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DONALD W. WINNICOTT (1896-1971)

DONALD W. WINNICOTT (1896-1971). D.W. WINNICOTT. IMPORTANZA DELLA RELAZIONE MADRE-BAMBINO. CONTRIBUTI PRINCIPALI. LA COESIONE E L’UNITÀ DELLA PERSONA NON SONO UN DATO SCONTATO, MA UNA DIFFICILE CONQUISTA. SVILUPPO.

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DONALD W. WINNICOTT (1896-1971)

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Presentation Transcript


  1. DONALD W. WINNICOTT (1896-1971) D.W. WINNICOTT IMPORTANZA DELLA RELAZIONE MADRE-BAMBINO CONTRIBUTI PRINCIPALI LA COESIONE E L’UNITÀ DELLA PERSONA NON SONO UN DATO SCONTATO, MA UNA DIFFICILE CONQUISTA SVILUPPO APPROCCIO VOLTO AD INDIVIDUARE I FATTORI EVOLUTIVI, LE CONDIZIONI CHE POSSONO FAR SI CHE UN NEONATO DIVENTI UN SOGGETTO A PIENO TITOLO FORMULAZIONE DI UN CONCETTO DI SÉ DINAMICO PARTE PIÙAUTENTICA DI CIASCUNO VA PROTETTO VERO SÉ NECESSARIO PER L’EQUILIBRIO INTERNO ED ESTERNO RELAZIONE TRA IL PARTE MENO AUTENTICA FALSO SÉ

  2. D.W. WINNICOTT DEI PRIMI SEI MESI SVILUPPO EMOZIONALE PRIMARIO DIPENDENZA ASSOLUTA CONCETTO DI DIPENDENZA (CONDIZIONE IN CUI IL NEONATO NON SA DI DIPENDERE, IGNORA CHE C’E’ QUALCUNO CHE SI PRENDE CURA DI LUI) INDIPENDENZA DEVE FAVORIRE LA CRESCITA ESSENDO PRESENTE MA CONTEMPORANEAMENTE EVITANDO DI INTERFERIRE (AVVENUTA INTROIEZIONE DELL’AMBIENTE CHE DA SOSTEGNO ALL’IO) MADRE SUFFICIENTEMENTE BUONA PUBERTÀ E ADOLESCENZA ASSUME IMPORTANZA IL PADRE E L’IMMAGINE DELLA COPPIA GENITORIALE DAI 6 MESI AI 2 ANNI DIPENDENZA RELATIVA (GRADUALE, MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA DA PARTE DEL BAMBINO DEI PROPRI BISOGNI E DELLA PROPRIA DIPENDENZA) POSSONO COMPARIRE ANSIA E TIMORE

  3. D.W. WINNICOTT PASSAGGIO DA UNO STATO DI INORGANIZZAZIONE (O NON ORGANIZZAZIONE) A UNO DI ORGANIZZAZIONE CONCETTO DI ORGANIZZAZIONE CONCETTO DI INTEGRAZIONE AGLI INIZI IL BAMBINO NON POSSIEDE UN UNITA’ CORPOREA ATTIVITA’ MENTALE DOMINATA DA VISSUTI DI DISPERSIONE E DI FRAMMENTAZIONE HOLDING MADRE HANDLING OBJECT PRESENTING PASSAGGIO DAL NON IO ALL’IO SONO

  4. D.W. WINNICOTT HANDLING (MANIPOLAZIONE) FAVORISCE LA PERSONALIZZAZIONE SALDATURA TRA PSICHE E SOMA CONSENTE LO SVILUPPO DEL SENTIMENTO CHE SI HA DELLA PROPRIA PERSONA DEPERSONALIZZAZIONE ALLENTAMENTO DEI LEGAMI, PERDITA DEL RAPPORTO INTIMO TRA LA PSICHE E IL CORPO CON LE SUE FUNZIONI PRESENTAZIONE DEL MONDO AL BAMBINO OBJECT PRESENTING DEVE AVVENIRE TENENDO CONTO DELLA VULNERABILITÀ DELL’INFANTE

  5. D.W. WINNICOTT SPOSTAMENTO DI ATTENZIONE DAL CONCETTO DI PULSIONE A QUELLO DI BISOGNO SPONTANEO BAMBINO RICHIEDONO CONFERME DA PARTE DELLA MADRE O DA UN SOSTITUTO PRODUCE GESTI ED ESPRIME BISOGNI SVILUPPO CARATTERIZZATO DALLA CONFORMITA’ E DALL’ADEGUAMENTO RISCHIO

  6. PREOCCUPAZIONE MATERNA PRIMARIA D.W. WINNICOTT CHE SA ILLUDERE E GRADUALMENTE DISILLUDERE MADRE FINE CHE ACCETTA DI AVVICINARSI A UNA CONDIZIONE DI INORGANIZZAZIONE CAPACITA’ DI DISILLUDERE E DISILLUDERSI DEVE SAPER ANTICIPARE EMPATICAMENTE I BISOGNI DEL BAMBINO STATO DI BENEVOLA CHIUSURA SU SE STESSA, RENDERSI VULNERABILE, RECIPROCA IDENTIFICAZIONE MADRE-BAMBINO DEVE FAVORIRE IL PROCESSO DI SEPARAZIONE E DI INDIVIDUAZIONE ONNIPOTENZA OGGETTO SOGGETTIVO COSTANZA DELL’OGGETTO IL NON ME VIENE PERCEPITO COME PARTE DI SE OGGETTO OGGETTIVO

  7. D.W. WINNICOTT OGGETTO TRANSIZIONALE TRA I 4 E I 12 MESI RAPPRESENTA UN PONTE TRA SOGGETTO (MONDO INTERNO, REALTÀ PSICHICA) E OGGETTO (MONDO ESTERNO, REALTÀ ESTERNA) RAPPRESENTA O RICORDA LA MADRE ASSUME LENTAMENTE UN’IMPORTANZA VITALE PER IL BAMBINO PUÒ PROTRARSI IN ETA’ SUCCESSIVE GENITORI SUFFICIENTEMENTE BUONI DANNO IMPORTANZA ALL’OGGETTO OGGETTO FETICCIO PER IL BAMBINO NON VIENE NÉ DALL’ESTERNO NE’ DALL’INTERNO MANTIENE IL SOGGETTO IN UNA CONDIZIONE DI PERENNE DIPENDENZA ASSOLUTA PONTE TRA L’ESPERIENZA DI ASSOLUTA DIPENDENZA E L’ESPERIENZA DI UN SE NASCENTE

  8. D.W. WINNICOTT SI BASA SULL’ATTUALE, SULLA DIAGNOSI DIRETTA A CIRCOSCRIVERE IL DISTURBO E CIO’ CHE LO HA PRECEDUTO • PSICOPATOLOGIA APPROCCIO PSICHIATRICO APPROCCIO PSICOANALITICO PRENDE IN CONSIDERAZIONE L’INTERA VITA DELL’INDIVIDUO LAVORO PSICOANALITICO ANALISI • VERSIONE MODIFICATA DELL’ANALISI, INDICATO QUANDO: • LA PAURA DELLA PAZZIA DOMINA IL QUADRO • UNA PERSONA HA SVILUPPATO UN FALSO SE’ • SI E’ IN PRESENZA DI TENDENZE ANTISOCIALI CHE POSSONO FAR PENSARE A GRAVI VISSUTI DI DEPRIVAZIONE • IL PAZIENTE TENDE A CONFONDERE REALTA’ INTERNA E REALTA’ ESTERNA SOLO CON PAZIENTI CHE HANNO UN SE’ SUFFICIENTEMENTE INTEGRATO E STABILE

  9. D.W. WINNICOTT CREATIVITA’ OLTRE LA PRODUZIONE ARTISTICA APPARTIENE AL FATTO DI ESSERE VERI SITUAZIONE IN CUI MASSIVAMENTE PUO’ ESSERE ESPRESSA LA CREATIVITA’ GIOCO ARTE DEL VENTESIMO SECOLO DIRETTA A RIPRISTINARE LA CAPACITA’ DI GIOCARE PSICOANALISI DEL PAZIENTE SOVRAPPOSIZIONE DI DUE AREE DI GIOCO DEL TERAPEUTA ANALISTA SUFFICIENTEMENTE BUONO INFANTILE DISEGNO INCONTRO TRA TERAPEUTA E PAZIENTE

  10. D.W. WINNICOTT NOSOGRAFIA TUTTI I TIPI DI PSICOPATOLOGIE DERIVANO DA CARENZE AMBIENTALI CAPACITA’ DELLA MADRE DI FAR FRONTE AI BISOGNI PIU’ URGENTI (FISICI) DEL BAMBINO MADRE OGGETTO MADRE AMBIENTE CAPACITA’ DELLA MADRE DI ALLONTANARE L’IMPREVEDIBILE E DI RICEVERE TUTTO QUANTO E’ DEFINIBILE COME AFFETTO E COME SENTIRE CONDIVISIBILE

  11. D.W. WINNICOTT MANCATO ADATTAMENTO DELL’AMBIENTE AI BISOGNI DEL BAMBINO ANGOSCIA PRIMARIA CATASTROFICA FORME DI DISTURBI MENTALI PSICOSI DIFESE DI TIPO PSICOTICO (PROTEGGERE L’IO DALLE ANGOSCE) VUOTO, PERDITA, ANNICHILIMENTOIRREVERSIBILE, AUTISMO, MANIFESTAZIONI A CARATTERE SCHIZOFRENICO, DEPERSONALIZZAZIONE DISSOCIAZIONE SCISSIONE VERO SE’ DISTURBI NELL’EQUILIBRIO DEL SE’ FALSO SE’

  12. D.W. WINNICOTT IL FALSO SE’ PRETENDE DI COSTITUIRSI COME REALE, COME SE FOSSE IL VERO SE’ STATO PATOLOGICO STATI NELLE RELAZIONI TRA VERO E FALSO SE’ IL FALSO SE’ SCHIACCIA IL VERO SE’ IN FUNZIONE DIFENSIVA, AL VERO SE’ E’ CONSENTITA UNA VITA SEGRETA STATO CONFINE STATO DI SALUTE DISAGIO / MALATTIA IL FALSO SE’ SI STRUTTURA IN MODO DA CREARE LE CONDIZIONI MIGLIORI PER FARE EMERGERE IL VERO SE’ STATO DELLA SOFFERENZA FALSO SE’ COME ATTEGGIAMENTO SOCIALE SUICIDIO STATO DI FRAGILITA’ IL FALSO SE’ SI FORMA SULLA BASE DI IDENTIFICAZIONI CHE HANNO CARATTERE IMITATIVO O SONO POCO UNITE DA UN IO SUFFICIENTEMENTE SANO E FORTE CONTINUO CERCARE DI TENERE DIETRO ALLA VITA IN MODO AFFANNOSO, SENZA SENTIRSI BENE CON SE STESSI

  13. D.W. WINNICOTT TENDENZE ANTISOCIALI (FURTO, PREPOTENZA, BUGIA…) SEGNALI EMESSI DAL BAMBINO IN RISPOSTA A UN VISSUTO INTERIORE DI DEPRIVAZIONE SE IL DISAGIO NON VIENE RICONOSCIUTO DISTURBO DEL CARATTERE PERDITA DELL’ACCOMODAMENTO LA DELINQUENZA COME SINTOMO DI SPERANZA (1967) TAPPE NELLA GENESI DELLE TENDENZE ANTISOCIALI PERDITA PIU’ TARDIVA DI UN AMBIENTE INDISTRUTTIBILE

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