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Udine , 16 luglio 2013

Il piano di valutazione unitario (PUV) della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia stato di avanzamento – luglio 2013 presentazione al partenariato FSE 2014-2020. D.C. Finanze patrimonio e programmazione Servizio Pianificazione e coordinamento della finanza regionale

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Udine , 16 luglio 2013

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Presentation Transcript


  1. Il piano di valutazione unitario (PUV)della Regione Autonoma Friuli Venezia Giuliastato di avanzamento – luglio 2013presentazione al partenariato FSE 2014-2020 D.C. Finanze patrimonio e programmazione Servizio Pianificazione e coordinamento della finanza regionale Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici Udine, 16 luglio 2013

  2. Il Piano di Valutazione Unitario: gli orientamenti del QSN • Temi e domande valutative: (Il QSN estende l’obbligo di condurre valutazioni all’intera politica regionale, indipendentemente dalla fonte di finanziamento. Ciò non significa che tutti gli interventi sono oggetto di valutazione, ma che temi e domande di valutazione non trovano confini nelle diverse fonti di finanziamento) • gli effetti congiunti di diverse azioni, anche afferenti a diversi programmi, sullo stesso territorio e sugli effettivi servizi resi dall’azione pubblica complessivamente considerata • domande circoscritte su argomenti controversi e rilevanti. • valutazione ex post di interventi già realizzati e relativi a precedenti fasi di programmazione. • interazioni tra politiche comunitarie, nazionali, regionali esplicitando il valore aggiunto comunitario

  3. La valutazione in FVG Per la nostra Regione FVG attività consolidata (dalla programmazione 1998 … ) la valutazione - ex ante, on going ed ex post- dei programmi co-finanziati dall’Unione Europea, di norma sempre affidati a valutatori indipendenti da parte di ciascuna Autorità di Gestione. Nuova invece è l’esperienza avviata in questo periodo di programmazione 2007-2013 sulla base dell’impulso dell’Unione Europea che incoraggia gli stati e le regioni a mettere in atto valutazioni degli effetti delle politiche pubbliche“attuate attraverso programmi e progetti realizzati e da realizzare – finanziati da fonti diverse (comunitarie, nazionali, regionali) inclusi i Programmi di sviluppo rurale”. In sostanza la Commissione Europea ci spinge a valutare gli effetti di una singola politica (ad esempio quella di R&S) prendendo in considerazione tutte le misure adottate, che siano previste dai programmi operativi cofinanziati UE piuttosto che da fondi “regionali”, ma soprattutto a spostare l’attenzione dai risultati operativi (quanti contributi, quanti soggetti, quanto tempo, etc.) agli effetti realizzati (è cresciuta la spesa complessiva per R&S? è aumentato il tasso di innovazione delle imprese regionali? È migliorata la competitività delle imprese regionali? etc.). Questa spinta sta muovendo tutte le Regioni italiane, ognuna delle quali ha scelto un proprio personale approccio a questa nuova sfida.

  4. L’approccio programmatico e la valutazione in FVG • Storicamente, in RAFVG, tradizione di visione unitaria delle politiche regionali, rappresentata dal “Piano Regionale di Sviluppo” (LR 7/1981) • Aggiornata con l’introduzione di: • “Piano Strategico e Piano triennale” come strumenti dell’Amministrazione Regionale (Regolamento di Organizzazione, 2004) • Documento di programmazione economico-finanziaria regionale e documenti della decisione di bilancio (LR 21/2007) • Supportata da analisi di scenario e di posizionamento del sistema economico territoriale (Compagno, Monitor, Ambrosetti, BAK, KPMG, …) • Rinforzata da impostazione UE (QSN, DSR-DUP, 2007) • Da ridefinire per il futuro nel nuovo contesto UE/Stato: Legge di stabilità, Decisione di Finanza Pubblica, coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri e dell’Unione, Piano della performance, etc….)

  5. Competizione - coesione • Le imprese competono; le persone competono; • anche i territori competono? • Le dinamiche economiche internazionali tendono alla concentrazione delle attività economiche • La concentrazione lascia territori/persone ai margini dello sviluppo • La concentrazione arricchisce, la marginalità impoverisce • Ai margini potremmo esserci (o trovarci) anche noi • Sì: i territori competono per essere “attrattivi” di attività economiche • Per contrastare adeguatamente le forze che puntano alla concentrazione serve massa critica e sinergia tra una pluralità di interventi

  6. Coesione - Competizione • Il processo può essere osservato a diverse scale territoriali: • UE vs MONDO • IT vs UE • FVG vs altre Regioni (IT e UE) • Tra sub-aree regionali (montagna vs città; aree agricole vs ZI-ZA, etc.) • Perciò potremmo parlare di sviluppo e coesione alle diverse scale territoriali…

  7. Il PUV della Regione FVG alcune scelte cruciali: il punto di vista: l’attività valutativa, che vogliamo mettere in campo, è orientata alla ricerca delle correlazioni tra l’evoluzione delle variabili socioeconomiche e le politiche implementate (dai programmi comunitari e più in generale dai programmi regionali); la valutazione unitaria si occupa degli effetti e non dei risultati. l’obiettivo conoscitivo: con le ricerche che faremo ci prefiggiamo sia di indagare quanto un intervento sia in grado di raggiungere i propri obiettivi specifici sia di conoscere se e come gli effetti di ogni intervento abbiano influenzato il raggiungimento degli obiettivi di altri interventi attraverso la scomposizione dell’effetto congiunto delle diverse politiche nelle sue singole determinanti; la valutazione si occupa del sistema. il processo partecipato: il processo, già avviato per la definizione dell’agenda dei temi valutativi, esige il coinvolgimento sia delle autorità di gestione dei fondi comunitari che delle direzioni di linea responsabili di programmi/azioni/interventi presi in considerazione, sia degli stakeholder esterni (gruppo di coordinamento e gruppi di pilotaggio); la valutazione è un processo di apprendimento collettivo. il metodo: le ricerche dovranno essere svolte di norma con approccio controfattuale (salvo che il tema ed il campo di indagine non si presti) ed i risultati dovranno essere sottoposti a meta-valutazione (vaglio della comunità dei valutatori); la valutazione è un processo aperto.

  8. Dal PUV all’Agenda analitica • È il documento preliminare della valutazione unitaria, che risulta dalla raccolta e dalla sistematizzazione delle esigenze di valutazione espresse dalle Direzioni Centrali e da altri soggetti coinvolti, sottoposto al Gruppo di coordinamento e quindi alla Giunta Regionale per la decisione dei temi di valutazione unitaria e del loro ordine di priorità. • Le chiavi interpretative adottate: • Costruire dei percorsi di ricerca e adottare degli strumenti di indagine che permettano di leggere la situazione attuale, le dinamiche in corso e gli effetti di breve periodo nel contesto di un quadro evolutivo di medio e lungo termine; • perseguire una lettura integrata dei diversi aspetti che si ritengono determinanti per la competitività presente e soprattutto futura del sistema Friuli Venezia Giulia; • focalizzare l’esercizio della valutazione unitaria sull'esperienza della programmazione dei fondi europei - strutturali e non - e sui risultati e gli impatti conseguiti con i programmi operativi nel corso dell'ultimo decennio con l’obiettivo di avere: • una stima più precisa dell’aggiuntività e addizionalità dei fondi strutturali per le politiche di sviluppo regionale • una valutazione della coerenza d'insieme e della continuità delle azioni che ne sono conseguite; • Mantenere un'attenzione particolare, nell'impostazione e nello sviluppo della valutazione unitaria, agli sviluppi del quadro europeo di riferimento (Europa 2020, futuro delle politiche di coesione); • Contribuire a costruire una “piattaforma” di conoscenza e di analisi che permetta di orientare e indirizzare al meglio i futuri programmi relativi ai fondi europei e in generale le strategie di recupero dalla crisi e di sviluppo regionali.

  9. I 10 temi chiave 5 2 3 4 1 6 8 9 10 7

  10. L’affidamento delle ricerche valutative Le attività di ricerca valutativa sono state ripartite in 10 lotti ed affidate a valutatori indipendenti (con gara pubblica):

  11. Il processo di valutazione per macro fasi

  12. Supporto e accompagnamento del processo di valutazione • Formazione dei partecipanti • L’obiettivo è rinforzare le competenze dei partecipanti al processo di valutazione perché possano dialogare utilmente con i valutatori indipendenti e comprendere meglio la portata delle loro conclusioni • La formazione riguarda sia metodologia e tecniche di valutazione che le «frontiere» della discussione tematica in corso a livello nazionale ed europeo • Meta valutazione e diffusione dei risultati • Gli obiettivi sono sollecitare la responsabilità dei valutatori e supportare una discussione pubblica più informata sulle politiche e sui loro effetti • workingpaper: discussione metodologica • peerreview: revisione del lavoro di ricerca e delle conclusioni • presentazioni pubbliche

  13. Indagini sul campo Tutti i percorsi di ricerca valutativa prevedono indagini sul campo (interviste; colloqui con testimoni privilegiati; focus group)

  14. Le domande valutative per il lotto 4: innovazione & ricerca Le domande preliminari (agenda): costruire un quadro aggiornato sulla domandadi R&I esistente in regione, oltre che le basi per la realizzazione di un sistema informativo che permetta di leggerne le evoluzioni nel tempo; sviluppare un approfondimento dettagliato e sistematico sugli ambiti di specializzazione dell'offerta, partendo dal quadro conoscitivo già acquisito da parte della Regione Friuli Venezia Giulia; valutare le ipotesi di miglioramento della collaborazione tra impresa-ricerca-pubblica amministrazione; costruire scenari di riferimento, che permettano di individuare i “futuri possibili” della R&I in Regione verso cui orientare le scelte politiche, tenendo conto della domanda potenziale di R&I, individuabile presso il sistema delle imprese della regione, al fine di facilitare l’assunzione di opportune scelte di indirizzo politico finalizzate stimolare l'emergere di tali potenzialità; effettuare una “gap analysis” sul sistema della R&I in regione Friuli Venezia Giulia e sul suo posizionamento, quale base di riferimento critica, complementare rispetto a quanto precedentemente definito al fine di identificare gli indirizzi da assumere a livello di scelte politiche.

  15. Le domande valutative per il lotto 4: innovazione & ricerca

  16. Le domande valutative per il lotto 5: regolazione e semplificazione

  17. Le domande valutative per il lotto 6: ISTRUZIONE E FORMAZIONE

  18. Le domande valutative per il lotto 7: OCCUPAZIONE • Che relazione c’è tra politiche che puntano ad un mercato del lavoro maggiormente inclusivo (sia dal punto di vista della maggiore permanenza dei lavoratori anziani, sia nell’inserimento delle donne, dei giovani, dei gruppi a rischio di esclusione sociale); politiche economiche che dovrebbero puntare ad un aumento della base occupazionale; proiezioni demografiche. • Qual è l’andamento occupazionale nel contesto delle politiche dell’invecchiamento attivo • Qual è il comportamento delle imprese regionali nei confronti da un lato alla spinta delle politiche previdenziali e fiscali a rimanere nel mercato del lavoro, e dall’altra a quelle dell’economia globale ad innovare, ad investire nella ricerca e sviluppo, ad operare nella knowledge-based economy. • Comprendere meglio le variazioni tendenziali e congiunturali dell’occupazione giovanile ed in particolare valutare la tipologia di occupazione trovata (settori di eccellenza della regione, settori dell’economia della conoscenza o tradizionali ….) e le modalità di inserimento (contratti di apprendistato, tempi determinati, contratti a progetto) ed il tipo di formazione perseguito. • Valutare lo sviluppo e le applicazioni del concetto di “flessicurezza” in regione, analisi della regolamentazione "intelligente", di modelli di lavoro in evoluzione (orari, lavoratori distaccati, ecc.), della flessibilità geografica e professionale e dei nuovi rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro

  19. Le domande valutative per il lotto 8: POVERTA’ • Valutare le tendenze relative alla disuguaglianza nella distribuzione del reddito tra le diverse categorie della popolazione (per livelli di istruzione, per classi di età, per categorie …) e tra le diverse aree della regione (valutazione del livello di “coesione interna” del sistema regionale). • Valutare l’andamento tendenziale della povertà degli individui (povertà relativa), che mostra un aumento dal 2007 con cambio delle tendenze precedenti ed in particolare studiare le nuove forme di povertà, anche degli occupati, anche in relazione con gli interventi posti in atto dalla Regione FVG. • Studiare le dinamiche di caduta del reddito famigliare al di sotto degli indici minimi, conseguenti ai fenomeni combinati di cambiamento della struttura famigliare e di invecchiamento della popolazione. Analisi del bisogno Offerta di servizi di contrasto alla povertà adeguatezza degli strumenti regionali di contrasto alla povertà rispetto ai bisogniidentificati, anche in un’ottica di fornire indicazioni sulla nuova programmazione.

  20. Le domande valutative per il lotto 9: PARI OPPORTUNITA’ Promozione dell’ottica di genere (gender mainstreaming) nell’ambito delle politiche regionali di coesione finanziate dai fondi strutturali e regionali Promozione della partecipazione paritaria di donne e uomini al mercato del lavoro e avanzamento della qualità dell’occupazione femminile Lavoro e conciliazione dei tempi di vita Sostenibilità delle pratiche sperimentate e quindi capitalizzazione delle esperienze

  21. Le domande valutative per il lotto 10: ANALISI DI CONTESTO /1 b) costruire un sistema statistico-informativo, articolato secondo i domini delle politiche di coesione, in grado di fondare le scelte di orientamento politico su un quadro fattuale solido e attendibile La costruzione del quadro di contesto regionale si basa su un sistema statistico informativo composto da una selezione di indicatori specifici per ciascun dominio delle politiche di coesione. L’analisi di contesto si fonda inoltre su dati acquisiti dalle fonti statistiche regionali e territoriali, nazionali e sovranazionali disponibili. La lettura del contesto è articolata secondo una serie di ambiti, coincidenti con i domini delle politiche di coesione; ciascun ambito è a sua volta articolato in sotto-temi la cui analisi non è necessariamente esaurita all’interno del corrispondente dominio, ma può comparire in altri domini con diversi livelli di approfondimento. Gli ambiti di analisi sono riportati di seguito. a) sviluppare un quadro conoscitivo di base tramite una robusta analisi di contesto della realtà regionale La costruzione del quadro di contesto risponde ai propositi della valutazione unitaria in ordine alla finalità conoscitiva, di sostegno alle decisioni e di trasparenza, prevista dal QSN. Il quadro conoscitivo è articolato secondo una serie di elaborazioni di dati e di indicatori specifici, necessari alla conoscenza capillare dei fenomeni. La messa a punto del quadro di contesto riflette l’attenzione ai fenomeni strutturali e agli aspetti critici che caratterizzano il processo di governance legato alla programmazione e alla gestione delle politiche regionali, indipendentemente dalla fonte di finanziamento. In tal modo sarà possibile fornire un quadro esaustivo della realtà regionale dove gli aspetti non attinenti alle fonti di finanziamento riconducibili ai fondi strutturali vengono trattati in modo complementare ai temi affrontati dai Programmi operativi regionali, in accordo con l’obiettivo di fornire alla politica regionale una base conoscitiva unitaria. 1. Quadro macroeconomico 2. Quadro demografico 3. Istruzione e formazione 4. Condizioni economiche delle famiglie 5. Welfare 6. Sistema produttivo. 7. Lavoro. 8. Dotazione infrastrutturale. 9. Territorio, tutela ambientale e sviluppo sostenibile.

  22. Le domande valutative per il lotto 10: ANALISI DI CONTESTO /2 c) sviluppare il sistema informativo in modo da assicurare la visione chiara ed aggiornata del posizionamento regionale rispetto ad altri sistemi competitors; La lettura degli indicatori e delle evidenze statistiche, condotta in modo congiunto tra i diversi domini delle politiche di coesione e in chiave comparata con i territori contermini, consente l’individuazione del posizionamento competitivo della Regione rispetto ai sistemi competitors. In particolare la ricostruzione analitica di un simile quadro di contesto è prodromica allo sviluppo di una lettura critica di ricostruzione del quadro normativo dal livello comunitario a quello nazionale e a quello regionale, consentendo di verificare se gli adattamenti operati siano funzionali alle specificità e alle priorità regionali. L’analisi si doterà di una adeguata strumentazione che permetta di individuare cluster regionali o sub-regionali che identifichino il posizionamento competitivo della Regione. Il quadro descrittivo del contesto regionale sarà pertanto arricchito da una lettura unitaria degli indicatori, ricorrendo sia alla selezione di specifici indicatori chiave, sia ad operazioni di sintesi della grande mole di informazione disponibile, tramite le opportune strumentazioni analitiche. d) disegnare, costruire e impostare una struttura gestionale che permetta di mantenere nel tempo un sistema di indicatori La mappatura degli indicatori prevede l’analisi dei programmi operativi delle due tornate di programmazione 2000-2006 e 2007-2013. L’operazione è condotta con finalità di sviluppo del benchmarking territoriale, privilegiando gli indicatori che consentono il confronto della Regione e delle province con territori contermini e che garantiscono una profondità delle serie storiche in grado di evidenziare anche tendenze di medio e lungo periodo, al fine di cogliere gli elementi strutturali del contesto regionale. L’analisi di benchmarking territoriale è condotta in modo da definire, parallelamente alla definizione del quadro di contesto, una procedura di produzione del sistema informativo, proponendo un’analisi critica delle fonti statistiche analizzate in termini di capacità informativa, tempestività e comparabilità temporale e spaziale del dato prodotto: ciò consente all’Amministrazione di replicare, aggiornare ed estendere, dove necessario, la base informativa.

  23. Le domande valutative per il lotto 10: ANALISI DI CONTESTO /3 e) contribuire, attraverso la formulazione di raccomandazioni e indicazioni strategiche e operative, alla funzionalità del sistema in termini di supporto alle decisioni di orientamento e di indirizzo politico Parallelamente alla definizione e all’analisi dei quadro di contesto saranno discussi con l’Amministrazione i fondamenti di un possibile percorso strategico finalizzato a promuovere processi di governance maggiormente supportati da evidenze empiriche. In particolare i modelli di governance - in special modo quelli caratterizzati da più livelli, comunitario, nazionale, regionale, territoriale - necessitano di un adeguato apparato di monitoraggio e valutazione delle politiche. Ciò consente di garantire maggiori livelli di trasparenza dell’attività normativa, basata su robuste evidenze empiriche degli ambiti oggetto di riforma, su processi strutturati di reporting statistico e sulla valutazione sistematica degli interventi.

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