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Oronzo Santoro Dirigente coordinatore Settore Programmazione

Programmazione, attuazione e monitoraggio degli investimenti pubblici finanziati con le risorse del fondo per le aree sottoutilizzate Amministrazioni centrali e regionali a confronto: l’esperienza della Puglia Bari, 28 giugno 2005. Oronzo Santoro

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Oronzo Santoro Dirigente coordinatore Settore Programmazione

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Presentation Transcript


  1. Programmazione, attuazione e monitoraggio degli investimenti pubblici finanziati con le risorse del fondo per le aree sottoutilizzate Amministrazioni centrali e regionali a confronto: l’esperienza della Puglia Bari, 28 giugno 2005 Oronzo Santoro Dirigente coordinatore Settore Programmazione Presidente Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici della Regione Puglia Responsabile Regionale Progetto Monitoraggio APQ Responsabile APQ Ricerca Scientifica nella Regione Puglia e APQ Accelerazione della spesa nelle Aree Urbane

  2. I CAMBIAMENTI DI FONDO INTRODOTTI CON LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA L. 662/96 (Fin. 1997) D.Cipe 29/97 e s. m. i. PRIMA DOPO contrattazione programmata programmazione negoziata attuazione sistematica ed articolata di un vero e proprio programma di interventi, più o meno integrati, ma in ogni caso concordati tra le parti coinvolte realizzazione sporadica – se non casuale – di singoli interventi sia pure concordati ma pur sempre isolati e scarsamente integrati

  3. Linee guida per il prossimo Quadro Strategico Nazionale nuovo ciclo di programmazione politiche di coesione 2007-2013 Nuovo impianto unitario di programmazione strategica basato sulla integrazione delle politiche comunitarie, nazionali, regionali e locali. Le IIP egli APQ saranno pienamente utilizzabili come strumenti di programmazione strategica e di attuazione al fine di garantire la concertazione ed il coordinamento dei livelli verticali ed orizzontali Programmazione negoziata Concetti chiave: 1. Sussidiarietà verticale e orizzontale (Tit.V Cost) 2. concertazione inter- istituzionale 3. partenariato economico- sociale 4. corresponsabilità dei soggetti coinvolti 5. programmazione negoziata di una strategia integrata di sviluppo locale Regione Lombardia L.R. 2/03 “Programmazione negoziata regionale” La Regione ha scelto di adottare per la propria programmazione i principi, i criteri e gli strumenti della Programmazione negoziata. La legge regionale prevede quali strumenti:1.L’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale 2.Il Programma Integrato di Sviluppo Locale; 3.Il Contratto di Recupero Produttivo 4.L’Accordo di Programma. Regione Puglia 1 - Nuovo Statuto Regionale a) Consiglio delle autonomie locali favorisce l’intervento degli EELL nei processi decisionali regionali.,il raccordo e la consul- tazione permanente tra Regione ed EELL,l’attuazione del principio di sussidiarietà b) Conferenza regionale permanente per la programmazione economica, territoriale e sociale Formula proposte, indirizzi e pareri sui documenti della progr.reg.,redige il documento di valutazione dell’efficacia, efficienza ed economicità delle azioni programmate 2 - L.R. 28/01 La nostra programmazione fa propri i principi della progr. negoziata. Il PSR ed i Piani Settoriali ed Intersettoriali hanno molte affinità con le IIP e gli APQ Gli strum. della Programmazione negoziata fanno parte integrante di quella regionale Strumenti: 1. Intesa Istituzionale di Programma (IIP) 2. Accordo di Programma Quadro (APQ) 3. Patto Territoriale 4. Contratto di Programma 5. Contratto di Area

  4. Alcuni profili sui quali riflettere 1 – la Governance verticale 2 – la territorializzazione 3 – la Governance orizzontale 4 – la concertazione trasparente e i tempi brevi di realizzazione

  5. 1 - La questione della governance verticale Siamo in una fase temporale in cui la spinta propulsiva alla programmazione negoziata proviene dagli enti regionali. Occorre capire con esattezza il complesso ruolo che le regioni sono chiamate a svolgere, tenendo presente la funzione propria di soggetto interlocutorio e di raccordo tra le amministrazioni centrali e quelle locali (con funzioni di intermediazione e agevolazione del dialogo) Le regioni devono andare oltre e condividere con i propri EE.LL. le strategie e le scelte di indirizzo. Solo così si potrà parlare di vera regolamentazione concordata Consensus building (ricercare ed assicurare il consenso degli EE.LL. attorno ad un progetto di sviluppo preconfezionato) Co-progettazione (coinvolgimento degli EE.LL. nella fase dell’individuazione degli indirizzi strategici del progetto di sviluppo) superamento Il modello della co-progettazione deve informare anche le fasi successive a quella programmatoria: individuazione concreta degli interventi, gestione – monitoraggio ed attuazione degli stessi Tenendo conto delle diversità tra una regione e l’altra in termini di organizzazione della programmazione e dei rapporti con i propri EE.LL quello della co-progettazione deve essere inteso come un modello di riferimento a cui tendere (best practice) Una modalità operativa di concertazione con l’esterno richiede necessariamente un preventivo e continuativo coordinamento interno tra tutti i settori e gli uffici regionali di competenza

  6. 2 - La tendenza alla “territorializzazione/regionalizzazione” Si avverte l’esigenza di radicalizzare territorialmente non solo i risultati della programmazione negoziata, ma anche e soprattutto le fasi procedimentali degli strumenti Occorre giungere ad una ridefinizione delle funzioni tra centro e periferia: Le Amministrazioni centrali dovrebbero dismettere le fasi e le competenze a carattere territoriale (ad esempio l’ambito della proposizione delle iniziative) che dovrebbero essere maggiormente approfondite dalle amministrazioni regionali e locali (ad esempio la selezione e la promozione di interventi di qualità) Questa tendenza non può essere portata alle estreme conseguenze: lo Stato centrale deve mantenere alcune competenze imprescindibili (si pensi alle finalità perequative della ripartizione delle risorse finalizzate al riequilibrio economico sociale – art. 119 c.5 Cost. mediante le Del.Cipe)

  7. 3 - La questione della governance orizzontale Definizione della Programmazione negoziata ai sensi della L. 662/96: essa è “la regolamentazione concordata tra soggetti pubblici o tra il soggetto pubblico competente e la parte o le parti pubbliche o private per l’attuazione di interventi diversi, riferiti ad un’unica finalità di sviluppo, che richiedono una valutazione complessiva delle attività di competenza” La concertazione orizzontale è quindi un valore proprio di tutti gli strumenti della Programmazione negoziata, e non solo dei Patti Territoriali ovvero dei Contratti di Programma o di Area Anche negli Accordi di Programma Quadro occorre perseguire al meglio il valore fondamentale della concertazione orizzontale. In effetti la definizione normativa dell’APQ è la seguente: l'accordo con enti locali ed altri soggetti pubblici e privati […] in attuazione di una intesa istituzionale di programma per la definizione di un programma esecutivo di interventi di interesse comune o funzionalmente collegati Occorre allora studiare ed attuare formule di gestione degli APQ in grado di assicurare tali risultati (oggi l’aspetto è chiaramente trascurato: i tavoli che precedono la stipula degli APQ sono spesso insufficienti)

  8. 4 - Il difficile connubio tra concertazione trasparente e tempi brevi di realizzazione (1 di 2) Le Delibere CIPE degli ultimi 3 anni hanno introdotto numerose regole, incentivi ed adempimenti da rispettare a rischio di penalità per assicurare l’efficienza e la qualità della spesa, il monitoraggio degli interventi, la coerenza e la trasparenza dei processi Tutto ciò si aggiunge alle già complesse procedure prescritte dalla normativa per le varie fasi degli strumenti della Programmazione negoziata. Il risultato è un quadro amministrativo complesso e difficile da seguire in pieno passo per passo. questa situazione mal si concilia con l’esigenza di garantire la rapidità della realizzazione degli interventi Esigenza di assicurare tempi brevi di realizzazione degli interventi programmati Quadro gestionale amministrativo complesso ed articolato quali le possibili soluzioni ?

  9. 4 - Il difficile connubio tra concertazione trasparente e tempi brevi di realizzazione (2 di 2) Delibera CIPE n. 20/04 – p.to 3.7 Con successiva delibera di questo Comitato, sentita la Conferenza Stato-Regioni, con istruttoria da avviare entro il 30 novembre 2004, verranno disciplinate lemodalità per rafforzare il governo delle Intese istituzionali di programma e in particolare il ruolo dei Comitati istituiti nel loro ambito, al fine di garantire che, all’ulteriore rafforzamento delle stesse Intese come strumento di programmazione economica integrata, si accompagni l’efficace attuazione degli interventi e al fine di definire, tra l’altro, l’ambito di applicazione dell’art. 4, comma 131, della legge n. 350/2003. Nelle more dell’adozione della delibera di cui al capoverso precedente, al fine di assicurare la concreta attuazione degli interventi contenuti in APQ, anche in deroga alle previsioni in essi contenute, le economie comunque determinate ai sensi dell’allegato 4 della delibera CIPE n. 17/2003 e della circolare del Ministero dell’economia e finanze del 9 ottobre 2003 possono essere riprogrammate, anche individuando nuovi interventi, mediante comunicazione al Comitato istituzionale di gestione (CIG), da parte del responsabile dell’APQ, condivisa con i soggetti sottoscrittori.

  10. L’Intesa Istituzionale di Programma della Regione Puglia – 1 di 6 Sottoscritta in data 15 febbraio 2000. Si è passati dai 4 Settori di intervento inizialmente previsti (Beni culturali, Sviluppo Locale, Trasporti e viabilità, Acqua) agli attuali 11. Tabella dei Settori di intervento e della destinazione CIPE delle risorse per le aree sottoutilizzate

  11. L’Intesa Istituzionale di Programma della Regione Puglia – 2 di 6 16 APQ ad oggi stipulati per un costo complessivo di oltre 3784 milioni di euro (alla stipula)

  12. L’Intesa Istituzionale di Programma della Regione Puglia – 3 di 6

  13. L’Intesa Istituzionale di Programma della Regione Puglia – 4 di 6 GLI INTERVENTI E LA RELATIVA REALIZZAZIONE I 16 APQ prevedono un totale di 724 interventi (alla stipula). Di questi ne sono stati conclusi 27, per un valore di 36,81 milioni di euro Stato di realizzazione degli interventi dell’IIP (dati in milioni di euro) I COSTI E LA RELATIVA REALIZZAZIONE I 16 APQ prevedono un costo complessivo di 3784,948 milioni di euro. Dall’ultimo monitoraggio risulta una realizzazione dei costi del 9% (312,11 mil.€) Stato di realizzazione dei costi dell’IIP (dati in milioni di euro)

  14. L’Intesa Istituzionale di Programma della Regione Puglia – 5 di 6 Numerose problematiche connesse con le attività di monitoraggio Alcuni casi di disimpegno per mancato appalto degli interventi Profili di criticità rilevati dal DPS in 6 APQ su 16 (dei 10 rimanenti 5 senza criticità e 5 ancora troppo recenti) Alcune ipotesi di gravi rallentamenti degli interventi Alcune ipotesi di interventi in sospeso

  15. L’Intesa Istituzionale di Programma della Regione Puglia – 6 di 6 consentire un’accelerazione degli adempimenti di monitoraggio consentire l’aggiornamento e la verifica costante dei dati raccordare la Regione con le AA. centrali competenti in materia di monitoraggio Organismo interno per il coordinamento e le attività di monitoraggio dell’IIP e degli APQ coadiuvare i responsabili APQ nelle attività di monitoraggio consentire la disponibilità dei dati quali-quantitativi necessari per le attività di analisi e di valutazione coordinare l’attività regionale di monitoraggio degli APQ fungere da centro informativo in materia di monitoraggio APQ

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