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SICUREZZA ANTINTRUSIONE E VIDEOSORVEGLIANZA NORME DI RIFERIMENTO di p.i. QUAGGIA EDDO

SICUREZZA ANTINTRUSIONE E VIDEOSORVEGLIANZA NORME DI RIFERIMENTO di p.i. QUAGGIA EDDO. le Norme CEI 79 e CENELEC EN e CLC/TS e le Norme IEC. Impianti a regola d’arte – riferimento al rispetto delle Norme Tecniche nazionali, in particolare Vedi D.M. 22 gennaio 2008 n° 37.

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SICUREZZA ANTINTRUSIONE E VIDEOSORVEGLIANZA NORME DI RIFERIMENTO di p.i. QUAGGIA EDDO

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  1. SICUREZZA ANTINTRUSIONE E VIDEOSORVEGLIANZA NORME DI RIFERIMENTOdi p.i. QUAGGIA EDDO

  2. le Norme CEI 79 e CENELEC EN e CLC/TS e le Norme IEC. Impianti a regola d’arte – riferimento al rispetto delle Norme Tecniche nazionali, in particolare Vedi D.M. 22 gennaio 2008 n° 37. Riferimento a tutta la serie della norma CEI EN in particolare: Le normative in ambito Security • CEI EN 50130 “Requisiti ambientali” • CEI EN 50131 “Allarmi antifurto” • CEI EN 50132 “TVCC” • CEI EN 50133 “Controllo accessi” • CEI EN 50134 “Allarmi sociali” • CEI EN 50136 “Trasmissione di allarmi” • CEI EN 50137 “Sistemi integrati di allarme”

  3. Impianti Antieffrazione – Antintrusione e TVCC (Videosorveglianza) Il riferimento diretto è: CEI 79-1 / 79-2 Apparati CEI 79-3 Impianti filari CEI 79-16 Impianti senza fili CEI 79-10 (CEI EN 50132-7) Impianti TVCC Conformate alle direttive EC A questi fanno seguito, tutta la serie di prescrizioni settoriali di componenti e di requisiti particolari e generali.

  4. La più importante nel nostro Paese è IMQ = Certificazione di prodotto = Certificazione di impianto Stabilisce la conformità alle normative sia per quanto riguarda la costruzione delle apparecchiature (CEI 79-2) che per l’esecuzione impiantistica (CEI 79-3). Certificazioni

  5. La conformità degli impianti alle Norme CEI può essere Testimoniata con due diverse modalità: “Dichiarazione da parte dell’Installatore” secondo l’obbligo del D.M. n° 37. “Certificato di Installazione e Collaudo” sistemi con certificazione IMQ per impianti di allarme che può essere rilasciato solo da installatore registrato presso IMQ. Certificazione Impianto

  6. La Legge a cui fa riferimento è il D.M. n° 37 Prescrive che il committente affida i lavori esclusivamente a imprese abilitate, la violazione e specificatamente sanzionabile, in particolare bisogna tenere presente per i segnalatori acustici la normativa anti-rumore. Responsabilità del Cliente

  7. L’uso di avvisatori acustici in modo scorretto o fuori norma è tenuto conto dall’art. 844 del Codice Civile ed dall’articolo n. 659 del Codice Penale, che prevede il reato di “Disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone”. Per tale motivazione è importante non incorrere in tale reato nell’esecuzione dell’impianto e non incorrere nella prescrizione di una “condotta negligente” (Sentenza 11868 del 04.12.1995 Corte di Cassazione). Tutela Anti Rumore

  8. Non basta acquistare apparecchiature costruite secondo le norme di buona tecnica, ma è necessario che il proprietario di un impianto antintrusione dimostri di aver adottato precauzioni idonee per eliminare situazioni di disturbo e soprattutto, che dimostri di aver fatto periodicamente controllo di manutenzione dell’impianto da una azienda qualificata e di aver sottoscritto un contratto di manutenzione (Sentenza sopra citata). Perché la Manutenzione (e non solo)

  9. La causa più comune del funzionamento NON corretto di un sistema di allarme in caso di intrusione, è una manutenzione inadeguata. Ogni impianto deve essere oggetto di una periodica manutenzione che ne assicuri il corretto funzionamento. LA MANUTENZIONE PREVENTIVA Deve prevedere due o più interventi programmati di controllo annuali su tutti i componenti dell’impianto. LA MANUTENZIONE CORRETIVA Deve prevedere gli interventi necessari per la messa a punto o la sostituzione dei componenti guasti o a seguito di malfunzionamento dell’impianto segnalato dall’utilizzatore. Manutenzione

  10. Affidamento È necessario dunque affidare la manutenzione ad una organizzazione, (può essere lo stesso Installatore) che sia in grado di effettuare la manutenzione “Preventiva”, ed in caso di malfunzionamento o avaria del sistema, sia in grado di intervenire rapidamente con personale adeguato a riparare nel più breve tempo possibile il sistema, questo è possibile con opportuno e dettagliato contratto di manutenzione.

  11. Le manutenzioni prevedono delle procedure come mostrano le seguenti operazioni: Controllo approfondito di tutte le parti componenti dell’impianto e le interconnessioni. Test di funzionamento della Centrale, degli organi di comando e dei sensori. Test dei dispositivi di segnalazione d’allarme collegati: sirene, dispositivi di chiamata telefonica GSM, Ponte Radio, Avvisatori particolari, ecc. Sostituzione periodica di parti e componenti impianto soggetti ad elevata usura o vita di tempo limitata (es. Barriere, fusibili, ecc.). Operazioni di Manutenzione

  12. Controllo visivo della cavetteria, tubazioni, ecc. Verifica delle parti ambientali eventualmente non protette come ampliamenti o modifiche ambientali. Pulizia delle parti della sensoristica, in particolare di apparecchiature esterne quali microonde, barriere infrarossi attivi, passivi ecc. Verifica dello stato di invecchiamento o di apparecchiature obsolete non più adeguate alla protezione ambiente. Istruzioni all’uso dell’impianto al committente anche se è lo stesso da anni.

  13. Tutte le prove devono essere annotate su una apposita lista di controllo predisposte, certificando la rispondenza alla conformità alle misure e verifiche funzionali rispetto alla lista dei punti e dei parametri di riferimento riportati sul modulo. Il cliente deve essere informato dell’esito del controllo e delle eventuali non conformità rilevati dal tecnico, concordando per iscritto modalità e tempi per eventuali ripristini necessari.

  14. Il cliente ha diritto ad una garanzia pari a 12 mesi, 24 se è un privato, ma solo nei primi 6 mesi non è tenuto a dimostrare che il difetto era presente alla consegna dell’impianto. Garanzia dell’Impianto

  15. ASSISTENZA IN GARANZIA: viene prestata a termini di Legge per tutte le realizzazioni. ASSISTENZA SU CONTRATTO: prevede normalmente due o più interventi programmati annuali, nonché gli interventi necessari, la sostituzione dei componenti guasti, la garanzia sui componenti sostituiti, eventuali servizi di ricezione allarmi guasti/anomalie tecnologiche inviate telefonicamente dall’impianto d’allarme ad un centro di “Telecontrollo”. ASSISTENZA SU CHIAMATA: prevede il ripristino delle condizioni di funzionamento dei prodotti addebitando al cliente il costo dell’intervento comprendente le parti eventualmente sostituite e la mano d’opera. I Contratti sono di vari tipi:

  16. Il controllo di questi sistemi si può eseguire solo se in possesso dei requisiti stabiliti da un incarico diretto affidato dal committente, questo per la tutela della Legge sulla Privacy riferita al D.L. 30 giugno 2003 n° 196, in particolare gli articoli 12 – 13 che disciplinano da parte del garante tali provvedimenti. Manutenzione di un sistema TVCC Videosorveglianza

  17. Controllo tecnico funzionale delle telecamere o sul loro funzionamento. Controllo di tutte le apparecchiature che compongono il sistema, quali: obiettivi, monitor, distributori, quadrivisori, cavetteria, interconnessioni, paleria, attacchi, ecc. Pertanto il Manutentore è tenuto a rifarsi sulla metodologia da usare per la manutenzione ed in modo particolare:

  18. Tutti questi elementi dovranno essere non solo verificati ma anche puliti e verificate le tensioni di alimentazione e i dispositivi che li alimentano. Particolare attenzione agli obiettivi che dovranno essere eventualmente rimessi a fuoco e collocati nella loro giusta angolazione.

  19. Per quanto riguarda invece i sistemi di memorizzazione e Videoregistrazione, bisogna innanzi tutto effettuare l’angolazione nei termini stabiliti dall’incarico contrattuale, visto che si va a toccare una situazione di “dati sensibili” legati alla Legge sopra citata, in particolare se l’installazione copre aree di particolare delicatezza (vedi Tribunali, carceri, edifici pubblici, ecc.).

  20. Definire il livello di sicurezza è quello impostato. Verificare la zona che l’impianto copre. Stabilire e verificare se lo scopo di copertura zona per zona è ancora in essere se è quello citato nelle procedure. Stabilire e verificare se le modalità di raccolta delle informazioni sono esatte. Verificare i tempi di risposta o memorizzazione sono quelli programmati. Verificare le condizioni di tutti gli apparati ed il loro stato. Nel effettuare il controllo bisognerà applicare le procedure che rispondono a queste esigenze (previste comunque dalla Norma 79-10) ed in particolare:

  21. Verificare la giusta procedura degli operatori incaricati alla gestione. Verificare se vi sono eventi non conformi e non stabiliti nelle procedure di funzionamento. Verificare se gli operatori sono giustamente addestrati. Verificare il database storico degli avvenimenti nei DVR. Verificare la capacità dell’Hard Disk e la disponibilità dello stesso. Verificare la possibilità di estrapolazione delle immagini.

  22. I DVR e in ridondanza le stazioni di centralizzazione, sono preposti a registrare tutti gli eventi (o il maggior numero di essi), allo scopo di offrire a posteriori una corretta analisi per la ricostruzione dei fatti. Un sistema ben architettato registra con estrema precisione tutte le attività sia della macchina sia dell’operatore in un archivio dati detto “storico”, consentendo di discriminare a posteriori chi ha fatto cosa e quando, rivedendo puntualmente solo i filmati attinenti al preciso momento voluto. Il Database Storico degli Avvenimenti

  23. La capacità dell’hard disk determina la dimensione massima dell’archivio dati/filmati, che può essere configurato sia a riempimento che circolare. Nel primo caso il DVR avvisa l’operatore che la disponibilità del disco ha raggiunto l’80% della capacità massima invitandolo a salvare i dati e quindi a svuotare l’archivio. Nel secondo caso si stabilisce una dimensione massima dell’archivio, raggiunta la quale, il DVR sovrascrive sui file più datati, mantenendo sempre a disposizione quelli più recenti che saranno estrapolati e salvati in caso di necessità ispettiva.

  24. Esistono molte possibilità di archiviazione dei dati. Non necessariamente hard disk di grosse dimensioni devono essere installati all’interno dei DVR per aumentare la capacità, è possibile utilizzare dei disk array espressamente progettati per lo scopo, dischi di rete, lettori ottici, ridondare le stesse informazioni su più dischi (RAID) e quant’altro la moderna tecnologia mette a disposizione. In alcuni siti in cui si vogliono tutelare le registrazioni, queste non sono archiviate sul DVR bensì su unità specifiche in armadi blindati.

  25. Avvalersi di personale tecnico qualificato che disponga di una corretta formazione in grado di dare un servizio di eccellenza, è un must ormai da tempo per le aziende del settore. I crediti formativi delle aziende installatrici forniscono la corretta preparazione per affrontare un impianto realizzato a regola d’arte avvalendosi delle più moderne tecnologie. Per essere mantenuto in perfetta efficienza, garantendo così l’investimento fatto, l’impianto deve essere periodicamente sottoposto a verifica funzionale e piccola manutenzione, pianificando nel tempo un piccolo investimento economico per non vanificare l’efficacia del progetto realizzato. Assistenza Tecnica e Manutenzione

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