1 / 48

La Polizia di Stato e la tutela dei minori

La Polizia di Stato e la tutela dei minori. Sostituto Commissario Ciaramella Antonio. Il bullismo è un fenomeno sempre più diffuso nel nostro Paese ed ha creato allarme sociale.

Download Presentation

La Polizia di Stato e la tutela dei minori

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. La Polizia di Stato e la tutela dei minori Sostituto Commissario Ciaramella Antonio

  2. Il bullismo è un fenomeno sempre più diffuso nel nostro Paese ed ha creato allarme sociale. Non si tratta solo di atteggiamenti provocatori o di derisione ma anche di vere e proprie aggressioni, volontarie e ripetute nel tempo, che coinvolgono soprattutto i giovani tra i 7 e i 18 anni.

  3. Cosa significa Bullismo deriva dal termine inglese bullying scientificamente significa: modalità di aggressione pro attive

  4. Cosa significa Il termine italiano bullismoè la traduzione letterale di bullyingovvero“fare il toro” Indica il fenomeno delle prepotenze tra pari in un contesto di gruppo.

  5. Cosa è il bullismo E’ un tipo di azione ripetuta nel tempo che mira volontariamente a far del maleodanneggiare qualcuno in particolare, con atti di intimidazione, sopraffazione, oppressione fisica o psicologica.

  6. Cosa è il bullismo E’ un fenomeno complesso che si instaura tra il prepotente (bullo) e la vittima e quasi sempre non è provocato dall’azione del singolo (preadolescenti e adolescenti, maschi e femmine) ma è influenzato dall”atteggiamento attivo del gruppo nel suo insieme.

  7. Cosa è il bullismo il bullismo spesso si diffonde grazie alla complicitàdel gruppo

  8. Cosa è il bullismo Lacomplicità del gruppo si manifesta con: • il silenzio; • l’accettazione passiva delle prepotenze; • la rinuncia a contrastare attivamente le sopraffazioni ai danni dei più deboli, da parte di chi assiste o di chi ne è a conoscenza.

  9. Come si manifesta il bullismo • Aggressioni fisiche • Aggressioni verbali • Violenze psicologiche

  10. Come si manifesta il bullismo Aggressioni fisiche • percosse (calci, pugni, schiaffi) • sottrazione di beni

  11. Come si manifesta il bullismo Aggressioni verbali • prese in giro • minacce • insulti • offese

  12. Come si manifesta il bullismo Violenze psicologiche • diffusione di calunnie • esclusione • isolamento

  13. Come si manifesta il bullismo Violenze psicologiche Esistono altre modalità definite di cyberbullyingovvero particolare tipo di aggressività intenzionale agita attraverso forme elettroniche (e-mail, sms, chat, internet).

  14. Chi pratica il bullismo Il fenomeno non riguarda solo i maschi ma anche le femmine, non meno agguerrite nel praticarlo o sostenere il bullo maschio.

  15. Dove si pratica il bullismo Il bullismo non si manifesta solo in ambito scolastico ma anche in strada, nei mezzi di trasporto, nei locali e nei luoghi di ritrovo.

  16. Sottovalutato dai ragazzi, e spesso anche dagli adulti, il fenomeno del bullismo desta in realtà molta preoccupazione nella scuola, nelle istituzioni e nell’opinione pubblica.

  17. La Polizia di Stato ha qualche suggerimento utile.

  18. Per combattere il fenomeno e sensibilizzare le giovani generazioni molti Uffici Minori delle Questure hanno dato vita ad alcune iniziative, tra cui incontri nelle scuole.

  19. Interventi della Polizia di Stato I poliziotti vanno in classe per momenti di riflessione con gli studenti sul fenomeno e per spiegare come difendersi dai soprusi dei coetanei, dai rischi della navigazione in Rete e come intervenire e comportarsi di fronte a certi episodi.

  20. Come riconoscere il fenomeno Ci sono una serie di comportamenti che se ripetuti frequentemente possono essere identificati con il termine di bullismo specie se chi li subisce non riesce a difendersi.

  21. Segni identificativi • ricevi insulti o minacce • ti spingono, ti danno calci e pugni, ti fanno cadere • ti danno dei soprannomi antipatici e ti prendono in giro • diffondono voci maligne su di te

  22. Segni identificativi • ti offendono per la tua provenienza geografica, per la razza, per il tuo sesso, per la tua lingua o per la tua religione • fanno sorrisetti e risatine mentre stai passando • parlano in codice se sei presente

  23. Segni identificativi • ricevi sms, e-mail e telefonate offensive • ti ignorano e ti voltano le spalle se ti avvicini • ti costringono a fare cose che non vuoi • ti rubano o nascondono i libri, la merenda, la paghetta o le altre tue cose

  24. Il bullismo diventa reato Si configuranoipotesi di reatoquando : • qualcuno attacca o minaccia un coetaneo utilizzando oggetti atti ad offendere od operando in gruppo • l'aggressione procura malattia al corpo o alla mente da rendere necessarie le cure del medico • si riscontrano disturbi a mezzo telefono, percosse, molestie, ingiurie, violenza privata, abusi sessuali

  25. Attenzione: Segni identificativi non possono essere consideratibullismo gli attinon ripetuti nel tempo tipici del comportamento giovanile

  26. Segni identificativi non possono essere consideratibullismo: • Contrasti verbali o fisici tra due ragazzi o gruppi di ragazzi se esiste una parità di forza, purché non ci siano conseguenze lesive dell'atto • Riti di iniziazione

  27. Segni identificativi non possono essere consideratibullismo: • Prove per esseri ammessi a partecipare al gruppo • Sondaggio di carattere • Semplici atti di goliardia

  28. Come difendersi Prima di tutto, non bisogna sottovalutare il problema che non deve mai essere affrontato da soli

  29. Come difendersi Subire il bullismofa stare male. Parlane con: • un adulto di cui ti fidi • i tuoi genitori • gli insegnanti • il tuo medico • il poliziotto di quartiere

  30. Difendersi parlandone perché il bullismo • non sono solo “ragazzate” • spesso può celare vere e proprie azioni criminali (furti, estorsioni, vandalismi, rapine, violenze sessuali) • danneggia non solo chi lo subisce ma anche la famiglia, gli insegnanti ed anche i ragazzi che ne sono semplici testimoni

  31. Difendersi parlandone perché • è molto probabile che i bulli crescano compiendo prepotenze • subire prepotenze può causare danni alla sfera fisica, emotiva, intellettiva e sociale della vittima

  32. Consigli per i giovani se sei vittima, sei testimone, vieni a conoscenza di un comportamento prepotente avverti immediatamente una persona adulta !

  33. Consigli per i giovani Raccontare a un adulto di cui ti fidi le prepotenze subite da un tuo compagno non è fare la spia potresti essere tu al suo posto e saresti felice se qualcuno ti aiutasse !!

  34. Consigli per i giovani • Evita il più possibile le persone prepotenti. • Quando il bullo vuole provocarti, fai finta di niente e allontanati. • Se il bullo vuole costringerti a fare ciò che non vuoi, rispondi  "NO" con voce decisa.

  35. Consigli per i giovani • Non dare mai soddisfazione al bullo arrabbiandoti o dimostrandoti spaventato o triste, senza una tua reazione non si divertirà, si annoierà e ti lascierà stare. • Non reagire facendo a botte con lui, potresti peggiorare la situazione, farti male o prenderti la colpa di aver cominciato per primo.

  36. Consigli per i giovani • Per non incontrare il bullo puoi variare il percorso per andare a scuola. • Durante la ricreazione stai vicino agli altri compagni o agli adulti. • Utilizza i servizi quando ci sono altre persone.

  37. Consigli per i giovani • Molte volte il bullo ti provoca quando sei da solo. Se stai vicino agli adulti e ai compagni che possono aiutarti, sarà difficile per lui avvicinarsi. • Dimostrati più intelligente e spiritoso, il bullo si sentirà in imbarazzo e ti lascerà stare.

  38. Consigli per i giovani • Se il bullo vuole le tue cose, non vale la pena bisticciare. Al momento lasciagli pure prendere ciò che vuole ma se non le restituisce raccontalo subito ad un adulto. • Ogni volta che il bullo ti fa del male scrivilo sul tuo diario. Il diario ti aiuterà a ricordare meglio come sono andate le cose.

  39. Cose da fare • Raccontare sempre tutto ai genitori. • Rompere senza indugio il muro del segreto e del silenzio, la cosiddetta OMERTA’

  40. Cose da fare • difendere, se possibile, i compagni vittime di prepotenze • trattare tutti i compagni allo stesso modo, senza discriminazioni • cercare l’aiuto degli insegnanti, del personale non docente, di altri compagni se qualcuno ti minaccia

  41. La responsabilità • Commettere questi atti o favorirli spesso èreato. • I giovani devono rendersi conto delleresponsabilità penali e civili che possono subire. • I genitori saranno chiamati a mostrare le lorocapacità genitoriali.

  42. Violazioni del Codice Penale Con atti di bullismo possono essere violati alcuni articoli del Codice Penale: • Percosse (art. 581) • Lesioni personali (art. 582) • Ingiurie (art. 594, 1° e 2° comma) • Violenza privata (art. 610) • Minaccia (art. 612) Le pene possono consistere anche nella reclusione che, come nel caso dell’art. 582, può arrivare fino a 12 anni.

  43. Disciplina scolastica L´entrata in vigore dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, il D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249, ha introdotto un nuovo sistema ispirato al principio educativo di natura "riparatoria - risarcitoria" ribadito nella Direttiva n°16 del febbraio 2007 (link)relativa alla prevenzione e lotta al bullismo “... la sanzione irrogata, anziché orientarsi ad "espellere" lo studente dalla scuola…. …deve puntare a condurre colui che ha violato i propri doveri non solo ad assumere consapevolezza del disvalore sociale della propria condotta contra legem, ma anche a porre in essere dei comportamenti volti a "riparare" il danno arrecato.”

  44. Attivazione di un numero verde nazionale Presso la sede del Ministero della Pubblica Istruzione è istituito il numero verde nazionale 800 66 96 96, attivodal lunedì al venerdì ( 10-13 e 14-19 )a cui poter segnalare casi, chiedere informazioni generali sul fenomeno e su come comportarsi in situazioni "critiche", nonché ricevere sostegno.

  45. Per un aiuto immediato • 112 Carabinieri • 113Polizia di Stato • 114 Emergenza Infanzia

  46. Per un suggerimento • 19696Telefono Azzurro (linea gratuita fino ai 14 anni) • 199 15 15 15 Telefono Azzurro (linea istituzionale dai 14 anni in su e per gli adulti) • 800 66 96 96 “Smonta il bullo” (Ministero dell’istruzione)

  47. Per un suggerimento QUESTURA di CUNEO • UFFICIO MINORI • 0171/443536 • 0171/443523 • Fax 0171/443608 • SEZIONE MINORI • 0171/443587

  48. Si ringrazia il Dott. Antonio Ciaramella, Commissario della Polizia di Stato, per questa presentazione e per i suoi interventi educativi e preventivi presso L’Istituto Comprensivo di CUNEO-Borgo San Giuseppe Ottimizzazione per il WEB: prof. Valerio Valerisce L’uso di questa presentazione è esclusivamente didattico

More Related