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Dalla teoria…alla pratica: un possibile percorso in otto mosse

Corso di perfezionamento sulla qualità della normazione Università degli Studi di Firenze. Dalla teoria…alla pratica: un possibile percorso in otto mosse. di Pinuccia Dantino Dirigente Servizio Valutazione Processo Legislativo e Politiche regionali del Consiglio Regionale della Lombardia.

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Dalla teoria…alla pratica: un possibile percorso in otto mosse

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  1. Corso di perfezionamento sulla qualità della normazione Università degli Studi di Firenze Dalla teoria…alla pratica:un possibile percorso in otto mosse di Pinuccia Dantino Dirigente Servizio Valutazione Processo Legislativo e Politiche regionali del Consiglio Regionale della Lombardia Firenze, 16 maggio 2008

  2. Superare le resistenze e le difese nei confronti della valutazione • Il concetto di valutazione sia soggettivamente che collettivamente suscita ansia • L’idea che vi sia un soggetto valutato ed un soggetto valutatore immediatamente induce atteggiamenti difensivi da parte del soggetto che ‘subisce’ la valutazione

  3. Superare le resistenze e le difese nei confronti della valutazione • Questo dato va tenuto presente anche quando parliamo di valutazionedelle politiche pubbliche • Quando proponiamo ai decisori politici o alle strutture dell’esecutivo di ‘produrre informzioni utili a farsi un’opinione (talvolta anche ad esprimere giudizi) su azioni pubbliche, con l’intento di migliorarle’ dobbiamo sapere che l’accento va posto sull’obiettivo finale (e comune) di miglioramento dell’azione pubblica

  4. Superare le resistenze e le difese nei confronti della valutazione • Se vogliamo ‘abbassare’ le difese dei nostri interlocutori è opportuno far leva sull’apprendimento che genera l’analisi delle politiche pubbliche

  5. Costruire una committenza politica che legittimi l’attività di valutazione • Per avviare un’attività di raccolta (o di produzione) di informazioni, per comprendere i processi di attuazione o i risultati di un intervento pubblico, è necessario che un organo politico (una Commissione, l’Ufficio di Presidenza del Consiglio) legittimi l’avvio dell’attività

  6. Costruire una committenza politica che legittimi l’attività di valutazione • Questo processo attualmente si attiva su richiesta diretta dei decisori politici o dopo una proposta dei tecnici ai politici (più frequentemente) • L’esplicitazione di un input politico per l’avvio dell’attività delle strutture tecniche è fondamentale per dar forza all’attività di analisi e valutazione delle politiche regionali

  7. Costruire un’alleanza di lavoro con l’Esecutivo • Le informazioni e i dati necessari per l’attività di analisi e valutazione delle politiche regionali, sono (prevalentemente) patrimonio delle strutture tecniche dell’Esecutivo incaricate dell’attuazione di un determinato intervento

  8. Costruire un’alleanza di lavoro con l’Esecutivo • Trovare modalità adeguate per ottenere, dalle strutture dell’Esecutivo, i dati e le informazioni necessarie per la valutazione è quindi un passaggio fondamentale per il successo della nostra attività. Qualche suggerimento dettato dall’esperienza: • chiarire il nostro mandato • far leva sul comune interesse a migliorare l’azione pubblica • coinvolgerle e responsabilizzarle nell’attività (mostrare i report prima della loro pubblicizzazione e raccogliere opinioni e suggerimenti)

  9. Costruire un’alleanza di lavoro con l’Esecutivo • citare il loro contributo nei documenti che si elaborano • invitarle ad eventuali iniziative di presentazione dei prodotti realizzati • essere disponibili: siamo noi ad aver bisogno di loro!

  10. Istituire una struttura interna dedicata alla valutazione • Per supportare i processi decisionali, con informazioni sui processi di attuazione ed i risultati delle politiche regionali, quale modello organizzativo? • Nel nostro Paese non esistono esperienze o modelli organizzativi cui far riferimento. Le esperienze più consolidate sono, prevalentemente, quelle delle strutture di servizio per le oversight commission statunitensi

  11. Istituire una struttura interna dedicata alla valutazione • Per avviare l’attività di analisi e valutazione in Lombardia abbiamo optato fin dall’inizio per una struttura dedicata • L’attività di analisi degli interventi promossi con leggi/programmi richiede competenze specifiche e molto tempo da dedicare all’attività di progettazione delle analisi, alla loro realizzazione e comunicazione

  12. Quali competenze devono possedere gli analisti di politiche pubbliche? Nel nostro Paese non è ancora diffuso l’utilizzo di un profilo professionale di analista di politiche pubbliche. In Lombardia è stata deliberata nelle scorse settimane l’istituzione di questo profilo Ma chi sono e cosa fanno gli analisti di politiche? Nella nostra esperienza sono figure professionali che producono informazioni di qualità per il decision making dei consiglieri regionali

  13. Un caso di studio: l’analisi di attuazione delle politiche di sostegno ai piccoli comuni • La legge regionale 11/2006 si propone di contrastare lo spopolamento e l’abbandono dei piccoli comuni in grado di svantaggio, attraverso una serie di interventi volti a sostenere le Amministrazioni comunali e i residenti • Una delle misure prevede la riduzione di un punto percentuale dell’IRAP per quattro anni a partire dal primo anno di costituzione dell’impresa. L’agevolazione è protratta per ulteriori tre anni nel caso il titolare dell’impresa sia una donna o un giovane imprenditore

  14. Un caso di studio:l’analisi di attuazione delle politiche di sostegno ai piccoli comuni • Sono evidenti le ipotesi sottostanti all’intervento: il sostegno alle imprese in fase di start-up può favorire un loro consolidamento • Quali risultati ha prodotto l’analisi dell’attuazione? Per comprendere i risultati dell’intervento abbiamo raccolto, elaborato e commentato i seguenti dati: • n. di nuove imprese avviate annualmente nel periodo osservato (circa 4000 annue) • n. di domande di agevolazione fiscale pervenute negli anni 2005-2007 (159)

  15. Un caso di studio: l’analisi di attuazione delle politiche di sostegno ai piccoli comuni • Come si può osservare i dati ci dicono che i comportamenti dei potenziali beneficiari sono andati in controtendenza rispetto a quanto ci si sarebbe aspettato • Quali sono le ragioni alla base del comportamento degli attori?

  16. Un caso di studio: l’analisi di attuazione delle politiche di sostegno ai piccoli comuni • Per rispondere a questo quesito abbiamo formulato delle ipotesi interpretative: • Un’inadeguata comunicazione della misura ai potenziali beneficiari e, più in generale, ai cittadini • Un’insufficiente durata del periodo di esenzione • Una scarsa significatività del beneficio economico

  17. Un caso di studio: l’analisi di attuazione delle politiche di sostegno ai piccoli comuni • Naturalmente per comprendere un comportamento inatteso ed evidenziato dall’analisi, si dovrebbe attivare un’indagine ad hoc presso i beneficiarie e i non beneficiari della misura, per capire le ragioni della loro scelta e la loro opinione sull’utilità dell’intervento

  18. Un caso di studio: l’analisi di attuazione delle politiche di sostegno ai piccoli comuni • Il caso illustrato ci evidenzia che l’implementazione a volte riserva delle sorprese! Nel caso in esame, infatti, l’esiguità delle domande sorprende perché l’eccessivo carico fiscale è spesso evocato sia come causa di sofferenza per le imprese, sia come fattore disincentivante per l’apertura di un’attività. La realtà ci ha dimostrato che le cose non sono andate così e senza valutazione probabilmente non avremmo avuto elementi per poter, se ritenuto utile, riorientare l’intervento

  19. Il ruolo strategico della comunicazione dei risultati dellavalutazione • In tutte le fasi di lavoro (dal disegno di ricerca valutativa fino alla restituzione dei rapporti finali al committente politico) il ruolo di una corretta ed efficace comunicazione è fondamentale! • L’attività di comunicazione è un processo continuo sia verso l’interno (consiglieri, tecnici del Consiglio) che verso l’esterno (strutture di Giunta, stakeholders, cittadini)

  20. Il ruolo strategico della comunicazione dei risultati della valutazione • Comunicare in modo efficace,chiaro e sintetico può essere determinante in ogni passaggio dalla negoziazione per l’avvio dell’analisi fino alla presentazione del prodotto finale (Note informative, Clausole valutative)

  21. Qualche avvertenza per chi vuol cominciare • Preparare il terreno: la valutazione delle politiche pubbliche non ha ancora un radicamento nell’arena politica del nostro Paese • Procedere in modo incrementale: partire da temi con un basso potenziale di conflittualità politica

  22. Qualche avvertenza per chi vuol cominciare • Ricordarsi che la valutazione è una funzione politica. Le strutture forniscono il supporto informativo ma non si sostituiscono al decisore • Non bisogna avere fretta e qualche volta bisogna fermarsi per poi ripartire

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