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SENEGAL

Senegal. SENEGAL. Di Elisabetta Cataldi,Alice Durante,Arianna Olivari,Federica Righi e Silvia Rota. Elisabetta Cataldi, Alice Durante, Arianna Olivari, Federica Righi, Silvia Rota. DATI GENERALI. Nome completo: Repubblica del Senegal Superficie: 196190 kmq Lingua ufficiale: Francese

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Presentation Transcript


  1. Senegal SENEGAL Di Elisabetta Cataldi,Alice Durante,Arianna Olivari,Federica Righi e Silvia Rota Elisabetta Cataldi, Alice Durante, Arianna Olivari, Federica Righi, Silvia Rota

  2. DATI GENERALI • Nome completo:Repubblica del Senegal • Superficie: 196190 kmq • Lingua ufficiale:Francese • Capitale:Dakar • Governo:Repubblica Democratica Presidenziale • Moneta: Franco CFA • Religione: Mussulmani Sunniti (94%), Cristiani (5%), Animisti(1%) • GruppiEtnici:Wolof(43%)Serer(15%),Fula(23%) • Popolazione:10.284.929 ab. • Densità: 52 ab/kmq • Mortalità infantile: 60%0 • Speranza di vita: 63 anni • Ingresso ONU: 28 settembre 1960 • PIL pro capite:750$ • ISU:0,499(basso) • Festa nazionale: 4 aprile

  3. MORFOLOGIA • Confini: Nord:Mauritania • Est: Mali • Sud: Guinea-Bissau • Ovest: Gambia ed Oceano Atlantico • Orografia: la maggior parte del Senegal è un bassopiano ondulato. Le alture sono modeste, il rilievo principale è il Fouta Djalon. • Idrografia: il fiume principale è il Senegal, che è anche il confine naturale con la Mauritania. Altri fiumi importanti sono : il Gambia, il Saloum. • Il Casamance. Le loro foci ad estuario sono ricoperte di mangrovie e sono fiumi a regime torrentizio. Il lago principale è Lac de Guiers. • Clima:caldo tropicale. Con una stagione secca ed umida. La zona nord-orientale rischia la siccità,nel Sud si verificano abbondanti precipitazioni.Inoltre il Senegal è a rischio desertificazione. • Arcipelaghi:il Senegal ne è ricco, il più importante è quello di Cabo Verde. • Flora: cespugli incolti. In alcune regioni sono presenti distese di BAOBAB e bombaci e di mangrovie. • Fauna: leoni, leopardi, scimpanzè,elefanti, ippopotami, oltre a varie specie di insetti, uccelli, rettili

  4. UN PO’ DI STORIA Tra il IX e il XIII secolo il Fuuta Tooro (Valle media e inferiore del fiume Senegal) si trovava su rotta una commerciale transahariana, questa regione fu successivamente nell’orbita dell’autorità dei tre grandi imperi dell’epoca: l'impero del Ghana (IV-XI secolo), quello del Mali (XIII-XVI secolo) e quello di Gao (fine XV-XVII secolo). Qui comparve il primo regno senegalese di cui si abbia notizia storica, quello di Tekrur, in quel periodo dominato dalla dinastia dei Dia-Ogo (o Dyago), tributario dell'Impero del Ghana. . Secondo il cronista arabo Al Bakhri (1080), il re peul Waar Jaabi accolse amichevolmente le avanguardie degli Almoravidi che arrivavano dal sud del Marocco, si convertì all’Islam nel 1040 e intraprese, a sua volta, l’islamizzazione delle popolazioni del suo regno e dei piccoli regni toucouleur confinanti, causando lo spostamento verso sud di alcuni gruppi etnici refrattari alla conversione. I sereer si trasferirono nel Siin-Saalum, i wolof verso il fiume M’Boum dove, tra il XIII e il XIV secolo, fondarono il regno del Jolof che, dopo il 1280, diede vita all’impero del Gran Jolof. Il primo insediamento stabile di europei,soprattutto dei Portoghesi,fu sull'isola di Gorèe,nel 1500. Nel 1659 divenne francese, e questi fondarono la città di Saint-Louis che diventò la prima capitale del Senegal. Durante tutto il XVII e XVIII secolo francesi, inglesi e olandesi si diedero battaglia per il controllo della regione, finché il Trattato di Versailles del 1783 la assegnò definitivamente ai francesi. Questo fu dunque il periodo ben noto della tratta degli schiavi. All’inizio del XIX secolo, i possedimenti francesi si limitavano alle aree costiere; in seguito all’abolizione della schiavitù (1878), si ridusse la loro attività. Dal 1850 la politica coloniale francese cambiò e cominciarono ad espandersi verso il Sudan in cerca di materie prime. La colonizzazione francese del Senegal fu sancita nel 1884 – 1885. Nel 1902 la sede centrale del governo venne trasferita a Dakar che, fondata nel 1857, dal 1904 divenne la capitale dell'Africa occidentale francese (Saint Louis restò capitale del Senegal fino al 1957).A tutt’oggi la capitale del Senegal è Dakar. Il processo di emancipazione e indipendenza dei paesi sottomessi alla dominazione coloniale iniziò dopo la seconda guerra mondiale. Per favorire la rinascita di antiche identità storiche e culturali, nel gennaio del 1959 Senghor promosse una federazione fra il Senegal e il Sudan francese (l'attuale Mali): la Federazione del Mali. Il Senegal ottenne l’indipendenza dalla Francia nel 1960. Nel 1982 il paese si unì con il Gambia nella confederazione del Senegambia che, presieduta da Diouf, si sciolse nel 1989; nel 1991 i due paesi sottoscrissero un nuovo trattato di cooperazione. La fine degli anni Ottanta fu segnata da tensioni al confine con la Mauritania. Nel 2000 divenne presidente Abdoulaye Wade.

  5. Il Gambia Entro i confini del Senegal si sviluppa un'altra nazione autonoma, il Gambia. Si tratta di una stretta lingua di terra, larga da 48 a 24 chilometri, che dalla costa si spinge verso l'interno per 320 chilometri sulle due sponde del fiume omonimo; il più piccolo, e tra i più poveri, degli stati africani, una enclave di lingua inglese in un territorio totalmente francofono, tanto povero da non possedere alcun ponte per varcare il fiume. Forse proprio per questi motivi sono finora risultati vani tutti i tentativi compiuti per arrivare ad una federazione tra i due stati. Sta di fatto che per andare via terra dalla capitale fino alla Casamance (un’aria del Senegal a sua del Gambia) occorre varcare due frontiere, passaporto alla mano.

  6. L’Isola di Goree Gorée è un'isola del Senegal sita a 3 km al largo di Dakar, è stata proclamata Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO nel 1978 Sull'isola si trova la "Maison des Esclaves", la casa degli schiavi dalla quale sono transitati milioni di africani strappati alla loro terra d'origine per essere portati, fatti schiavi, nelle Americhe. L'isola fu usata per gli imbarchi fino al 1848 anno in cui venne abolita la schiavitù L'isola fu anche capitale del paese per soli due anni tra il 1785 e il 1787 Gli abitanti sono circa 2.000, in prevalenza di religione musulmana, con una forte percentuale di cattolici e con una significativa presenza di artisti: pittori, scultori, musicisti.

  7. Maison Des Esclaves

  8. Economia Agricoltura, allevamento e pesca La monocoltura delle arachidi è stata a lungo la base dell'economia senegalese, ma nel tempo ha perso relativamente importanza a favore di altre colture industriali come cotone, canna da zucchero e tabacco. I prodotti di sussistenza come miglio, frumento e riso, coltivati nell'area meridionale, non sono sufficienti a soddisfare il fabbisogno interno, e pertanto il Senegal è costretto a ricorrere alle importazioni internazionali. In crescita è l'industria della pesca, che alimenta un quarto delle esportazioni; Dakar è il primo porto peschereccio del Senegal e dell'Africa. L'allevamento e il patrimonio forestale costituiscono discrete risorse. Industria e terziario Il settore minerario ruota intorno all'estrazione di fosfati. L'industria è attiva nei settori alimentare e tessile. Il commercio è abbastanza sviluppato, grazie soprattutto a una rete di comunicazioni (ferroviarie e stradali) assai più efficiente rispetto ai paesi limitrofi; le ferrovie collegano Dakar con il Mali, mentre la navigazione interna è favorita dalla presenza di lunghi fiumi navigabili. Il turismo è in crescita e rappresenta una voce importante nell'economia del Senegal; le mete più visitate sono le riserve naturali del sud e le belle spiagge sabbiose; un evento di richiamo internazionale è la Parigi-Dakar, celebre corsa automobilistica e motociclistica che si tiene ogni anno dal 1979.

  9. Religione Secondo le statistiche ufficiali, la popolazione senegalese è composta da musulmani sunniti per il 94%, da cristiani per il 5% e da animisti per il restante 1% Molti senegalesi si dichiarano musulmani o cattolici ma sono in realtà legati anche a forme di religione tradizionale. Un profondo processo di sincretismo (tendenza a conciliare elementi culturali, filosofici o religiosi eterogenei) ha reso possibile la coesistenza delle religioni tradizionali con quelle rivelate.

  10. Religioni

  11. Ordinamento istituzionale Il Senegal è una Repubblica. Il capo di Stato è Abdoulaye Wade. Il Senegal è ordinato come Repubblica democratica presidenziale, laica e sociale, multipartitica La sovranità nazionale appartiene al popolo senegalese che la esercita attraverso i suoi rappresentanti o per via referendaria. La Costituzione senegalese dichiara l’adesione alla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino del 1789. Il potere esecutivo è esercitato dal Presidente della Repubblica; egli viene eletto per cinque anni. Il mandato è rinnovabile una sola volta. Il Presidente nomina il Primo Ministro e approva il Consiglio dei ministri. Il potere legislativo è esercitato da un'Assemblea Nazionale unicamerale che comprende 120 membri eletti dal popolo ogni cinque anni. Il Governo coordina la politica dello Stato sotto la guida del Primo Ministro. Il potere giudiziario è indipendente dal potere legislativo e dal potere esecutivo. Abdoulaye Wade

  12. La capitale Ogni due anni, per un mese intero, Dakar diventa la capitale africana dell'arte contemporanea in occasione di Dak'Art, la Biennale di Arte contemporanea africana promossa dal ministero senegalese della cultura allo scopo di promuovere l'arte e gli artisti africani sulla scena internazionale. Centinaia di opere vengono esposte e un clima di grande fervore e vivacità invade la città Dakar, situata sul promontorio di Capo Verde lungo la costa atlantica, è il principale porto africano, rinomato soprattutto per la pesca del tonno. Ha un aspetto moderno, con quartieri industriali e grandi palazzi sede di multinazionali, accanto ai quali si stende però una sterminata e degradata periferia.

  13. Musica Youssou N' Dour (Dakar 1 Ottobre 1959) è il primo musicista africano a essere diventato una popstar. Collaborazioni di prestigio e successo di vendite, ne hanno fatto un artista di fama internazionale. Nel 1957entrò nell’orchestra Star Band di Ibra-Kasse iniziando così una lunga esperienza tra le band di Dakar. Il celebre duetto con Nehen Cherry,con la quale cantò la splendida Seven Seconds, 1.500.000 di copie vendute, fu un successo in tutto il mondo «Il mio ruolo, più in generale il ruolo dell' artista oggi, dovrebbe essere quello di specchio per popoli diversi, un messaggero delle diversità culturali, vero patrimonio comune, attraversando i confini politici e le altre barriere create dagli uomini»

  14. Un assaggio di Senegal Preparazione :Tagliate a pezzi il pollo e lavatelo bene con acqua e sale. Preparate il nokos pestando 6 spicchi d’aglio, 2 dadi e il pepe e quindi mettetelo dentro e sopra i pezzi di pollo. Strizzateci sopra un limone, mettete tutto in una ciotola e lasciate riposare per un’ora. A parte tagliate le cipolle a pezzetti aggiungendo gli altri due dadi, un po’ di pepe, e due cucchiai di senape e fate marinare tutto insieme. Cuocete il pollo alla brace o nel forno per un’ora. In un’altra pentola mettete a cuocere nell’olio caldo la marinata di cipolle  a lento il fuoco, per 20-30 minuti finché le cipolle si cuociono ed evapora l’acqua che hanno fatto uscire. Preparare il riso bianco cotto al vapore.Quando tutte è pronto, mettere in un vassoio prima il riso, quindi il pollo e infine la marinata di cipolle. Guarnite con delle olive e servite. Buon appetito. La Yassa, nelle sue varianti con carne rossa, pesce o pollo, è uno dei piatti più buoni del Senegal. In genere si prepara per gli ospiti e viene accompagnato con riso bianco. Ingredienti: 1 Pollo1 kg di cipolle3 limoni OliveUn po’ di sale, 4 dadi, pepe, 6 spicchi d’aglioOlioSenape

  15. Grazie dell’attenzione

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