEMATICO • Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica • Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi • Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni • Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico Giuseppe Ennas - Tortoli

  22. 2. L’ITALIA delle competenze ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO - Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni, come approccio al processo di conoscenza della realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità - Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza - Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti e delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate Giuseppe Ennas - Tortoli

  23. 2. L’ITALIA delle competenze ASSE STORICO-SOCIALE - Comprendere il presente, cogliendo il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. - Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente - Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio Giuseppe Ennas - Tortoli

  24. III. PROGETTAZIONE PER COMPETENZE Criteri orientativi La progettazione Unità di apprendimento Piano di studi Giuseppe Ennas - Tortoli

  25. 1. CRITERI ORIENTATIVI • Assumere gli assi culturali dell’obbligo di istruzione come riferimento per le competenze chiave • Assumere gli assi culturali dell’obbligo di istruzione come riferimento per le discipline • partire dal PECUP profilo culturale e professionale dello studente in uscita ai percorsi per la “progettazione a ritroso” Giuseppe Ennas - Tortoli

  26. CRITERI ORIENTATIVI : a) Assumere gli assi culturali dell’obbligo come riferimento per le competenze chiave Giuseppe Ennas - Tortoli

  27. 1. CRITERI ORIENTATIVI b) Assumere gli assi culturali come riferimento per le discipline Giuseppe Ennas - Tortoli

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  29. 1. CRITERI ORIENTATIVI : c) partire dal PECUP (Progettazione a ritroso) • - L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’UE. … tale identità è espressa da un numero limitato di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo .. del Paese. • I percorsi degli I.T. si articolano in un'area di istruzione generale comune e in aree di indirizzo. • I risultati di apprendimento di cui ai punti 2.1, 2.2 e 2.3 e agli allegati B) e C) costituiscono il riferimento per le linee guida del regolamento, definite a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica delle istituzioni scolastiche. • - Le linee guida comprendono altresì l’articolazione in competenze,abilità e conoscenze dei risultati di apprendimento, anche con riferimento all’ EQF. Giuseppe Ennas - Tortoli

  30. Criteri orientativi: C) Partire dal PECUP Regolamento PECUP IND. NAZIONALI LINEE GUIDA ALLIEVI POF Giuseppe Ennas - Tortoli

  31. CRITERI ORIENTATIVI: (UN ESEMPIO) PECUP • Regolamento TECNICI (All. A): A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento descritti nei punti 2.1 e 2.2, specificati in termini di competenze. 2.1 Competenze Comuni a tutti i percorsi dei Tecnici (quinquennali); 2.2 Competenze dei percorsi del settore economico (quinquennali) Giuseppe Ennas - Tortoli

  32. CRITERI ORIENTATIVI: (UN ESEMPIO) B. Regolamento TECNICI (All. B): • Rap comuni agli indirizzi del settore economico area istruzione generale (quinquennali) • Rap specifici per indirizzo (Turismo) del settore economico (quinquennali) Giuseppe Ennas - Tortoli

  33. CRITERI ORIENTATIVI: (UN ESEMPIO) LINEE GUIDA TECNICI per il 1° biennio 1.5 Progettare e valutare per competenze 1.5.1. insegnare per sviluppare competenze 1.5.2. operare per progetti 1.5.3. valutare le competenze sviluppate Giuseppe Ennas - Tortoli

  34. CRITERI ORIENTATIVI: (un esempio) LINEE GUIDA TECNICI per il 1° biennio All. A) DECLINAZIONE DEI RISULTATI DI APPRENDIMENTO IN CONOSCENZE E ABILITÀ PER IL PRIMO BIENNIO A1. DEGLI INSEGNAMENTI DEL SETTORE ECONOMICO A2. DEL SETTORE TECNOLOGICO Giuseppe Ennas - Tortoli

  35. CRITERI ORIENTATIVI: (un esempio) LINEE GUIDA TECNICI per il 1° biennio A1. DECLINAZIONE DEI RISULTATI DI APPRENDIMENTO IN CONOSCENZE E ABILITÀ PER IL PRIMO BIENNIO DEGLI INSEGNAMENTI DEL SETTORE ECONOMICO • Attività e Insegnamenti di area generale (italiano, inglese, storia, matematica, diritto ed economia, scienze integrate(scienze della terra e biologia); • Attività e insegnamenti obbligatori d’indirizzo (scienze integrate (fisica e chimica), geografia, seconda lingua comunitaria, economia aziendale,) Giuseppe Ennas - Tortoli

  36. Riepilogo documenti Giuseppe Ennas - Tortoli

  37. 2. La progettazione: pianificazione Cdc 1. Individuazione di un problema/progetto/bisogno formativo e culturale degli allievi 2. Connessione con i documenti nazionali: PECUP e Linee Guida 7. Individuazione del percorso didattico da parte di ogni docente 3. Connessione con i documenti interni: POF –Progetti 4. Progettazione Unità di Apprendimento che esprime l’apprendimento unitario da promuovere 6. Definizione di metodi, tempi, soluzioni organizzative 5. Individuazione degli insegnamenti coinvolti Giuseppe Ennas - Tortoli

  38. 2. LA PROGETTAZIONE: (un esempio) All. A1. Linee guida Settore economico: Declinazione dei risultati di apprendimento per il primo biennio (area generale) Disciplina: Lingua e letteratura italiana - I risultati di apprendimento della disciplina sono declinati in termini di competenze, conoscenze eabilità Giuseppe Ennas - Tortoli

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  41. 2. LA PROGETTAZIONE: Indicazioni metodologiche • Il docente tiene conto, nel progettare il percorso dello studente, dell’apporto di altre discipline, con i loro linguaggi specifici - in particolare quelli scientifici, tecnici e professionali - e favorisce la lettura come espressione di autonoma curiosità intellettuale anche attraverso la proposta di testi significativi, selezionati in base agli interessi manifestati dagli studenti. • Per quanto riguarda la letteratura italiana, il docente progetta e programma l’itinerario didattico in modo tale da mettere in grado lo studente di orientarsi progressivamente sul patrimonio artistico e letterario della cultura italiana, con riferimenti essenziali alle principali letterature di altri paesi, anche in una prospettiva interculturale. • Nell’organizzare il percorso di insegnamento-apprendimento il docente valorizza la dimensione cognitiva degli strumenti della comunicazione multimediale Giuseppe Ennas - Tortoli

  42. 2. LA PROGETTAZIONE Giuseppe Ennas - Tortoli

  43. 2. La Progettazione Progettare l’Unità di apprendimento PECUP COMPITO UNITARIO APPRENDIMENTO adatto e significativo per i singoli allievi, definito anche con i risultati di apprendimento relativi a conoscenze e abilità attività ALLIEVI LINEE GUIDA UNITA’ DI APPRENDIMENTO metodi soluzioni organizzative modalità di verifica POF COMPETENZE DEGLI ALLIEVI Giuseppe Ennas - Tortoli

  44. 3. L’UNITÀ DI APPRENDIMENTO E’ la “cellula” base della progettazione: analogamente all’Unità Didattica si tratta di costruire “moduli di lezioni”. Esempio: Giuseppe Ennas - Tortoli

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  48. 4. Piano di studi l’insieme delle UU.dd.AA di italiano costituisce il piano delle UU.dd.AA, ovvero il piano di studi della disciplina Lingua e letteratura italiana per il 1° anno del corso di … Tecnico, indirizzo Economico, settore Turismo Giuseppe Ennas - Tortoli

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