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Nuovi media

Nuovi media. Cosa sono i nuovi media? Cultura e consumo Come cambiano i Nuovi Media il concetto di cultura (fine della cultura di massa?). Nuovi media e consumo. Alcuni concetti-chiave: Retroazione (feedback) Personale (personal) Intelligente (smart) Flessibile (flex)

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Presentation Transcript


  1. Nuovi media • Cosa sono i nuovi media? • Cultura e consumo • Come cambiano i Nuovi Media il concetto di cultura (fine della cultura di massa?) Guido Nicolosi – Università di Catania

  2. Nuovi media e consumo Alcuni concetti-chiave: • Retroazione (feedback) • Personale (personal) • Intelligente (smart) • Flessibile (flex) • <<Un giorno i brand saranno creati dal consumatore stesso>> Guido Nicolosi – Università di Catania

  3. Nuovi media e consumo I cambiamenti culturali e tecnologici sostenuti dai nuovi media fondano: • Marketing emozionale • Marketing esperenziale • Internet delle cose Guido Nicolosi – Università di Catania

  4. Internet delle cose (internet of things) • Sistema integrato di connessione interattiva tra oggetti (attori non umani) • Blogjects (Bleecker): oggetti che riportano il diario giornaliero delle interazioni con umani e non umani • Spime (Sterling): Space and Time (il dispenser ci dirà che merendina ha mangiato nostro figlio?) Guido Nicolosi – Università di Catania

  5. Internet delle cose (internet of things) • Computer come metamedium • Sviluppo di robotica e domotica • La rete sarà sempre meno umana Guido Nicolosi – Università di Catania

  6. Internet delle cose (internet of things) • Le cose e i servizi utilizzati “seguiranno” le persone • Sapranno sempre dove e cosa stanno facendo • Es: un dispenser di bibite conosce i nostri gusti e ci serve un caffè come lo vogliamo • Implicazioni politiche ed etiche serie (privacy) Guido Nicolosi – Università di Catania

  7. Fine della comunicazione di massa? • Siamo di fronte alla eclissi della comunicazione di massa? • E’ finita l’epoca della cultura di massa? • Tendenze opposte: frammentazione, ma anche globalizzazione e standardizzazione delle espressioni culturali. Guido Nicolosi – Università di Catania

  8. Indicatori della fine della comunicazione di massa • Spostamento da allocuzione a consultazione, registrazione, conversazione • Espansione della comunicazione situata all’incrocio tra pubblico e privato Guido Nicolosi – Università di Catania

  9. Caratteristiche della comunicazione di massa • Pubblica (A) • Monodirezionale (B) • Verso un vasto pubblico (altro generalizzato) (C) Guido Nicolosi – Università di Catania

  10. Cosa avviene? • (A) La comunicazione pur se ancora pubblica diviene frammentata da nette segmentazioni: proliferazione di nuovi media e canali tematici • (B) Bi o Multi-direzionalità • (C) Frammentazione ma ampiezza dei frammenti su scala mondiale Guido Nicolosi – Università di Catania

  11. Tendenze opposte nel campo della comunicazione di massa Guido Nicolosi – Università di Catania

  12. Riduzione ed estensione • La riduzione di scala (targeting e comunicazioni locali: e-mail, tv private locali, ecc.) è resa possibile grazie all’estensione di scala per infrastrutture, mercato, programmazione: media di telefonia e broadcasting si concentrano e si espandono sul mercato internazionale Guido Nicolosi – Università di Catania

  13. Scala geografica • Localizzazione convive con massiccia internazionalizzazione • Nell’800 i media locali si trasformano in nazionali. • Il ritorno al broadcasting locale e alle reti di pc è accompagnato da un cambiamento opposto verso la tv satellitare e stampa internazionale, ecc. Guido Nicolosi – Università di Catania

  14. Produttori/mittenti • Integrazione/differenziazione • Attività su scala locale moltiplicate e diversificate ma concentrate in enormi imprese mediali (vedi Murdoch, Berlusconi, Kirch, ecc.) • Aumentano i prodotti per pubblico globale, ma distribuiti su scala locale (format, ecc.) Guido Nicolosi – Università di Catania

  15. Consumatori/riceventi • Segmentazione ma non permanente del pubblico: aggregazioni costantemente mutevoli che si accavallano su comune denominatore (ad esempio prime time) • Riceventi non seguono gli stessi canali, ma i format sono simili (standardizzazione non scompare) Guido Nicolosi – Università di Catania

  16. Prodotti/servizi • Prodotti mediali più differenziati, ma anche più generali (caso della musica etnica) Guido Nicolosi – Università di Catania

  17. La massa è oggi: • Meno monolitica: componenti di massa diffuse non più piccole della massa originale • Meno anonima: Marketing, targeting, ecc. • Meno passiva: interattività crescente • Meno frazionata definitivamente Guido Nicolosi – Università di Catania

  18. Confusione nelle sfere di vita • Perdita di confini tra i livelli micro, macro e meso della vita sociale; sfera pubblica e privata; tra sfera di studio, lavoro, viaggio, ricreazione, ecc. a causa dell’uso multifunzionale degli spazi e del tempo Guido Nicolosi – Università di Catania

  19. Cultura digitale • Grandi nuove potenzialità creative, ma solo per chi ha mezzi e capacità tecnologiche • Cambia il concetto di creatività: rielaborazione del già creato • La modernità ha sottratto l’opera d’arte all’artista per metterla nelle mani del consumatore (Benjamin) • La tarda modernità ci consente di creare opere con frammenti del patrimonio culturale esistente Guido Nicolosi – Università di Catania

  20. Cultura digitale • Pre-programmazione: mezzi di produzione (new media) incorporano intermediazioni maggiori che in passato (pre-programmati e parzialmente automatici) • Le opzioni sembrano infinite, ma limitate da scelte predefinite (menu, ipertesto, ecc.) • Digitalizzazione provoca “divisione tecnica”di fonti analogiche in bit (vedi musica): frammenti e livelli separati e ricomponibili (collage) • Anche i testi sono con struttura “puntuale”, frutto di composizione per blocchi (taglia e incolla) Guido Nicolosi – Università di Catania

  21. Cultura digitale • Accelerazione della produzione, diffusione e consumo dell’informazione • Obsolescenza rapida dell’hardware • Si afferma cultura della velocità; invecchiamento precoce delle espressioni culturali • Linguaggio è abbreviato e brusco Guido Nicolosi – Università di Catania

  22. Cultura digitale • Trionfo delle immagini e centralità degli schermi • Schermi multifunzionali (dati, testi, immagini, ecc.) • Essi non sono più finestra sul mondo (tv), ma seconda porta d’ingresso • Erosione degli ambiti di esperienza diretta e “società dello spettacolo” (Debord) • Riduzione del confronto sociale sulle immagini consumate individualmente Guido Nicolosi – Università di Catania

  23. Information Overload • Aumento annuo dell’8-10% dell’offerta • Aumento annuo del 3% della domanda • Aumenta più l’informazione che la conoscenza • Aumenta l’info per le stesse decisioni • Aumenta la complessità sociale Guido Nicolosi – Università di Catania

  24. Information Overload • Troppa info no info • L’informazione non risponde a domande reali, ma a quelle non ancora formulate (genera domande) • Autonomizzazione della produzione delle informazioni • Non è fonte di potere ma ridondante: produce stress e rifiuto (ignoranza) Guido Nicolosi – Università di Catania

  25. Information Overload • Importanza degli “agenti informativi” (motori di ricerca, filtri, ecc.) • Ma rischiamo una “prigione informativa” • Si evitano contatti, nuove impressioni, contaminazioni, nuove inaspettate scoperte (serendipity) Guido Nicolosi – Università di Catania

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