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Rapporto sullo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili (FER) nelle Regioni del Mezzogiorno

Rapporto sullo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili (FER) nelle Regioni del Mezzogiorno. Roberto Ferrigno Pasquale Stigliani 20 febbraio 2012 - Bari. Il “pacchetto clima/energia” e gli obiettivi dell’Unione Europea (2020) (Direttive 2009/28/CE e 2009/29/CE ).

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Rapporto sullo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili (FER) nelle Regioni del Mezzogiorno

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Presentation Transcript


  1. Rapporto sullo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili (FER) nelle Regioni del Mezzogiorno Roberto Ferrigno Pasquale Stigliani 20 febbraio 2012 - Bari

  2. Il “pacchetto clima/energia” e gli obiettivi dell’Unione Europea (2020)(Direttive 2009/28/CE e 2009/29/CE ) - 20% di emissioni rispetto all’anno 1990 20% + efficienza energetica (obiettivo non vincolante) + 20% energierinnovabilineiconsumi energetici finali totali (a fronte di un valore pari all’8,5% nel 2007)

  3. Gli obiettivi degli Stati Membri UE per le FER La Direttiva prevede di ricorrere a misure di cooperazione internazionale, quali trasferimenti statistici e/o progetti comuni con altri Stati membri o con Paesi terzi.

  4. Rapporto sui progressi degli Stati Membri I Situazione al 31 gennaio 2011 -

  5. Rapporto sui progressi degli Stati Membri II La Commissione: riconosce che gli obbiettivi indicativi forniti dagli stessi governi nazionali sono in gran parte disattesi; Prende atto che un buon numero di Stati membri non procede con la messa in opera dei Piani di Azione Nazionale (PAN); ritiene necessario il raddoppio delle risorse finanziarie da mobilitare per garantire un adeguato livello di investimenti nelle FER (da € 35 Mld a € 70 Mld); critica la numerosità, complessità, incoerenza e scarsa efficienza degli strumenti finanziari a supporto delle FER; Critica l’assenza di schemi di cooperazione ed integrazione per lo sviluppo delle FER che potrebbero generare un risparmio di € 10 Mld. 5

  6. Scenari UE: La Tabella di marcia 2050 Nel dicembre 2011 la Commissione ha presentato una proposta strategica per ridurre dell’80% le emissioni di gas serra entro il 2050. Per raggiungere questo obbiettivo la produzione energetica UE dovrà essere praticamente a tasso zero di emissioni. Negli scorsi giorni la Commissione si è impegnata a proporre in breve tempo nuovi scenari energetici al 2030, che dovrebbero includere obbiettivi vincolanti, soprattutto per fornire un quadro legislativo certo a favore degli investimenti necessari. 6

  7. Il Piano di Azione Nazionale (PAN) per le FER (giugno 2010)

  8. PAN: produzione lorda di energia elettrica da FER - dati al 2009 e obbiettivi al 2020 Al 2020 la produzione FER dovrà essere pari 98.885 GWh, mentre la potenza FER installata pari a 43.823 MW. Con il D.M. del 5 maggio 2011, l’obbiettivo per il fotovoltaico è di 23.000 MW entro il 2016. 8

  9. Stima del contributo delle Regioni agli obbiettivi 2020 Sei Regioni relativamente poco abitate e dotate di notevoli risorse rinnovabili (Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Molise, Basilicata, Calabria, Sardegna) in cui la produzione di energia rinnovabile può arrivare a rappresentare più del doppio della media nazionale (punta record in Valle d’ Aosta con il 59,6% del totale nazionale). Otto Regioni (Piemonte, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Campania, Puglia, Sicilia) possono raggiungere un livello di produzione uguale o di poco superiore alla media nazionale (in testa l’Umbria con 22,7% del totale nazionale). Sei Regioni, popolose e sviluppate economicamente, ma dotate di scarse risorse (Lombardia, Veneto, Friuli V.G., Liguria, Emilia Romagna, Lazio) rimangono al di sotto della media nazionale. Fonte: Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile (FSS), “L’Europa e le Regioni per lo sviluppo delle energie rinnovabili” (2009)

  10. Elettricità da FER nelle Regioni 2020 (TWh) Fonte: FSS, L’Europa e le Regioni per lo sviluppo delle energie rinnovabili.

  11. Quota regionale FER nel 2010 ottenuta dal rapporto produzione FER/consumo interno lordo (CIL) IlRapporto tra la produzione FER e iconsumi finali elettrici, secondo quanto previsto nel Pan, dovrebbero coprire nel 2020 il 26,4% del consumo lordo di energia elettrica. Nel 2010 questa quota ha raggiunto il 20,1% rispetto al 18.8% del 2009. 11 Fonte: GSE, Impianti a fonti rinnovabili - Rapporto statistico 2010

  12. Quota regionale FER nel 2010 ottenuta dal rapporto produzione FER normalizzata/consumo interno lordo (CIL) Le Regioni del Mezzogiorno hanno prodotto 17.428 GWh CFL E = Consumo Finale Lordo di Energia Elettrica CFL FER E = Consumo Finale Lordo di Energia Elettrica Rinnovabile, calcolato come quantità di elettricità prodotta a livello nazionale da FER 12 Fonte: GSE, portale SIMERI

  13. Numero e potenza efficiente lorda degli impianti FER nelle regioni del Mezzogiorno 2008/2009/2010 Al 2010 sono entrati in esercizio n. 159.895 impianti FER pari a 30.283,9 MW, 3.765 in più rispetto al 2009. Tra il 2000 e il 2010 il tasso di crescita medio annuo della potenza complessiva è stato pari al 5%. Fonte: GSE, Impianti a fonti rinnovabili - Rapporto statistico 2010 13

  14. Numero e potenza efficiente lorda degli impianti FER nelle regioni del Mezzogiorno 2008/2009/2010 con ATLASOLE Entrati in esercizio impianti n. 331.490 pari a 12.822,5 MW L’obbiettivo indicato nel PAN (8000 MW) è abbondantemente superato Fonte: GSE, Impianti a fonti rinnovabili - Rapporto statistico 2010 14

  15. Strumenti regionali per lo sviluppo delle FER Piani Energetici Regionali (PER) Legislazione regionale Strumenti finanziari regionali (inclusi fondi UE) Agenzie Regionali per l’Energia Supporto al Patto dei Sindaci

  16. Strumenti regionali per lo sviluppo delle FER Fonte: Agende 21 locali: “Le azioni di coordinamento e supporto delle Regioni italiane agli Enti Locali per l’energia sostenibile e il pacchetto clima”, 2011.

  17. Criticità rilevate • L’assenza dei decreti per la ripartizione fra Regioni degli obiettivi indicati nel PAN genera due problematiche importanti: • le Regioni si pongono autonomamente ed in maniera non coordinata obiettivi e indirizzi attraverso i piani energetici; • Il valore del PAN viene indebolito, col rischio che si indichino obbiettivi che potrebbero non essere raggiunti o rivelarsi prematuramente obsoleti.

  18. Procedure autorizzative per lo sviluppo delle FER Il D.lgs n. 387/03, recepisce la Direttiva 2001/77/CE e la definizione di fonte rinnovabile in esso contenuta e introduce un regime semplificato di procedure autorizzative per gli impianti di generazione elettrica da FER e per le infrastrutture connesse, prevedendo un’autorizzazione unica rilasciata dall’autorità competente entro 90 giorni dalla presentazione della richiesta. La G. U. 219 del 18/09/2010 pubblica le linee guida del regime adottate tramite il DM del 10/09/2010. Le Regioni hanno avuto 90 giorni di tempo per adeguare le proprie normative autorizzative. In caso contrario, si applicano quelle nazionali. La G.U. 71 del 28/03/2011 pubblica il D.lgs 3 marzo 2011, n. 28 in attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE, che istituisce la PAS in sostituzione della DIA per autorizzare gli impianti fino ad 1 MW. Molte Regioni devono ancora dare attuazione alla PAS.

  19. Procedure autorizzative per lo sviluppo delle FER Elenco normativa regionale adottata per il recepimento delle linee guida nazionali ai sensi del DM 10 settembre 2010 e del D.lgs n. 28/2011. 19 Fonte: elaborazione elaborazione di ISES ITALIA Gennaio 2012

  20. Procedure autorizzative per lo sviluppo delle FER Elenco normativa regionale adottata per il recepimento delle linee guida nazionali ai sensi del DM 10 settembre 2010 e del D.lgs n. 28/2011. 20 Fonte: elaborazione elaborazione di ISES ITALIA Gennaio 2012

  21. I meccanismi di incentivazione allo sviluppo delle FER Quadro del meccanismo di incentivazione Attualmente è scaduto il termine per l’approvazione di un DM attuativo del D.lgs n. 28/11 per la riforma dei meccanismi di incentivazione. La bozza al momento prevede l’istituzione di una meccanismo di Aste a ribasso per gli impianti sopra i 6 MW. Sotto tale soglia è previsto un incentivo in forma di tariffa omnicomprensiva per ogni kW prodotto a seconda della tipologia e della taglia dell’impianto FER

  22. La connessione delle FER alla rete elettrica Fonte: Terna Dato AEEG a fine dicembre 2011: a fronte di quasi 250.000 preventivi di connessione alle reti di distribuzione e trasmissione accettati per 196 GW di potenza, solo 42 GW sono relativi ad impianti già connessi. Dei restanti 154 GW, ben 140 GW (attribuiti a 22.000 preventivi) riguardano impianti che non hanno ancora ottenuto l'autorizzazione alla realizzazione ed esercizio, ma che comunque continuano ad impegnare capacità sulle reti, generando il problema della saturazione virtuale. Richieste di connessione al 31 dicembre 2010

  23. Contributo della Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) allo sviluppo delle FER per l’elettricità Rete elettrica di trasmissione nel Mezzogiorno. Fonte: Ing Pierfrancesco Zanuzzi, Eolico e reti di trasmissioni. L’impegno di Terna, PV ROME Mediterranean 2010.

  24. Contributo della Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) allo sviluppo delle FER per l’elettricità Nuove stazioni 380 (202)/150 kV per la connessione di impianti FER nel Mezzogiorno 25 Fonte: Terna

  25. Installare sistemi di accumulo diffuso dell’energia elettrica: batterie

  26. Le FER come occasione per lo sviluppo di distretti industriali innovativi Caratteristiche principali degli iscritti a “Corrente” Elaborazioni Agici su Corrente, 2010. Distretti fotovoltaici italiani Solar Energy Report, 2011.

  27. Le imprese nella filiera fotovoltaica italiana Circa 800 imprese operanti lungo la filiera fotovoltaica Crescente presenza (numerica) delle imprese italiane e riduzione delle imprese estere che fanno ricorso all’export “puro” 28 Fonte: Solar Energy Report, 2011

  28. In Italia il record delle ore necessarie ad ottenere un permesso per un parco industriale fotovoltaico Fonte: PV Legal, febbraio 2012

  29. Conclusioni I • L’attuale, disarticolata pianificazione energetica, necessita l’adozione di un quadro regolatorio chiaro, che dia certezze agli operatori e agli enti coinvolti • Migliorare il coordinamento tra Stato e Regioni; • Approvare i D.M. attuativi del D.lgs n.28/11(burden sharing, meccanismo di incentivazione); • Dare attuazione da parte delle Regioni alle disposizioni previste dal D.lgs n. 28/11 che permette loro di individuare la soglia di applicazione della PAS fino ad un massimo di 1 MW.

  30. Conclusioni II La scarsa attenzione delle Regioni verso la parte FER dei PEAR necessita: Un maggiore impegno da parte degli Enti territoriali coinvolti: Monitorare continuamente il raggiungimento degli obbiettivi (SIMERI- ATLASOLE) e adeguare conseguentemente i PEAR rispetto ai risultati ottenuti; Impegnare maggiori risorse di personale verso la pianificazoine energetica e l’istruttoria delle procedure autorizzative. Ciò favorirebbe la riduzione sia dei tempi di realizzazione degli impianti FER che quelli di raggiungimento degli obbiettivi indicati nei PIEAR. 31

  31. Conclusioni III • Al fine di garantire l’immissione della produzione di energia da FER bisogna decongestionare la rete: • gli Enti territoriali coinvolti si impegnino nello snellimento delle procedure autorizzative e nel prevedere consistenti interventi sulla rete elettrica: • applicare il principio dell’autorizzazione unica, tale da comprendere sia l’impianto di produzione che le necessarie opere di collegamento alla rete elettrica; • dare la possibilità ai gestori di rete di realizzare i necessari sistemi di accumulo (Batterie); • investire sui nuovi sistemi di rete intelligente – “smart grids”. 32

  32. GRAZIE PER L’ATTENZIONE ! 33

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