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ECONOMIA DEL TERRITORIO anno accademico 2010 - 2011

ECONOMIA DEL TERRITORIO anno accademico 2010 - 2011. Appunti delle lezioni Lezione n.13 I risultati economici sono conseguiti solo dalla leadership, non dalla semplice competenza P. F. Drucker consulente aziendale docente Graduate School Università di New York.

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ECONOMIA DEL TERRITORIO anno accademico 2010 - 2011

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  1. ECONOMIA DEL TERRITORIOanno accademico 2010 - 2011 Appunti delle lezioni Lezione n.13 I risultati economici sono conseguiti solo dalla leadership, non dalla semplice competenza P. F. Drucker consulente aziendale docente Graduate School Università di New York

  2. I DISTRETTI DEL TERZO MILLENNIO Fattori che hanno indotto il cambiamento nei distretti • INTRODUZIONE DELL’EURO • COMPARSA DELLE ECONOMIE ASIATICHE • GLOBALIZZAZIONE Queste cause stanno modificando i distretti che da: - fenomeno orizzontale si stanno trasformando in: - fenomeno verticale

  3. LE NUOVE PROBLEMATICHE • La verticalità determina una nuova gerarchia tra gli attori, • Una trasformazione delle imprese che devono risolvere alcuni gap: manageriale tecnologico generazionale

  4. RIVEDERE • MODELLI DI COMPORTAMENTO • APPROCCI AL MERCATO • RIORGANIZZAZIONE FILIERE PRODUTTIVE

  5. QUALITA’ DELLE IMPRESE LEADER • NUOVA QUALITA’ MANAGERIALE • RICERCA • INNOVAZIONE IN SENSO SHUMPETERIANO

  6. UN CONFRONTO FRA DUE PERIODI Esportazioni dei distretti ... le difficoltà recenti (1995 = 100) La fase di crescita (1991 = 100) * solo nei comparti di specializzazione dei distretti • Dalla seconda metà degli anni 90 i distretti cominciano a rallentare rispetto alle aree non distrettuali e con il nuovo millennio ad avere performance inferiori. • A fine 2002 il Servizio Studi di Banca Intesa comincia a progettare un monitoraggio dei distretti, partendo dalle sue competenze settoriali.

  7. LA TRASFORMAZIONE DEI DISTRETTI DISTRETTI CLASSICI NUOVI DISTRETTI • Rete di piccole imprese • Centralità delle fasi manifatturiere • Interazione informale su un territorio specifico che offre esternalità (saperi, conoscenze tacite, coesione sociale, ecc.); rapporti basati sulla fiducia • Affermazione di imprese leader • Crescente importanza dei fattori immateriali a monte (innovazione) e a valle (marketing, distribuzione) • Internazionalizzazione produttiva (Ide, interazioni codificate con fornitori esteri, ecc.)

  8. DUE POSSIBILI IPOTESI • Nel distretto assumono particolare importanza le strategie “individuali” delle imprese, in particolare delle imprese leader. Le specificità del distretto, da questo punto di vista, tendono ad affievolirsi. • Il territorio di origine può ancora offrire vantaggi competitivi, anche se differenti rispetto al passato, se offre competenze di natura terziaria. SISTEMA LOCALE D’ INNOVAZIONE

  9. Analisi sulla diffusione di queste strategie su 619 PMI in 41 distretti non solo del Centro-Nord Nord Ovest: 9 Nord Est: 17 Lombardia Mobile- Brianza; Calze - Castelgoffredo; Tessile – Como; Meccanica - Lecco; Metalli – Lumezzane Piemonte Tessile/abbigliamento - Biella; Oreficeria - Valenza Po; Casalinghi - Cusio; Meccanica - Pianezza Pinerolo Veneto Vetro – Murano; Calzature - Brenta; Sportsystem – Montebelluna; Concia - Arzignano; Occhiali – Belluno; Mobile - Q. del Piave; Tessile - Schio, Thiene, Valdagno; Inoxvalley; Meccanica - Schio, Thiene- Montecchio Friuli VG Sedie – Manzano; Mobile - Livenza; Emilia Romagna Ceramica – Sassuolo; Tessile - Carpi Macchine agricole - Reggio Emilia; Oleodinamica; Meccanica alimentare Centro: 6 Sud: 9 Toscana Tessile - Prato; Marmo - Carrara; Concia - S. Croce sull’Arno Marche Mobile – Pesaro; Calzatura - Fermo; Lazio Ceramica -Civita Castellana Abruzzo Abbigliamento Nord Abruzzese; Abbigliamento Sud Abruzzese Puglia Imbottito Murge; Calzatura - Salento; Abbigliamento – Salento; Calzatura Barletta Campania Calzatura e Abbigliamento – Napoli; Concia –Solofra Indagine condotta nella primavera del 2004

  10. FATTORI CHE CONDIZIONANO LA COMPETITIVITA’ • INNOVAZIONE : R&S - brevetti – collaborazioni – nuovi prodotti - struttura dedicata al design; • RAPPORTO COL MERCATO : brand strategy – reti commerciali • DOTAZIONE ICT:(ERP, mail, web, Intranet/ Extranet, CRM, Supply Chain Management ...) • INTERNAZIONALIZZAZIONE PRODUTTIVA : fornitori strategici all’estero - subfornitori contoterzisti esteri -stabilimenti produttivi

  11. Segue: FATTORI CHE CONDIZIONANO LA COMPETITIVITA’ • Fattori competitivi di questo tipo non sono sfruttati da tutti, per cui crescono i divari. • Alcune strategie presentano economie di scala e quindi possono sorgere divari tra grandi e piccole imprese • Le imprese che basano la propria strategia su questi fattori sono poi difficilmente attaccabili, perché vengono costituite delle barriere. • Le barriere sono rafforzate dalla cumulatività degli effetti delle diverse strategie.

  12. L’interazione tra le strategie: ICT con internazionalizzazione; ICT con innovazione • La presenza simultanea di ICT e internazionalizzazione avviene in presenza di elevate performance: senza ICT è difficile gestire un network complesso all’estero • La presenza simultanea di ICT e innovazione avviene in presenza di elevate performance: • ICT facilita i processi innovativi... • ... o, in presenza di un contesto innovativo, è facile che vi sia una domanda elevata di ICT.

  13. Le imprese innovative hanno più o meno difficoltà ad ottenere credito? • Ipotesi testata: le imprese più innovative sono maggiormente esposte al rischio di razionamento, a parità di altre condizioni • Risultati: • la probabilità di razionamento del credito non dipende, a livelli statisticamente significativi, dalla propensione dell’impresa all’innovazione • non vi sono evidenze a sostegno dell’ipotesi che il sistema bancario sia più severo nei confronti delle imprese innovative o non sia in grado di valutarne il merito di credito

  14. Quale ruolo per la finanza? • Le strategie competitive vincenti comportano investimenti onerosi, spesso altamente rischiosi e/o difficili da valutare (es. R&S) Elevata probabilità che l’impresa sia razionata • Uno stretto legame di clientela (relationship lending) contribuisce a ridurre il divario informativo tra banca e impresa, ed i conseguenti rischi di razionamento

  15. ICT di base diffusa, mentre è ai primordi quella più avanzata Fonte: Tedis

  16. L’identikit del vincente è caratterizzato dalla presenza di queste strategie Un modello econometrico, che stima le performance (crescita del fatturato e margini operativi) in funzione di variabili strategiche, porta a queste conclusioni: Innovazione Rete commerciale ICT Internazionalizzazione Marchi Effetti positivi elevati Deboli effetti positivi Effetti positivi solo se in presenza di un budget di comunicazione sufficiente

  17. UN POSSIBILE MIX VINCENTE PER LE STRATEGIE • Le imprese vincenti hanno spesso un mix articolato di strategie • Innovano e ricercano (non puntano soprattutto sui costi) • Sanno sfruttare i vantaggi di costo/mercato della delocalizzazione • Valorizzano/difendono l’innovazione con politiche di marketing aggressive • “Lubrificano” il meccanismo (in particolare le catene lunghe) con molta ICT.

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