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Demografia

Demografia. Demografia. Determinanti di Salute. Mortalità. Quanti sono i malati?. Risorse. I nostri presidi. I nostri presidi/ l'ospedale nuovo di Pistoia. DATI DI ATTIVITA'. DATI DI ATTIVITA'. DATI DI ATTIVITA'. DATI DI ATTIVITA'. DATI DI ATTIVITA'. DATI DI ATTIVITA'.

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Presentation Transcript


  1. Demografia

  2. Demografia

  3. Determinanti di Salute

  4. Mortalità

  5. Quanti sono i malati?

  6. Risorse

  7. I nostri presidi

  8. I nostri presidi/ l'ospedale nuovo di Pistoia

  9. DATI DI ATTIVITA'

  10. DATI DI ATTIVITA'

  11. DATI DI ATTIVITA'

  12. DATI DI ATTIVITA'

  13. DATI DI ATTIVITA'

  14. DATI DI ATTIVITA'

  15. DATI DI ATTIVITA' / ASSISTENZA FARMACEUTICA L’assistenza farmaceutica nel suo complesso ha gestito una spesa pari a € 127.872.830 diviso nelle due assistenze e precisamente: Ospedaliera € 58.514.308,00 Territoriale € 69.358.521,93

  16. DATI DI ATTIVITA' / ASSISTENZA FARMACEUTICA • 18.414 assistiti tramite assistenza integrativa • 2.155 assistiti con consegna diretta dei farmaci • 30 assistiti con preparazioni galeniche magistrali per patologie orfane • 82 ispezioni presso le farmacie territoriali • 40 ispezioni presso le RSA limitata ai farmaci

  17. DATI DI ATTIVITA' / ASSISTENZA FARMACEUTICA

  18. AMBIENTE e SALUTE impianto di incenerimento di Montale valutazione di Impatto Ambientale valutazione sanitaria materiali contenti amianto DATI DI ATTIVITA' / PREVENZIONE COLLETTIVA

  19. SICUREZZA ALIMENTARE DATI DI ATTIVITA' / PREVENZIONE COLLETTIVA risposta unica nei confronti del cittadino con cooperazione multidisciplinare integrata del personale concetto di controllo di filiera e analisi del rischio quale strumento per valutare la periodicità dei controlli autorità competente - dai Sindaci alle AUSL certificazione UNI EN ISO 9001:2008 per le strutture della Veterinaria e dell’Igiene Alimentare il Laboratorio di Sanità Pubblica, nella sua sede di Biotossicologia in Pistoia, ha mantenuto nel 2010 l’accreditamento per tutte le prove

  20. controllate 1.685 delle 7.163 unità locali produttive presenti in provincia (dal produttore primario, allevatore o coltivatore, agli impianti di produzione, trasformazione e trasporto e distribuzione, fino alla ristorazione sia pubblica che collettiva) DATI DI ATTIVITA' / PREVENZIONE COLLETTIVA totale di 5.170 ispezioni. Le infrazioni rilevate sono state nel complesso 1.292.

  21. Campionamento degli alimenti DATI DI ATTIVITA' / PREVENZIONE COLLETTIVA 488 campioni di alimenti e mangimi per la ricerca dei più comuni contaminanti microbiologici ma anche di micotossine, residui antiparassitari, OGM e contaminanti ambientali (diossine, PCB ecc.). 13 campioni sono risultati non regolamentari.

  22. CERRTA, (Centro di Riferimento Regionale per il monitoraggio delle tossinfezioni Alimentari) DATI DI ATTIVITA' / PREVENZIONE COLLETTIVA ricevuto, revisionato ed elaborato i dati relativi a 183 casi singoli/sporadici e 35 focolai epidemici di malattie trasmesse da alimenti e a 123 casi di patologie legate al consumo di funghi

  23. attività nell’ambito della refezione scolastica DATI DI ATTIVITA' / PREVENZIONE COLLETTIVA progetto regionale celiachia counseling nutrizionale - 238 sedute sorveglianza nutrizionale su un campione di 120 bambini della terze classi della scuola primaria del comune di Agliana e di 192 bambini nel comune di Larciano Sorveglianza anziani ospiti delle RSA 137 soggetti, di cui 83 anziani già presenti nel corso della prima indagine (2007).

  24. SICUREZZA sul LAVORO DATI DI ATTIVITA' / PREVENZIONE COLLETTIVA Tre elementi caratterizzanti: l’attenzione alle priorità definite per il 2010 l’assistenza alle microimprese ed ai lavoratori la strategia di coinvolgimento dei soggetti territoriali interessati alla prevenzione.

  25. Priorità lCadute dall’alto lavoro su ponteggi, coperture, pali di linee elettriche, telefoniche, pubblica illuminazione, pubblicità, antennisti, installatori di sistemi anticaduta, uso improprio di piattaforme Investimento da parte di materiali, carichi e mezzi immagazzinamento e stoccaggio,carico e scarico, movimento terra, agricoltura, trasporti, trasferimenti “su strada”, traslochi, facchini Contatto/ afferramento da organi in movimento di macchine nei comparti cartario, falegnamerie,tessile, cartiere, selvicoltura Contatto con elementi in tensione installazione e manutenzione impianti elettrici e macchine Esposizione a cancerogeni legno, amianto, silice, materie plastiche, saldatura Cr Ni, IPA, verniciatura Esposizione a sostanze chimiche nocive vernici, collanti, pesticidi, polveri di farina,fumi di saldatura Sovraccarico muscolo scheletrico da movimentazionemanuale di carichi e/o movimenti ripetitivi e/o posizioni incongrue agricoltura, selvicoltura, facchinaggio, sanità, macchine varie, cassiere … Esposizione a rumore e vibrazioni in metalmeccanica, selvicoltura, costruzioni

  26. Nel 2010 si sono verificati 5 infortuni mortali (tre lavoratori autonomi, due lavoratori subordinati) in comparti diversi: vivaismo, edilizia, autofficina, trattamento rifiuti, falegnameria. DATI DI ATTIVITA' / PREVENZIONE COLLETTIVA

  27. DATI DI ATTIVITA' / ATTIVITA' OSPEDALIERA Modello assistenziale per intensità di cure: consolidamento e sviluppo nei due Presidi Ospedalieri Aziendali Degenza attesa : le aree di ricovero sono organizzate in base alla durata di degenza attesa dei pazientiA.F. Chirurgica Nell’ospedale di Pistoia, anno 2010, setting di degenza:Ciclo Continuo,96 posti letto, Week Surgery, 22 posti letto, Day Surgery, 9 posti letto. Nell’ospedale di Pescia, dall’anno 2007, setting di degenza:Ciclo Continuo, 42 posti letto, Week Surgery, 20 posti letto, Day Surgery, 10 posti letto. Ad ogni setting di degenza sono stati assegnati un certo numero di letti per ogni specialità (corrispondenti, quest’ultime, alle Unità Operative), la cui gestione è flessibile e finalizzata a garantire la gestione della domanda urgente e della programmazione operatoria di elezione.

  28. DATI DI ATTIVITA' / ATTIVITA' OSPEDALIERA Modello assistenziale per intensità di cure: consolidamento e sviluppo nei due Presidi Ospedalieri Aziendali Degenza attesa : le aree di ricovero sono organizzate in base alla durata di degenza attesa dei pazientiAlcuni indicatori correlati all’attività chirurgica: Stabilimento di Pistoia:Indice di operatività: 72,9% (2010) rispetto al 68,7% del 2009;Degenza media preoperatoria: 0,84 giorni (2010) rispetto allo 0,80 del 2009;DRG medici dimessi da reparti chirurgici (ordinari e DH): 25,75% (2010) rispetto al 26,01 del 2009;Peso medio DRG chirurgici: 1.57 (2010) rispetto all’1.50 del 2009. P.O. Pescia:Indice di operatività: 68,6% (2010) rispetto al 68,1 del 2009;Degenza media preoperatoria: 0,23 (2010) rispetto allo 0,19 del 2009 (implementazione della “accoglienza infermieristica”, evitando l’ospedalizzazione prima del giorno dell’intervento;DRG medici dimessi da reparti chirurgici (ordinari e DH): 29,11% (2010) rispetto al 29,66% del 2009;Peso medio DRG chirurgici: 1.52 (2010) rispetto all’ 1.45 del 2009

  29. DATI DI ATTIVITA' / ATTIVITA' OSPEDALIERA Modello assistenziale per intensità di cure: consolidamento e sviluppo nei due Presidi Ospedalieri Aziendali Degenza attesa : le aree di ricovero sono organizzate in base alla durata di degenza attesa dei pazienti Un comportamento virtuoso, in linea con l’anno precedente, per i due Presidi Aziendali quello relativo a: colecistectomie laparoscopiche : in regime di Day SurgeryPresidio Ospedaliero di Pescia 74,34% Presidio Ospedaliero di Pistoia 50% Ospedale di San Marcello 93,10 % appendicectomie urgenti in laparoscopia :Presidio Ospedaliero di Pescia 70,97%Presidio Ospedaliero di Pistoia 75 % Ospedale di San Marcello 100% fratture dell’anca operate entro due giorni :Presidio Ospedaliero di Pescia 67,92 % Presidio Ospedaliero di Pistoia 78,62%

  30. DATI DI ATTIVITA' / ATTIVITA' OSPEDALIERA Modello assistenziale per intensità di cure: consolidamento e sviluppo nei due Presidi Ospedalieri Aziendali Urgenza: le aree di ricovero dedicate all’attività programmata sono separate da quelle dell’emergenza/urgenza, con la creazione di percorsi specifici per i pazienti provenienti dal Pronto Soccorso e necessitanti di osservazione breve. Osservazione breve: nel Presidio Ospedaliero di Pistoia continua ad essere svolta al di fuori dello specifico contesto organizzativo dedicato (reparto di Osservazione Breve, ove si sono effettuate, nell’anno 2010, 3674 ricoveri in osservazione, corrispondenti al 6,5% degli accessi totali al PS rispetto al 6,6 % dell’anno 2009) solamente in pochi e selezionati contesti organizzativi (principalmente Ortopedia, Ostetricia, Pediatria, Psichiatria ed ospedale di San Marcello Pistoiese). Osservazione-filtro: nel PO Pescia, prosegue l’attività, che permette di mantenere un tasso di ospedalizzazione adeguato, presso la UO di Pediatria (638 nel 2010 vs 625 nel 2009); la UO di Ginecologia (287 nel 2010 vs 264 nel 2009), la UO di Cardiologia (133 nel 2010 vs 135 nel 2009); la UO di Psichiatria (322 nel 2010 vs 305 nel 2009).

  31. DATI DI ATTIVITA' / ATTIVITA' OSPEDALIERA Modello assistenziale per intensità di cure: consolidamento e sviluppo nei due Presidi Ospedalieri Aziendali Produzione Presidi AUSL3, primi 20 DRG, 2010

  32. I PROGRAMMI A BREVE SCADENZA La rete territoriale organizzata per gruppi di MMG e PLS integrata con l’emergenza 118 e continuità assistenziale e con i servizi aziendali territoriali ed ospedalieri e l’attività delle Società della Salute. I punti della rete sono rappresentati da:

  33. E’ prevista nel contratto integrativo con MMG e PLS e prevede l’organizzazione coordinata con personale infermieristico, assistenti sociali, personale amministrativo, servizio civile, farmacie territoriali pubbliche e private, volontariato ed associazioni di pazienti e/o cittadini. Prevede di individuare specialisti ospedalieri di riferimento zonale o di ADO, o di Casa della Salute nelle discipline di: MEDICINA INTERNA CHIRURGIA GENERALE CARDIOLOGIA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI Ed integrare il previsto rapporto tra MMG e PLS e STP

  34. E’ prevista nel contratto integrativo con MMG e PLS e prevede l’organizzazione coordinata con personale infermieristico, assistenti sociali, personale amministrativo, servizio civile, farmacie territoriali pubbliche e private, volontariato ed associazioni di pazienti e/o cittadini. Prevede di individuare specialisti ospedalieri di riferimento zonale o di ADO, o di Casa della Salute nelle discipline di: MEDICINA INTERNA CHIRURGIA GENERALE CARDIOLOGIA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI Ed integrare il previsto rapporto tra MMG e PLS e STP

  35. STATO ATTUALE E PREVISIONI

  36. Azioni sui presidi ospedalieri 2011 -2012 • Ottimizzazione della rete dei servizi per acuti: • A. Riorganizzazione pediatria • B. Riorganizzazione ortopedia • C: Riorganizzazione Area di Diagnostica di Laboratorio • D. Riorganizzazione area Diagnostica per Immagini • E. Riorganizzazione Area Chirurgica; implementazione attività specialistiche di area medica e chirurgica presso lo stabilimento di San Marcello • F. Unificazione aziendale percorso senologico

  37. Risultati attesi: • A. • miglioramento della qualità del ricovero pediatrico grazie ad una maggiore concentrazione delle competenze mediche ed infermieristiche • sviluppo di un punto nascita di 1° livello dedicato al parto fisiologico e di un punto nascita di 2° livello fra loro integrati con gestione unificata del percorso nascita a valenza aziendale • sviluppo di attività specialistiche del settore pediatrico con ampliamento del ventaglio di prestazioni • B. • corretta gestione della traumatologia • specializzazione e differenziazione dei sub settori specialistici ortopedici • C. • adeguamento aziendale ai dettami della delibera 313 con riflessi positivi sull’ efficienza complessiva del sistema e sulla competitività e diversificazione del prodotto in termini quantitativi e qualitativi; • sviluppo di relazioni con l’ ospedale di PO all’ interno del sistema SIOR • miglioramento della tempestività delle risposte pap test

  38. D. • Miglioramento della qualità e tempestività delle risposte radiologiche per i pronti Soccorsi aziendali grazie ad una maggiore relazione fra i professionisti • miglioramento dell’ offerta di prestazioni in termini quantitativi e qualitativi • E. • Ottimizzazione delle attività chirurgiche con gestione unificata del personale di sala e della componente specialistica • Creazione di percorsi di gestione del paziente chirurgico unificati in sede aziendale con erogazione di prestazioni di corredo all’ atto chirurgico il più vicino possibile al paziente • Aumento dell’ offerta di prestazioni specialistiche presso i comuni della montagna • F. • Ottimizzazione nell’ offerta di mammografie non di screening a livello aziendale • Completamento percorso senologico aziendale con offerta dell’ intera gamma di prestazioni diagnostico terapeutiche e riabilitative

  39. Azioni • A. • Concentrare la degenza pediatrica H 24 presso il presidio ospedaliero di pistoia • Concentrazione delle attività mediche pediatriche sul punto nascita di 1° livello su Pescia con finalità quasi esclusive sul neonato, oltre che consulenze di pronto Soccorso • Apertura di nuove attività ambulatoriali specialistiche su Pescia • B. • Creazione di un pool funzionalmente unificato di specialisti che garantiscono la traumatologia su entrambi i presidi e che articolano i settori specialistici differenziandoli sulle due sedi ospedaliere • C. • Concentrazione progressiva delle attività analitiche non connesse alla gestione del ricovero ospedaliero presso l’ ospedale di Pistoia in vista del nuovo ospedale ; • Riorganizzazione delle attività di anatomia patologica con creazione di un’ unica sede aziendale

  40. D. • Attivazione della guardia unica radiologia inter presidio • Grazie al sistema Ris Pacs sviluppo e miglioramento delle competenze per un maggior interscambio fra i professionisti anche in termini di relazioni di area vasta • E. • Ridefinizione dell’ offerta chirurgica su San Marcello e gestione unificata del personale in un unico pool con l’ ospedale del Ceppo; • apertura presso San Marcello di servizi di preospedalizzazione e follow up chirurgico per tutti i tipi di intervento eseguiti in altri presidi aziendali; • facilitazioni anche logistiche per la gestione dei pazienti operati presso altri presidi aziendali ma residenti in montagna • F. • Integrazione offerta mammografie aziendale e definizione di criteri univoci di gestione delle mammografie non di screening • Creazione di una sola equipe chirurgica aziendale per la gestione del carcinoma della mammella

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