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tempo e linguaggio A.A. 08-09 prof. Francesco Orilia

tempo e linguaggio A.A. 08-09 prof. Francesco Orilia. Filosofia analitica del linguaggio, mod. ontologia (laurea magistrale, cl. LM-7818/S) Filosofia del linguaggio M (laurea triennale, cl. 29) Lezz. 7-12. Lez. 7. 25/2/09.

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Presentation Transcript


  1. tempo e linguaggioA.A. 08-09prof. Francesco Orilia Filosofia analitica del linguaggio, mod. ontologia (laurea magistrale, cl. LM-7818/S) Filosofia del linguaggio M (laurea triennale, cl. 29) Lezz. 7-12

  2. Lez. 7 • 25/2/09

  3. La lezione di recupero di Lunedì prossimo, ore 10, si terrà nell’aula D.

  4. Tarski (1901-1983) • Alfred Tarski (1971) at the University of Berkeley, where he taught from 1942 until the end of his life.

  5. Da una biografia di Tarski • On September 2, 1939, the German army marched into Poland. With high probability, Tarski, a Jew, would have lost his life, although he had converted to the Catholic faith many years before. Miraculously, Tarski's wife and his son and daughter survived this terrible time. His parents, brother, and other relations were wiped out in 1944 by the Nazi savagery. As the Fefermans write: • "Stan Ulam recalled, 'I spent much of my time with the other Poles who had found their way to Cambridge---Tarski, Stefan Bergman and Alexander Wundheiler. They were all terribly unhappy. . . . We would sit in front of my little radio which I left on all day long and listen to the war news.'" • One wonders how these people, dislodged from country and family under such circumstances, were able to maintain their sanity. In later years, Tarski hardly ever mentioned the Holocaust.

  6. Semantica modellistica • Linguaggio L della logica predicativa (BZ, 23) • Formule atomiche: P1a, R2bc,etc. • Formule molecolari • Modello: M = <D, F> • assegnazioni alle variabili: g(x)  D • costanti individuali: F(a)  D • costanti predicative: F(Pn)  Dn

  7. Lez. 8 • 27/2/09

  8. Semantica modellistica (cont.) • Linguaggio L della logica predicativa (BZ, 23) • Formule atomiche: P1a, R2bc,etc. • Formule molecolari • Modello: M = <D, F> • assegnazioni alle variabili: g(x)  D • costanti individuali: F(a)  D • costanti predicative: F(Pn)  Dn • NB: D1 = insieme potenza di D, in quanto si assume <x> = x

  9. ESEMPIO • [[zQz]]M,g = 1 sse per ogni u in D, [[Qz]]M,g[u/z] = 1 • g[u/z](x) = g(x) • g[u/z](y) = g(y) • g[u/z](z) = u • g[u/z](w) = g(w),etc. • Insomma: [[zQz]]M,g = 1 sse ogni oggetto in D si trova dentro l’insieme di oggetti F(Q)

  10. Altro esempio • [[zQz]]M,g = 1 sse per qualche u in D, [[Qz]]M,g[u/z] = 1 • g[u/z](x) = g(x) • g[u/z](y) = g(y) • g[u/z](z) = u • g[u/z](w) = g(w),etc. • Insomma: [[zQz]]M,g = 1 sse almeno un oggetto in D si trova dentro l’insieme di oggetti F(Q)

  11. Verità e verità logica • Una formula A è vera in un modello sse è vera rispetto a qualsiasi assegnazione di valore alle variabili. Ossia: • M |= A sse per ogni g, [[A]]M,g = 1 • Una formula A è logicamente vera sse è vera in ogni modello, ossia: • |= A

  12. La nozione di pensiero in Frege • Leggere cit. da Frege (1848-1925) in BZ, 25 • senso (Sinn) vs. denotazione/riferimento/referente/ significato (Bedeutung) • commentare schema (23), 28 • interpretazione di Frege: BZ, 26 vs. teoria dei nomi ibridi di Künne (Künne, W., 1992, “Hybrid Proper Names,” Mind, 101, 721–731 )

  13. Lez. 9 • Lunedì 2 Marzo, ore 10

  14. Frege • senso/denotazione dei nomi propri: concetto individuale vs. individuo • senso/denotazione dei predicati: proprietà vs. classe • senso/denotazione degli enunciati: pensiero (proposizione) vs. valore di verità (V o F) • Uso idiosincratico di “concetto” in Frege

  15. La teoria di Frege in azione • Funziona molto bene per gli enunciati matematici: • “3 è dispari” esprime in qualsiasi momento la stessa proposizione (vera) • Ma cosa fare con: • “Leo sta mangiando” ? • Esprime una proposizione che cambia valore di verità nel tempo? Prior segue questa via • Per Frege le proposizione hanno un valore di verità fisso, ma a seconda del contesto, che include il momento del proferimento, gli enunciati possono esprimere proposizioni diverse • Tra gli altri fattori contestuali rilevanti può esserci il parlante • “io mangiai”: la proposizione espressa dipende sia dal momento che dal parlante

  16. commentare schema (23), 28 • interpretazione di Frege di BZ, 26: gli elementi del contesto vanno presi in considerazione per determinare il senso • teoria dei nomi ibridi di Künne (Künne, W., 1992, “Hybrid Proper Names,” Mind, 101, 721–731): Frege considera le espressioni legate al contesto come ibride: “sta mangiando” detto al momento t è un verbo che “contiene” il momento t stesso. “io” detto da Giovanni “contiene” Giovanni stesso • Tralasciamo qui i problemi interpretativi

  17. “ora” è ridondante? • Sto mangiando = sto mangiando ora • Analogamente, la neve è bianca = è vero che la neve è bianca • Ma allora potremmo fare a meno dell’avverbio “ora”? • E analogamente, potremmo fare a meno del predicato “vero”?

  18. Lez. 10 • Lunedì 2 Marzo, ore 11

  19. Contro-esempio 1 alla ridondanza di “ora” • Sarà re un uomo che ama la pace • NB: è diverso dal dire: • “sarà re un uomo che amerà la pace” [magari molto tempo dopo che è diventato re] • Ed è diverso dal dire …

  20. sarà re una persona che ora ama la pace

  21. Ma quando sarà re?

  22. Contro-esempio 2 • Irma non vuole partecipare alla gita in montagna se c’è maltempo • Il colonnello Bernacca alla sera predice che l’indomani mattina pioverà a dirotto

  23. Domande preparatorie: mercoledì 4 Marzo • Esame intermedio: venerdì 13 marzo

  24. L’indomani mattina c’è una bellissima giornata di sole, ma Irma è rimasta a casa ed se la prende col colonnello …

  25. e quel Bernacca ha detto che ora sarebbe piovuto!

  26. contro-esempio alla ridondanza di “vero” • Tutto quello che ha detto Nixon (quando ha confessato) è vero • Solo con una lista completa di tutte le affermazioni fatte da Nixon potremmo essere in grado di dire una frase equivalente

  27. Lez. 11 • Mercoledì, 4 marzo

  28. ANNUNCI • Domande preparatorie: mercoledì 4 Marzo: vedi sito • Esame intermedio: Lunedì 16 marzo • Venanzio Raspa, Università di Urbino 13 Marzo, ore 12, aula D: • “La logica immaginaria di N. A. Vasil'ev”

  29. Ancora sull’utilità di “ora” • Professore distratto “Devo fare lezione alle 12, per fortuna sono ancora le 11” • Non sa che ora è, nel senso in cui il commissario non sa ancora chi è l’autore del delitto • NB: sapere chi/che cosa è una questione di gradi, il grado è relativo agli scopi del soggetto

  30. Sapere qual è il tempo presente • v. BZ,p. 46: • In un certo senso tutti lo sappiamo: • il tempo presente è ora, tutto ciò che avviene (ora) è presente. • In un altro senso, potremmo non saperlo: • Devo fare lezione il giorno 12/3/09, ore 11, ora italiana • il (tempo) giorno 12/3/09, ore 11, ora italiana è ora (il tempo presente) • Quindi, devo fare lezione ora

  31. operatori modali • Estensione della semantica modellistica per trattare necessità e possibilità • M = <D, F, W, R> • W è un insieme di mondi possibili • R è una relazione di accessibilità tra mondi. (nel caso più semplice assumiamo che tutti i mondi sono mutualmente accessibili) • F assegna un individuo in D a ogni costante individuale (trattata come “rigida”) e per ogni mondo possibile: un sottoinsieme di D ad ogni costante predicativa monadica (per es. la classe dei greci cambia da mondo a mondo, Socrate potrebbe essere turco in un certo mondo possibile) • [[Pt]]M,w,g = 1sse la classe corrispondente a “P” nel mondo w del modello M (ossia [[P]] M,w,g) contiene l’individuo corrispondente a “t” (ossia [[t]] M,w,g ) • [[MA]]M,w,g = 1 sse vi è ALMENO UN mondo w’ accessibile da w tale che [[A]]M,w’,g = 1 • [[LA]]M,w,g = 1 sse in OGNI mondo w’ accessibile da W, [[A]]M,w’,g = 1

  32. Operatori temporali • Estensione della teoria dei modelli per trattare il tempo • M = <D, F, <, T> • T è l’insieme degli istanti e < è la relazione ‘prima di’ • F assegna classi diverse allo stesso predicato, in relazione ai diversi istanti (per es. a “bambino” corrispondono classi diverse in instanti diversi) • [[PA]]M,t,g = 1sse vi è un istante t’ tale che t’<t e tale che [[A]]M,t’,g = 1 • [[FA]]M,t,g = 1sse vi è un istante t’ tale che t<t’ e tale che [[A]]M,t’,g = 1 • Modalità + tempo? (v. scheda n. 3 p. 38)

  33. Lez. 12 • 6/3/09

  34. Quantificatori e operatori temporali • tutti gli uomini sono mortali • x(x è uomo  x è mortale) • x(uomo(x)  mortale(x)) • qualche uomo è mortale •  x(x è uomo  x è mortale) • nessun uomo è mortale • x(x è uomo  x è mortale) • tutti gli uomini saranno felici • x(x è uomo F x è felice) • Fx(x è uomo  x è felice) • qualche uomo è stato felice • P  x(x è uomo  x è felice) •  x(x è uomo P x è felice)

  35. Inadeguatezza degli operatori temporali? • Riusciamo a esprimere con gli operatori temporali tutto ciò che riusciamo a esprimere con i tempi verbali nel linguaggio naturale? Consideriamo questi esempi: • (1) Leo intervistò uno scrittore che avrebbe vinto il premio Nobel (BZ, p. 42) • (2) Leo intervistò uno scrittore che vincerà il premio Nobel (BZ, p. 43) • Esempio analogo di Kamp 1971 (v. BZ, 68): • (3) nacque un bambino che sarà re • (4) nacque un bambino che sarebbe stato re • Riusciamo ad esprimerle con gli operatori temporali di Prior?

  36. il bambino che sarà re • (3) nacque un bambino che sarà re • (4) nacque un bambino che sarebbe stato re • BZ sostengono che NON possiamo interpretare (3), ma solo (4), così: • (4a) P x(nasce(x) F re(x)) • nel passato, ossia in un momento t’ prima del momento t del proferimento, c’è un x tale che x nasce e nel futuro, successivo al momento del proferimento t, x è re • [come notato in classe da uno studente (4a) però non rende adeguatamente (4), perché (4) implica che il bambino è diventato re prima del proferimento, mentre (4a) è compatibile con il fatto che il bambino diventi re dopo il proferimento (a meno che non specifichiamo che un “F” dentro un “P” comporti sempre il riferimento a un momento precedente al proferimento] • (3) invece dice: • nel passato, ossia in un momento t’ prima del momento t del proferimento, c’è un x tale che x nasce e nel futuro, successivo al momento della nascita t’, x è re • Ma è vero che non possiamo interpretare (3) con le risorse offerte dagli operatori temporali?

  37. la donna che Carlo sposò • (3) nacque un bambino che sarà re • Io penso che invece possiamo interpretare (3) così: • (4a) x(P nasce(x) F re(x)) • c’è un x tale che nel passato x nasce e nel futuro x è re • c’è un x tale che nel passato, ossia in un momento t’ prima del momento t del proferimento, x nasce e nel futuro, successivo a t, x è re • Come interpretare la (5)? • (5) Terry incontrò una donna che poi Carlo sposò • (5’) terry incontrò una donna che Carlo avrebbe sposato • c’è un x tale che x è donna e nel passato, ossia in un momento t’ prima del momento t del proferimento, Terry incontra x e nel passato, in un momento successivo a t’ ma precedente rispetto a t, Carlo sposa x • La (5) è analoga alla (4). Con soltanto gli operatori “P” ed “F” sembra non si riesca a renderle.

  38. ANNUNCIO • La lezione del 20 Marzo ore 10 si svolgerà nell’aula H di Palazzo Ugolini

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