1 / 41

«PRONTI PER APPRENDERE»

«PRONTI PER APPRENDERE». PROGETTO DI OSSERVAZIONE SISTEMATICA DEI CINQUENNI SORBOLO, 27.11.2013 (Isabella Ruffini). Che cosa significa essere pronti per la scuola primaria?. Saper padroneggiare competenze-abilità che consentano di essere idonei al passaggio per la scuola primaria.

nikita
Download Presentation

«PRONTI PER APPRENDERE»

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. «PRONTI PER APPRENDERE» PROGETTO DI OSSERVAZIONE SISTEMATICA DEI CINQUENNI SORBOLO, 27.11.2013 (Isabella Ruffini) Isabella Ruffini

  2. Che cosa significa essere pronti per la scuola primaria? • Saper padroneggiare competenze-abilità che consentano di essere idonei al passaggio per la scuola primaria. Isabella Ruffini

  3. Come individuare gli alunni a rischio? • La check-list individua i segni premonitori di quelle difficoltà che, nei primi anni della primaria, potrebbero evolversi in disturbi specifici dell’apprendimento. Isabella Ruffini

  4. Strutturazione della lezione • La normativa vigente in favore del successo formativo • Il ruolo della scuola dell’infanzia • Presentazione della checK-list per i cinquenni • Consegna per i docenti Isabella Ruffini

  5. Introduzione normativa Scopriamo il posto importante che detiene la scuola dell’infanzia ai fini : - dellaprevenzione delle difficoltà - del successo formativo Attraverso • Legge 170/2010 • Decreto 12.07.2011 • Decreto 17.04.2013 Isabella Ruffini

  6. Articolo 3 legge 8 Ottobre 2010, n.170 Si attribuisce alla scuola il compito di svolgere attività di individuazione precoce dei casi sospetti di Disturbo Specifico di Apprendimento (di seguito DSA). Ai docenti si richiede: • distinguere la difficoltà di apprendimento di origine didattica ambientale Isabella Ruffini

  7. L’iter previsto dalla legge si articola in 4 fasi: • individuazione degli alunni che presentano difficoltà significative di lettura, scrittura, calcolo; • attivazione di percorsi didattici mirati al recupero di tali difficoltà; • segnalazione dei soggetti «resistenti» all’intervento didattico; • Comunicazione alle famiglie per l’avvio di un percorso diagnostico presso i servizi sanitari. Isabella Ruffini

  8. La difficoltà e il disturbo Le difficoltà di apprendimento possono essere superate. Il disturbo, avendo una base costituzionale: - resiste ai trattamenti messi in atto dall’insegnante; - persiste nel tempo, pur potendo presentare notevoli cambiamenti. Isabella Ruffini

  9. Il ruolo della scuola dell’infanzia Lo studente DSA, per definizione, può essere riconosciuto con certezza solo quando entra nella scuola primaria, quando cioè viene esposto ad un insegnamento sistematico della lettura, scrittura e calcolo. E’ tuttavia noto che tali apprendimenti si costruiscono a partire dalla maturazione di molteplici competenze che sono chiaramente riconoscibili sin dalla scuola dell’infanzia. Isabella Ruffini

  10. Decreto 12.07.2011 Linee Guida per il diritto allo studio degli studenti con DSA. In riferimento alla scuola dell’infanzia, si pone l’osservazione sistematica al centro dell’azione precoce di individuazione delle difficoltà di apprendimento. (cfr paragrafo 4.1) Isabella Ruffini

  11. Decreto 17.04.2013 Linee Guida per la predisposizione di protocolli regionali per l’attività di individuazione precoce di casi sospetti (paragrafo 1) Lo scopo è di redigere un profilo di funzionamento, non di classificare gli alunni. Isabella Ruffini

  12. La check-list 1. Che cos’è? E’ una lista di controllo che permette di verificare di un’abilità: -la presenza; -l’assenza; -la performance. 2. Quale obiettivo? Polarizzare l’attenzione degli insegnanti sui cinquenni i quali, a giudizio dei genitori e con il parere delle insegnanti infanzia, possono entrare come anticipatari nella scuola primaria. Isabella Ruffini

  13. Perché i cinquenni? I bambini di 5 anni -60 mesi- hanno maturato competenze (insieme di conoscenze e abilità) che in bambini di 4 anni sono ancora considerate in fase di sviluppo. Isabella Ruffini

  14. Chi sono gli esecutori della check-list? Gli insegnanti della sezione in quanto si trovano in una posizione privilegiata: • conoscono bene i loro alunni per il contatto quotidiano; • i bambini non alterano il loro comportamento naturale, ciò invece si potrebbe verificare se a somministrare il questionario fosse una persona estranea. Isabella Ruffini

  15. Alcune parole-chiave • Competenza: combinato di conoscenze e saper fare messa in atto per risolvere un problema concreto • Abilità: saper fare (nuotare, andare in bici,…) • Capacità: l’attitudine(Marco è portato per ….) • Performance azione svolta con aiuto (docente, compagno, gruppo) Isabella Ruffini

  16. Struttura dello strumento Si compone di 66 items suddivisi in 2 sezioni principali: • abilità generali (comportamento, motricità, comprensione linguistica, espressione orale, metacognizione); • abilità specifiche (prerequisiti di apprendimenti strategici perché riferiti al leggere, scrivere e contare). Isabella Ruffini

  17. ABILITA’ GENERALI :Aspetti comportamentali Isabella Ruffini

  18. Motricità Isabella Ruffini

  19. Comprensione linguistica Isabella Ruffini

  20. Espressione orale Isabella Ruffini

  21. Metacognizione Isabella Ruffini

  22. ABILITA’ SPECIFICHE o PREREQUISITIPre-matematica Isabella Ruffini

  23. Pre-matematica Isabella Ruffini

  24. Isabella Ruffini

  25. Pre-alfabetizzazione Isabella Ruffini

  26. Pre-alfabetizzazione Isabella Ruffini

  27. Procedura per la compilazione La compilazione del questionario prevede che: • l’insegnante prenda visione di tutte le domande contenute, in modo da orientare scrupolosamente l’osservazione sui bambini; • l’osservazione deve avvenire per almeno una settimana; • al termine si risponderà a tutti gli items; • considerare ciascun item indipendentemente dagli altri. Isabella Ruffini

  28. VALUTAZIONE Si chiede all’insegnante di fornire una valutazione sulle prestazioni dei bambini espresse negli items, utilizzando una scala a 3 livelli: 1) riuscito (R) 2) emergente (E) 3) non riuscito (NR) Isabella Ruffini

  29. ATTRIBUZIONE DEL GIUDIZIO Le risposte si riferiscono ad una valutazione del possesso di una determinata abilità o giudizio sulla frequenza con cui compare un determinato comportamento, per cui: valutare i bambini obiettivamente e non nelle loro prestazioni migliori e/o potenziali perché sopravvalutarli significa privarli della possibilità di un intervento di potenziamento tempestivo. Isabella Ruffini

  30. CONSIGLI • E’ opportuno riservare l’utilizzo del livello “Riuscito” ai soli casi in cui i comportamenti/abilità osservati dimostrano di essere padroneggiati in modo completo e sicuro; b) nelle situazioni di incertezza, tra 2 livelli possibili, scegliere sempre il livello più basso. Isabella Ruffini

  31. L’esperienze compiuta in alcune scuole del territorio parmense • Frequenza: • costante (il bambino ha frequentato per tutto l’anno regolarmente); • saltuaria (durante l’anno ci sono stati periodi di breve assenza); • periodica (la frequenza è stata intervallata da periodi di lunga assenza); • scarsa (il bambino è stato quasi sempre assente). Isabella Ruffini

  32. Relazione scuola/famiglia: • collaborativa (sensibile e attenta alle richieste della scuola); • poco partecipe; • assente. Isabella Ruffini

  33. Percorso di crescita: - soddisfacente (lo sviluppo delle competenze e il livello delle abilità sono pienamente adeguate all’età e acquisite con sicurezza); - abbastanza soddisfacente (l’apprendimento progredisce regolarmente, il bambino ha raggiunto un livello discreto nello sviluppo delle competenze e ha buone possibilità di evolverle ulteriormente); Isabella Ruffini

  34. - discontinuo (l’apprendimento progredisce in maniera frammentaria e discontinua, il bambino ha ancora bisogno di essere stimolato individualmente); - minimo (lo sviluppo delle competenze e il livello di abilità esprimono una forte difficoltà del bambino). Isabella Ruffini

  35. Punti di forza -ciò in cui riesce meglio • Punti di debolezza -ciò in cui manifesta più difficoltà • Potenzialità -potrebbe fare …. Isabella Ruffini

  36. CONCLUSIONE La check-list è lo strumento che consente di: • individuare quelle lacune/carenze che possono essere sanate prima del passaggio alla scuola primaria; • reperire informazioni utili per argomentare il colloquio con la famiglia e le insegnanti di scuola primaria. Isabella Ruffini

  37. Consegna per i docenti interessati • Compilazione della check-list in due momenti dell’a.s. e per la precisione verso Gennaio,per orientare i possibili recuperi, e a Maggio/Giugno per redigere il profilo di funzionamento del bambino che passa alla primaria. Isabella Ruffini

  38. BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA • Terreni, Tretti, Corcella, Cornoldi, Tressoldi “IPDA” (Questionario osservativo per l’identificazione precoce delle difficoltà di apprendimento) Trento, Erickson, 2011. Isabella Ruffini

  39. A.Grossi, I. Ruffini “Traiettorie e parabole di sviluppo. Oltre i prerequisiti” in “Scuola Materna”, n°6 Febbraio 2013, pp 61-62-63-64-65 Editrice La Scuola, Brescia. • A.Grossi, I. Ruffini “La prospettiva emergente: bambini e nuova alfabetizzazione”, in “Scuola Materna”, n°2 Ottobre 2012, pp 12-13-14-15, Editrice La Scuola, Brescia. Isabella Ruffini

  40. Sitografia consigliata • http://istruzione.comune.modena.it/memo/Sezione.jsp?titolo=Bambini%20che%20contano&idSezione=2233 Sito dell’Università di Reggio E./Modena per la prematematica “Bambini che contano” Isabella Ruffini

  41. isabellaruffini@libero.it Grazie per l’attenzione Isabella Ruffini

More Related