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Filiera turistica

Filiera turistica. Per comprendere il processo di costruzione del prodotto turistico si fa riferimento al concetto di FILIERA (concetto proprio dell’economia aziendale) FILIERA: passaggi che un prodotto compie nel processo di trasformazione dalla materia prima al prodotto finito.

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Presentation Transcript


  1. Filiera turistica • Per comprendere il processo di costruzione del prodotto turistico si fa riferimento al concetto di FILIERA (concetto proprio dell’economia aziendale) • FILIERA: passaggi che un prodotto compie nel processo di trasformazione dalla materia prima al prodotto finito

  2. Processo di integrazione che richiede continuità tecnologica e produttiva totale e che rimane limitata a transazioni di tipo esclusivamente economico

  3. Prodotto turistico è IMMATERIALE • Il percorso che passa dalle IDEE (materia prima) alla realizzazione e al consumo del prodotto turistico è più complesso

  4. Produttore • Distributore • Consumatore

  5. PRODUTTORI SONO COLORO CHE PRODUCONO SERVIZI TURISTICI • DISTRIBUTORI SONO QUEI SOGGETTI ECONOMICI CHE TRASFERISCONO I PRODOTTI DAL PRODUTTORE AL CONSUMATORE • CONSUMATORI COLUI CHE ACQUISTA IL PRODOTTO E NE GODE I BENEFICI

  6. PRODUTTORI • NON SONO SOLO COLORO CHE REALIZZANO MATERIALMENTE I SERVIZI TURISTICI ALBERGATORI RISTORATORI E TRASPORTATORI • MA ANCHE QUEI SOGGETTI CHE PONGONO IN ESSERE LE DIVERSE ATTIVITA’ NECESSARIE ALLA REALIZZAZIONE DEL VIAGGIO E DEL SOGGIORNO:I TOUR OPERATOR

  7. TOUR OPERATOR • CONCEPISCONO IL PACCHETTO TURISTICO COME PROPOSTA GLOBALE COMPOSTA DALLE DIVERSE ATTIVITA’ NECESSARIE AL CLIENTE PER ACCEDERE ALLA PRATICA TURISTICA

  8. TOUR OPERATOR • Sia produttore che intermediario di primo livello • Un grossista con il compito di organizzare, strutturare e gestire la proposta di viaggio • Attività no solo progettazione • Ma testing e assicurazione della qualità dei servizi

  9. DISTRIBUTORE • AGENZIE CHE VENDONO AL DETTAGLIO • MEDIAZIONE TRA GRANDI TOUR OPERATOR E CONSUMATORI

  10. Agenzie sia incoming che outgoing OUTGOING: agenzie che si occupano di vendere al dettaglio ai propri clienti finali i pacchetti turistici predisposti da altri soggetti INCOMING: le agenzie assumono ruolo tour operator predisponendo e vendendo in proprio pacchetti turistici

  11. DISTRIBUZIONE • TOUR OPERATOR sono intesi come grossisti rivenditori al minuto, sono una rete di intermediazione articolata in strutture autonome, di piccole o grandi dimensioni che interagiscono con il pubblico e fra di loro

  12. Interazione con il pubblico • Le strutture si specializzano nel predisporre prodotti che attraggono turisti provenienti dall’esterno del proprio territorio di riferimento (INCOMING) • Le strutture si specializzano nelle attività di orientamento della popolazione locale verso mete turistiche esterne (OUTGOING)

  13. Organizzazione di settore • Ha subito profonde modificazioni mutando l’intero sistema produttivo • MARCATA VERTICALIZZAZIONE DEL SETTORE UNA CRESCITA DEL SUO LIVELLO DI INTEGRAZIONE ED UNA COMPETIZIONE PIU’ ACCENTUATA CHE NEL PASSATO

  14. La politica distributiva subisce delle modifiche tra gli anni ’60 e gli anni ’80 che spinge i T.O. ad allargare la propria presenza nel mercato turistico • AMPLIAMENTO DELLA GAMMA DELLE ATTIVITA’ OFFERTE SUL MERCATO

  15. ABBANDONO POLITICA DEL PRESIDIO GENERALIZZATO DEI MERCATI • CREAZIONE DI RETI DI VENDITA AL PUBBLICO INTERNE AI TOUR OPERATOR (es. Nouvelles Frontieres )

  16. Muta la nozione di pacchetto turistico • Si comprendono ora: • Servizi di accompagnamento e assistenza ai clienti • Utilizzo reti di guide ed accompagnatori che parlano la lingua del turista RAPPORTO DIRETTO CON LA CLIENTELA

  17. Il nome del tour operator inizia ad essere conosciuto • Il tour operator utilizza il proprio personale in tutte le fasi del viaggio: SICUREZZA, PROTEZIONE INIZIO PROCESSO PROFESSIONALIZZAZIONE SETTORE TURISTICO

  18. TOUR OPERATOR CHE STIPULANO CONTRATTI DI FRANCHISING CON AGENZIE CHE DIVENTANO RIVENDITORI AUTORIZZATI UN RIVENDITORE PUO’ COMMERCIALIZZARE PRODOTTI FORNITI DA UN’AGENZIA MADRE SFRUTTANDO IL SUO MARCHIO, CON VINCOLI DI PREZZO E DI ESCLUSIVA

  19. Associazionismo tra produttori • Associazionismo tra piccoli operatori locali per la creazione di un mercato omogeneo per la soddisfazione dei bisogni di una clientela determinata • Creazione di catene di produttori costituite dall’unione di tanti imprenditori di un DETERMINATO settore (alberghi, ristoranti, villaggi turistici..)

  20. ESPERIENZA ALL’ESTERO • Imprenditori turistici locali che si caratterizzano per essere presenti su una determinata regione (PROMOTORI TERRITORIALI) • Reti nazionali di imprenditori che si caratterizzano per la promozione di un modello specifico di offerta

  21. Caso LOGIS de FRANCE • Esempio di razionalizzazione di un settore (piccola ricettività) caratterizzato da un eccessivo spontaneismo e artigianalità • UNIONE di piccole strutture ricettive a carattere familiare, dotate di elementi di autenticità nell’accoglienza

  22. Caso LOGIS de FRANCE • Raggruppare sotto un’unica insegna clientela selezionata che usufruisce di un prodotto che risponde a requisiti di qualità specifici • CREAZIONE DI RETI DI OSPITALITA’ TRA IMPRESE CON UNA PROPRIA ORIGINALITA’ SUL MERCATO CHE PROMUOVONO IL PRODOTTO TERRITORIALE, FAVORENDO UN TURISMO DI QUALITA’ ATTENTO ALLA PERSONALIZZAZIONE DEL SERVIZIO E DELL’AUTENTICITA’ DELLA PRESTAZIONE

  23. ASSOCIAZIONISMO DI SECONDO LIVELLO • NASCITA DI CENTRI SERVIZI • primi esempi compagnie aeree che hanno cercato di razionalizzare la propria rete di distribuzione e prenotazione allargando i propri servizi attraverso l’integrazione settoriale • Anni ’70 sorgono i primi centri per la prenotazione aerea e ferroviaria che negli anni ’80 diventano RETI INTEGRATE DI PRENOTAZIONE DI SERVIZI TURISTICI (anche servizi aggiuntivi)

  24. Centri servizi territoriali • Sorgono per la l’organizzazione e/o la promozione di una determinata manifestazione o di una determinata località o per la gestione di strutture di accoglienza o per la creazione di strutture ricettive a carattere innovativo (B&B, agriturismi..)

  25. Ipermercati grandi centri commerciali • Sorti sull’esempio dei mall americani • Shopping parte integrante della domanda turistica • Queste forme di offerta commerciale sono diventate mete turistiche vere e proprie • ESEMPIO DI DIVERSIFICAZIONE DEL PRODOTTO (possibilità per uscire dalla crisi- fase stagnazione-)

  26. ASSOCIAZIONISMO CONSUMATORI • Attenzione ai consumatori limitata • Soggetti passivi interessanti solo per la loro capacità di spesa e per le loro motivazioni al viaggio • Concezione modificata

  27. ASSOCIAZIONISMO CONSUMATORI • Associazioni di cittadini volte alla produzione commercializzazione, a prezzi inferiori, per i propri affiliati, di pacchetti turistici confezionati ad hoc da tour operator non professionali • POCA ATTENZIONE DAGLI ADDETTI AL SETTORE • MA LA PRASSI DIMOSTRA IL CONTRARIO

  28. CLASSIFICAZIONE • MOTIVAZIONI CHE HANNO PROMOSSO LA PRATICA ASSOCIATIVA • MOTIVAZIONI CHE MUOVONO LA PRATICA TURISTICA

  29. CLASSIFICAZIONE • Associazioni di consumatori aggregati sulla base di una determinata esigenza di pratica turistica • Associazioni di particolari categorie di cittadini che cercano di utilizzare la pratica turistica per promuovere la partecipazione attiva alla vita associativa e/o per contribuire alla crescita educativa dei propri soci

  30. CLASSIFICAZIONE • Associazioni di cittadini , che fanno riferimento ad un preciso territorio o ad una struttura di interessi, che pur non avendo alcun legame con il turismo,hanno necessità di servizi turistici per il raggiungimento dei propri fini associativi

  31. Associazioni di consumatori aggregati sulla base di una determinata esigenza di pratica turistica • Presenti da inizio del secolo scorso • Touring Club, Ostelli della gioventù • Oggi nuove associazioni con minore attenzione alla programmazione del tempo libero MA CHE PROMUOVONO ATTIVAMENTE LA PRATICA TURISTICA (es. circuiti enogastronomici) • CTS: promozione turismo giovanile

  32. Associazionismo di soggetti appartenenti alla stessa classe sociale e/o categoria professionale • Motivazioni non sono turistiche, le associazioni sono centri di aggregazione e socializzazione per i propri iscritti. • Il turismo è ulteriore motivo di aggregazione e strumento di partecipazione sociale

  33. Unione di semplici cittadini che si organizzano per perseguire specifici obiettivi che possono implicare la promozione di attività turistiche • Associazioni sportive • Associazioni ambientali

  34. Conseguenze indirette • Creazione di una scala gerarchica tra grossisti Le strutture associative non producono autonomamente i pacchetti turistici ma li comprano già organizzati da altri tour operator tour operator di secondo livello che aggregano una domanda ma utilizzano prodotti formulati da tour operator di primo livello

  35. Conseguenze indirette • Incremento della domanda turistica sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo Socializzare la pratica turistica tra i diversi ceti sociali e accostare a località esclusive, soggetti e gruppi sociali che non avrebbero mai l’opportunità di visitarle Favorire un comportamento turistico interclassista

  36. IMPRESE RETICOLARI • Sono quelle imprese caratterizzate da crescita progressiva attraverso l’acquisizione di altre imprese o associandosi con altre imprese senza modificare la struttura dell’impresa originaria

  37. IMPRESE CHE NON APPARTENGONO AL SETTORE TURISTICO CHE DIVENTANO OPERATORI TURISTICI CHE PROMUOVONO LA CREAZIONE DI UNA RETE DI IMPRESE, AUTONOME TRA LORO, CHE ARMONIZZANO LE MODALITA’ DI COMMERCIALIZZAZIONE PER PROMUOVERE UN PRODOTTO, UNA LOCALITA’ • Esempio Ryanair

  38. CENTRI DI SERVIZI PER LA GESTIONE DELLA TELEPRENOTAZIONE • IMPRESE IN GRADO DI OFFRIRE UN SERVIZIO TURISTICO GLOBALE ((PRENOTAZIONE NO SOLO BIGLIETTO AEREO O FERROVIARIO ,MA ANCHE ALBERGO, AFFITTO AUTO, EVENTI)

  39. MODIFICAZIONI • RICOMPOSIZIONE FRATTURA TRA GROSSISTI E DETTAGLIANTI • COMPARSA DI OPERATORI INTERESSATI A STIMOLARE LA DOMANDA A PARTIRE DALLA LOGICA DI ACCESSO AL MERCATO DEI CONSUMATORI • COMPARSA DI STRUTTURE DI SERVIZIO COME SVILUPPO DELLA LOGICA DI ASSOCIAZIONE DEI PRODUTTORI

  40. Presenza contemporanea sia di reti di dettaglianti controllate da grossisti sia di grossisti presenti sul mercato a diversi livelli di intermediazione, sia un processo di professionalizzazione di dettaglianti che hanno esclusivamente carattere locale

  41. SFIDA • Coniugare competizione e cooperazione Sono favorite quelle imprese che, raggiungendo una elevata capacità di coniugare la logica competitiva con quella cooperativa, riescono a sfruttare al meglio le opportunità offerte dal sistema turistico

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