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Teorie e tecniche della comunicazione di massa A.A. 2009-10

Lezione del 13 aprile 2010 (lezione di recupero) 11.30-13.00 e 14.16 Aula H prof.ssa Elisa Giomi giomi@unisi.it Ricevimento Mercoledì h 16,30 stanza 346. Teorie e tecniche della comunicazione di massa A.A. 2009-10.

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Teorie e tecniche della comunicazione di massa A.A. 2009-10

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Presentation Transcript


  1. Lezione del 13 aprile 2010 (lezione di recupero) 11.30-13.00 e 14.16 Aula H prof.ssa Elisa Giomi giomi@unisi.it Ricevimento Mercoledì h 16,30 stanza 346 Teorie e tecniche della comunicazione di massaA.A. 2009-10

  2. 1) Analisi del contenuto: approccio “descrittivo”, parte dal presupposto che media debbano rappresentare fedelmente la realtà (e quindi criticano “distorsione”) • 2) FCTC (e Feminist Film Theory): • Assunto di FCTC e FFT (in linea con femminismo differenza) è che il modo in cui parliamo di donne e uomini agisce da canone di femminile o di maschile • Attenzione a rapp. tra modi di essere e lingua/sistemi di rappresentazione (tra cui media) • Genere socialmente costruito e questa costruzione fà parte dell’ideologia dominante (in ogni epoca) • Ideologia funziona attraverso rappresentazioni: si tratta di analizzare ideologie di femminilità e mascolinità e le rappresentazioni attraverso cui circolano • Che visione c’è del rapporto tra media e realtà?

  3. Ancora insistenza su ideologia ma pdv completamente opposto a Analisi contenuto: interesse non per come media distorgono la realtà, ma per come costruiscono la realtà • Media come “frames”, corinici ideologiche entro cui donne e uomini interpretano la stessa e definiscono le proprie identità di genere (prospettiva costruttivista)‏

  4. Questa differenza riflette quella tra “prospettiva realista” e “idealista” (inizio cap. 6 manuale) • Struttural Funzionalismo=Realista: esiste ordine sociale conoscibile, dato da… • Media come veicoli di questo ordine… • Analisi contenuto: realista • Con costruttivismo in sociologia (fine ’60), si afferma prospettiva “idealista” • Realtà sociale non è immanenete (in sé data) ma costruita attraverso interazioni sociali e processi comunicativi • CS e FCTC espressione di questa prospettiva • Che guarda ai media non più come veicolo per trasmettere messaggi …ma come “frames” della conoscenza sociale, cornici entro cui si attua il processo di interpretazione della realtà • Tony Bennett: media = definers of social reality

  5. Anni ’80, modello della valorizzazione delle differenze (FCTC) • 1) Valorizzazione specificità nei testi: • Tesi che valirzz. competenze e saperi femminili • Testi in cui lo “scarto” rappresentazioni mediali e realtà si attenua: diversificazione di modelli femminili…. • Dallas e Dynasty (in sfera amorosa e lavorativa) • In pubblicità: non solo donna-oggetto e donna-madre-moglie ecc. ma anche altre tipologie femminili • Alcune però molto problematiche. ES. Donna “sessaulmente audace”… • 2) Valorizzazione specificità delle audiences grazie a FCTC e etnografia femminista • Oggi: davvero allargamento di tipologie nell’immaginario pubblicitario? Rapida carrellata… • (per ogni gruppo di immagini vedere il commento)

  6. Vedere il gruppo di immagini “vendere tutto”: • Sistematico uso del corpo femminile per vendere prodotti e beni di consumo i più diversi, dallo yogurt al silicone. • Spesso donne in pose del tutto innaturali, ridicole, e assolutamente non attinenti all’oggetto reclamizzato o al suo uso (come in pubblicità di Tentazioni, Donna Loka e altre che vendono scarpe)… • …pose che hanno la sola funzione di esibire curve e richiamare l’atto sessuale.

  7. Corpo femminile • Utilizzate persino per vendere l’università, equiparando le 4 sedi decentrate della prestigiosa Università di Bologna (Forlì, Ravenna ecc.) in pubblicità dal titolo “Le fantastiche 4” • Duplice messaggio negativo: • 1) università e sapere = merce • 2) uso strumentale del corpo femminile e implicita genderizzazione del targhet studentesco: • il destinatario presupposto da questa comunicazione è la giovane matricola maschio… • …oltre a studiare, nelle 4 sedi decentrate ci si “diverte”. • Poi ritirate dall’Università in seguito a protesta di piazza e interrogazione nella giunta comunale di Bologna

  8. Gruppo immagini “Metonimia” • Accomunate da una logica di comunicazione visiva riconducibile alla figura retorica della metonimia, la figura retorica con cui si indica “una parte per il tutto” (avere un tetto sopra la testa che sta per casa) • Una sola parte anatomica, normalmente il posteriore, sta per il tutto, il corpo femminile… • …La donna qui, ancor più che nelle altre, è ridotta a mera funzione sessuale • Possibile effetto “collaterlale”: • private di un volto, o addirittura di un corpo, perché appunto ridotto a dettaglio anatomico, queste donne insieme allo sguardo perdono anche l’anima, smettono ancor più rapidamente di essere persone… • …divengono puro beni di consumo, oggetti, trastulli offerti allo sguardo concupiscente e al desiderio (che si suppone sempre maschile)

  9. Le immagini maschili (approfondimento cap. 2 di “Ofelia e Parsifal”) • 1) Studio dei contenuti dei media e quindi dei modelli di maschilità che veciolano • 2) Studio del cambiamento della percezione delle maschilità (lo “sguardo”) • Tre modelli dominanti negli ultimi anni • A) Il new man • Risposta al femminismo: più effemminato, emotivo e narcisista • B) il metrosessuale • “Prodotto” tipico dell’ambiente urbano,anche qui narcisismo… • …più ambiguità sessuale: etero, ma spesso icona gay (David Beckham)

  10. Beckham

  11. Approfondimento sulle logiche economiche: a costruzione del gay come acquirente • C) il new lad • Maschile tradizionale, rivisitato e aggiornato (ma non troppo) • Risposta contro il femminismo, con accentuazione dei tratti machisti e virilità convenzionale • Immagine classica di alcune riviste come GQ, Men’s Health ecc. • Visione copertine e analisi di Men’s Health e di For Men Magazine, italiano

  12. Approfindimento su For Men’s magazine • Che tipo di maschile? • Quali interessi, attitudini, bisogni vengono attribuiti al “lettore ideale” di questa rivista? • Lettura di un articolo scritto da Locci (de Le Iene) per For Men’s Magazine…

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