1 / 17

piano territoriale di intervento “RISORSA ANZIANI”

piano territoriale di intervento “RISORSA ANZIANI”. 9. ANZIANI IN “RE_TE” (“RE” RETE) (“TE” TERRITORIO ). 9 Comuni dell’Ambito Centri socio culturali e associazioni anziani. Osservazione e analisi dell’esistente. Cresce la quota di popolazione oltre i 65 anni di età

marly
Download Presentation

piano territoriale di intervento “RISORSA ANZIANI”

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. piano territoriale di intervento “RISORSA ANZIANI” 9 ANZIANI IN “RE_TE”(“RE” RETE) (“TE” TERRITORIO) 9 Comuni dell’Ambito Centri socio culturali e associazioni anziani

  2. Osservazione e analisi dell’esistente Cresce la quota di popolazione oltre i 65 anni di età Diventa urgente il bisogno di conoscenze sulla natura, sulle caratteristiche e sui problemi dell’invecchiamento. I cambiamenti del comportamento umano non sono sempre legati a stati di deficit e di malattia. L’invecchiamento diventa un processo di cambiamento adattivo, una fase della vita in cui l’anziano sviluppa risposte complesse e sofisticate alle richieste diventando preziosa risorsa sociale per la società odierna. La comunicazione è probabilmente l’argomento più paradossale dell’esistenza umana. La comunicazione è ciò che arriva al destinatario e ciò che quindi può essere “messo in comune”.

  3. Finalità generali • Iniziare a costruire percorsi di rete tra i diversi soggetti coinvolti. • Valorizzare al massimo le esperienze e gli interventi già presenti nel territorio. • Rendere sempre più protagoniste e più responsabili le persone anziane che vivono e operano nel territorio. Attività di “formazione formatori " articolata in 2 moduli distinti che hanno come finalità: a il saper essere b il saper fare

  4. Obiettivi Particolari • Sviluppo operativo, attuazione, monitoraggio e verifica delle azioni del progetto. • Prevenzione all’isolamento ossia accrescere le opportunità di vita sociale della persona anziana. • Promozione dei processi di integrazione e messa in rete delle risorse e dei servizi. • Creazione di un gruppo operativo “formato” e aggiornato nelle capacità di relazione. • Realizzazione sul territorio di momenti di socializzazione, incontro e aggregazione rivolti agli anziani.

  5. Destinatari • Anziani volontari • Giovani operatori socio-culturali

  6. Territorio servito • L’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 1

  7. Risultati attesi Una forma socializzante di apprendimento intende creare una “cultura delle relazioni”, dei saperi della vita quotidiana, una cultura radicata nel territorio, plurale e integrativa, una cultura che stimola la formazione di gruppi d’interesse, di ascolto ed aiuto, una cultura di impegno per elaborare risposte ai bisogni della Terza Età. IDENTITA’ DI GRUPPO

  8. Professionalità necessarie • per la progettazione: dott.ssa Rosella Brunelli – dott.ssa Carmen Pacini • per il coordinamento d’Ambito: dott. Giuliano Tacchi • 9 referenti comunali: • per il coordinamento di progetto: dott.ssa Cristina Stefani • per la progettazione. programmazione ed esecuzione dell’azione di formazione: dott.ssa Sabine Jacobs • per l’animazione socio-culturale territoriale, le azioni di prossimità e di sostegno sociale : dott.ssa Cristina Stefani

  9. Costi e Risorse economiche • Risorse economiche di Bilancio degli Enti Locali dell’Ambito Territoriale • Risorse calcolate virtualmente in termini di forza – lavoro prestate da anziani e volontari • Finanziamento risultante dal Piano di Riporto della Regione Marche • Spese per il compenso per il personale messo a disposizione dai Comuni • Spese pubblicitarie,editoriali e gestionali varie • Spese per emolumenti legati a incarichi professionali • Spese per iniziative di servizio civico e azioni di prossimità sociali, per soggiorni / compensi per anziani volontari e iniziative varie

  10. Tempi per la realizzazione L’azione Coordinamento del progetto e animazione è iniziata a agosto 2003 L’azione ”Formazione” si è conclusa fine febbraio 2004 L’azione “Animazione socio-culturale territoriale” si concluderà entro giugno 2004

  11. Spazi necessari Gli spazi d’incontro sono stati gentilmente messi a disposizione da: • Centro Socio-culturale “Sereni” – Pesaro • Centro Socio-culturale “Asilo” – Pesaro • Centro Socio-culturale “Rigoni” – Pesaro • Sede della Biblioteca di Montecchio • Centro Socio-culturale “Parco dei Tigli” – Borgo Santa Maria • Centro Socio-culturale “Ginestretese” – Ginestreto • Centro Socio-culturale “Argento” – Gradara • Centro Socio-culturale “Vismara” - Pesaro • Sala VIII Circoscrizione del Comune di Pesaro – Borgo Santa Maria • Sala II Circoscrizione del Comune di Pesaro

  12. Strumenti necessari • Forza – lavoro prestata direttamente da anziani e volontari ai fini della loro valorizzazione quale finalità del Piano • Incarichi professionali affidati per le finalità del Piano

  13. Materiali necessari • Mod. I • gioco del “mind pack” di E. De Bono • lucidi raccolti in una dispensa didattica • Mod. II • copie di “scenario”, di “fogli di ruolo”, di “schede di osservazione”, questionari • carta, penna, cartelloni ecc. • griglia per la valutazione dei comportamenti di ruolo schede di riflessione • Plenaria • questionario di gradimento dell’attività formativa

  14. Metodo di lavoro attività seminariale attorno ad un grande tavolo di comunicazione che si articola tramite esercitazione del “pensiero laterale” - discussioni in plenaria - presentazione degli aspetti teorici. attività di apprendimento esperienzale ( laboratorio e riflessione dopo-gioco), in una stanza di grandi dimensioni, che si articola tramite: simulazioni giochi di cornice Le due sessioni sono presentate come momento di socializzazione, laddove l’impianto ludico rafforza visibilmente la motivazione alla partecipazione. Vertono a livello contenutistico su argomenti di discussione altamente specifici ( le dinamiche interattive con l’anziano, i soggiorni estivi e i momenti di animazione). La formatrice illustra l’efficacia di tecniche e metodi di comunicazione dove ritiene necessario il suo intervento teorico.

  15. Modalità di verifica FORMAZIONE QUESTIONARIO DI PERCEZIONE

  16. Documentazione Qualche nota bibliografica: Argyle Michael, Il corpo e il suo linguaggio, Zanichelli, Bologna, 1992 Birkenbihl Vera F., Training sulla comunicazione, FrancoAngeli, Milano, 1991 Florenzano F., Manuale per la comunicazione con l’anziano, EdUO, Roma, 2000 Goleman Daniel, Intelligenza emotiva, R.C.S. Libri e Grandi Opere S.P.A. Milano, 1996 Liss, Jerome K., La comunicazione ecologica, ed. la meridiana, Molfetta (BA), 1992 Watzlawick Paul,Beavin J., Jackson D., Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio, Roma, 1971

  17. Chi gestisce il progetto e come La gestione del Progetto RE-TE finalizzato alla valorizzazione della “Risorsa Anziani” è di competenza del Coordinatore dell’Ambito: dott. Giuliano Tacchi

More Related