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GESTIONE DELLA CONOSCENZA NELLE IMPRESE

GESTIONE DELLA CONOSCENZA NELLE IMPRESE. KNOWLEDGE MANAGEMENT (KM). KM. L’insieme di modelli interpretativi, indicazioni, metodi, pratiche, strumenti tecnologici (ICT) e quant’altro al fine di: accrescere, sviluppare e sfruttare le risorse cognitive possedute da un’impresa

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GESTIONE DELLA CONOSCENZA NELLE IMPRESE

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Presentation Transcript


  1. GESTIONE DELLA CONOSCENZA NELLE IMPRESE KNOWLEDGE MANAGEMENT (KM)

  2. KM L’insieme di modelli interpretativi, indicazioni, metodi, pratiche, strumenti tecnologici (ICT) e quant’altro al fine di: accrescere, sviluppare e sfruttare le risorse cognitive possedute da un’impresa KM come insieme di modalità ESPLICITE di gestione della conoscenza

  3. Le basi del KM: perché KM? • instabilità dell’ambiente economico, riduzione dei tempi di risposta, pressioni all’innovazione: • NECESSITA’ DI “SAPERE COSA SI SA, COSA NON SI SA E SI DOVREBBE SAPERE, ECC.” • internazionalizzazione dei mercati: • CONOSCENZE SI ESTENDONO E RIGUARDANO UN LIVELLO MONDIALE • specializzazione, divisione, frammentazione di competenze e conoscenze • IDENTIFICARE “CHI SA COSA” • prodotti e servizi ad alta intensità di informazione/conoscenza • PROBLEMI DI GESTIONE DELLA CONOSCENZA INCORPORATA NEI PRODOTTI/SERVIZI • ruolo centrale delle ICT • ICT come strumento di gestione della conoscenza (e non solo trasmissione dei dati)

  4. + + = Processi e progetti Livelli gerarchici Luogo, tempo, culture, lingue „knowledgeislands“ Il KM interno: Perché rendere efficace la gestione della conoscenza? • Le strutture organizzative tipiche in un’impresa possono progressivamente determinare “isole di conoscenza” (knowledge island): Source: D. Ramhorst, 2001, „A global Network of Knowledge by over 430.000Employees - the Importance of CoPs within Siemens“ • Uno degli scopi del KM è consentire di facilitare la condivisione di conoscenze tra le diverse parti dell’organizzazione (knowledge island)

  5. Un’altra ragione: memorizzare la conoscenza dell’organizzazione • Memorizzare l’esperienza passata per recuperarne gli elementi in caso di nuove attività • es: i progetti svolti in precedenza, i clienti e ciò che hanno acquistato, ecc. • Ridurre gli effetti del turnover di personale

  6. DATI, INFORMAZIONI, CONOSCENZA • dati: elementi che derivano dai fenomeni e dagli oggetti (“fatti”, misurazioni, suoni, immagini, ecc.). Possono essere rilevanti o meno per una determinata attività • dati elementari, dati “grezzi” • informazioni: dati selezionati, elaborati, confezionati, presentati e distribuiti in modo tale da avere un significato ed essere di utilità per un particolare compito o attività • dati --> informazione (contenuto + modalità di presentazione) • conoscenza: informazione contestualizzata per guidare le decisioni)

  7. Dati, informazione, conoscenza • Dati: • Umberto: misurazione delle 12,00 è 36,5°; delle 9,00 è 38,5° • Informazione: • la temperatura corporea di Umberto è in calo, passando da 38,5 di tre ore fa a 36,5 di adesso • Conoscenza: • Umberto non ha più la febbre il che mostrerebbe che l’infezione si sta risolvendo

  8. Dati, informazione, conoscenza • Dati: • codice 30026, quantità 25.000, disponibile 20.000 • Informazione: • del prodotto con codice 30026 sono stati richiesti 25.000 pezzi; la disponibilità corrente a magazzino è di 20.000 pezzi • Conoscenza: • la richiesta del prodotto 30026 comporta una rottura dello stock e si richiede di produrre altre unità

  9. Elementi per il KM • La conoscenza è il “capitale fondamentale” di un individuo e di un’organizzazione • La produzione, trasferimento, condivisione di conoscenza in un’organizzazione, tra individui o tra organizzazione sono le attività chiave di cui il KM si occupa • La conoscenza si basa su dati che assumono significato e servono per prendere decisioni • Le ICT elaborano, memorizzano e trasferiscono dati; su questa base, possono elaborare, memorizzare, trasferire conoscenza? Se sì, come?

  10. utilizzatore sorgente di K messaggio Contenuto cognitivo

  11. Tipi di conoscenza • Conoscenza ESPLICITA • basata su “fatti”, formalizzabile, esplicitabile sotto forma di dati quantitativi, formule, schemi, ecc. • il contesto interpretativo (ossia l’insieme di elementi che consentono di comprendere il significato del messaggio) è noto (è “pubblico”) • il trasferimento e la condivisione si può basare su strumenti formali • il trasferimento e la condivisione sono (relativamente) facili • Conoscenza TACITA • si riferisce a percezioni, opinioni, convinzioni, capacità non formalizzabili, saper fare, ecc. • il contesto interpretativo si sovrappone al messaggio • il trasferimento e la condivisione richiedono anche il trasferimento del contesto interpretativo • il trasferimento e la condivisione sono difficili (e richiedono spesso interazione, comunicazione diretta, spiegazioni articolate, dimostrazioni, ecc.)

  12. Tipi di contenuti cognitivi • K descrittiva (know-about) • capacità di riconoscere e classificare elementi, concetti, fatti, ecc. • es.: cos’è il carbonato di calcio? • K procedurale (know-how) • capacità (anche pratiche) di svolgere un compito, attività, procedura, ecc. • es.: come si fa a far precipitare il carbonato di calcio? • K causale/razionale (know-why) • capacità di comprendere le cause di un fatto o evento • es.: per quale motivo il carbonato di calcio si deposita nei tubi? • K delle fonti di K (know-who) • sapere dove si possono reperire informazioni e conoscenze utili a risolvere un dato problema • es.: in quale testo trovo la spiegazione di come si deposita il carbonato di calcio? • K relazionale (know-with) • conoscere le relazioni tra diversi tipi di conoscenza • es.: i sistemi per la riduz. del carb. di calcio nell’acqua potabile sono pericolosi per la salute?

  13. Utilità di queste classificazioni • Quali contenuti cognitivi per quali usi, utenti; e da quali fonti • Come procurarsi, trasferire, memorizzare quali tipi di contenuti cognitivi (i “processi base” del KM) • Uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Knowledge Management System - KMS)

  14. FORME DI CONOSCENZA, APPROCCI E STRUMENTI DI KM: Allianz Group

  15. Processi di KM • acquisizione • selezione • generazione • internalizzazione • esternalizzazione

  16. KM in pratica: strumenti organizzativi • team di KMgruppo di persone più o meno competenti in una certa area che lavorano al reperimento, raccolta, classificazione di documentazione, fonti di informazione, mappe di competenze interne ed esterne all’organizzazione su tematiche di interesse, diffusione dei contenuti, ecc., • team di KM continuativi: operativi su base routinaria • team di KM su progetto: lavorano su specifiche

  17. KM in pratica: strumenti organizzativi • comunità di praticarete più o meno formalizzata di individui “esperti” (o interessati) relativamente a un dato problema o argomento. La CoP stablisce meccanismi di generazione, diffusione, ristrutturazione di conoscenza sul tema nell’ipotesi che questo faciliti la condivisione di conoscenze utili a risolvere problemi specifici • Alcuni meccanismi: riunioni, scambio di materiale, corsi di addestramento, portali specializzati, assistenza/consulenza su un tema

  18. Ruoli e mansioni nel KM • knowlewdge manager: • possiede una visione generale del progetto di KM; seleziona membri e assegna ruoli al team di KM; definisce le regole di gestione della conoscenza; implementa strategie e processi operativi; implementa e gestisce tecnologie di KM; alloca risorse; valuta risultati • knowledge brokers • supporta specifici processi di KM, specialmente con riferimento al “matching” tra fonti e utenti potenziali; aiuta a definire contesti interpretativi, a trasferire significati e valutazioni • domain expert: • raccoglie e seleziona contenuti relativamente a specifiche aree di sua competenza; ristruttura e riformatta i contenuti, facilita la distribuzione ai potenziali utenti • champions/subject matter expert: • organizza team e comunità per lo sviluppo e il trasferimento di contenuti cognitivi in specifiche aree, anche senza impiego immediato • sponsor: • fornisce supporto in termini di budget e sostegno del management; assicura la connessione con il top-management e l’allineamento con le strategie aziendali

  19. KM in pratica: strumenti tecnologici (Knowledge Management System)

  20.  esempi di KMS • Corporate portal • siti internet aggiornati su contenuti di interesse per gli addetti • Knowledge Map • siti o altri strumenti di mappatura delle competenze in azienda (profili degli addetti, progetti su cui hanno lavorato, contenuti di interesse messi a disposizione, ecc.) • Knowledge base • “manuali” strutturati per reperire indicazioni su procedure, attività o problemi • Content Management, Document Management, Workflow M. • sistemi per la gestione dei flussi di documentazione relativamente a un progetto o attività • Sistemi interattivi • co-progettazione (groupware, ecc.) • assistenza-consulenza online • riunioni in videoconferenza

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