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2° unità didattica. SPECIFICITA’ DELL’INFERMIERISTICA. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica.

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  1. 2° unità didattica SPECIFICITA’ DELL’INFERMIERISTICA a cura di : dott.ssa Alida Favro

  2. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica a cura di : dott.ssa Alida Favro

  3. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica • “Funzione specifica dell’infermiere è quella di assistere l’individuo, sano o malato, per aiutarlo a compiere tutti quegli atti tendenti al mantenimento della salute o alla guarigione o a prepararlo a una morte serena, atti che l’individuo compirebbe da solo se disponesse della forza, della volontà e delle cognizioni necessarie, e di favorire la sua partecipazione attiva in modo da aiutarlo a riconquistare il più rapidamente possibile la sua indipendenza” (Virginia Henderson) a cura di : dott.ssa Alida Favro

  4. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica • Negli ultimi decenni gli infermieri si sono attivati per acquisire nuove funzioni, sia reclamando il riconoscimento giuridico, sociale e anche economico, per l’esercizio di alcuni compiti riservati per lo più ai medici, siateorizzandouna competenza tecnica esclusiva nel campo del soddisfacimento di alcuni bisogni fondamentali dell’uomo. • Nella specifica attività dell’infermiere, confluiscono due fondamentali aspetti: il primo è in stretta interdipendenza con l’attività diagnostica e terapeutica del medico, il secondo, in forma sostanzialmente autonoma e indipendente, riguarda le azioni volte al prendersi cura della persona nel soddisfacimento di alcuni bisogni fondamentali. a cura di : dott.ssa Alida Favro

  5. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica I BISOGNI FONDAMENTALI DELL’UOMO secondo l’infermiera americana Virginia Henderson • 1.respirarenormalmente • 2. mangiaree bere in modo adeguato • 3. eliminare i residui biologici • 4. muoversi e adottare posture confortevoli • 5.riposare e dormire • 6. vestirsie spogliarsi • 7. mantenere la temperatura corporea nella norma • 8. tenere il corpo pulito e ordinato • 9. proteggersi dai pericoli dell’ambiente • 10. comunicare con i propri simili esprimendo emozioni, bisogni, paure o opinioni • 11. praticare la propria religione seguendo la propria fede e le proprie convinzioni • 12. occuparsi di un’attività in modo da sentirsi utili • 13.svagarsiin modo di distendersi e divertirsi • 14. imparare, scoprire o soddisfare la curiosità che porta a un normale sviluppo e a usare tutti i mezzi disponibili per la salute a cura di : dott.ssa Alida Favro

  6. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica a cura di : dott.ssa Alida Favro

  7. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica LO SCOPO DELL’ASSISTENZA INFERMIERISTICA Le varie azioni assistenziali infermieristiche sono mirate a soddisfare bisogni fondamentali della persona allo scopo di: aumentare l’INDIPENDENZA DELL’ASSISTITO al massimo grado possibile e quando ciò non sia fattibile è quello di EDUCARE IL DISABILE a convivere con le limitazioni imposte dalla sua condizione o consentirgli una MORTE SERENA a cura di : dott.ssa Alida Favro

  8. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica LA PROFESSIONALIZZAZIONE INFERMIERISTICA • Il riconoscimento dell’esclusiva competenza di un determinato campo di attività sanitaria costituisce il fondamento della recente professionalizzazione dell’assistenza infermieristica. • Secondo i criteri di analisi sociologica delle professioni proposti dalla scuola funzionalista, un’occupazione può acquisire le caratteristiche tipiche di una professione, allorquando vengono formalizzati un’area di competenza tecnica esclusiva derivante da conoscenze sistematicamente acquisite tramite una formazione specifica e un particolare ideale di servizio, reso esplicito aderendo ad un codice di regole professionali. a cura di : dott.ssa Alida Favro

  9. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica IL CONCETTO DI PROFESSIONE • Il termine professione deriva dal latino professum, composto da pro = davanti e fatēri = confessare, riconoscere. Che ha dichiarato apertamente. • Professare = mostrare pubblicamente di sentire. Definizione di PROFESSIONE comparsa per la prima volta • “Occupazione in cui la conoscenza professata in qualche settore della cultura o delle scienze è utilizzata nella sua applicazione ai problemi altrui o nell’esercizio di un’arte basata su di essa” Oxford English Dictionary, 1541 a cura di : dott.ssa Alida Favro

  10. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica IL CONCETTO DI PROFESSIONE Secondo il sociologo E. GREENWOOD (1957) sono 5 gli attributi che deve possedere una professione per contraddistinguersi da altri tipi di occupazione: • 1. UNA TEORIA SISTEMATICA(corpo di teoria organizzata in un sistema coerente per razionalizzare le sue operazioni in situazioni concrete) • 2. UN’AUTORITA’ PROFESSIONALE(riconoscimento che proviene dal cliente, dagli altri professionisti e dalla società in generale, che deriva dalla sua conoscenza specifica, competenza tecnica, autonomia, responsabilità e leadership) • 3. SANZIONI DELLA COMUNITA’ (monopolio dell’esercizio attraverso i titoli accademici e l’abilitazione dello Stato pena sanzioni per abuso di professione • 4. UN CODICE DEONTOLOGICO(regole di comportamento stabilite dalla professione stessa attraverso gli organi professionali a tutela del cliente, della professione e dell’organizzazione) • 5. UNA CULTURA PROFESSIONALE(valori, norme, regole e simboli professionali che si esprimono attraverso le organizzazioni ed associazioni professionali) a cura di : dott.ssa Alida Favro

  11. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica LA PROFESSIONALIZZAZIONE INFERMIERISTICA • L’infermieristica può essere vista sia comeprofessione, cioè un’insieme di azioni mirate ad uno scopo, sia come disciplina, cioè come insieme di conoscenze specifiche che ispirano le scelte operative (orizzonte scientifico e culturale della professione) • AFAF IBRAHIM MELEIS, un’infermiera statunitense contemporanea, afferma alcune tappe evolutive che hanno caratterizzato e accompagnato la ricerca di un identità di tipo professionale e di un campo d’azione proprio. • Ogni stadio ha contribuito ad affermare il ruolo dell’assistenza infermieristica nella società e a vederlo riconosciuto, in particolare attraverso l’esplicitazione dei requisiti scientifici della disciplina infermieristica. a cura di : dott.ssa Alida Favro

  12. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica LA PROFESSIONALIZZAZIONE INFERMIERISTICA Le tappe evolutive professionalizzanti di MELEIS • 1. Stadio della PRATICA, si riferisce al periodo che ha preceduto ogni forma di teorizzazione infermieristica, coincide esclusivamente con il “fare” dell’infermiere, su azioni dettate da una vocazione caritativa e/o dalla scienza medica. • 2.Stadio della FORMAZIONE ed ORGANIZZAZIONE, si riferisce alla definizione di norme e di standard da utilizzare nell’insegnamento agli studenti e nella gestione del personale. • 3. Stadio della TEORIA, si riferisce alla riflessione sul nucleo dell’assistenza infermieristica, sul suo mandato e sul suo scopo, mediante la produzione di teorie e modelli concettuali. • 4. Stadio della FILOSOFIA, si riferisce all’esigenza dei professionisti di fornire alle elaborazioni teoriche prodotte e alla disciplina infermieristica nel suo complesso una valida giustificazione epistemologica (teoria della conoscenza, filosofia della scienza: riflessione intorno ai principi e al metodo della conoscenza scientifica) ed etica. a cura di : dott.ssa Alida Favro

  13. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica LA PROFESSIONALIZZAZIONE INFERMIERISTICA FASE FILOSOFICA • L’olismo è l’approccio filosofico e scientifico dell’infermieristica. La stessa concezione olistica, che si è soliti contrapporre a quella biomedica, non è antiscientifica, ma si alimenta dei risultati della ricerca e si riferisce a teorie accreditate, in particolare ai modelli sistemici, che impongono di osservare e studiare i fenomeni complessi, come la salute dell’uomo, secondo relazioni di funzionalità e non solo di casualità. • Secondo alcuni studiosi, nella gerarchia del sapere prodotta da una disciplina scientifica, a un livello superiore delle teorie e dei modelli concettuali si colloca il METAPARADIGMA, che consiste nella cornice filosofica dell’intera disciplina, dei suoi principi e valori di fondo, delimitando in tal modo l’ambito di elaborazione dei modelli concettuali e delle teorie. a cura di : dott.ssa Alida Favro

  14. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica IL METAPARADIGMA DELL’INFERMIERISTICA Mentre i paradigmi, i modelli concettuali e le teorie possono essere diversi, il metaparadigma di una disciplina è generalmente uno solo. • Il metaparadigma più riconosciuto dell’infermieristica prende in considerazione quattro elementi: • La persona (o il gruppo); • L’ambiente nel quale la persona vive sia naturale che sociale; • La salute/malattia; • L’assistenza infermieristica. • Tale prospettiva non è esclusiva dell’infermieristica, ma si ritiene che sia la disciplinache maggiormente prende in considerazione l’essere umano come un tutto unico nelle esperienze che riguardano la sua salute-malattia. a cura di : dott.ssa Alida Favro

  15. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica LA PROFESSIONALIZZAZIONE INFERMIERISTICA • L’individuazione di uno specifico professionale ha trovato fondamento nel riconoscere l’esistenza di particolari fenomeni di salute, non compresi nella diagnosi medica e gestiti autonomamente dagli infermieri, che si assumono la responsabilità in totodella loro identificazione e del conseguente trattamento, e che costituiscono la diagnosi infermieristica. • Questo ha facilitato il progresso in ambito giuridico delle forme di abilitazione e riconoscimento della competenza infermieristica nella gestione di trattamenti sanitari e della loro documentazione, in virtù della loro formazione ed esperienza. a cura di : dott.ssa Alida Favro

  16. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica LA PROFESSIONALIZZAZIONE INFERMIERISTICA • La modifica del percorso formativo dell’infermiere dal contesto ospedaliero al contesto universitario (D. Leg.vo n. 502/1992), dapprima come Diploma Universitario per Infermiere (D.M. del 1996) e poi comeDiploma di Laurea in Infermieristica(D.M. delMURTS 2 aprile 2001),ha comportato una sequela di norme successive che hanno professionalizzato il ruolo dell’infermiere. • Una delle fonti giuridiche fondamentali relativa all’assistenza infermieristica e al ruolo dell’infermiere nel contesto sociale e sanitario è il Profilo Professionale dell’Infermiere, un decreto del Ministero della Sanità, D.M. 739/1994, a cui fa seguito il nuovoCodice Deontologico emanato nel 1999. • Queste norme hanno individuato una propria autonomia e responsabilità dell’infermiererispetto alla professione sanitaria medica e rappresentano il primo fondamentale passo verso l’emancipazione della professione confermate poi dalla L. n. 42/1999. Il percorso di professionalizzazione prosegue con la L. 251/2000 che riconosce il ruolo dirigenziale dell’infermiere e con la L. n. 43/2006 vengono individuate anche le varie specializzazioni e trasformato il Collegio professionale in Ordine. a cura di : dott.ssa Alida Favro

  17. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica IL PROFILO PROFESSIONALE DELL’INFERMIERE Decreto ministeriale 14 settembre 1994, n. 739 Art.1 primo comma • E’ individuata la figura dell’infermiere con il seguente profilo: l’INFERMIERE è l’operatore sanitario che, in possesso del DIPLOMA ABILITANTE e dell’ISCRIZIONE all’ALBOPROFESSIONALE, è RESPONSABILE dell’ASSISTENZA INFERMIERISTICA. secondo comma • L’assistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa è di natura tecnica, relazionale, educativa. Le principali funzioni sono la prevenzione delle malattie, l’assistenza ai malati e dei disabili di tutte le età e l’educazione sanitaria a cura di : dott.ssa Alida Favro

  18. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica IL PROFILO PROFESSIONALE DELL’INFERMIERE terzo comma • L’infermiere: • Partecipa all’identificazione dei bisogni di salute della persona e della collettività; • Identifica i bisogni di assistenza infermieristica della persona e della collettività e formula i relativi obiettivi; • Pianifica, gestisce e valuta l’intervento assistenziale infermieristico; • Garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche; • Agisce sia individualmente sia in collaborazione con gli altri operatori sanitarie e sociali; • Per l’espletamento delle funzioni si avvale, ove necessario, dell’opera del personale di supporto; • Svolge la sua attività professionale in strutture sanitarie pubbliche o private, nel territorio e nell’assistenza domiciliare, in regime di dipendenza o libero-professionale. a cura di : dott.ssa Alida Favro

  19. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica IL PROFILO PROFESSIONALE DELL’INFERMIERE quarto comma • L’infermiere contribuisce alla formazione del personale di supporto e concorre direttamente all’aggiornamento relativo al proprio profilo professionale e alla ricerca. quinto comma • La formazione infermieristica post-base per la pratica specialistica è intesa a fornire agli infermieri di assistenza generale delle conoscenze cliniche avanzate e della capacità che permettono loro di fornire specifiche prestazioni infermieristiche nelle seguenti aree: • Sanità pubblica: infermiere di sanità pubblica; • Pediatria: infermiere pediatrico; • Salute mentale-psichiatria: infermiere psichiatrico; • Geriatria: infermiere geriatrico; • Area critica: infermiere di area critica. ………………………… Art. 2- Art.3 – …………………………………. a cura di : dott.ssa Alida Favro

  20. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica IL CODICE DEONTOLOGICO dell’INFERMIERE La deontologia consiste in una serie di regole di autodisciplina e di comportamento che valgono per i membri di una determinata professione, su deliberazione di quest’ultima. Sono dunque gli stessi professionisti a darsi le regole del proprio agire professionale. • Le enunciazione del Codice acquisiscono valore di norme vincolanti per ogni appartenente alla comunità professionale specifica, la loro inosservanza è punibile con sanzioni da parte dell’Ordine professionale. • La deontologia è espressione dell’etica professionale in quanto traduce in norme le istanze morali, specialmente in relazione ai destinatari delle prestazioni e dell’attività professionale. a cura di : dott.ssa Alida Favro

  21. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica IL CODICE DEONTOLOGICO dell’INFERMIERE febbraio 1999 1. Premessa 1.1 …..1.2 ….. 1.3. La responsabilità dell’infermiere consiste nel curare e prendersi cura della persona, nel rispetto della vita, della libertà e della dignità dell’individuo. 2. Principi etici della professione 2.1…..2.2…… 2.3. L’infermiere riconosce che tutte le persone hanno diritto ad uguale considerazione e le assiste indipendentemente dall’età, dalla condizione sociale ed economica, dalle cause di malattia. 2.4. L’infermiere agisce tenendo conto dei valori religiosi, ideologici ed etici, nonché della cultura, etnia e sesso dell’individuo. 2.6. Nell’agire professionale l’infermiere si impegna a non nuocere, orienta la sua azione all’autonomia e al bene dell’assistito, di cui attiva le risorse anche quando questi si trovi in condizioni di disabilità o svantaggio. a cura di : dott.ssa Alida Favro

  22. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica IL CODICE DEONTOLOGICO dell’INFERMIERE 3. Norme generali 3.1 …. 3.2 …… 3.1. L’infermiere aggiorna le proprie conoscenze attraverso la formazione permanente, la riflessione critica sull’esperienza e la ricerca, al fine di migliorare la sua competenza. L’infermiere fonda il proprio operato su conoscenze valide e aggiornate così da garantire alla persona cure e l’assistenza più efficaci. 3.3. L’infermiere riconosce i limiti delle proprie conoscenze e competenze e declina la responsabilità quando ritenga di non poter agire con sicurezza. 3.4. L’infermiere, in situazioni di emergenza, è tenuto a prestare soccorso e ad attivarsi tempestivamente per garantire l’assistenza necessaria. In caso di calamità, si mette a disposizione dell’autorità competente. a cura di : dott.ssa Alida Favro

  23. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica IL CODICE DEONTOLOGICO dell’INFERMIERE • 4. Rapporti con la persona assistita • 4.1 ….. 4.2 ……. • 4.3. L’infermiere, rispettando le indicazioni espresse dall’assistito, ne facilita i rapporti con la comunità e le persone per lui significative, che coinvolge nel piano di cura. • 4.5. L’infermiere, nell’aiutare e sostenere la persona nelle scelte terapeutiche, garantisce le informazioni relative al piano di assistenza ed adegua il livello di comunicazione alla capacità del paziente di comprendere……….. • 4.6. L’infermiere assicura e tutela la riservatezza delle informazioni relative alla persona…… • 4.8. L’infermiere rispetta il segreto professionale non solo per obbligo giuridico, ma per intima convinzione e come risposta concreta alla fiducia che l’assistito ripone in lui. • 4.16. L’infermiere sostiene i familiari dell’assistito, in particolare nel momento della perdita e nella elaborazione del lutto. a cura di : dott.ssa Alida Favro

  24. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica • IL CODICE DEONTOLOGICO dell’INFERMIERE • 5. Rapporti professionali • 5.1…. • 5.2. L’infermiere tutela la dignità propria e dei colleghi, attraverso comportamenti ispirati al rispetto e alla solidarietà. Si adopera affinchè la diversità di opinione non ostacoli il progetto di cura. • 5.3. L’infermiere ha il dovere di autovalutarsi, e di sottoporre il proprio operato a verifica, anche ai fini dello sviluppo professionale. • 6. Rapporti con le istituzioni • 6.1 …… • 6.4. L’infermiere riferisce a persona competente e all’autorità professionale qualsiasi circostanza che possa pregiudicare l’assistenza infermieristica o la qualità delle cure, con particolare riguardo agli effetti sulla persona. • 6.5. L’infermiere ha il diritto e il dovere di segnalare al Collegio le situazioni in cui sussistono circostanze o persistono condizioni che limitano la qualità delle cure o il decoro dell’esercizio professionale. a cura di : dott.ssa Alida Favro

  25. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica LE DIMENSIONI DELL’ASSISTENZA INFERMIERISTICA Il profilo professionale, e il codice deontologico definiscono l’assistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa, determinando che l’infermiere opera in ogni settore della salute, e che la natura dell’assistenza infermieristica è tecnica, relazionale ed educativa, specificando la necessità di erogare interventi che richiedono conoscenze e abilità sia nell’ambito medico-clinico che psico-pedagogico, al fine di svolgere le funzioni proprie: la prevenzione delle malattie, l’assistenza ai malati e ai disabili di tutte le età e l’educazione sanitaria. a cura di : dott.ssa Alida Favro

  26. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica LA TECNICA • La tecnica rappresenta un aspetto dell’assistenza, congiunto ad altri. La dimensione tecnica è, infatti, una componente essenziale, benché non esclusiva dell’assistenza infermieristica, al cui scopo, “il prendersi cura” della persona, deve restare subordinata. • L’identità di un gruppo professionale non si crea sulla tecnica, che una volta generata non è più proprietà del singolo gruppo, ma può diventare comune a molti, ma sull’area del sapere che porta a produrre le tecniche. • La tecnica, o meglio, l’evoluzione tecnologica della medicina e dell’assistenza infermieristica rappresenterebbe, secondo alcuni, uno dei principali fattori di disumanizzazione della persona assistita, al punto da mettere in discussione il ruolo stesso degli infermieri. a cura di : dott.ssa Alida Favro

  27. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica LA RELAZIONE • La relazione nell’assistenza infermieristica assume un valore veramente speciale. Se è vero che per tutte le professioni finalizzate ai servizi della persona tale aspetto è importante, nel prendersi cura del malato la relazione è addirittura un elemento costitutivo, una conditio sine qua non della professione stessa (Marie François Collière). • Per perseguire il benessere della persona, l’infermiere aiuta la persona ad esprimere i propri bisogni e a potenziare le proprie risorse fisiche, affettive e sociali anche quando le terapie non dovessero bastare o non fossero più efficaci. E’ necessario, inoltre, sostenere i caregiversin un compito così impegnativo come è l’assistenza di persone non autosufficienti, soprattutto a domicilio. • La relazione tra infermiere e assistito si fonde sulla comunicazione e sulla pratica dell’ascolto. a cura di : dott.ssa Alida Favro

  28. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica L’EDUCAZIONE • L’intervento educativo dell’infermiere riguarda tanto il singolo, sano o malato, quanto il suo nucleo familiare e, in alcuni casi, la popolazione a rischio. • Il profondo valore educativo del ruolo dell’infermiere, chiamato a fornire informazioni e conoscenze sanitarie,a insegnare concretamente come prevenire o affrontare e risolvere problemi clinici che si presentano. Fa emergere la necessità di un bagaglio di conoscenze, capacità tecniche, abilità relazionali. a cura di : dott.ssa Alida Favro

  29. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica LEGGE 26 febbraio 1999, n. 42 “Disposizioni in materia di professioni sanitarie” Con la L. 42/’99 si segna un passaggio importantissimo per la professione infermieristica determinando la fine di un’epoca: la storica misura dell’abrogazione del D.P.R. n.225/’74. • Il D.P.R 225/74, cosiddetto “mansionario”, simbolo della cultura prescrittiva, relegava gli infermieri nel recinto del “mestiere”. • Per l’assistenza infermieristica si apre finalmente, a tutti gli effetti, la stagione del pieno riconoscimento della sua dignità di professione. a cura di : dott.ssa Alida Favro

  30. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica LEGGE 26 febbraio 1999, n. 42 L’art. 1 • sostituisce la denominazione di “professione sanitaria ausiliaria” (R.D. n.1265/’34) in “professione sanitaria”. • abroga il D.P.R 225/74 e determina il CAMPO PROPRIO di ATTIVITA’ e di RESPONSABILITA’ della professione dai contenuti: • del Profilo professionale, • dell’Ordinamento didattico del corso di laurea e di formazione post-base, • del Codice deontologico. a cura di : dott.ssa Alida Favro

  31. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica LEGGE 26 febbraio 1999, n. 42 • Questa legge delinea quali sono le nuove normeregolanti l’esercizio professionale di infermiere, cioè il campo di competenza e di responsabilità dell’infermiere quando opera, che attualmente corrispondono a: • Il Profilo professionale (D.M. 739/1994); • L’Ordinamento didattico (D.M. 2 aprile 2001); • IL Codice deontologico (febbraio 1999). a cura di : dott.ssa Alida Favro

  32. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica Legge 10 agosto 2000, n. 251 • Questa legge porta due grandi novità: • il ruolo dirigenziale • l’attivazione di uno specifico Corso di Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche. • Il riconoscimento di una dirigenza autonoma del Servizio di Assistenza Infermieristica comporta un cambiamento profondo anche nell’organizzazione: il “nuovo” dirigente infermiere, infatti, non dovrà più confrontare continuamente le sue scelte con i vari direttori, ma piuttosto negoziare il governo dei processi di assistenza infermieristica con la direzione generale dell’Azienda Sanitaria. a cura di : dott.ssa Alida Favro

  33. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica LEGGE 43/2006 • Rende possibile la trasformazione del Collegio professionale in Ordine professionale. • Classifica il personale appartenente alle professioni sanitariecome segue: • Professionisti in possesso del diploma di laurea • Professionisti coordinatori in possesso di master di 1° livello in management • Professionisti specialisti in possesso di master di 1° livello in clinica • Professionisti dirigentiin possesso della laurea specialistica con esercizio dell’attività per almeno cinque anni. a cura di : dott.ssa Alida Favro

  34. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica GLI AUSILIARI SOCIO-ASSISTENZIALI • Il profilo professionale prevede che, ove necessario, l’infermiere si avvale di personale di supporto, contribuendo direttamente alla loro formazione. • La necessità di tali figure deriva proprio dall’evoluzione del profilo dell’infermiere, sempre più professionista con responsabilità autonome e compiti dirigenziali. • La presenza delle figure di supporto permette agli infermieri di svolgere i propri compiti più qualificati liberandoli dalle mansioni di più basso livello. a cura di : dott.ssa Alida Favro

  35. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica L’operatore socio-sanitario (O.S.S.) • Questa figura rappresenta l’evoluzione di tutte le precedenti (IG, OTA, OSA, ASSS) che sono in via di esaurimento. • Svolge la sua attività sia nel settore sociale che sanitario. • Svolge la sua attività su indicazione dell’infermiere o dell’assistente sociale a seconda di dove opera. • Le attività sono rivolte alla personae al suo ambiente di vita. a cura di : dott.ssa Alida Favro

  36. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristica L’operatore socio-sanitario con formazione complementare all’assistenza sanitaria (OSS f.c.) • Tale operatore coadiuva l’infermiere/ostetrica in alcune attività assistenziali, conformemente alle direttive o sotto la sua supervisione. a cura di : dott.ssa Alida Favro

  37. 2° unità didattica: specificità dell’infermieristicaL’operatore socio-sanitario (O.S.S.) a cura di : dott.ssa Alida Favro

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