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Angelo Paletta Dipartimento di Scienze aziendali Alma Mater Studiorum – Università di Bologna angelo.paletta@unibo.it P

Angelo Paletta Dipartimento di Scienze aziendali Alma Mater Studiorum – Università di Bologna angelo.paletta@unibo.it Phone +39 0512098100 Fax +39 051246411. "Dalla valutazione degli apprendimenti alla valutazione di sistema nell'ottica del Bilancio sociale. Riccione, 24 marzo 2011.

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Presentation Transcript


  1. AngeloPalettaDipartimento di Scienze aziendaliAlma Mater Studiorum – Università di Bolognaangelo.paletta@unibo.itPhone +39 0512098100Fax +39 051246411 "Dalla valutazione degli apprendimenti alla valutazione di sistema nell'ottica del Bilancio sociale Riccione, 24 marzo 2011

  2. Lo scenario • Domanda di maggiore qualità, integrazione, personalizzazione dei servizi formativi • Riduzione delle risorse statali • Maggiore competizione nell’attrazione delle risorse • Spinta verso la sussidiarietà orizzontale • Test-based Accountability • Evidence-based education

  3. Decreto legislativo 150/2009, emanato in attuazione della legge 15/2009 • Responsabilità dei risultati • Qualità • Produttività • Trasparenza/rendicontazione Monitoraggio e eventuali interventi correttivi Collegamento tra gli obiettivi e l'allocazione delle risorse b c Definizione e assegnazione degli obiettivi, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori f a Rendicontazione Misurazione e valutazione della performance, organizzativa e individuale d e Utilizzo dei sistemi premianti, secondo criteri di valorizzazione del merito

  4. Brunetta! • Che cosa dobbiamo intendere per “performance” della scuola? • Quali metodologie e strumenti abbiamo a disposizione per misurarla, se effettivamente possiamo misurala? • Chi contribuisce a produrre la performance: gli studenti, le famiglie, i singoli docenti, i gruppi, la scuola, il sistema, oppure tutti questi attori insieme e contestualmente? E come conseguenza, chi ne porta le responsabilità? • Possiamo fare riferimento a “standard definiti a livello nazionale e internazionale”? E se si che cosa ci può dire e che cosa potrebbe nascondere, la conformità a tali standard? • E’ opportuno legare al raggiungimento della performance incentivi ad alto contenuto opportunistico, come sono quelli finanziari e materiali, a titolo di premio/punizione per dirigenti e docenti? • Se le scuole devono rendicontare la performance, esiste un modello comune di riferimento per rispondere alle diverse attese e per rendere possibile la comparabilità delle scuole?

  5. Alcune questioni chiave… • Coniugare accountability e miglioramento delle pratiche educative • Promuovere una cultura organizzativa evidence-based • Sviluppare un sistema di management e leadership socialmente responsabile

  6. Sistemi di accountability

  7. Quasi-mercati

  8. Quasi mercati e rendimenti scolastici degli studenti

  9. I rapporti scuola-famiglia all’interno dei nuovi sistemi di accountability

  10. In Italia

  11. Accountability e incentivi per il personale della scuola

  12. Un sistema equilibrato di incentivi intrinseci/estrinseci

  13. Il Bilancio Sociale • Il Bilancio sociale può essere definito come un processo volontario attraverso il quale un’organizzazione, pubblica o privata, profit e non profit, valuta e comunica agli stakeholder, risorse, scelterisultati in rapporto alla missione, alla visione ed ai valori etici posti a fondamento dell’attività istituzionale. • Il Bilancio sociale presuppone il concetto di responsabilità ed il dovere di coinvolgimento a tutto campo degli stakeholder , dall’analisi dei bisogni e delle aspettative alla costruzione del consenso intorno alle scelte, fino al monitoraggio ed alla comunicazione dell’effettiva creazione di valore.

  14. Gli SCOPI e le OPPORTUNITA’ del bilancio sociale • Scopo 1 – Promuovere un senso diffuso di responsabilità per dimostrare l’impegno alla sostenibilità della missione educativa e per accrescere la legittimazione sociale della scuola e del personale nei confronti di tutti gli stakeholder, interni ed esterni. • Scopo 2 - Creare le condizioni reputazionali rispetto a richieste di fondi (fund raising) che le scuole già da tempo avanzano alle famiglie e ad altri stakeholder e che per il futuro rappresenta un tema centrale di sviluppo della scuola a causa della riduzione di finanziamenti pubblici . • Scopo 3 - Favorire il coordinamento interistituzionale sulle politiche di sviluppo locale a base territoriale, facendo del bilancio sociale uno strumento di governance per dialogare con i molti interlocutori sociali che condividono con la scuola tali responsabilità. • Scopo 4 - Portare a sistema esperienze in molti casi già avviate in merito ai sistemi di gestione della qualità e all’autovalutazione di istituto, riconoscendo nel bilancio sociale l’epilogo di un ciclo unitario di gestione della performance scolastica.

  15. Cosa non è il bilancio sociale Non sono rispettate le condizioni essenziali della filosofia della rendicontazione sociale se l’istituto scolastico non è in grado di: • definire la propria identità istituzionale e gli obiettivi strategici perseguiti • comunicare agli stakeholder gli obiettivi della scuola e i suoi risultati • tener conto del punto di vista degli stakeholder, interni ed esterni, e costruire un’autentica condivisione sugli scopi della scuola e sulle sfide del cambiamento • collegare agli obiettivi strategici i relativi indicatori per misurare le attese di risultato e i risultati effettivamente raggiunti

  16. segue • rendicontare gli apprendimenti degli studenti anche in relazione ai dati forniti dal sistema nazionale di valutazione • rendicontare le risorse economiche e finanziarie sulla base dell’anno scolastico, coniugando il ciclo amministrativo delle entrate e delle spese con le scelte didattiche ed organizzative assunte dalla scuola • bilanciare le risorse disponibili sull’anno scolastico con la visione strategica della scuola, rendendo leggibili le risorse rispetto alle scelte e ai risultati

  17. 6 snodi cruciali • Dal generale progetto educativo (POF) ai concreti obiettivi strategici perseguiti dalla scuola alla luce delle minacce/opportunità esterne e delle forze/debolezze interne • Dagli obiettivi strategici alla definizione di indicatori di performance per la misurazione degli obiettivi • Dalla misurazione degli obiettivi alla definizione dei target 4. Dagli obiettivi strategici alla decisione intorno ai progetti e alle specifiche iniziative e azioni che segnano l’operatività didattica, organizzativa e amministrativa della scuola (piano delle attività) 5. Dagli obiettivi strategici all’allocazione delle risorse (budgeting) 6. Dalla misurazione dei risultati all’analisi degli scostamenti rispetto agli obiettivi (collegare obiettivi, risultati e risorse)

  18. Il sistema di misurazione della performance • Un indicatore non è una statistica. Un indicatore misura un obiettivo • Un singolo indicatore o un insieme di dati, raramente possono fornire utili informazioni intorno ad un fenomeno cosi complesso come l’educazione e la sua qualità (Shavelson e altri, 1991). • Un sistema non è una semplice raccolta di indicatori, ma misura distinti elementi e fonisce informazioni su come i singoli elementi interagiscono per produrre determinate condizioni di funzionamento del sistema (Jonen & Nielsen, 1994). • La conoscenza fornita da un sistema di misurazione è maggiore della somma delle informazioni fornite dai singoli indicatori (Ogawa, Collm, 1998).

  19. La crescita di valore aggiunto della scuola

  20. Progressione di competenze per livelli (standard predittivo di valore aggiunto) Progressione di competenze per livelli (dati lordi effettivi) 0,4% 1,3% 1,3% -0,9 (L6) -3,5 (L5) - 5,2 (L4) = - 9,6% 4,2% 7,7% 15,1% 20,3% Gap di valore 27,4% 27,4% 27,6% 24% +3,6 (L2)+3,9 (L1) +2,1 (L0) = + 9,6% 18% 14,1% 10% 7,3% 5,2% Fonte: A. Paletta, Scuole responsabili dei risultati. Accountability e bilancio sociale, Il Mulino, Bologna 2011

  21. CONCLUSIONI

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