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Seminario Etica, metaetica, etica applicata

Seminario Etica, metaetica, etica applicata. 27 novembre 2009 La psicologia morale di Iris Murdoch. natura dell’attività morale idea di oggettività in etica Cambiamento morale: metafora della visione (riorientamento; ascesa) lettura della dicotomia fatto/valore. IRIS MURDOCH (1919-1999).

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  1. SeminarioEtica, metaetica, etica applicata 27 novembre 2009 La psicologia morale di Iris Murdoch

  2. natura dell’attività morale • idea di oggettività in etica • Cambiamento morale: metafora della visione (riorientamento; ascesa) • lettura della dicotomia fatto/valore IRIS MURDOCH (1919-1999)

  3. Dimensione storica dell’attività morale Ciò che qualifica l’agente morale come individuo è il cambiamento, l’evoluzione il suo “essere soggetto di una storia personale che continua” • Natura storica della persona: • “unità narrativa” (non sequela di atti discreti). Caratterizzazione in senso storico-evolutivo dell’individuo. Conseguenza: modello dinamico dell’attività morale – the fabric of being*.

  4. Polemica con il non-cognitivismo: Ciò che non è esternamente osservabile (= che non si traduce in comportamenti) non viene preso in considerazione • è comportamentista • esclude la dimensione interiore, il “monologo interiore” (interior monologue)*: “non ci sono agenti, ma sequenze di atti discreti della volontà” • l’approccio analitico/non-cognitivista è semplicistico: non dà conto delle attività morali autonome dell’azione – la “scomparsa della mente”.

  5. La mente è il luogo ove si esplica la vita morale dell’individuo. L’oggettività (meglio: la conquista dell’oggettività) è frutto di un processo mentale: oggettività come fenomeno che “riguarda la mente”. • Murdoch: dall’azione alla mente. • Che cos’è l’oggettività? Conquista progressiva (storicità, autoriflessività) all’insegna del trinomio: 1) riorientamento/ascesa; 2) cambiamento morale; 3) metafora della visione.

  6. 3 esempi di riorientamentoe cambiamento morale L’esperienza estetica: il volo del falco Il rispetto dell’alterità in quanto altro da sè (“virtù morale per eccellenza”): la studentessa e la lingua straniera. L’esercizio continuo di sforzi d’attenzione: suocera e nuora. progresso morale non tramite conformazione a regole universali (es. imperativo categorico), ma come risultato di “atti [mentali], particolari e continui, di attenzione”.

  7. L’attività morale è spiegata per mezzo della metafora della visione (cfr. Visione e scelta in ambito morale) • Il mito della caverna (Platone, Repubblica, libro VII) Murdoch: “il pellegrino morale emerge dalla caverna, e arriva a vedere il sole soltanto alla fine di una lunga ricerca che implica un RIORIENTAMENTO (i prigionieri devono voltarsi) e un’ASCESA”.

  8. N.B. la metafora della visione alludealla dimensione interiore,personale e idiosincratica. e ciò non è in contraddizione con la tensione all’oggettività (ma visione non ottimistica del disaccordo morale).

  9. Murdoch: non esiste una dicotomia ontologica fatto/valore • Contro la dicotomia fatto/valore (caposaldo del non-cognitivismo) Murdoch sostiene: • il mondo include valori (il valore è nel fatto) • “descrivere” è un’attività valutativa; “valutare” è un’attività cognitiva; • doppio ancoraggio dei concetti etici: sia al mondo, sia alla nostra sensibilità → no dicotomia ontologica fatto/valore: • è solo un tipo di atteggiamento morale, • non è un errore filosofico confondere fatto e valore (“fatto e valore si confondono in modo completamente innocuo”).

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