1 / 10

Settembre 2012

Il bilancio della Regione Piemonte e la polvere sotto il tappeto. Settembre 2012. Non è un mistero che, a seguito del drastico calo di trasferimenti, sia difficile formare il bilancio della Regione Piemonte senza assumere scelte difficili

pascha
Download Presentation

Settembre 2012

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Il bilancio della Regione Piemonte e la polvere sotto il tappeto Settembre 2012

  2. Non è un mistero che, a seguito del drastico calo di trasferimenti, sia difficile formare il bilancio della Regione Piemonte senza assumere scelte difficili Il PD ritiene però opportuno guardare in faccia la realtà e confrontarsi sulla base della situazione reale Al contrario, nell’approvazione del bilancio preventivo 2012 e anche oggi in sede di discussione dell’assestamento, la Giunta continua a cercare di dissimulare la reale situazione Accanto al problema della trasparenza nei confronti dei cittadini, nascondere la reale situazione oggi determinerà l’insorgere di problemi ancora più gravi domani Il rischio del collasso dei conti nel 2013 è reale Nascondere oggi, pagare domani!

  3. È antipatico dire “l’avevamo detto”, ma… • L’assestamento di bilancio prevede di “azzerare la voce «Avanzo presunto 2011» per Euro 400mln” e la presa d’atto di un disavanzo 2011 di 485 milioni • L’assestamento riduce questa cifra a 62 milioni; il resto, per ora, è spostato al futuro • In sede di bilancio preventivo si dichiarava la possibilità di utilizzare un avanzo di bilancio di 400 milioni, che il PD segnalava come inesistente • In sede di bilancio preventivo si ipotizzavano introiti di 265 milioni nel 2012 per vendita di immobili

  4. Il DdL di assestamento, anche se corregge alcune delle ipotesi più “avventurose” del bilancio preventivo, non rappresenta ancora la reale situazione economica della Regione Piemonte La sovrastima delle entrate o la sottostima delle spese può autorizzare spese non coperte, costringendo poi ad alchimie per far quadrare i conti (es. spostamento di spese ad anni futuri, come di fatto avviene) Ma adesso, invece, è tutto a posto? NO, non ancora! Perché la sovrastima delle entrate o la sottostima delle spese è un problema per tutti? • Il bilancio perde pregnanza, dal momento che in sede di approvazione si dà qualcosa a tutti, per poi far cadere nel corso dell’anno, come procedimento ineluttabile dovuto ad eventi esterni, i tagli

  5. La perdita dell’esercizio 2011 di 485 milioni viene coperta solo per 18 milioni nel 2012, per 190 nel 2013 e 277 nel 2014 Costi di competenza 2012 sono spostati al 2013 per 87.5 milioni di fondi statali e 272 milioni di fondi regionali, di cui 182 nel trasporto pubblico locale Viene previsto nelle entrate un mutuo di 242 milioni, senza tener conto che la Regione Piemonte non può contrarre mutui perché supererà nettamente nel 2012 il limite all’indebitamento del 20% previsti dal D.Lgs 76/2000 (oggi è al 25%, Relazione Corte dei Conti 2011, pag. 62) Non vengono rispettale le leggi regionali che prevedono un obbligo di spesa in corrispondenza di alcune entrate Come si rimandano i problemi (1) Problemi di bilancio 2012 2013 2014 2015

  6. Vi sono obbligazioni politiche assunte dalla Giunta nei confronti di altre istituzioni, come la corresponsione nel bilancio 2013 dei fondi non concessi nel 2011 e nel 2012 per assistenza ad ex degenti di O.P.; In generale l’impegno a mantenere la parte regionale del fondo politiche sociali su livelli corrispondenti agli accordi presi con gli enti gestori (e su cui essi hanno impostato la spesa) non sembra rispettato L’articolo 5 della Finanziaria 2012 prevedeva la destinazione del 30% dei proventi della maggiorazione all’addizionale regionale IRPEF; sulla base delle stime possibili, questo importo assommerebbe a circa 69 milioni, mentre a bilancio vi sono 48 milioni di fondi regionali per la cultura e 58 per tutta la direzione Cultura, Turismo e Sport Come si rimandano i problemi (2) Problemi di bilancio 2012 2013 2014 2015

  7. La L.R. 11/2011 destina il gettito dell’addizionale all’imposta di consumo del metano e dell’imposta regionale sull’accisa della benzina al finanziamento degli interventi necessari a fronteggiare gli eventi calamitosi; l’importo in entrata è pari a 27 milioni, in uscita 0! Ma gli interventi sono comunque da fare… Rispetto al “Piano 10 mila alloggi”, vi sono debiti da saldare rispetto a cantieri ultimati, ma queste spese non sono iscritti a bilancio Il bilancio prevede entrate per contributi dello Stato dell’Unione Europea per oltre 1.5 miliardi. Sembra una cifra veramente alta, poco realistica. Sarebbe opportuno che la Giunta fornisse un dettaglio di queste presunte entrate Come si rimandano i problemi (3) Problemi di bilancio 2012 2013 2014 2015

  8. La solita giustificazione? La solita giustificazione, la conosciamo tutti, è “La colpa è di chi c’era prima” ed ha lasciato il buco… • Il Presidente Cota aveva affermato che il disavanzo 2010 (615 milioni) era dovuto alla DGR 65-13718 del marzo 2010 della Giunta Bresso che aveva cancellato impegni di spesa già assunti per 710 milioni • La Corte dei Conti (pag. 65) ha però rilevato che in realtà la Giunta Cota ha ri-impegnato parzialmente, per un importo di circa 200 milioni tali cifre solo nel 2012 • Dunque i disavanzi 2010 (615 milioni) e 2011 (485) milioni non hanno nulla a che vedere con la DGR del marzo 2010 Al di là del fatto che alla terza chiusura di bilancio questa affermazione diventerebbe un po’ pretestuosa, anche rispetto al passato è possibile oggi giungere a qualche conclusione:

  9. Ma quanto ci vuole per fare i conti? • L’attuale Giunta, poco dopo l’insediamento, dichiarò di voler fare chiarezza sui conti e di affidare a IFEL una verifica della consistenza dei residui attivi e passivi della Regione all’anno 2010; • Nel marzo 2011 Regione e IFEL stipularono a tal fine una convenzione • Ad oggi – settembre 2012, un anno e mezzo dopo – nulla si sa in proposito; e dire che, almeno per quanto riguarda i residui attivi, i valori da controllare sono in numero abbastanza limitato • Perché questo ritardo? Il lavoro è troppo complesso? IFEL non è in grado di svolgerlo? O forse in materia di residui attivi, una volta al governo, l’attuale Giunta sta facendo peggio che in passato? Dubbio lecito, se si considera che dei 4.3 miliardi di residui attivi (= soldi di competenza 2011 o di anni antecedenti che la Regione non ha incassato ma afferma di poter incassare in futuro) solo 2.8 riguardano il 2011 mentre gli altri si perdono in anni precedenti…

  10. Qual è la vera situazione del Piemonte? In conclusione, qual è la vera situazione del bilancio della Regione Piemonte? L’azione massiccia e in parte forse non ancora accertata di spostamento al futuro di spese di competenza, sovrastima delle entrate, sottostima delle uscite, determina: • Una generale mancanza di trasparenza nei conti regionali, con l’illusione che sia possibile sostenere livelli di spesa in realtà privi di copertura • Il rischio di ampliare progressivamente la non corrispondenza dei conti alla realtà, nel momento che conti contraffatti autorizzano ad assumere decisioni di spesa nei fatti prive di copertura • Un appesantimento oltre ogni sostenibilità degli esercizi futuri, che vengono gravati anche delle spese di oggi senza che vi sia alcune elemento che porti a prevedere nel 2013 – 2014 un aumento di risorse (anzi!) • Lo “svuotamento” del bilancio come luogo in ci si assumono pubblicamente le decisioni, sostituito da atti discrezionali assunti a livello di Giunta o a livello tecnico nel momento in cui i nodi vengono al pettine 4 motivi per cui questo modo di lavorare porta danni a tutti i cittadini

More Related