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RELAZIONI PROFESSIONALI

RELAZIONI PROFESSIONALI. I rapporti tra studio-associati e studio committenti vengono regolati e gestiti attraverso la conoscenza: dello Statuto del regolamento interno del codice deontologico dalle linee guida emanate dalla F.N.C per l’esercizio autonomo della professione.

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Presentation Transcript


  1. RELAZIONI PROFESSIONALI I rapporti tra studio-associati e studio committenti vengono regolati e gestiti attraverso la conoscenza: • dello Statuto • del regolamento interno • del codice deontologico • dalle linee guida emanate dalla F.N.C per l’esercizio autonomo della professione Ghilardi Stefano

  2. RELAZIONI PROFESSIONALI L’organizzazione di uno studio professionale può essere difficile e complessa se consideriamo che per raggiungere un risultato comune serve : la condivisione di strategie e obiettivi da parte di tutti gli associati !! Ghilardi Stefano

  3. RELAZIONI PROFESSIONALI Fondamentale per il gruppo è l’esistenza di una figura trainante, carismatica, capace di coinvolgere il gruppo e motivarlo Il leader solitamente viene individuato nella fase di costituzione dal fondatore dello studio ... Con il tempo può essere sostituito da un associato con più doti “carismatiche “ e trainanti il gruppo. Ghilardi Stefano

  4. FORME ORGANIZZATIVE Esistono due forme organizzative di studio associato Ghilardi Stefano

  5. STUDIO INFERMIERISTICO “ORIZZONTALE” È la struttura organizzativa più idonea per lo studio infermieristico • Responsabile/i dello studio infermieristico (coordina l’intero gruppo di lavoro) • Referente area / team area formazione cliente • Referente area / team area medicina del lavoro cliente Ghilardi Stefano

  6. STUDIO ORIZZONTALE Nel gruppo non c’è figura direttiva, tutto il team persegue l’obiettivo comune la soddisfazione del cliente • Esiste un clima di confronto reciproco di collaborazione costruttiva e di sana autocritica • Esiste la cultura del “gruppo” che responsabilizza ogni associato • Richiede maggior impegno da parte di tutti i professionisti associati Ghilardi Stefano

  7. STUDIO INFERMIERISTICO A “PIRAMIDE” • È la struttura organizzativa tradizionale adottata in studi con notevole mole di attività e di associati • È più una gestione societaria • Prevede la gerarchia dei ruoli per la complessa gestione amministrativa dell’attività • Può comportare una maggiore specializzazione di alcuni associati ,che possono assumere funzioni direttive • Le procedure possono essere standardizzate e garantire comunque una buona efficienza operativa Ghilardi Stefano

  8. STUDIO A PIRAMIDE Segue il principio gerarchico a più livelli decrescenti anche in termini di responsabilità,appunto a piramide, partendo dal fondatore o titolare dello studio fino ad arrivare ai professionisti associati praticanti e in ultimo al cliente Ghilardi Stefano

  9. STUDIO A PIRAMIDE • Minore coinvolgimento dei singoli associati • Ridotta comunicazione tra gli associati Concludendo Per i motivi appena esposti, soprattutto nell’ambito di una associazione tra professionisti questo modello non è il più indicato Ghilardi Stefano

  10. RELAZIONI PROFESSIONALI Qualunque forma organizzativa scelta comporta che gli associati si rendano disponibili non solo ad esplicare il lavoro ma anche a farsi carico di eventuali sostituzioni per ferie o malattia in modo da garantire la continuità Assistenziale prevista nella convenzione punto di forza dello studio infermieristico Per far questo è opportuno conoscere le procedure di lavoro di tutte le aree operative in carico allo studio associato Ghilardi Stefano

  11. RELAZIONI PROFESSIONALI Tutti gli associati si fanno inoltre carico della rendicontazione delle attività svolte attraverso la compilazione di moduli predefiniti considerando che, di norma mensilmente, si dovrà produrre la parcella professionale Tale rendicontazione è importante : • sia ai fini economici • ma anche per documentare l’attività svolta da ogni singolo associato Ghilardi Stefano

  12. RELAZIONI PROFESSIONALI In riunioni prefissate settimanali o mensili si definiscono • le attività svolte • si analizzano le eventuali criticità • si aggiornano gli altri componenti dell’attività svolta • si analizzano nuove possibilità lavorative decidendo • chi le intraprende • chi è il referente del nuovo progetto • i tempi e modi di attivazione Ghilardi Stefano

  13. RELAZIONI PROFESSIONALI Quando si è deciso che l’attività può essere svolta dallo Studio intervengono i coordinatori che formalizzano, attraverso una convenzione scritta,le clausole dell’impegno professionale. Ghilardi Stefano

  14. RAPPORTO CONTRATTUALE CON I COMMITTENTI • E’ consigliabile quando lo studio riceve un incarico da un paziente/cliente, redigere un contratto scritto che tuteli sia lui che il paziente circa eventuali ricorsi che potrebbero verificarsi • Un contratto può anche essere verbale, ma in caso di sinistro e di eventuale ricorso del cliente, la mancanza di uno scritto può mettere in dubbio l’esistenza della prestazione e la data certa di fronte a terzi • Il rapporto contrattuale è regolato dall’incarico professionale o dal contratto d’opera intellettuale (art.2230 del codice civile) in base ai quali,a fronte di giusto compenso,lo studio si impegna ad erogare le prestazioni di cui necessita l’utente senza vincolo di subordinazione e nel pieno rispetto delle norme civili,fiscali e previdenziali nonché deontologiche. Ghilardi Stefano

  15. RAPPORTO CONTRATTUALE CON I COMMITTENTI Cosa deve contenere un contratto d’opera intellettuale ? Ghilardi Stefano

  16. RAPPORTO CONTRATTUALE CON I COMMITTENTI L’ identificazione della parti (denominazione, ragione sociale, sede legale, partita iva e codice fiscale , rappresentante legale) • dott. Bianchi Mario nato a Bergamo il 01/01/1960 e residente in Bergamo via Calvi 8 codice fiscale ………… partita iva ………………… • “Studio infermieristico A e Z ” con sede a Bergamo in via Azzano 7 codice fiscale………. partita iva…………………. in persona del legale rappresentante Sig. Ghilardi Stefano nato ad Alzano Lombardo il 04/09/1974 cod.fiscale ……………… Ghilardi Stefano

  17. RAPPORTO CONTRATTUALE CON I COMMITTENTI L’oggetto del contratto chi si impegna a fare cosa indicato con precisione (sede, orari, …) SI CONCORDA QUANTO SEGUE • Il dott. Bianchi Mario affida alla Studio infermieristico A e Z” le mansioni sotto specificate: • I compiti della studio sono: “collaborazione per la gestione dell’ambulatorio infermieristico sito nel comune di Bergamo via Papa Giovanni XXIII al civico 1”. • Per il conseguimento del fine di cui al precedente punto 1 lo studio si impegna a mettere a disposizione del dott. Bianchi Mario degli operatori in numero adeguato e tale da assicurare le prestazioni oggetto della convenzione. • Studio infermieristico A e Z assicura l’espletamento del servizio sopraindicato mediante l’utilizzo di un infermiere dal lunedì al venerdì, per un totale annuo di 250 ore, con orario dalle 8.00 alle 12.00. • Il dott. . Bianchi Mario ha comunque la facoltà di chiedere allo Studio infermieristico A e Z l’aumento del numero di ore necessarie per l’espletamento del servizio. • Lo Studio infermieristico A e Z per tutta la durata dell’accordo si impegna in particolare : • a nominare quale responsabile delle attività infermieristiche il Sig. Ghilardi Stefano in possesso del titolo di studio di infermiere professionale; Ghilardi Stefano

  18. RAPPORTO CONTRATTUALE CON I COMMITTENTI • ad utilizzare per lo svolgimento delle prestazioni oggetto della presente convenzione, unicamente persone in possesso del titolo di studio di infermiere e dell’iscrizione all’albo professionale di categoria; • a far stipulare al personale operante, un’apposita polizza assicurativa per una copertura di eventuali incidenti che possano accadere agli utenti a causa delle attività previste nella convenzione; • a garantire la riservatezza delle informazioni riferite a persone che fruiscono delle prestazioni oggetto della convenzione; • a garantire per tutta la durata della convenzione il rispetto di tutte le norme nazionali e regionali relative al servizio; • a verificare periodicamente con il firmatario della convenzione la qualità e le modalità di attuazione del servizio, dichiarando sin d’ora piena disponibilità per eventuali incontri richiesti volti ad ottimizzare il servizio e ad analizzare particolari situazioni verificatesi Ghilardi Stefano

  19. RAPPORTO CONTRATTUALE CON I COMMITTENTI L’entità del compenso e la modalità di determinazione (a progetto, ad accesso, a prestazione, a ore) 6. Il compenso orario relativo alle prestazioni infermieristiche effettuate dalla società viene definito in € 24.50 onnicomprensive per ogni ora di servizio e con cadenza annuale verranno revisionati applicando gli indici di adeguamento ISTAT Ghilardi Stefano

  20. RAPPORTO CONTRATTUALE CON I COMMITTENTI Le modalità e i termini del versamento degli onorari e le eventuali penali 7. A fronte di regolare fattura, esente iva (ai sensi dell’articolo 10 DPR 633/72) emessa mensilmente dalla Studio infermieristico A e Z e previo accertamento da parte del dott. Bianchi Mario della regolarità del servizio, il corrispettivo verrà liquidato entro 30 gg data fattura. 8. Di stabilire che le modalità esecutive e ogni altro criterio operativo sono definite in comune accordo Ghilardi Stefano

  21. RAPPORTO CONTRATTUALE CON I COMMITTENTI Le modalità e i termini per il rinnovo o la disdetta 9. La durata del contratto ,Le modalità e i termini per il rinnovo o la disdetta meglio sempre specificarle 10. Il presente accordo decorre dalla data della sua sottoscrizione fino al 31 dicembre 2011, e può essere rescisso da una delle due parti con lettera raccomandata di preavviso di tre mesi. Ghilardi Stefano

  22. RAPPORTO CONTRATTUALE CON I COMMITTENTI Modalità di composizione delle controversie (foro competente, collegio arbitrale: composizione e nomine) 11. Per qualsiasi controversia di qualsiasi natura è competente il foro di Bergamo ,il collegio arbitrale sarà costituito da un membro del collegio IP.AS.VI di competenza Competenza delle spese di registrazione (spesso non dovute) Data Bergamo, 01/01/2010 Firma Studio infermieristico A e ZDott. Bianchi Mario ________________ _____________ Ghilardi Stefano

  23. RAPPORTO CONTRATTUALE CON I COMMITTENTI Firmato il contratto … .. Inizia il rapporto di collaborazione e periodicamente il firmatario della convenzione (studio infermieristico) incontrerà il committente per valutare la qualità e le modalità di attuazione del servizio nonché incontri rivolti ad ottimizzare il servizio e ad analizzare particolari situazioni verificatesi. Ghilardi Stefano

  24. LA FATTURA • La fattura è un documento commerciale obbligatorio, redatto dal prestatore d’opera per attestare l’esecuzione della prestazione d’opera effettuata e per comunicare al committente l’importo da lui dovuto per i servizi che sono stati effettuati • L’art. 2214 del Codice Civile afferma che l’imprenditore deve conservare per ciascun affare “ gli originali delle fatture ricevute, nonché le copie delle fatture spedite.” • La legge fiscale dà un ruolo importante alla fattura sia ai fini dell’IVA che a quelli delle imposte sul reddito perché le fatture emesse sono la documentazione dei ricavi dell’impresa.” Ghilardi Stefano

  25. LA FATTURA • Funzioni della fattura: • Informa il committente che la prestazione è stata eseguita • Richiama tutte le condizioni del contratto circa la quantità e la qualità dei servizi forniti • Precisa l’onorario e gli oneri riguardanti gli addebiti accessori a norma di legge, indicando l’importo totale dovuto dal committente • Documenta l’operazione secondo le indicazioni della legge civile, che prescrive la redazione del documento, la sua conservazione e l’eventuale esibizione al giudice in caso di controversie • Documenta l’operazione ai fini fiscali, perché concorre sia al calcolo delle imposte indirette che di quelle dirette (l’importo complessivo fatturato nell’anno determina il volume d’affari e di conseguenza il reddito sul quale dovranno essere pagate le imposte) Ghilardi Stefano

  26. ESEMPIO FATTURA A PRIVATO SENZA IVA Mario Bianchi infermiereVia Sole 1024100 BergamoCodice Fiscale BCHMRA68G44K514QPartita iva 0123456789 Egregio Sig. Mario Rossi Via Londra 70 00100 Roma Codice Fiscale RSSMRA75D65H501EFattura n°1 del 1 gennaio 2011 Compensi per assistenza infermieristica professionale (*) Euro 150,00 Contributo previdenziale ( 2% su euro 150,00 ) Euro 3,00 Marca da bollo Euro 1,81 Netto a pagare Euro 154,81*(esente IVA art. 10 n°18 D.P.R. 633/72) condizione di pagamento: bonifico bancario presso BANCA POPOLARE DI BERGAMO IBAN IT10Q123456789000123 Ghilardi Stefano

  27. ESEMPIO FATTURA A SOCIETA’ SENZA IVA Mario Bianchi infermiereVia Sole 1024100 BergamoCodice Fiscale BCHMRA68G44K514QPartita IVA 0123456789 Spett. le Clinica Bianca Via Roma 70 24100 Bergamo P. IVA COD. FISC. 0015269452Fattura n°1 del 1 febbraio 2011 Compensi per assistenza infermieristica professionale (*) Euro 150,00 Contributo previdenziale ( 2% su euro 150,00 ) Euro 3,00 Ritenuta d’acconto (20% su euro 150,00) Euro 30,00 Marca da bollo Euro 1,81 Netto a pagare Euro 124,81 *(esente IVA art. 10 n°18 D.P.R. 633/72) condizione di pagamento: bonifico bancario presso BANCA POPOLARE DI BERGAMO IBAN IT10Q123456789000123 Ghilardi Stefano

  28. ESEMPIO FATTURA CON APPLICAZIONE IVA Mario Bianchi - infermiereVia Sole 1024100 Bergamocodice fiscale BCHMRA68G44K514QPartita iva 0123456789 Spett. le Fondazione Bianca Via Roma 70 24100 Bergamo P. iva cod.fisc. 0015269452Fattura n°1 del 1 FEBBRAIO 2010 Compensi per partecipazione seminario Euro 150,00 Contributo previdenziale ( 2% su euro 150,00 ) Euro 3,00 Totale imponibile IVA Euro 153,00 IVA (IVA 20% su euro 153,00) Euro 30,60 Totale fattura Euro 183,60 Ritenuta d’acconto (20% su euro 150,00) Euro 30,00 Netto a pagare Euro 155,41 condizione di pagamento: bonifico bancario presso BANCA POPOLARE DI BERGAMO IBAN IT10Q123456789000123 Ghilardi Stefano

  29. RESPONSABILITA’ PROFESSIONALE • Il concetto di responsabilità ha assunto , in questi ultimi anni, un significato sempre più importante nella professione infermieristica a fronte dei mutamenti sociali, culturali e alle modifiche legislative • Si è sempre parlato di responsabilità professionale in ambito medico, ma oggi il professionista infermiere “svincolato” dal vecchio mansionario (D.P.R. 225/74) è sempre più esposto al rischio professionale Ghilardi Stefano

  30. RESPONSABILITA’ PROFESSIONALE • La professione infermieristica è diventata “professione Sanitaria” (e non più ausiliaria) con la legge 42/99 • Lo sviluppo di nuovi scenari professionali con l’emanazione della legge 251/2000 e l’introduzione del concetto di autonomia professionale ha portato maggior libertà di azione ma anche maggior livello di responsabilità • È opportuno quindi ,affrontare il tema della responsabilità come “cultura della responsabilità”, per poter tutelare il nostro lavoro quotidiano Ghilardi Stefano

  31. RESPONSABILITA’ PROFESSIONALE L’agire in sicurezza è frutto di che cosa ? • Dalla propria formazione di base e post base • Dall’esperienza acquisita nel tempo • Dalla capacità di prevedere i risultati e i rischi potenziali determinati dall’azione stessa E’ la deontologia professionale a fissare le norme dell’agire professionale e a definire i principi guida in cui si svolge un’attività Bisogna quindi conoscere e riflettere sulle norme che regolamentano la nostra attività da libero professionisti per non andare incontro a delle responsabilità di tipo penale ,civile o deontologica Ghilardi Stefano

  32. RESPONSABILITA’ PROFESSIONALE L’infermiere libero professionista, nell’esercizio delle sua attività è soggetto a tre diversi tipi di responsabilità: - Responsabilità penale - Responsabilità civile - Responsabilità deontologica Ghilardi Stefano

  33. RESPONSABILITA’ PENALE Deriva da un comportamento attivo od omissivo (derivanti da negligenza,imprudenza,imperizia e dall’ inosservanza di regole a causa delle quali il professionista arreca un danno al paziente/cliente) • La responsabilità penaleè sempre e solo personale. Ghilardi Stefano

  34. RESPONSABILITA’ PENALE L’infermiere nell’ambito della sua attività professionale quotidiana si trova esposto al rischio di incorrere in numerosi reati penali. Secondo un criterio di maggiore frequenza si ricordano: 1. Esercizio abusivo della professione (art. 348 c.p.) Per l’esercizio della professione è necessario che l’infermiere sia in possesso del Titolo di studio , sia iscritto al Collegio IPASVI ed effettui unicamente prestazioni proprie della professione infermieristica. Con l’abolizione del mansionario i confini di questa norma sono più labili e l’attività svolta dovrà essere analizzata di volta in volta anche nei rapporti con l’attività propriamente medica (per non incorrere in questo reato) Ghilardi Stefano

  35. RESPONSABILITA’ PENALE 2. Somministrazione e detenzione di medicinali guasti o imperfetti (art.443 c.p.) Il reato prevede tre tipi di situazioni : la detenzione per il commercio, la messa in commercio e la somministrazione di medicinali guasti o imperfetti Per non incorrere in questo reato l’infermiere deve sempre controllare sia per la detenzione che prima della somministrazione, la scadenza del farmaco, l’integrità della confezione e il rispetto delle norme previste per la sua conservazione. Ghilardi Stefano

  36. RESPONSABILITA’ PENALE 3. Rivelazione del segreto professionale (art. 622 c.p.) Rivelare senza giusta causa un segreto professionale è reato penale oltre che comportamento sanzionabile ai sensi della legge sulla privacy (testo unico n. 196/03) e comportamento sanzionabile sotto il profilo deontologico. È importante per il libero professionista chiedere per qualsiasi prestazione il consenso informato e il trattamento dei dati al cliente/paziente previa completa informazione Escludono la sussistenza del reato in esame la rivelazione a persone ugualmente tenute al segreto professionale per motivi di lavoro ( collega,medico) Ghilardi Stefano

  37. RESPONSABILITA’ PENALE 4. Omicidio (doloso – colposo – preterintenzionali) (art. 598 c.p.) La differenza sostanziale che distingue il reato doloso da quello colposo è caratterizzata dalla volontarietà del soggetto di provocare un danno. Il reato colposo si verifica quando si agisce con imperizia, imprudenza o negligenza o inosservanza di leggi e/o regolamenti E’ evidente che l’ipotesi delittuale di maggior rilievo per il professionista è l’omicidio doloso Numerose sentenze di condanna vedono coinvolti infermieri che hanno commesso errori nella somministrazione di farmaci e terapie Ghilardi Stefano

  38. RESPONSABILITA’ PENALE 5. Lesioni personali Art. 582. Lesione personale dolosa Chiunque cagiona ad alcuno una lesione personale, dalla quale deriva una malattia nel corpo o nella mente, è punito con la reclusione da tre mesi a tre anni. Art. 590. Lesioni personali colpose Chiunque cagiona ad altri per colpa una lesione personale è punito con la reclusione fino a tre mesi o con la multa fino a euro 309. La lesione personale (lievissima, lieve , grave, gravissima) è la malattia del corpo o della mente Ghilardi Stefano

  39. RESPONSABILITA’ CIVILE Per responsabilità civile si intende l’obbligo di risarcire un danno ingiustamente causato. Il diritto civile è quella branca della giurisprudenza che si occupa della tutela degli interessi privati e della reintegrazione del diritto leso: l’elemento peculiare è infatti il risarcimento del danno che solitamente viene valutato in termini economici. Ghilardi Stefano

  40. Sotto il PROFILO CIVILISTICO: l’infermiere può essere chiamato a rispondere di: responsabilità contrattuale e/o extra contrattuale • La responsabilità extracontrattuale è regolata dall’art. 2043 del codice civile “Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno.(dipendenti) • La responsabilità contrattuale (è il caso degli infermieri libero-professionisti che hanno stipulato un contratto con la persona) è definita dai termini del contratto stesso. Se all’origine dell’obbligo giuridico di risarcire il danno vi è un contratto, il professionista che assume contrattualmente un incarico professionale è tenuto a lavorare con diligenza erogando prestazioni per raggiungere un risultato sperato. Ghilardi Stefano

  41. RESPONSABILITA’ CIVILE Il libero professionista ha “l’obbligo di tutelarsi” in termini assicurativi per questo tipo di responsabilità • La Federazione Nazionale, tramite una convenzione con la Carige Assicurazioni, offre agli iscritti agli Albi, l'opportunità di stipulare una polizza volontaria per la responsabilità civile derivante dall'attività professionale • La polizza Willis garantisce una copertura verso le richieste di risarcimento danni legati allo svolgimento dell'attività infermieristica indipendentemente dal luogo in cui questa sia svolta: in ambito pubblico, privato o libero-professionale. • Il Massimale della polizza è di € 2.000.000 con premio annuo di € 48,00 • Per avere ulteriori informazioni i colleghi possono rivolgersi al Collegio provinciale di appartenenza Ghilardi Stefano

  42. RESPONSABILITA’ DEONTOLOGICA Coinvolge tutti gli infermieri,può essere conseguente a un illecito civile o penale e, oltre alle sanzioni applicate in sede di giudizio, altre sanzioni possono essere imposte al professionista da parte del collegio di competenza, per violazione della deontologia professionale e del decoro della professione infermieristica Ghilardi Stefano

  43. RESPONSABILITA’ DEONTOLOGICA Sono previste le seguente sanzioni disciplinari: • Diffida dell’iscritto a non ricadere nell’inadempimento commesso; • Censura; • Sospensione dell’esercizio della professione da 1 a 6 mesi ; • Radiazione dall’albo. Ghilardi Stefano

  44. Grazie dell’attenzione! Ghilardi Stefano

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