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I nuovi criteri qualitativi per l’accreditamento Accordo Stato- Regioni del 20 marzo 2008 Potenza 8 aprile 2008 Ada M

I nuovi criteri qualitativi per l’accreditamento Accordo Stato- Regioni del 20 marzo 2008 Potenza 8 aprile 2008 Ada Melchionda. Si passa. da un sistema di accreditamento ( decreto 166/01 ) che definiva i requisiti dei soggetti attuatori in ingresso

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I nuovi criteri qualitativi per l’accreditamento Accordo Stato- Regioni del 20 marzo 2008 Potenza 8 aprile 2008 Ada M

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Presentation Transcript


  1. I nuovi criteri qualitativi per l’accreditamento Accordo Stato- Regioni del 20 marzo 2008 Potenza 8 aprile 2008 Ada Melchionda

  2. Si passa da un sistema di accreditamento (decreto 166/01) che definiva i requisiti dei soggetti attuatori in ingresso a un sistema rivolto alla qualità dei servizi

  3. Che significa l’accreditamento, oltre a qualificare i soggetti attuatori, garantisce la qualità delle attività fornite agli utenti della formazione

  4. Si passa da una concezione del sistema basato sulla distinzione nelle tre macrotipologie a un sistema informato al principio generale del lifelong learning

  5. Che significa Le macrotipologienon sono state eliminate, ma si è inteso conferire al sistema flessibilità e adattabilità in modo da consentire alla Regione di implementare altre tipologie formative specifiche

  6. Si passa dai criteri del decreto 166/01 A. Risorse infrastrutturali e logistiche B. Affidabilità economica e finanziaria C. Capacità gestionali e risorse professionali D. Efficacia ed efficienza E. Relazioni con il territorio alle linee d’indirizzo e requisiti

  7. Che significa Con l’accordo Stato – Regioni i 5 criteri sono stati mantenuti, ma sono stati tradotti in linee d’indirizzo e requisiti

  8. La struttura del nuovo modello

  9. Principi guida - cosa rappresentano - costituiscono le caratteristiche chiave della strategia del nuovo sistema di accreditamento sono rivolti alla crescita qualitativa del sistema formativo assumono valenza operativa attraverso la loro declinazione in linee d’indirizzo/requisiti

  10. Principi guida - quali sono - • Lifelong learning • Mantenimento dei requisiti e l’efficacia dei controlli • Semplificazione ed accertabilità dei requisiti • Integrazione e sinergia nei controlli

  11. . 1 Lifelong learning • Garantire, nelle diverse fasi di vita delle persone, il diritto individuale di accesso permanente ai servizi formativi integrati, caratterizzati da qualità di performance e finalizzati all’acquizione di competenze formali, informali e non formali

  12. . 2 Mantenimento dei requisiti e efficacia dei controlli • Il mantenimento dei requisiti si sostanzia per l’ente accreditato nel presidio della qualità del sistema formativo come processo continuo di tipo dinamico. La Regione si rende garante dei livelli delle prestazioni da assicurare ai cittadini che fruiscono dei servizi formativi erogati da soggetti accreditati • L’efficienza dei controlli si sostanzia, attraverso le diverse modalità di verifica, nella misurazione in concreto dei livelli di efficacia attuativa degli interventi

  13. . 3 Semplificazione e accertabilità dei requisiti • massima semplificazione delle procedure e reale accertabilità dei requisiti richiesti • presenza di procedure di accreditamento fortemente incentrate su sistemi informativi/informatici, che diano garanzia di trasparenza, certezza ed affidabilità delle informazioni rese, semplificazione e corretta gestione delle informazioni relative ai soggetti attuatori

  14. . 4 Integrazione e sinergia nei controlli • risponde all’esigenza di sviluppare i dispositivi locali in sinergia con gli altri strumenti di governo e di controllo degli interventi formativi, soprattutto quelli previsti per la gestione del FSE

  15. Linee d’indirizzo e requisiti

  16. Linee di indirizzo e requisiti - cosa rappresentano - • forniscono specifiche indicazioni alla Regione per la definizione del proprio sistema di accreditamento, a cui gli organismi di formazione dovranno rispondere nelle fasi di entrata e di permanenza nello stesso

  17. Linee di indirizzo - in cosa consistono- • le linee d’indirizzo esplicitano, con maggior grado di autonomia interpretativa da parte della Regione, indicazioni operative vincolanti di natura generale

  18. I requisiti- in cosa consistono- • indicano gli standard minimi di riferimento

  19. Le indicazioni operative • Laddove non sono presenti i requisiti le indicazioni operative precisano elementi informativi necessari alla costruzione degli standard minimi

  20. le linee di indirizzo e i requisiti - a cosa servono - • Linee di indirizzo e requisiti compongono il quadro nazionale di riferimento che la Regione assumerà per la definizione/allineamento di standard trasparenti sul piano nazionale e, nel contempo, rispondenti alle distintive caratteristiche/esigenze espresse dal proprio contesto territoriale

  21. Il nuovo sistema di accreditamento

  22. Criterio A “Risorse infrastrutturali e logistiche” • Disponibilità di locali, arredi e attrezzature • Fruibilità e adeguatezza dei locali • Adeguata destinazione d’uso dei locali

  23. Criterio B “Affidabilità economica e finanziaria” Requisiti riferiti all’ente • Predisposizione del bilancio di esercizio • Assenza di: • stato di fallimento • liquidazione coatta • concordato preventivo • procedimenti per la dichiarazione di una di tali situazioni

  24. Criterio B “Affidabilità economica e finanziaria”- segue Requisiti riferiti all’ente • Rispetto degli obblighi relativi al pagamento delle imposte e delle tasse, secondo la legislazione nazionale • Rispetto degli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e di tutti gli obblighi derivanti

  25. Criterio B “Affidabilità economica e finanziaria”- segue- Requisiti riferiti all’ente • Rispetto delle norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili (L. n. 68 /1999, articolo 17) • Sistema contabile per singola attività progettuale

  26. Criterio B “Affidabilità economica e finanziaria”- segue- Requisiti riferiti al legale rappresentante dell’ente: • assenza di sentenza di condanna passata in giudicato per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità che incidono sulla moralità professionale, nonché per reati di partecipazione a un’organizzazione criminale, associazione di tipo mafioso, corruzione, frode, riciclaggio • assenza di stato di fallimento, di liquidazione coatta, di concordato preventivo, e di procedimenti per la dichiarazione di una di tali situazioni

  27. Criterio C “Capacità gestionali e risorse professionali” • Assetto organizzativo trasparente • Procedure documentate • Presidio dei processi e credenziali delle risorseprofessionali

  28. Criterio C “Capacità gestionali e risorse professionali”- presidio dei processi - • Responsabile del processo di direzione • Responsabile del processo economico amministrativo • Responsabile del processo di analisi dei fabbisogni • Responsabile del processo di progettazione • Responsabile del processo di erogazione dei servizi

  29. Criterio C “Capacità gestionali e risorse professionali” - le credenziali - Per tutte le risorse professionali sono stabiliti: • Livello di istruzione ed esperienza lavorativa • Aggiornamento delle competenze professionali. La Regione fissa lo standard di orario per la partecipazione alle attività di aggiornamento • Svolgimento della funzione in maniera continuata con rapporto di impiego o collaborazione, con almeno 80 giornate lavorative l’anno

  30. Criterio C “Capacità gestionali e risorse professionali” - le credenziali -segue - • Per il responsabile del processo di direzione, questi non può svolgere tale funzione in più di un soggetto attuatore

  31. Criterio D “Efficacia ed efficienza” • Livello di efficienza progettuale • Livello di abbandono • Livello di successo formativo

  32. Criterio D “Efficacia ed efficienza” Livello di efficienza progettuale Sono presi in considerazione: • le risorse finanziarie preventivate, le risorse rendicontate, il numero di allievi previsti e il numero di allievi effettivi * Il valore soglia deve essere uguale o superiore a quello registrato nel complesso dal sistema formativoregionale in un arco temporale antecedente

  33. Criterio D “Efficacia ed efficienza” Livello di abbandono E’ presa in considerazione: • la relazione tra partecipanti che risultano alla conclusione dell’attività (inclusi coloro che non hanno concluso il percorso) e partecipanti che risultavano in avvio dell’attività *Il valore soglia deve essere uguale o superiore a quello registrato nel complesso dal sistema formativo regionale in un arco temporale antecedente

  34. Criterio D “Efficacia ed efficienza”Livello di successo formativo E’ presa in considerazione: • la relazione tra partecipanti al termine del percorso formativo e partecipanti che risultavano in avvio dell’attività. Il successo formativo può essere declinato secondo tre dimensioni: • conseguimento di attestazione • occupabilità/occupazione • soddisfazione dell’utente * Il valore soglia deve essere uguale o superiore a quello registrato nel complesso dal sistema formativo regionale in un arco temporale antecedente

  35. Criterio E “Relazioni con il territorio” • Rapporti di cooperazione con gli attori dei sistemi che operano nella rete territoriale dei servizi per il lifelong learning • Sistema di relazioni con soggetti del contesto socio-economico-produttivo

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