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GEOMETRIA EUCLIDEA

GEOMETRIA EUCLIDEA. UNITA’ 1. CONCETTI GEOMETRICI FONDAMENTALI. GEOMETRIA. Può essere. INTUITIVA. RAZIONALE. INTUITIVA. Si basa su. OSSERVAZIONI PROVE TENTATIVI. LA NATURA DELLA GEOMETRIA. Che cos’è la geometria? Qual è l’oggetto di studio della geometria?

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GEOMETRIA EUCLIDEA

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Presentation Transcript


  1. GEOMETRIA EUCLIDEA

  2. UNITA’ 1 CONCETTI GEOMETRICI FONDAMENTALI

  3. GEOMETRIA Può essere INTUITIVA RAZIONALE

  4. INTUITIVA Si basa su OSSERVAZIONI PROVE TENTATIVI

  5. LA NATURA DELLA GEOMETRIA • Che cos’è la geometria? • Qual è l’oggetto di studio della geometria? • Quali sono le origini della geometria? • Qual è il metodo della geometria?

  6. “La geometria è l’arte di fare i ragionamenti giusti sulle figure sbagliate.” Definizione ironica e paradossale, ma profondissima che presenta tutte le componenti essenziali della geometria: il ragionamento (logico) deduttivo; i ragionamenti giusti; l’intuizione concreta; il riferimento alla realtà; le figure, che non sono il vero oggetto dello studio della geometria.

  7. “ figure “ … o … “ immagini mentali “ Le figure non sono il vero oggetto dello studio della geometria, ma un appoggio alla formazione di quelle immagini mentali (vero oggetto di studio della geometria) che sono le elaborazioni fantastiche con cui la nostra mente descrive le forme degli oggetti reali. Le figure, cioè i segni, cioè i simboli, NON vanno letti in modo ingenuo e superficiale, MA vanno tradotti nei significati che noi conveniamo di attribuire loro, di cui noi vogliamo caricarli. Tutte le figure, prese come meri segni grafici, sono sempre sbagliate, per definizione; ma se ci serviamo convenzionalmente di esse per rappresentare un particolare concetto astratto, allora possono essere un utile guida per i nostri ragionamenti logico deduttivi.

  8. Le radici della geometria Non vi sono dubbi che la geometria storicamente sia partita dalla realtà (il nome stesso letteralmente vuol dire ‘misura della terra’), pensiamo alle esigenze di agrimensori, astronomi, architetti, … Ma, come ogni altra branca della matematica, dopo aver risposto ad esigenze più o meno pratiche, sotto la pressione della loro necessità, essa inevitabilmente acquista valore in se stessa e trascende i confini dell’utilità pratica.

  9. Il metodo ipotetico deduttivo Se l’oggetto della geometria non è, come abbiamo già detto, la realtà fisica in sé ma le immagini mentali che ci creiamo per descriverla, allora è altrettanto vero che il metodo d’indagine della geometria dev’essere diverso da quello del ’fisico’, basato sull’osservazione di un fenomeno (e sulla sua riproducibilità in laboratorio). La costruzione del complesso edificio della geometria è basata sul metodo ipotetico-deduttivo: si fissano degli enti primitivi e degli assiomi che descrivono le proprietà di cui godono tali enti, poi, a partire da questi, si deducono nuovi risultati: i teoremi. Questi ultimi assumono valore di verità solo dopo essere stati dimostrati! Tale metodo ebbe origine in matematica ai tempi di Eudosso di Cnido e si consolidò negli “Elementi”di Euclide.

  10. Chi è più lungo fra T ed S? e fra i segmenti AF e BF? D C F T S A E B

  11. E adesso che ho ripulito il disegno? Mai fidarsi delle apparenze! F T S A B

  12. GEOMETRIA RAZIONALE Parte da Definiti mediante CONCETTI PRIMITIVI ASSIOMI

  13. CONCETTI PRIMITIVI ASSIOMI Da cui si deducono Mediante dimostrazioni Mediante definizioni NUOVE PROPRIETA’ (TEOREMI) NUOVI ENTI

  14. EUCLIDE … chi?! • Considerata la fama degli ‘Elementi’ e del loro autore, le notizie che abbiamo sulla vita di Euclide sono sorprendentemente scarse (non si sa neppure dove sia nato). Certo è che, intorno al 300 a.C., insegnò matematica ad Alessandria d’Egitto, nell’accademia nota come il MUSEO. Le leggende lo dipingono come uomo abbastanza anziano e di temperamento gentile. Ma …

  15. … GENTILE, MA … DECISO • Si narra che Tolomeo I, illuminato monarca che istituì ad Alessandria l’accademia nota come il “Museo” e che chiamò tra gli altri Euclide ad insegnarvi matematica, abbia chiesto una facile introduzione alla geometria allo stesso Euclide, il quale, si dice, abbia fermamente replicato che “non esiste nessuna strada regale che porti alla geometria” • Evidentemente Euclide non dava molta importanza agli aspetti pratici della sua disciplina: infatti si racconta che quando un allievo gli chiese che utilità avesse lo studio della geometria, Euclide si rivolse al suo schiavo dicendogli di dare una monetina all’allievo ”perché ha bisogno di trarre guadagno da ciò che impara”

  16. STRUTTURA DEGLI ELEMENTI

  17. DALLA GEOMETRIA INTUITIVA ALLA GEOMETRIA RAZIONALE

  18. Concetti o enti primitivi Enti che non definiamo esplicitamente Assiomi o postulati Proprietà che “supponiamo” essere vere e che pertanto non dimostriamo

  19. ASSIOMA: gli assiomi o nozioni comuni devono essere convincenti di per se stessi, sono verità comuni a tutte le scienze (dal greco axios, degno di credibilità) POSTULATO: i postulati sono meno evidenti e non presuppongono l’assenso dell’allievo, poiché riguardano soltanto la disciplina in questione (dal latino postulare, richiedere) Differenza fra ASSIOMI e POSTULATI secondo Aristotele I matematici moderni non fanno alcuna differenza essenziale fra un assioma e un postulato

  20. Gli assiomi scelti soddisfano la condizione di : COMPATIBILITA’ (non devono contraddirsi l’uno con l’altro) INDIPENDENZA (dalle proprietà affermate dell’uno non si devono poter dedurre le proprietà affermate dell’altro)

  21. ENTI GEOMETRICI PRIMITIVI Gli enti primitivi della Geometria sono: PUNTI P r RETTE  PIANI

  22. ASSIOMI - Su di una retta esistono infiniti punti - Due punti distinti determinano una retta ed una sola che li contiene - I punti della retta sono ordinati secondo due versi o sensi opposti l’uno all’altro. In ciascuno di questi due versi della retta non vi è né primo né ultimo punto; inoltre tra due qualsiasi punti distinti di essa esistono altri punti intermedi A B

  23. Su di un piano esistono infiniti punti ed infinite rette • La retta passante per due punti distinti di un piano giace completamente sul piano • Tre punti distinti che non appartengono ad una medesima retta determinano un piano ed uno solo che li contiene

  24. GEOMETRIE EUCLIDEE Le geometrie Euclidee accettano vero il postulato di Euclide: Per un punto P esterno ad una retta r passa una ed una sola retta parallela alla retta data r P

  25. Diverse sono state nella storia della matematica le formulazioni del V postulato, citiamo ad esempio la seguente: date due rette parallele tagliate da una trasversale, la somma dei due angoli coniugati interni è pari ad un angolo piatto; Nella tradizione didattica moderna il V postulato è in genere sostituito dall'assioma di Playfair: Data una qualsiasi retta r ed un punto P non appartenente ad essa, è possibile tracciare per P una ed una sola retta parallela alla retta r data.

  26. Il postulato delle parallele

  27. ALCUNE DEFINIZIONI SEMIRETTA: ciascuna delle parti in cui una retta è divisa da un suo punto. O Il punto è detto : origine delle semirette

  28. SEGMENTO: la parte di retta compresa tra due suoi punti A B I punti vengono detti gli estremi del segmento

  29. SEGMENTI PARTICOLARI Segmenti CONSECUTIVI: due segmenti che hanno in comune un estremo e nessun altro punto C A B Segmenti ADIACENTI : due segmenti che oltre ad essere consecutivi appartengono alla stessa retta A B C

  30. SEMIPIANO: ciascuna delle due parti in cui un piano è diviso da una sua retta, la retta è detta origine del semipiano  r

  31. ANGOLO: ciascuna delle due parti in cui viene diviso un piano da due semirette aventi l’origine in comune  Angolo convesso  Angolo concavo Un angolo si dice CONCAVO se contiene i prolungamenti dei suoi lati Un angolo si dice CONVESSO se non contiene i prolungamenti dei suoi lati

  32. ANGOLI PARTICOLARI Angolo PIATTO : un lato è il prolungamento dell’altro ( 180 °) Angolo GIRO: i due lati sono sovrapposti (360°)

  33. Angoli CONSECUTIVI: due angoli aventi in comune il vertice, un lato e nessun altro punto  

  34. Angoli ADIACENTI: due angoli che oltre ad essere consecutivi hanno i due lati non comuni l’uno il prolungamento dell’altro

  35. Angoli OPPOSTI AL VERTICE: se i lati dell’uno sono i prolungamenti dell’altro

  36. CONFRONTO E SOMMA DI SEGMENTI Dati due segmenti la loro somma è il segmento che si ottiene disponendoli uno adiacente all’altro b a a + b

  37. a a < b b Dati due segmenti se, sovrapponendo il primo segmento al secondo facendo coincidere un estremo, l’altro estremo è interno al secondo segmento allora il primo è minore del secondo; se è esterno è maggiore.

  38. CONFRONTO E SOMMA DI ANGOLI CONVESSI Dati due angoli convessi la loro somma è l’angolo che si ottiene disponendoli uno consecutivo all’altro

  39. Angolo ottuso Un angolo si dice OTTUSO se è maggiore di un angolo retto

  40. Angolo acuto Un angolo si dice ACUTO se è minore di un angolo retto

  41. Due angoli la cui somma è un angolo piatto si dicono SUPPLEMENTARI Angoli supplementari: Due angoli si dicono supplementari se: α + β = 180° (es. angoli adiacenti)

  42. Due angoli la cui somma è un angolo retto si dicono COMPLEMENTARI Angoli complementari: Due angoli si dicono complementari se: α + β = 90°

  43. Due angoli la cui somma è un angolo giro si dicono ESPLEMENTARI    

  44. MISURA DI ANGOLI Gli angoli possono misurarsi in : 1) gradi : un grado è la novantesima parte di un angolo retto 2) radianti : un radiante è la misura di un angolo al centro di una circonferenza che sottende un arco di lunghezza pari al raggio Relazione tra misure degli angoli espresse in gradi (α )e radianti ( r ) 360° : 2π = α : r da cui r = π α / 180 o α = 180 r /π se α < 90° ( π/2) = angolo acuto se α = 90° ( π/2) = angolo retto se α > 90° ( π/2) = angolo ottuso se α = 180° ( π) = angolo piatto se α = 360° (2 π) = angolo giro

  45. PRINCIPALI PROTAGONISTI DELLA RIFONDAZIONE • Moritz PASCH (1843-1930) ‘Lezioni sulla nuova geometria’, 1882. • Giuseppe PEANO (1858-1932) ‘Principii di geometria’, 1889 • Giuseppe VERONESE (1854-1917) ‘Fondamenti di geometria’, 1891 • David HILBERT (1862-1943) ‘Grundlagen der geometrie’, 1899

  46. HILBERT … chi?! • David Hilbert (1862-1943), matematico tedesco nato a Konigsberg, molti lo considerano il più grande matematico del suo tempo soprattutto per l’importanza da lui data all’idea di struttura. • I pregi dei Grundlagen • La “curva di Hilbert” • I 23 problemi di Hilbert • Grundlagen der Geometrie

  47. L’ERA DELLE GEOMETRIE NON EUCLIDEE • Sebbene fossero state mosse critiche alla struttura logica degli Elementi di Euclide fin dal momento in cui vennero scritti, i difetti erano considerati di scarsa importanza. Fu il lavoro sulle “Geometrie Non Euclidee”(G.N.E.) a rendere consapevoli i matematici della reale importanza delle deficienze della struttura di Euclide, perché nel portare a termine le dimostrazioni dovevano essere particolarmente critici su ciò che stavano accetttando: nelle G.N.E. veniva a mancare quella verità intuitiva (ma a volte fuorviante) dovuta al ricorso al disegno (ad es. il falso teorema sul triangolo). Tutto ciò obbligò i matematici a dedicarsi alla ‘costruzione dei fondamenti’ della geometria euclidea e di altre ‘geometrie’ che potessero godere della stessa dignità di quella euclidea. Tale attività si sviluppò intensamente negli ultimi trent’anni del XIX secolo.

  48. STRUTTURA DEI GRUNDLAGEN

  49. POLIGONALE • Una figura formata da più segmenti disposti consecutivamente di definisce poligonale Poligonale chiusa Poligonale aperta Poligonale intrecciata

  50. POLIGONO • PARTE DI PIANO COMPRESA IN UNA POLIGONALE CHIUSA NON INTRECCIATA

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