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RIFORMA DELLE SUPERIORI

RIFORMA DELLE SUPERIORI. 2 tempi per il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento Padova, 24 novembre 2009 - ticozzi.

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RIFORMA DELLE SUPERIORI

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  1. RIFORMA DELLE SUPERIORI 2 tempi per il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento Padova, 24 novembre 2009 - ticozzi

  2. l’iter normativo non è terminato,- i testi dei regolamenti non sono definitivi,- mancano indicazioni alle scuole su criteri per avvio nuovi percorsi, contenuti disciplinari, classi di concorso, ambiti e modalità per flessibilità, elenco opzioni attivabili,- permangono dubbi sul passaggio delle seconde classi al nuovo ordinamento. • situazione di incertezza gestionale - normativa • difficoltà nell’orientamento

  3. a fronte del prolungamento dei tempi per l’iscrizione degli studenti (27.02.2010)- e della complessità della azione amministrativa prevista dalle scelte sulla rete scolastica (MIUR, Regione, Province, USR …) L’attuale situazione di incertezza fornisce tempi ed occasioni utili (risorsa) nell’orientamento (già con diversi eventi), nella gestione (delle scuole e rete scolastica), per scelte ragionate, concordate e non affrettate, per un supplemento di riflessione e istruttoria, per evitare conflitti e fughe in avanti.

  4. Esempio: Provincia di Venezia e presidi istituti secondari 2^ grado • periodici incontri di verifica – confronto - per aree geografiche – per tipologia • concordate modalità comuni per l’orientamento: - presentare la scuola - il suo stile - i curricoli esistenti attualmente (ante riforma), - integrando con le notizie essenziali sulla riforma del settore e sui nuovi curricoli corrispondenti secondo le tabelle allegate allo schema di regolamento, - solo dopo l’effettiva approvazione e l’avvio della riforma, comunicare i curricoli precisi che effettivamente verranno attivati e autorizzati

  5. Esempio: Provincia di Venezia e presidi istituti secondari 2^ grado • periodici incontri di verifica – confronto - per aree geografiche – per tipologia • concordate modalità comuni per l’avvio della riforma: (“a bocce ferme”) • per il primo anno (di norma) attivare solo i nuovi curricoli corrispondenti secondo le tabelle allegate (evitando nuove istituzioni), • quindi osservare gli effettivi flussi di iscrizioni e le esigenze formative sociali e territoriali, • rinviare al secondo anno le scelte di istituzione di nuovi indirizzi, con conseguente adeguamento - riorganizzazione delle rete scolastica.

  6. Opportunità per orientamento: • Riforma come occasione di semplificazione e razionalizzazione del sistema scolastico, • Evidenziare la logica comune dei tre settori della riforma: didattica per competenze, continuità nei percorsi formativi, innovazione, didattica operativa, • Superare l’orientamento gerarchico (ceti sociali) con l’orientamento per attitudini, interessi, caratteristiche, curiosità, capacità, difficoltà, operatività, vocazioni, • Evidenziare le specifiche identità, esiti formativi e “vocazioni” culturali, tecnologiche e professionali caratterizzanti i diversi settori e indirizzi, • Mettere in luce gli snodi disciplinari, scientifici e tecnologici, nella logica della “soluzione di problemi”, • Continuità nel percorso delle scuole, con innovazione che si innesta sulla precedente esperienza ed esiti.

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