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“ Il Conto Energia ” DM 19 febbraio 2007

“ Il Conto Energia ” DM 19 febbraio 2007. “Criteri e modalità per incentivare la produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare, in attuazione dell’articolo 7 Del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n.387”. Cos’è il Conto Energia?.

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“ Il Conto Energia ” DM 19 febbraio 2007

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  1. “Il Conto Energia” DM 19 febbraio 2007 “Criteri e modalità per incentivare la produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare, in attuazione dell’articolo 7 Del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n.387” Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2005-06

  2. Cos’è il Conto Energia? Il Conto energia è un meccanismo che permette di ricevere una remunerazione in denaro derivante dall'energia elettrica prodotta dal proprio impianto fotovoltaico per un periodo di 20 anni. Il Conto Energia segna il passaggio dal finanziamento in fondo capitale al finanziamento in fondo esercizio finanziamento all’energia prodotta dall’impianto finanziamento diretto da parte pubblica di una quota del capitale investito Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2005-06

  3. I problemi dei finanziamenti in conto capitale: Lunghi tempi di attesa: la Regione doveva emanare il bando e quindi presentare una complessa domanda di finanziamento, sperando che la propria richiesta rientrasse in graduatoria I finanziamenti supportavano fino al 75% dei costi e non vi era molto impegno a controllare nel tempo l’efficienza dell’impianto Ogni Regione proponeva bandi notevolmente differenti I vantaggi del Conto Energia: Più semplice Diminuiscono i tempi di attesa Meno burocrazia La disciplina è unica e uniforme per tutta l’Italia Si è fortemente motivati verso il criterio dell’efficienza per tutta la durata di vita dell’impianto Caratteristiche dei due tipi di incentivi Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2005-06

  4. Impianti che possono beneficiare degli incentivi • Mentre il vecchio Conto Energia poneva una limitazione riguardo agli impianti fotovoltaici (FV) aventi diritto all’incentivo, (solo quelli di potenza compresa tra 1 e 1.000 kW entrati in esercizio dopo il 30 settembre 2005), il Nuovo Conto Energia ha abolito il tetto massimo incentivabile. • Gli impianti “FV” sono stati suddivisi in tre differenti classi di potenza, cui corrispondono differenti tariffe incentivanti Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2005-06

  5. Impianti parzialmente integrati Un impianto fotovoltaico parzialmente integrato è l’impianto i cui moduli sono posizionati su elementi di arredo urbano e viario, superfici esterne degli involucri di edifici, fabbricati, strutture edilizie di qualsiasi funzione e destinazione suddivise nelle seguenti tipologie: TIPOLOGIA TIPO 1: Moduli fotovoltaici installati su tetti piani e terrazze di edifici e fabbricati. Qualora sia presente una balaustra perimetrale, la quota massima, riferita all'asse mediano dei moduli fotovoltaici, deve risultare non superiore all’altezza minima della stessa balaustra. TIPOLOGIA TIPO 2: Moduli fotovoltaici installati su tetti, coperture, facciate, balaustre o parapetti di edifici e fabbricati in modo complanare alla superficie di appoggio senza la Sostituzione dei materiali che costituiscono le superfici d’appoggio stesse. TIPOLOGIA TIPO 3:Moduli fotovoltaici installati su elementi di arredo urbano, barriere acustiche, pensiline, pergole e tettoie in modo complanare alla superficie di appoggio senza la sostituzione dei materiali che costituiscono le superfici d’appoggio stesse. Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2005-06

  6. Impianti con integrazione architettonica Un impianto fotovoltaico con integrazione architettonica è l’impianto fotovoltaico i cui moduli sono integrati in elementi di arredo urbano e viario, superfici esterne degli involucri di edifici, fabbricati, strutture edilizie di qualsiasi funzione e destinazione secondo le seguenti tipologie: TIPOLOGIA TIPO 1: Sostituzione dei materiali di rivestimento di tetti, coperture, facciate di edifici e fabbricati con moduli fotovoltaici aventi la medesima inclinazione e funzionalità architettonica della superficie rivestita TIPOLOGIA TIPO 2:Pensiline, pergole e tettoie in cui la struttura di copertura sia costituita dai moduli fotovoltaici e dai relativi sistemi di supporto TIPOLOGIA TIPO 3:Porzioni della copertura di edifici in cui i moduli fotovoltaici sostituiscano il materiale trasparente o semitrasparente atto a permettere l’illuminamento naturale di uno o più vani interni TIPOLOGIA TIPO 4: Barriere acustiche in cui parte dei pannelli fonoassorbenti siano sostituiti da moduli fotovoltaici Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2005-06

  7. Impianti con integrazione architettonica TIPOLOGIA TIPO 5: Elementi di illuminazione in cui la superficie esposta alla radiazione solare degli elementi riflettenti sia costituita da moduli fotovoltaici TIPOLOGIA TIPO 6: Frangisole i cui elementi strutturali siano costituiti dai moduli fotovoltaici e dai relativi sistemi di supporto TIPOLOGIA TIPO 7:Balaustre e parapetti in cui i moduli fotovoltaici sostituiscano gli elementi di rivestimento e copertura TIPOLOGIA TIPO 8: Finestre in cui i moduli fotovoltaici sostituiscano o integrino le superfici vetrate delle finestre stesse TIPOLOGIA TIPO 9: Persiane in cui i moduli fotovoltaici costituiscano gli elementi strutturali delle persiane TIPOLOGIA TIPO 10: Qualsiasi superficie descritta nelle tipologie precedenti sulla quale i moduli fotovoltaici costituiscano rivestimento o copertura aderente alla superficie stessa Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2005-06

  8. Impianti non integrato Un impianto fotovoltaico non integrato è l’impianto con moduli ubicati al suolo, ovvero con moduli collocati, con modalità diverse da quelle precedenti, sugli elementi di arredo urbano e viario, sulle superfici esterne degli involucri di edifici, di fabbricati e strutture edilizie di qualsiasi funzione e destinazione. Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2005-06

  9. Ulteriori incentivi sulle tariffe • Le tariffe sono incrementate del 5% (con arrotondamento commerciale alla terza cifra decimale) nei seguenti casi, non cumulabili fra di loro: • Impianti maggiori di 3 kW di potenza non integrati architettonicamente, i cui soggetti responsabili impiegano l’energia elettrica prodotta in modo tale da conseguire il titolo di autoproduttori (ai sensi dell’art. 2, comma 2 del D. Lgs. n. 79/99 e successive modifiche e integrazioni); • Impianti i cui soggetti responsabili sono scuole pubbliche o paritarie di qualunque ordine e grado o strutture sanitarie pubbliche; Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2005-06

  10. Ulteriori incentivi sulle tariffe • Impianti integrati (integrazione “totale” ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera b3) del DM 19 febbraio 2007 sostituzione di coperture in eternit o comunque contenenti amianto realizzati in superfici esterne degli involucri di edifici, fabbricati e strutture edilizie di destinazione agricola • Impianti i cui soggetti sono Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti in base all’ultimo censimento ISTAT (incluse Municipalità e Circoscrizioni, sempre che abbiano una loro autonomia e siano sotto i 5000 abitanti). Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2005-06

  11. Ulteriori incentivi sulle tariffe • Per gli impianti fotovoltaici operanti in regime di scambio sul posto e che alimentano, anche parzialmente, utenze ubicate all’interno o asservite a unità immobiliari di edifici, è prevista l’applicazione di un premio aggiuntivo abbinato all’esecuzione di interventi che conseguono una riduzione del fabbisogno energetico degli edifici. Tale premio consiste in una maggiorazione percentuale della tariffa (con arrotondamento commerciale alla terza cifra decimale), pari alla metà della percentuale di riduzione del fabbisogno di energia conseguita e certificata. Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2005-06

  12. Ulteriori incentivi sulle tariffe • In tutti i casi, compresa la reiterazione di interventi che conseguono ulteriori riduzioni del fabbisogno di energia, il premio non può superare la percentuale del 30% della tariffa riconosciuta alla data di entrata in esercizio degli impianti. • Il premio spetta altresì, nella misura del 30% qualora le unità immobiliari o edifici siano stati completati successivamente alla data di entrata in vigore del decreto e conseguano, sulla base di idonea certificazione, un valore limite di fabbisogno di energia annuo per metro quadrato di superficie utile dell’edificio o unità immobiliari, inferiore di almeno il 50 % rispetto ai valori riportati nell’allegato C, comma 1, tabella 1, del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, e successive modificazioni e integrazioni. Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2005-06

  13. 3° TAPPA: entro 60 giorni dall’entrata in esercizio dell’impianto Richiesta cessione tariffa Soggetto responsabile Iter per accedere agli incentivi 3 TAPPE 1° TAPPA: Manda il progetto preliminare e chiede la connessione alla rete GSE Soggetto responsabile 2° TAPPA: ultimato l’impianto Comunica la fine dei lavori GSE Soggetto responsabile GSE Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2005-06

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