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Progetto Pilota Progetto Piemonte “La realtà nella Scuola Primaria”

Progetto Pilota Progetto Piemonte “La realtà nella Scuola Primaria”. Torino, 13 Marzo 2010. Non c’è qualità della scuola senza qualità dei docenti. Obiettivo comune è la qualità della scuola. Scuola. Organizzazione complessa.

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Progetto Pilota Progetto Piemonte “La realtà nella Scuola Primaria”

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Presentation Transcript


  1. Progetto Pilota Progetto Piemonte“La realtà nella Scuola Primaria” Torino, 13 Marzo 2010 PROGETTO PILOTA PIEMONTE Lavinia Saracco

  2. Non c’è qualità della scuolasenza qualità dei docenti PROGETTO PILOTA PIEMONTE Lavinia Saracco

  3. Obiettivo comune è la qualità della scuola Scuola Organizzazione complessa PROGETTO PILOTA PIEMONTE Lavinia Saracco

  4. La scuola è la seconda agenzia di socializzazione e la prima agenzia educativa PROGETTO PILOTA PIEMONTE Lavinia Saracco

  5. ...è il luogo dove si determinano le abitudini ed i comportamenti che si mantengono nel tempo, i quali entrano stabilmente nel sistema valoriale dell’individuo e possono determinare il successo formativo dello studente. PROGETTO PILOTA PIEMONTE Lavinia Saracco

  6. Elementi positivi attuali: • Grande rilevanza sociale dell’ istituzione scuola • Elevato livello di responsabilità delle figure che operano nella scuola • Situazione di cambiamento PROGETTO PILOTA PIEMONTE Lavinia Saracco

  7. Criticità attuali: • Progressiva diminuzione del prestigio sociale dei docenti (ricerca A.N.P. Nomisma 2009) • Forte richiesta di legittimazione da parte dei docenti • Generale crisi economica ed inevitabili riflessi nella vita della scuola PROGETTO PILOTA PIEMONTE Lavinia Saracco

  8. Progetto Pilota – Piemonte 2010 È una grande opportunità che attendiamo da 30 anni e che è assolutamente da perseguire in quanto rappresenta una svolta nella valorizzazione dell’Educazione Motoria e Sportiva affinché, attraverso il piacere del movimento,si creino le condizioni per l’acquisizione da parte degli allievi del maggior numero di abilità motorie e ,rispettando i criteri dell’educazione scolastica ,orienti verso la naturale evoluzione rappresentata dalla pratica sportiva. PROGETTO PILOTA PIEMONTE Lavinia Saracco

  9. Tutte le figure professionali impegnate nel Progetto Pilota Piemonte opereranno secondo quanto previsto dal protocollo sperimentale nazionale PROGETTO PILOTA PIEMONTE Lavinia Saracco

  10. Nelle classi grande eterogeneità • Grande disparità tra allievi attivi ed allievi inattivi • Problemi legati ad allievi di altre culture • Poliedricità degli allievi più abili • Emarginazione degli allievi meno abili PROGETTO PILOTA PIEMONTE Lavinia Saracco

  11. Spesso la scuola è esposta alle critiche, alla protezione ad oltranza degli allievi da parte dei genitori e più facilmente le famiglie ricorrono alle vie legali. PROGETTO PILOTA PIEMONTE Lavinia Saracco

  12. Oggi Il programma di Educazione Fisica è già inserito nella scuola primaria: le docenti diplomate e laureate hanno un’ora del loro curricolo per l’insegnamento dell’ Educazione Fisica. Durante gli studi per il conseguimento della laurea è previsto anche lo studio dell’Educazione Fisica. PROGETTO PILOTA PIEMONTE Lavinia Saracco

  13. Gli alunni della scuola primaria hanno da sempre la valutazione in educazione motoria in pagella. Ma,allora ,qual è il problema? PROGETTO PILOTA PIEMONTE Lavinia Saracco

  14. Il problema è che il programma è inserito ma svolto da personale non qualificato. Non importa che a Scienze della Formazione si insegni Educazione Motoria … è una gran bella cosa, ma in questo modo i docenti hanno solamente un’ infarinatura della materia: è come se noi, visto che abbiamo sostenuto esami di anatomia, fisiologia, etc… ci proponessimo come medici … PROGETTO PILOTA PIEMONTE Lavinia Saracco

  15. L’ora di Educazione Motoria dovrebbe essere quotidiana: un impegno costante continuo visto in prospettiva futura anche come riduzione della spesa sanitaria. Saper riconoscere ad esempio un errato atteggiamento posturale ,saper consigliare la famiglia del bambino sulle attività che può intraprendere con più profitto, saper far muovere i bambini con disabilità motorie o cognitive è un compito prettamente Nostro. PROGETTO PILOTA PIEMONTE Lavinia Saracco

  16. Spesso vengono assegnati i voti di Educazione Motoria all’allievo in base al comportamento tenuto in palestra, senza eseguire valutazioni mirate al raggiungimento di uno specifico obiettivo che dovrebbe essere pianificato in una coerente programmazione didattica. PROGETTO PILOTA PIEMONTE Lavinia Saracco

  17. Il valore del Progetto Pilota Piemonte consiste nell’ essere inserito nel Piano dell’ Offerta Formativa e promosso dagli organi collegiali. Il programma dell’ intervento dell’ Esperto è fornito dal Supervisore con orari delle attività concordate con i docenti coinvolti. PROGETTO PILOTA PIEMONTE Lavinia Saracco

  18. La responsabilità educativa tuttavia resta affidata all’insegnante titolare della classe che si avvale dell’affiancamento dell’Esperto. PROGETTO PILOTA PIEMONTE Lavinia Saracco

  19. Supervisori ed Esperti • Ciascun Supervisore avrà la funzione di supporto tecnico all’azione educativa di 10 Esperti. • Ad ogni Plesso coinvolto nel Progetto è stato assegnato un Esperto per 2 ore settimanali per classe PROGETTO PILOTA PIEMONTE Lavinia Saracco

  20. Compiti dell’Esperto • Collaborazione alla stesura del P.O.F. e compartecipazione alla definizione di percorsi didattici che propongano attività motorie – sportive adatte ai bisogni degli alunni; • Consulenza finalizzata a dotare gli insegnanti delle competenze progettuali e culturali necessarie per rafforzare in modo strutturale l’attività motoria e presportiva; • Attività pratiche in palestra finalizzate a far acquisire modalità di conduzione, progressivamente sempre più autonome, delle attività motorie e sportive da parte degli insegnanti; • Introduzione di elementi oggettivi e scientifici di analisi e valutazione pedagogico-motoria sulla popolazione scolastica interessata dal progetto con verifica dei risultati. PROGETTO PILOTA PIEMONTE Lavinia Saracco

  21. Durata del Progetto Pilota Piemonte • Gli Esperti svolgeranno la loro attività nel periodo compreso tra il 15 Marzo ed il 12 Giugno secondo un progetto didattico che prevede un monte di 200 ore complessive; • Entrambe le tipologie professionali Supervisore ed Esperto ,incaricate tramite stipula di appositi contratti,all’avvio dell’attività avranno partecipato a momenti formativi ,previsti da un piano specifico regionale ,in linea con quello nazionale. PROGETTO PILOTA PIEMONTE Lavinia Saracco

  22. PERCHE’ PROGETTARE? PER DEFINIRE CON DECISIONE GLI OBIETTIVI PER SCANDIRE TEMPORALMENTE L’INTERVENTO EDUCATIVO PER ATTUARE UN METODO EFFICACE PER STRUTTURARE DELLE VERIFICHE ADEGUATE AGLI OBIETTIVI • ARMONIZZANDO IL PROGETTO CON: • I PROGRAMMI SPECIFICI DELL’EDUCAZIONE MOTORIA • BISOGNI ESPRESSI DAGLI ALUNNI • LE PROGRAMMAZIONI DELLE ALTRE DISCIPLINE (TRASVERSALITA’) PROGETTO PILOTA PIEMONTE Lavinia Saracco

  23. Quale percorso seguire? • Individuare la competenza da analizzare • Declinarla in obiettivi specifici • Definire lo standard di padronanza o il risultato finale da noi atteso • Declinare questo, a sua volta, in livelli minimi di accettabilità e padronanza • Definire e mettere in atto percorsi didattici in unità di apprendimento • Scegliere le verifiche e valutare i livelli di padronanza raggiunti PROGETTO PILOTA PIEMONTE Lavinia Saracco

  24. Lo sviluppo tecnologico spesso nega il corpo, quindi diventa sempre più necessario sperimentare il corpo in movimento. L’impulso al movimento non si lascia disinserire! E l’ Educazione Fisica rimane una delle poche “isole felici”. PROGETTO PILOTA PIEMONTE Lavinia Saracco

  25. Non c’è educazione senza Educazione Fisica ! PROGETTO PILOTA PIEMONTE Lavinia Saracco

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