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Risultati e prospettive emergenti dalla valutazione del Qcs Ob. 3 Stefano Volpi

Risultati e prospettive emergenti dalla valutazione del Qcs Ob. 3 Stefano Volpi Perugia, 14.06.2006. L’avanzamento finanziario del Qcs al 31.12.04

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Risultati e prospettive emergenti dalla valutazione del Qcs Ob. 3 Stefano Volpi

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Presentation Transcript


  1. Risultati e prospettive emergenti dalla valutazione del Qcs Ob. 3 Stefano Volpi Perugia, 14.06.2006 Isfol – Struttura nazionale di valutazione Fse AREA VALUTAZIONE POLITICHE RISORSE UMANE

  2. L’avanzamento finanziario del Qcs al 31.12.04 • A seguito della riprogrammazione di metà percorso il Qcs dispone di 9.099 milioni di euro. L’incremento di risorse finanziarie (+379 milioni rispetto al passato) non ha mutato la sua strategia complessiva: il volume finanziario maggiore è sempre attribuito all’asse A(31,8% del contributo totale programmato) seguito dall’asse C (28,4%) e dall’asse D (21%) • Al 31.12.2004 gli impegni assunti dalle Adg risultano pari a 6.608 milioni di euro ed i pagamenti erogati ammontano a 4.430 milioni. Dal confronto con la valutazione intermedia, emerge che l’avanzamento finanziario complessivo degli interventi di Fse è notevolmente migliorato: rispetto al 2000-2002 gli impegni risultano quasi raddoppiati e le spese quasi triplicate • La crescente efficienza delle Adg nella realizzazione degli obiettivi strategici Isfol – Struttura nazionale di valutazione Fse AREA VALUTAZIONE POLITICHE RISORSE UMANE

  3. La crescente efficienza delle amministrazioni nella gestione delle risorse finanziarie è confermata da tutti gli indicatori di performance: la capacità di impegno è pari al 72,6% (era il 39,5% due anni prima). L’efficienza realizzativa è circa del 49% (rispetto al 17%), la capacità di utilizzzo risulta pari al 67% (43%) • Nelle scelte di impegni e di spesa le Adg hanno continuato ad attribuire un’alta priorità agli assi A e B. Il contrario è invece avvenuto per l’asse F • Anche a livello di misura: miglioramento delle Adg nella capacità di gestire le risorse di Fse. Le amministrazioni, sono riuscite a mantenere elevate le performance delle misure già risultate prioritarie nel periodo 2000-2002 ai fini dell’implementazione degli obiettivi programmati (A2, C3 e D1) e – soprattutto - hanno progressivamente superato alcuni ritardi e situazioni di sofferenza registrati in sede di valutazione intermedia (misure A1, D2 e F2) Isfol – Struttura nazionale di valutazione Fse AREA VALUTAZIONE POLITICHE RISORSE UMANE

  4. L’attuazione fisica del Qcs al 31.12.04 • Nel periodo 2000-2004 le amministrazioni hanno approvato più di 156 mila progetti rivolti a circa 3,3 milioni di destinatari, ne hanno avviati circa 141 mila in cui sono stati effettivamente coinvolti oltre 2,8 milioni di persone, mentre oltre 94 mila risultano essere i progetti conclusi con oltre 1,7 milioni di destinatari. • Anche l’attuazione fisica del Qcs ha raggiunto un livello molto elevato: negli ultimi due anni di attuazione del Fse, infatti, il numero di progetti e di destinatari è raddoppiato sia in fase di approvazione che in quella di avvio, i progetti conclusisono aumentati di circa due volte e mezzo ed i loro destinatari sono quasi il triplo di quelli relativi al periodo 2000-2002. Isfol – Struttura nazionale di valutazione Fse AREA VALUTAZIONE POLITICHE RISORSE UMANE

  5. All’avanzamento finanziario del Qcs fa riscontro un’attuazione fisica coerentecon le scelte strategiche operate dalle Adg fortemente caratterizzata dagli assi e misure più rilevanti sotto il profilo finanziario: da un lato, circa l’87% dei progetti totali approvati nel periodo 2000-2004 ed il 90% dei partecipanti da questi previsti si concentrano sugli assi D, C ed A; dall’altro,le misure maggiormente trainanti risultano ancora la D1, la misura A2, e la C3 • Gli indicatori di performance confermano, anche a livello di asse e di misura, l’efficienza amministrativa e gestionale delle Adg: l’efficienza attuativa, ad esempio, indica che al 31.12.04 le amministrazioni al sono riuscite ad avviare circa 9 interventi su 10 approvati ed a coinvolgere concretamente in essi più di 8 partecipanti rispetto ai 10 previsti Isfol – Struttura nazionale di valutazione Fse AREA VALUTAZIONE POLITICHE RISORSE UMANE

  6. Impegni e Pagamenti 1800,00 1600,00 1400,00 1200,00 1000,00 800,00 600,00 400,00 200,00 0,00 2000 2001 2002 2003 2004 impegni pagamenti Progetti approvati e conclusi 45000,00 40000,00 35000,00 30000,00 25000,00 20000,00 15000,00 10000,00 5000,00 0,00 2000 2001 2002 2003 2004 Approvato Concluso Impegni -36,7% Pagamenti -8% Progetti approvati -27,8% Progetti conclusi - 25,4% Fonte: Elaborazioni Struttura nazionale di valutazione su dati Mef/Igrue - Monitweb Isfol – Struttura nazionale di valutazione Fse AREA VALUTAZIONE POLITICHE RISORSE UMANE

  7. 2. L’approccio orientato alle politiche • sviluppo della formazione continua(24% dell’utenza raggiunta dal Qcs) quale strumento principale per l’adattabilità della forza lavoro e delle imprese (34% del totale destinatari coinvolti) • sostegno all’occupabilità degli individuisoprattutto attraverso un approccio preventivo (24% utenza Qcs), non trascurando tuttavia gli specifici problemi di chi incontra le maggiori difficoltà ad inserirsi e/o ricollocarsi sul mercato del lavoro • supporto alla formazione superiore e permanente (12% dei destinatari totali in entrambi i casi) ed alla prevenzione della dispersione scolastica e formativa(8%), nell’ambito più generale della promozione di un sistema di life long learning • promozione dellepari opportunità e dell’inclusione socialeper le fasce più deboli della popolazione Isfol – Struttura nazionale di valutazione Fse AREA VALUTAZIONE POLITICHE RISORSE UMANE

  8. 3. L’ampliamento delle strategie di intervento • Netta prevalenza di un mix diversificato di azioni rivolte alle persone (89,5% degli interventi avviati e 97% dei destinatari coinvolti) e significativo sviluppo delle azioni di sistema (7,5% dei progetti) finalizzate soprattutto a supportare le capacità di governo delle Adg • Forte ricorso alle attività formative (due terzi sia degli interventi che dei destinatari avviati), in crescita rispetto ai due anni precedenti, volto alla costruzione di un’offerta ampia e diversificata per finalità di intervento ed utenza da intercettare • Sviluppo delle attività di orientamento, informazione e consulenza sulle opportunità offerte dal Fse, rivolte ad un’amplia platea di destinatari (2,3% dei progetti e circa il 25% dell’utenza) • Erogazione di incentivi individualizzati (15,2% degli interventi e 2,3% dei destinatari), dedicati soprattutto a favorire la partecipazione delle persone alle attività formative • Ruolo limitato delle work experience, dei percorsi integrati e delle misure di accompagnamento Isfol – Struttura nazionale di valutazione Fse AREA VALUTAZIONE POLITICHE RISORSE UMANE

  9. Formazione: tassi di dispersione formativa per tipologia di progetto 25,0 21,3 20,0 16,6 15,0 12,2 9,4 10,0 7,2 5,8 5,7 5,5 5,0 3,2 2,3 1,7 0,0 occupati creazione d'impresa reinser. F: For. per F: For. per (Ifts) post-dip dei cfl lavorativo obbligo obbligo F: For. fin.ta scolastico formativo F: For. post- format. obbl. form. e F: Istruz. e permanente post-obbl F: For. ambito F: Formazione F: For. interno F: For. interno Form. Tec Sup F: For. apprend. Tasso di dispersione formativa Tasso di dispersione formativa Totale I tassi di dispersione delle attività formative • Buon risultato complessivo (7,2%), ma necessità di presidiare meglio soprattutto le “filiere” degli Ifts e della formazione post-obbligo formativo e post diploma caratterizzate dalle durate più lunghe (non inferiori alle 1000 ore per destinatario) Isfol – Struttura nazionale di valutazione Fse AREA VALUTAZIONE POLITICHE RISORSE UMANE

  10. 4. La diversificazione dei destinatari raggiunti dagli interventi • non solo lavoratori delle imprese e varie categorie di persone in cerca di occupazione (giovani e adulti senza lavoro, soggetti svantaggiati anche diversi rispetto al passato, donne) • ma anche operatori dei servizi per l’impiego, dei sistemi di istruzione e di formazione professionale, personale della Pubblica amministrazione compreso quello coinvolto nella programmazione e gestione degli interventi cofinanziati • coerenza tra gli obiettivi perseguiti dalle misure/politiche di Fse e le caratteristiche complessive dei destinatari raggiunti dagli interventi. Ad esempio, le persone più giovani hanno frequentato soprattutto azioni di orientamento e azioni formative all’interno dell’obbligo formativo, mentre le persone di età più adulta hanno partecipato soprattutto ad azioni formative finalizzate all’inserimento e al reinserimento occupazionale o specificatamente rivolte agli occupati. Isfol – Struttura nazionale di valutazione Fse AREA VALUTAZIONE POLITICHE RISORSE UMANE

  11. 5. L’efficacia degli interventi Pari opportunità • sostanziale equilibrio tra gli uomini e le donne che hanno partecipato agli interventi avviati nel 2000-4 (le donne rappresentano il 49,% del totale dei destinatari raggiunti) • minore partecipazione femminile alle politiche di inclusione sociale ed a quelle rivolte alla competitività dei lavoratori e delle imprese Isfol – Struttura nazionale di valutazione Fse AREA VALUTAZIONE POLITICHE RISORSE UMANE

  12. Obiettivi di equità sociale Utenza diversificata per vari policy-field costituita nel complesso da: • giovani di età inferiore ai 19 anni agli adulti fino ai 44 anni di età (limitata partecipazione delle fasce di popolazione over 44), nella metà dei casi con titoli di studio medio-bassi, composta anche da stranieri (8% in totale circa, circa il 29% nel caso dell’Asse B) • occupati (32%), persone in cerca di occupazione (27%; vedi grafico) e studenti 25% Isfol – Struttura nazionale di valutazione Fse AREA VALUTAZIONE POLITICHE RISORSE UMANE

  13. Tassi di copertura • In generale, la capacità delle Adg di intercettarei potenziali destinatari degli interventi è aumentata nel tempo • gli interventi di Fse hanno raggiunto il 22% della popolazione in cerca di occupazione e circa il 25% dei giovani potenzialmente a rischio di abbandono/ dispersione scolastica • molto limitatoil tasso di copertura degliinterventi di alta formazione Impatti lordi e netti • ad un anno dalla conclusione degli interventi circail 65%dei partecipanti complessivi risulta inserito nel mercato del lavoroe, nella maggior parte dei casi, svolge un’occupazione coerente rispetto alll’intervento di Fse. Il 12% degli altri partecipanti, inoltre, continua a investire nel proprio sapere. • la partecipazione agli interventi di Fse sembraaumentare di oltre il 25% la probabilità di trovare lavoro rispetto al gruppo di controllo • la formazione dei lavoratori sembra produrre effetti significativi soprattutto in termini di mobilità verso l’esterno, cui spesso è associato un aumento della retribuzione Isfol – Struttura nazionale di valutazione Fse AREA VALUTAZIONE POLITICHE RISORSE UMANE

  14. Indicazioni per il futuro • Monitorare con attenzione, entro la fine dell’attuale periodo di programmazione, il rallentamento dell’attuazione fisica e finanziaria rilevato dopo l’assegnazione della riserva di performance • Ridurre gli elevati tassi di dispersione formativa che caratterizzano alcune filiere formative molto importanti (Ifts, formazione post obbligo formativo e post diploma) anche incentivando il ricorso a specifiche misure di accompagnamento • Aumentare gli investimenti nelle attività di alta formazione che, finora, hanno intercettato una quota piuttosto limitata dei loro potenziali destinatari Isfol – Struttura nazionale di valutazione Fse AREA VALUTAZIONE POLITICHE RISORSE UMANE

  15. Essere consapevoli che, in assenza di specifici correttivi, la formazione dei lavoratori e quella finalizzata all’inserimento lavorativo rischiano di privilegiare soprattutto i soggetti più forti in ragione delle caratteristiche possedute (età e titoli di studio) • Definire uno specifico ruolo che la formazione continua cofinanziata dal Fse può svolgere rispetto agli altri canali pubblici esistenti (legge 236 e –soprattutto- fondi interprofessionali) • Intervenire su alcune aree critiche per migliorare ulteriormente le pari opportunità soprattutto in termini di efficacia (divari retributivi rispetto agli uomini, segregazione formativa ed occupazionale, qualità del lavoro complessivamente più contenuta) • Presidiare i fattori in grado di favorire la qualità complessiva dei sistemi formativi regionali: rispondenza della programmazione ai fabbisogni del territorio, interazione tra attori dei vari livelli di governance, efficacia delle modalità di comunicazione con i soggetti attuatori, implementazione di adeguati sistemi di monitoraggio e valutazione Isfol – Struttura nazionale di valutazione Fse AREA VALUTAZIONE POLITICHE RISORSE UMANE

  16. Il sistema di valutazione del Fse (Ob. 3) Le Adg del Fse hanno sviluppato sistemi di monitoraggio e di valutazione in grado di fornire informazioni sempre più dettagliate: • sui vari livelli di policy implementati dal Fse (asse-misura-macrotipoogia di azione-tipologia di azione-tipologia di progetto) • sulle principali caratteristiche dei destinatari raggiunti (genere, età, titolo di studio, cittadinanza, condizione rispetto al mercato del lavoro) • sui risultati ottenutida specifiche politiche (inserimento occupazionale, formazione continua, o su tematiche prioritarie (qualità dei sistemi,ecc) Ruolo dalle azioni di sistema promosse dal MLPS attraverso l’ISFOL-SNV il coordinamento svolto a livello centrale, in partenariato con gli altri soggetti istituzionali coinvolti nella valutazione, consente di: • valorizzare le informazioni esistenti a livello di singolo PO • ricostruire il quadro complessivo dei principali effetti prodotti dal Qcs Obiettivo 3 in Italia in termini di realizzazioni, risultati ed impatti. Isfol – Struttura nazionale di valutazione Fse AREA VALUTAZIONE POLITICHE RISORSE UMANE

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