1 / 59

Immagine digitale e video partecipativo come supporto all’apprendimento/insegnamento

Immagine digitale e video partecipativo come supporto all’apprendimento/insegnamento. Valentina Percivalle Federica Lucchesini 23 novembre 2012. Gli obiettivi. Condividere pratiche di Media Education utili nella didattica quotidiana

ophira
Download Presentation

Immagine digitale e video partecipativo come supporto all’apprendimento/insegnamento

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Immagine digitale e video partecipativo come supporto all’apprendimento/insegnamento Valentina Percivalle Federica Lucchesini 23 novembre 2012

  2. Gli obiettivi • Condividere pratiche di Media Education utili nella didattica quotidiana • Individuare modalità di lavoro con foto, immagini, video e suoni utili per: • Incrementare la consapevolezza nell’utilizzo e nella comprensione e analisi di • questi strumenti • Realizzare un curriculum trasversale • Analizzare pertanto la ME non solo come fine, ma anche come MEZZO, • cioè METODOLOGIA UTILE per la didattica tradizionale

  3. ME: ALCUNI PRINCIPI GENERALI

  4. 1) Media Education: un percorso SAPERE Capacità analisi e comprensione del testo SAPER ESSERE capacità di riflessione critica SAPER FARE Capacità produttiva e creativa

  5. 2) Media Education: la competenza mediale Comprendere Fruire Produrre Sviluppare COMPETENZA MEDIALE

  6. 3) Media Education: dalla teoria alla pratica DECODIFICA PRODUZIONE • Non solo semplice lettura dei media, ma vera e propria produzione, cioè costruzione di un prodotto. • ME significa giocare, sperimentare, costruire e de-costruire i messaggi dei media, anche producendoli. • Solo costruendo un prodotto, il soggetto impara a:Conoscere le logiche di funzionamento dei media • Raccontare e raccontarsi, utilizzando differenti linguaggi • Solo usando un linguaggio, lo si conosce veramente

  7. 4) ME: Preparazione Competenze Esperienze professionali Storia Esperienze personali Famiglia Premesse Idee Informazioni Emozioni Background Motivazioni Interessi …. OGNUNO DI NOI E’ UN MONDO CON UNA STORIA…. Non siamo spettatori passivi! ME prepara, attivando RIFLESSIONE, non PROTEGGE

  8. 5) ME: un percorso DEDUTTIVO Agisci sempre in modo da aumentare le possibilità di scelta (H. Von Foster, 1987) L’NFORMAZIONE E’ UNA DIFFERENZA CHE FA LA DIFFERENZA (BATESON, 1979) E’ solo facendo nascere punti di vista diversi, che nasce il cambiamento

  9. 5) ME: Un percorso DEDUTTIVO PRESENTAZIONE FATTI, VIDEO, ESPERIENZE CONCLUSIONI MIE; NON ADESIONE A PUNTO DI VISTA PRECONFEZIONATO

  10. 6) ME: un curriculum TRASVERSALE ME non è necessariamente un fine ultimo … A scuola diventa anche una possibile metodologia di lavoro per raggiungere obiettivi didattici specifici in particolari discipline. • Creazione di Unità Didattiche Trasversali attraverso • l’uso dell’immagine e del video: • Acquisire un pensiero critico sull’analisi e produzione di immagini • Utilizzare le immagini per acquisire obiettivi didattici specifici

  11. 7) I contesti della Media Education SCUOLA FAMIGLIA EDUCAZIONE AI MEDIA AGGREGAZIONE, TEMPO LIBERO

  12. La ME non va raccontata e spiegata, ma va AGITA, SPERIMENTATA, VISSUTA 8) Le metodologie della ME DIDATTICA A MEDIAZIONE SOCIALE: Laboratori, sperimentazione del gruppo dei discenti. L’esito del processo di apprendimento è co-costruito tra pari, sotto la guida dell’insegnante, che è il facilitatore del processo DIDATTICA CENTRATA SULL’INSEGNANTE: Lezioni frontali; il regista del processo è l’insegnante VERSUS

  13. Un modello tradizionale…

  14. Verso un modello…

  15. partecipativo

  16. L’importanza del processo RACCOGLIE GLI STIMOLI, PROVA, SPERIMENTA … LAVORA FACILITATORE DEL PROCESSO: STIMOLI, COMPITI, SPUNTI DI RIFLESSIONE

  17. Le metodologie partecipative LEARNING BY DOING = Imparare facendo. Azione e riflessione sull’azione LAVORO IN GRUPPO: GRUPPO COOPERATIVO: Divisione dei ruoli, ad ognuno il proprio compito stabilito GRUPPO COLLABORATIVO: Si collabora per raggiungimento obiettivo GRUPPO OMOGENEO GRUPPO ETEROGENEO COMPITO SPECIFICO EQUIPE CON DIFFERENTI COMPITI ROLE TAKING = simulazione

  18. Come l’insegnante diventa facilitatore? Verso una VISIONE GUIDATA… Ottica della ME attraverso immagini e video NON è l’ottica del CINEFORUM: vedo un video e ci rifletto, Ma è un ottica PARTECIPATIVA sin dalla FRUZIONE.ù 2. Obiettivo è che la FRUIZIONE diventi ATTIVA • Qualche esempio: • Usa il TASTO PAUSA, usa il TASTO REW e FWD • Alza e togli il VOLUME del video • INTERVISTA e fai che gli STUDENTI intervistino gli altri e te stessa

  19. I vantaggi delle Metodologie Partecipative Ampliare le competenze relazionali e sociali dei partecipanti, favorendo l’acquisizione dello spirito del lavoro in team, del confronto delle proprie idee e opinioni con gli altri, del turn taking, dell’empatia, del “prendere il punto di vista di”, della competizione in vista di un obiettivo. Tale processo permette quindi di utilizzare un percorso progettuale “straordinario” anche per la promozione di alcune abilità fondamentali per lo sviluppo individuale e sociale, oltre che per il raggiungimento degli obiettivi per cui è realizzato. Sviluppo pensiero critico: la discussione e il lavoro da protagonisti faccia emergere impressioni, opinioni, i processi che li portano a costruire un’idea e a dibatterla, piuttosto che offrire ai discenti una visione dei media già preconfezionata.

  20. Un esempio…Il progetto “A scuola con il corpo” Gli obiettivi • INNALZARE LA CONSAPEVOLEZZA DEGLI STUDENTI SULLE MODALITA’ CHE IL PUBBLICITARIO • USA PER PERSUADERE (LINGUAGGIO PERSUASIVO) • MIGLIORARE LA CONOSCENZA DEGLI STUDENTI DEI CORRETTI STILI ALIMENTARI NB: Il progetto fa parte del KIT PEDAGOGICO realizzato durante il progetto SHARP http://www.sharpnetwork.eu/ : http://www.sharpnetwork.eu/content/what-sharp-pedagogical-kit http://www.sharpnetwork.eu/kit/school-and-body-food-habits-identity-and-territory

  21. Un esempio…Il progetto “A scuola con il corpo” Il processo COSTRUISCI UNO SPOT SULL’ACQUA: In piccolo gruppo, create uno spot sull’acqua COSA CI DICE LA PUBBLICITA’? (in piccolo gruppo, guardate questo spot e provate ad analizzarlo, liberamente, prima, secondo una griglia, poi. MESSAGGI PUBBLICITARI ALIMENTARI VERSUS MESSAGGI NUTRIZIONALI PRE – PRODUZIONE PRODUZIONE POST PRODUZIONE DI UNO SPOT

  22. Un esempio…Il progetto “A scuola con il corpo” Il Curriculum trasversale LA PUBBLICITA’

  23. Un esempio: Giocare con la PUBBLICITA’ A SCUOLA (video e immagine fissa) Cosa ne penso? IDEE INGENUE; MIO PDV Cosa mi dice il pubblicitario? Con che tecniche? ANALISI Quale punto di vista esprime? Che effetto mi fa? Cosa voglio comunicare? A chi? PRODUZIONE Come?

  24. Prima della Visione del FILM (senza ausilio della scena, solo l’immagine): • Divisione della classe in piccoli gruppi • Secondo voi, che emozione sta provando la famiglia Simpson? Provate a contestualizzare la scena: cosa sta succedendo? Cosa potrà accadere dopo? (Redazione di un testo/Drammatizzazione) • Quale musica aggiungeresti alla scena? Prova a descriverla o a scegliere tra le canzoni che conosci una che potrebbe essere adeguata alla situazione? Un po’ di training… Il potere evocativo delle Immagini Pre e Post Immagine tratta da scena “The Simpson- Il film”

  25. Dopo la Visione del film o solo della scena iniziale e finale? • Rispetto alle tue iniziali aspettative cosa hai riscontrato? • Prova a riflettere su tutti gli indicatori che ti avevano fatto dare una certa risposta. Un po’ di training… Il potere evocativo delle Immagini Pre e Post • Scoperta del potere evocativo delle immagini • Ruolo del suono nel produrre un significato • Coerenza/Incoerenza immagine suono Immagine tratta da scena “The Simpson- Il film”

  26. Prima della Visione del film • Mostrate questa immagine con alcuni suoni di sottofondo • Suono consono alla scena (Musica agitata/impaurita) • Suono non consono alla scena (Musica allegra/romantica…) Un po’ di training… Il potere evocativo dei Suoni Pre-Post • Scoperta del potere evocativo delle immagini • Ruolo del suono nel produrre un significato • Coerenza/Incoerenza immagine suono Immagine tratta da scena “The Simpson- Il film”

  27. Un po’ di training… Il suono… uno strumento per aggiungere significati • Prima della Visione del film • Mostrate questa immagine: conoscendo la tipologia di film e di rappresentazione della realtà offerta dai Simpson, secondo te che tipo di colonna sonora potrebbe avere questa scena? • Ruolo del suono nel produrre un significato • Ironia/irriverenza data esclusivamente dal suono in un immagine fissa

  28. Un po’ di training… Il potere delle fotografie • Riflettere sullo scopo con cui viene costruita una immagine • Riflessione sull’effetto che ogni messaggio mediatico, sia fisso che in movimento, fa al pubblico • -Scoperta che l’Effetto può essere differente Prova a descrivere cosa, secondo te, voleva raccontare chi ha scattato questa fotografia. Che effetto ti fa?

  29. Un po’ di training… Il potere delle fotografie… modifichiamole Cambia l’effetto che fa se modifichiamo la foto? Che colonna sonora metteresti sotto alle foto?

  30. Un po’ di training… Descrizione Versus Persuasione Prova a pensare a questa immagine come una pubblicità: cosa faresti per renderla uno spot? Prima o dopo un training sullo spot pubblicitario. (La locandina pubblicitaria – carta e matita o attraverso le ICT o il video)

  31. Un po’ di training… Descrizione Versus Persuasione Santorini… fai un tuffo in un’oasi di sole !!!! • Riconoscere la differenza tra linguaggio descrittivo e persuasivo, quindi diretto ad uno scopo, anche modulato attraverso le immagini

  32. E ora… A scuola con il corpo- Parte 1 Prima di una formazione sulla pubblicità: Prova a creare, drammatizzandola, un breve spot sull’acqua. Prova a pensare a tutto ciò che c’è nelle pubblicità che vedi tutti i giorni, che ti possono aiutare da indizio o guida. • Indagare le idee ingenue che ognuno di noi ha sugli spot

  33. Proviamo a scomporre uno spot • Individuazione delle caratteristiche della pubblicità, così come colpiscono qualsiasi spettatore Osserva tutto ciò che vedi nella pubblicità, gli elementi che ti colpiscono e che, secondo te, descrivono il prodotto, ci permettono di ricordarlo e di interessarci al suo acquisto

  34. Proviamo a scomporre uno spot L’insegnante raccoglie le idee dei ragazzi e poi prosegue con una Visione Guidata dello spot (utilizzando pause, rew e fwd) per far emergere tutte lo possibile caratteristiche • Passaggio dall’idea ingenua alla analisi guidata dello spot

  35. Proviamo a scomporre uno spot LO SLOGAN: “Freschi momenti di piacere” Proviamo così: TIC TAC: un piccolo confetto di diversi colori che ti dona piacere perché è fresco, poco calorico e molto buono • Il linguaggio e la sintesi come mezzo per veicolare informazioni e aiutare la memorizzazione

  36. Proviamo a scomporre uno spot TESTIMONIAL: Michelle Hunziker

  37. Proviamo a scomporre uno spot Sottotitoli: In sole 2 calorie Presenti anche informazioni aggiuntive, come il sito internet Jingle: La vita fa TIC TAC….

  38. IL PRODOTTO Proviamo a scomporre uno spot Visibilità del prodotto: Il packaging è sempre presente nelle mani della testimonial e nell’inquadratura finale si osservano i diversi gusti. Visibilità del LOGO: Il logo è sempre presente nell’angolo dell’inquadratura

  39. IL PRODOTTO Proviamo a scomporre uno spot • Le caratteristiche del prodotto che emergono dalla pubblicità: • Fresco/rinfrescante • Poco calorico • Dà energie • Gustoso

  40. Proviamo a scomporre uno spot L’ambientazione La scelta dell’ambientazione bianca e dell’abito di M. H. ricorda il confetto BIANCO

  41. TIC TAC Proviamo a scomporre uno spot • Quale messaggio ci manda quindi questo spot? • Ci diverte? • Ci convince/colpisce? • Che effetto ci fa?

  42. Riassumendo le caratteristiche di una pubblicità… TIC TAC Raccoglie tutte le principali caratteristiche che costruiscono uno spot … in solo 15 secondi… • TUTTO CIO’ CHE FACILITA IL RICORDO: • - BREVITA’ • SLOGAN • JINGLE • FRASI BREVI • SOTTOTITOLI • CODICE NON SOLO VERBALE, MA MUSICALE E NON VERBALE • JINGLE • VISIBILITA’ DEL PRODOTTO/ LOGO

  43. Riassumendo le caratteristiche di una pubblicità … e non solo…. Così sono costruiti i messaggi dei media Non solo testo, ma diversi codici veicolano il significato del messaggio: • TESTO • IMMAGINE • SUONO IMMEDIATEZZA; FACILITA’ DI RIEVOCAZIONE; RISVOLTI EMOTIVI (gradimento; piacere…) Tutti questi aspetti influenzano la nostra comprensione e le nostre SCELTE

  44. Alcuni esempi…. Pubblicità… prove di influenza Di che spot è testimonial??? Che altri testimonial ricordate??? Le immagini, il vip, le frasi ripetute garantiscono la memorizzazione e l’associazione con il prodotto

  45. Pubblicità… prove di influenza Qual è il prodotto??? “………. l’acqua della salute” Qual è lo slogan??? Gli slogan permettono di associare direttamente il prodotto

  46. Pubblicità… prove di influenza Se pensiamo alla Fiesta quale frase ricordiamo??? “Non ci vedo più dalla fame”

  47. Pubblicità… analisi del testo La prima parte del progetto “A scuola con il corpo” è pertanto : - Immaginazione e, successivamente, -Analisi Guidata dello spot pubblicitario • Scomporre il testo pubblicitario, individuandone le componenti, acquisendo così competenze rispetto ad una nuova tipologia di linguaggio, quello persuasivo • 2) Individuare tutte le caratteristiche che permettono l’effetto persuasivo, la memorizzazione e il ricordo di un prodotto • 3) Far emergere le idee ingenue di ogni ragazzo rispetto alla fruizione dello spot pubblicitario, anticipando la specifica preparazione o riflessione sul tema

  48. Pubblicità… analisi del testo (altre possibili attività) • Confronta il linguaggio persuasivo delle pubblicità con il linguaggio utilizzato nel libro di testo per descrivere qualcosa. • Le pubblicità presentano una TESI PRECISA: quale differenza c’è tra il testo pubblicitario e il testo argomentativo? • Siamo in una aula di tribunale, divisi in gruppi discutete, difendendo ognuno, differenti prospettive Trasversalità tra analisi del linguaggio pubblicitario rispetto agli altri tipi di testo e di linguaggio

  49. Pubblicità … analisi del messaggio • Guarda la pubblicità e prova a riflettere su: • A chi si rivolge? • Se si rivolgesse a un target diverso sarebbe ideata diversamente? • Cosa ci dice? • Oltre alla pubblicizzazione del prodotto quale messaggio lo spot • Cerca altri spot di acqua e esegui un confronto con le stesse linee guida • Prova a ri-scrivere la pubblicità per un altro target • Riconoscere le rappresentazioni che gli spot passano, insieme alla pubblicizzazione di un dato prodotto • Valutare l’importanza del target (=il compratore ultimo) a cui si riferisce

  50. Pubblicità … analisi dei contenuti • Lavoriamo sulle pubblicità alimentari: • Prova a cercare differenti pubblicità su prodotti alimentari • Categorizza le tipologie alimentari più rappresentate negli spot pubblicitari • Confronta rispetto alla formazione sull’educazione alimentare condivisa a scuola: • Le pubblicità alimentari rispecchiano le corrette linee guida per l’alimentazione sana nella tua fascia d’età? • I cibi considerati utili per una corretta alimentazione sono rappresentati nelle pubblicità? • Riconoscere le disfunzionali abitudini alimentari supportate dalla pubblicità • Riconoscere le pubblicità “false amiche”

More Related