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L’Analisi dello Status-quo aziendale Sintesi dei risultati dell’analisi aziendale

Studio Andrea Lodi L’azienda intorno all’uomo (www.andrealodi.it). L’Analisi dello Status-quo aziendale Sintesi dei risultati dell’analisi aziendale. Caso aziendale Società Alfa di Roma. Febbraio 2008. Realizzazione: Andrea Lodi. Sommario 1 di 2. L’ASQ: che cos’è

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L’Analisi dello Status-quo aziendale Sintesi dei risultati dell’analisi aziendale

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Presentation Transcript


  1. Studio Andrea LodiL’azienda intorno all’uomo (www.andrealodi.it) L’Analisi dello Status-quo aziendaleSintesi dei risultati dell’analisi aziendale Caso aziendaleSocietà Alfa di Roma Febbraio 2008 Realizzazione: Andrea Lodi

  2. Sommario 1 di 2 • L’ASQ: che cos’è • Caso aziendale: società Alfa di Roma • Risultati dell’analisi aziendale • Le aree di attività • Introduzione • I prodotti/servizi • Segmentazione del mercato per tipologia cliente • I segmenti di mercato • L’analisi del mercato in sintesi • La struttura organizzativa • Il piano occupazionale • I principali punti di forza • I principali punti di debolezza Studio Andrea Lodi

  3. Sommario 2 di 2 3. Risultati dell’analisi aziendale • Il Business Plan • Il Piano degli investimenti • Il piano delle vendite • Determinazione dei costi di piano • Conti economici previsionali di piano • Analisi dei flussi finanziari di piano • Sintesi analisi dati economico/finanziari • Obiettivi aziendali • Analisi SWOT • Concluzioni • Risultati raggiunti Studio Andrea Lodi

  4. L’analisi dello status-quo aziendale L’analisi dello status-quo aziendale (ASQ): che cos’è Studio Andrea Lodi

  5. L’ASQ: che cos’è (1 di 3) L’analisi dello status-quo aziendale è da ritenersi uno strumento modulare che permette di raggiungere quell’importante e significativo “momento” di consapevolezza, da parte dell’intera compagine sociale dell’impresa, ovvero del “gap” esistente con le imprese “eccellenti” che operano nel medesimo settore. E’ una sorta di “fotografia” del posizionamento strategico dell’impresa da tutti i punti di vista. Il “modello” di analisi utilizzato, già sperimentato su varie imprese di diversi settori economici, è stato pensato per le piccole/medie imprese. La realizzazione dell’ASQ, infatti, permette di evitare “stress prestazionale” alla struttura organizzativa, evitando il rischio di ottenere risultati esattamente contrari a quelli previsti dall’intervento. Lo strumento utilizzato tiene conto sostanzialmente dell’”idea” che i Dirigenti dell’azienda hanno della loro impresa e del mercato in cui operano, in rapporto alla situazione reale. Studio Andrea Lodi

  6. L’ASQ: che cos’è (2 di 3) L’analisi dello status-quo aziendale, riguarda l’analisi degli elementi della formula imprenditoriale dell’impresa (prodotto/servizio, mercato e struttura aziendale) con particolare riferimento alla struttura organizzativa, allo scopo di evidenziare punti di forza e di debolezza dell’impresa, minacce ed opportunità, e di fornire ai soci e manager dell’impresa un utile e valido strumento che permetta loro di: valutare le “condizioni” in cui si trova ad operare l’impresa allo stato attuale; avere delle prime indicazioni strategiche in merito alla risoluzione delle criticità ed alle politiche future da attuare. Studio Andrea Lodi

  7. L’ASQ: che cos’è (3 di 3) L’analisi dello status-quo tiene sostanzialmente conto di: un’analisi retrospettiva dell’impresa con l’impostazione altresì degli elementi base per la realizzazione di un’analisi prospettica (di pianificazione nel medio/lungo periodo); un’analisi comparativa con i principali concorrenti mediante, in prima istanza, l’utilizzo di uno strumento di benchmarking realizzato dall’Associazione “Benchmarking for success” sulla base di un modello proveniente dalla “London School of Economics and Political Science”, che permette di effettuare una comparazione fedele dell’ impresa con un campione di concorrenti, sulla base di una serie di indicatori di “prestazione” e di “risultati”. Studio Andrea Lodi

  8. Caso aziendale: società Alfa di RomaRisultati dell’analisi aziendale Le aree di attività di una piccola impresa Studio Andrea Lodi

  9. INTRODUZIONE (1di3) Società Alfa nasce nel 1985, come SRL, dalla cessazione di attività di una SRL di consumo romana. Rispetto agli esordi, la SRL ha visto mutare continuamente l’organico (ad oggi è presente solo uno dei nove soci fondatori), con il consolidamento di una struttura organizzativa, che, ad oggi, consta di 10 addetti (di cui uno part-time in amministrazione) in grado di proporre un prodotto/servizio di qualità. Studio Andrea Lodi

  10. INTRODUZIONE (2di3) Da ormai alcuni anni la SRL sta attraversando un periodo di difficoltà, con la chiusura dei conti economici in “perdita” determinato sostanzialmente da quanto segue: Perdita di clienti (quindi di fatturato); Calo della produttività (rapporto tra costo del personale e fatturato); Mancanza di beni strumentali per l’aumento dell’automazione nel processo produttivo ed a parziale sostituzione di attrezzature obsolete. Studio Andrea Lodi

  11. INTRODUZIONE (3di3) L’intervento realizzato ha riguardato l’analisi di fattibilità di un piano di sviluppo, al fine di valutare: i prodotti a maggiore marginalità; i prodotti maggiormente richiesti dalla clientela; le quantità di prodotto vendibili (suddivise per tipologia) al fine del recupero della redditività; gli investimenti necessari per permettere all’impresa di attuare il piano di sviluppo; i cambiamenti organizzativi necessari. Studio Andrea Lodi

  12. I PRODOTTI/SERVIZI: in sintesi Società Alfa opera nel settore dei “prodotti da forno” quali, in sintesi: • Pane (15 tipologie) • Pizza e affini • Torte e affini • Prodotti di altri quali: biscotti, merendine, ecc… (scarsa influenza sul fatturato) Studio Andrea Lodi

  13. I PRODOTTI/SERVIZI: le aree di attività Lo schema a fianco rappresenta le aree di attività di Società Alfa, specificando: 1. la percentuale di fatturato di ogni area sul totale (anno 2006 e anno 2007); 2. Il livello di importanza strategica di ogni area da 0 a 3 (per cui: 0=nulla, 1=poca, 2=abbastanza, 3=molta). 3. I motivi del livello di importanza strategica attribuita Studio Andrea Lodi

  14. Risultati dell’analisi aziendale Le aree di attività: segmentazione per tipologia cliente Studio Andrea Lodi

  15. I segmenti di mercato Lo schema che segue rappresenta le tipologie settoriali dei clienti di Società Alfa suddivisi per aree di attività. La distribuzione geografica dei clienti interessa: Alcuni Comuni della prov. di Roma (per quanto riguarda le tipologie clienti “Negozi soc consumo”; ovvero: …. Possibili altre località: ... La città di Roma per tutte le altre tipologie di clienti. Studio Andrea Lodi

  16. L’analisi del mercato in sintesi Principali problemi: • Diminuisce il fatturato sui clienti “negozi privati” (molti cessano l’attività) e “bar” (che sono quelli che garantiscono i margini maggiori; • Al restante segmento del mercato si vendono prodotti a basso margine • Aumentano i costi di alcuni prodotti/servizi (nel corso del 2007 sono stati registrati forti aumenti, che si prevede continueranno nel corso del 2008, in particolare delle materie prime e dei combustibili) Opportunità: • Aumentare il fatturato sul segmento di mercato “Negozi soc consumo” • Valutare la possibilità di vendita prodotti a maggiore margine (ad esempio torte e biscotti) al segmento di mercato “Negozi soc consumo” e altri clienti Studio Andrea Lodi

  17. Risultati dell’analisi aziendale La struttura organizzativa Studio Andrea Lodi

  18. Il Piano occupazionale Note: Occorre individuare una risorsa che si occupi degli aspetti amministrativi e commerciali. Valutare se necessario inserire n° 1 addetto part-time per consegne nuovi negozi in 3 diverse località della provincia romana (vedi simulazione nelle analisi economico/finanziarie). Occorre razionalizzazione del costo del personale. Studio Andrea Lodi

  19. Il personale:I principali punti di forza Alto livello di competenze tecniche (confermato dalla qualità dei prodotti) Buon dimensionamento della parte produttiva Clima aziendale più che buono Studio Andrea Lodi

  20. Il personale:I principali punti di debolezza Mancanza di competenze tecnico/commerciali e direzionali Necessità di rafforzare la funzione “controllo di gestione” Necessità di aumentare la produttività (rapporto costi personale/fatturato) Studio Andrea Lodi

  21. Risultati dell’analisi aziendale Il Business Plan (piano di sviluppo d’impresa) Studio Andrea Lodi

  22. Il piano degli investimenti NOTA BENE: Gli importi di cui al prospetto di fianco sono “indicativi”, ma comunque ritenuti non lontani dalla realtà. Note a margine: (1) 1= 2007; 2= 2008; 3= 2009; 4= 2010 (2) “str”= struttura; “pro”= produzione Studio Andrea Lodi

  23. Il piano delle vendite CRITERI DETERMINAZIONE (prudenziali): Anno 2007: valori a consuntivo; Anno 2008: + 120 Kg/giorno di pane a “soc Consumo” (75% in più della quantità acquistata nel 2007) con aggiunta di 5 negozi da servire + 50 Kg/giorno di pane a “Altri Clienti” Anno 2009: + 20 Kg/giorno di torte e affini a “Altri clienti” Anno 2010: + 40 Kg/giorno di torte e affini a “Altri clienti” Giorni di lavoro anno: 310 Aumentato valore ricavi unitari del 8% a partire dal 2008 (a parziale recupero aumenti materie prime e combustibile). Studio Andrea Lodi

  24. Determinazione dei costi di piano CRITERI DETERMINAZIONE: Costo del personale: preso il costo sostenuto a dicembre 2007 ed aggiunto importo TFR anno 2006 aumentato secondo indice ISTAT; il costo totale è stato quindi ripartito per ogni addetto (vecchio e nuovo). Costi diretti (merci c/acquisti): preso il costo sostenuto a dicembre 2007 e ripartito in base alle quantità di prodotto vendute. Nota bene: il costo delle materie prime, nel corso del 2007, ha subito un aumento del 12,0%. A titolo prudenziale si prevede un ulteriore aumento del 6% a partire dal 2008. Si consiglia di attuare una procedura di controllo periodico dei costi delle materie prime. Costi fissi (spese generali): determinate spese sostenibili nel corso del 2007 e mantenute negli anni di piano; tali costi sono stati suddivisi tra “costi fissi di produzione” e “spese generali struttura”; le quote di ammortamento sono state determinate sulla base delle quote “storiche” (relative al patrimonio esistente) con l’aggiunta delle quote relative ai beni in previsione di acquistare nel corso del 2008. Nota bene: aumentato costo combustibile (gas) del 7% a partire dal 2008. Studio Andrea Lodi

  25. Conti economici previsionali di piano Studio Andrea Lodi

  26. Analisi flussi finanziari • Per l’analisi finanziaria si è preso in considerazione gli ultimi due bilanci chiusi (anni 2006 e 2007) e la previsione relativa al 2008. • Dalle analisi finanziarie, sia retrospettive che prospettiche, si evidenzia quanto segue: • Diminuzione della Liquidità di cassa e banca, con “ripresa” prevista dal 2008; • Poca incidenza di interessi passivi bancari (scarso ricorso al finanziamento bancario); • Forte ricorso al finanziamento da “debito verso fornitori” (lunghi tempi di pagamento); • Copertura perdite pregresse con “gestione corrente”. • Si precisa tuttavia che la situazione finanziaria è da ritenersi in "equilibrio precario", poiché è sufficiente un insoluto pari a circa l’ 1,2% del fatturato per rendere il "ciclo della finanza" instabile, e quindi la necessità di ricorrere alle banche. Studio Andrea Lodi

  27. Sintesi analisi dati economico/finanziari 1 di 2 Studio Andrea Lodi

  28. Sintesi analisi dati economico/finanziari 2 di 2 Finanziamento previsto per: - Copertura perdite - Realizzazione investimenti Studio Andrea Lodi

  29. Le strategie dei prossimi anni Obiettivi aziendali Studio Andrea Lodi

  30. Gli obiettivi aziendali Studio Andrea Lodi

  31. Analisi SWOT Sintesi: l’analisi delle opportunità, minacce del mercato e punti forti e deboli dell’azienda Studio Andrea Lodi

  32. Analisi delle opportunità e minacce Studio Andrea Lodi

  33. Analisi dei punti forti e deboli dell’azienda Studio Andrea Lodi

  34. Conclusioni Studio Andrea Lodi

  35. Conclusioni 1 di 2 La Società Alfa si presenta, allo stato attuale, con effettivi problemi economici e finanziari dovuti sostanzialmente ad una diminuzione del fatturato e ad un non adeguamento delle “dinamiche” di costo (in particolare il personale presente in azienda è lo stesso). Tale scelta, cioè di avere mantenuto “fermo” il modello imprenditoriale, può permettere alla SRL di riprendere i volumi di fatturato e quindi tornare in utile, dovendo attuare sforzi “significativi” sia economici che finanziari; infatti: • dal punto di vista economico, si tratta di aumentare i volumi di prodotto vendibili (teoricamente assorbibili, in gran parte, dagli attuali clienti “negozi soc consumo”) e di adeguare, in parte, i ricavi unitari agli aumenti di costo previsti, con risultato operativo netto in positivo già dal prossimo anno; • dal punto di vista finanziario è necessario l’apporto di capitali per un importo minimo pari circa a Euro 125.000 (a totale copertura delle perdite sopportate e per la realizzazione degli investimenti previsti), con un Pay Back Time da mantenere tra il 4° ed il 6° anno; • la finanza “corrente” presenta una situazione negativa a causa dei problemi riscontrati negli ultimi anni come descritto a pag.22 (“Sintesi analisi dati economico/finanziari 2 di 2”). Studio Andrea Lodi

  36. Conclusioni 2 di 2 Si evidenzia inoltre che l’aggiunta di n° 1 addetto (a partire dal 2008) per consegna prodotti, risulta sostenibile ma fortemente rischioso per il precario equilibrio economico/finanziario della SRL. Al fine di ottimizzare la tipologia di costo che maggiormente influenza i risultati aziendali, ovvero il costo del personale, si consiglia quanto segue: 1. di inserire un nuovo addetto con funzioni direzionali e commerciali; 2. di valutare la possibilità di esternalizzare il servizio di consegna; 3. di valutare la possibilità di migliorare (in efficienza ed efficacia) il servizio di consegna realizzandolo anche per conto terzi; 4. di realizzare un’analisi della produttività al fine di valutarne l’efficacia; 5. attuare un intervento di benchmarking al fine di valutare le dinamiche gestionali di un competitore eccellente. Studio Andrea Lodi

  37. Risultati raggiunti Studio Andrea Lodi

  38. Risultati raggiunti Il piano di sviluppo imprenditoriale realizzato dalla Società Alfa, ha permesso ai soci quanto segue: di proporre un piano industriale ad alcuni importanti clienti, al fine di valutare, a condizioni di mercato predeterminate, l’aumento delle quantità di prodotti vendibili (piano industriale che è stato accettato); di ottenere finanziamenti agevolati da importanti società finanziarie sulla base del business plan presentato (avvallato anche dai contratti di aumento dei volumi di prodotto vendibili, definiti con alcuni clienti); di predisporre alcuni cambiamenti organizzativi al fine di una migliore gestione dell’impresa (con particolare attenzione ad un maggiore controllo di costi e ricavi). Studio Andrea Lodi

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