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PRESENZA STRANIERI nelle province piemontesi 2006 (Fonte BDDE)

1. PRESENZA STRANIERI nelle province piemontesi 2006 (Fonte BDDE). Italia: 5,0% (2006) 5,8% (2007). 2. 2. Valori % provenienze 2006. Valori % provenienze 2007. 10. L’ingresso in Italia è consentito. - ai cittadini dell’UE senza bisogno del visto;

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PRESENZA STRANIERI nelle province piemontesi 2006 (Fonte BDDE)

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Presentation Transcript


  1. 1 PRESENZA STRANIERI nelle province piemontesi 2006 (Fonte BDDE) Italia: 5,0% (2006) 5,8% (2007)

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  4. Valori % provenienze 2006

  5. Valori % provenienze 2007

  6. 10 L’ingresso in Italia è consentito • - ai cittadini dell’UE senza bisogno del visto; • - ai cittadini extracomunitari o agli apolidi • muniti di documento di viaggio valido con visto di • ingresso e di determinati requisiti; • - ai cittadini extracomunitari (vittime di guerra, • calamità naturali, ecc.) autorizzati ad • entrare per motivi di protezione temporanea • anche se privi di visto di ingresso (in tal caso • è necessario un provvedimento del Presidente • del Consiglio dei Ministri).

  7. 11 Il visto di ingresso… • … è un’autorizzazione concessa agli stranieri, che ne fanno richiesta, per entrare nel territorio italiano per transito o per soggiorno (viene applicata un’apposita ‘vignetta’ o ‘stickers’ sul passaporto o altro documento valido di viaggio). • … è rilasciato: • dalle rappresentanze diplomatiche o consolari italiane nello stato di residenza dello straniero, • o dalle rappresentanze diplomatiche o consolari di altri stati aderenti agli Accordi di Schengen per un soggiorno non superiore ai 3 mesi, • o dagli Uffici di Polizia di frontiera italiana, in casi di assoluta necessità, per la durata massima di 5 giorni per il transito e 10 giorni per il soggiorno.

  8. 12 I visti per soggiorni di lunga durata I visti per soggiorni superiori ai 3 mesi, detti anche di lunga durata, sono rilasciati per immigrazione di inserimento: essi obbligano lo straniero, una volta giunto nel territorio italiano, a fare richiesta del permesso di soggiorno con motivazione identica a quella menzionata sul visto di ingresso. La richiesta di rilascio o di rinnovo del pds può essere presentata solo presso gli uffici postali contrassegnati dal logo Sportello Amico. Per la compilazione del kit lo straniero può avvalersi a titolo gratuito dei Comuni che partecipano alla sperimentazione o di un Patronato nonché rivolgersi allo Sportello Unico per l'immigrazione istituito in tutte le prefetture italiane (la prima richiesta di pds deve essere inoltrata entro 8 giorni lavorativi dall’ingresso in Italia).

  9. I motivi per richiedere il pds alle Poste Affidamento Motivi religiosi Residenza elettiva Studio (per periodi superiori a tre mesi) Missione Asilo politico (rinnovo) Tirocinio formazione professionale Attesa riacquisto cittadinanza Attesa occupazione Carta di soggiorno stranieri (ora denominata “permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo”) Lavoro autonomo Lavoro subordinato Lavoro sub-stagionale Famiglia Famiglia minore 14-18 anni Soggiorno lavoro (art. 27) Richiesta dello status di apolidia (rinnovo). Per tutti gli altri motivi lo straniero deve rivolgersi alla Questura.

  10. 12 Il rilascio del Permesso L’Ufficio Immigrazione della Questura convocherà lo straniero, per i rilievi foto-dattiloscopici, con lettera raccomandata e con sms all’indirizzo e al recapito telefonico indicati nella domanda e gli darà l’appuntamento per ritirare il permesso di soggiorno.

  11. Richieste da presentare presso gli Uffici Immigrazione delle Questure •  Affari •  Cure Mediche •  Gara sportiva •  Motivi Umanitari •  Asilo politico (Richiesta rilascio) •  Minore età •  Giustizia •  Status apolide (rilascio) •  Integrazione minore •  Invito

  12. Alcune tipologie dei permessi di soggiorno (1) • per LAVORO(l’inserimento avviene nell’ambito delle quote di ingresso stabilite annualmente con DPCM): • = Subordinato:a seguito della stipula del contratto di soggiorno per lavoro tra un datore di lavoro italiano o straniero regolarmente soggiornante e un prestatore di lavoro cittadino extra UE*. Il datore di lavoro deve garantire una sistemazione abitativa e deve impegnarsi a sostenere le spese di viaggio in caso di rientro del lavoratore. La durata è di 1 anno per un contratto di lavoro a tempo determinato, di 2 anni se a tempo indeterminato. • = Stagionale: da 20 gg ad un max di 9 mesi. Il lavoratore straniero che ha già svolto un lavoro stagionale ha diritto di precedenza per l’anno successivo presso lo stesso datore di lavoro. • = Autonomo: sono richiesti sia i requisiti morali e professionali sia i requisiti per l’iscrizione ad albi o registri, ove necessari; nonché un reddito sufficiente e un alloggio idoneo. La validità del pds non può essere superiore a 2 anni.

  13. Alcune tipologie dei permessi di soggiorno (2) • per RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE Il titolare di un permesso o di una carta di soggiorno, residente in Italia, può richiedere il ricongiungimento*: • del coniuge (non legalmente separato) e dei figli minori a carico, • - dei figli maggiorenni che, a causa di uno stato di salute che comporti l’invalidità civile, non possono provvedere al proprio sostentamento, • dei genitori a carico qualora non abbiano altri figli nel loro paese, • dei genitori di oltre 65 anni a carico, qualora gli altri figli, per il loro stato di salute, non possano provvedere al mantenimento. Il pds dello straniero che si ricongiunge ha la stessa durata di quello del familiare che lo ha richiesto, garantendo al nuovo arrivato l’accesso al SSN, l’iscrizione nelle liste di collocamento, lo studio, il lavoro subordinato ed autonomo.

  14. Alcune tipologie dei permessi di soggiorno (3) • per STUDIO:il visto dipende dal tipo di studi che l’immigrato intende frequentare in Italia. La durata massima è di 1 anno , ma in generale il pds è rinnovabile per la durata legale del corso di studio. Con il pds per studio o formazione l’immigrato può lavorare, come dipendente, per un tempo non superiore alle 20 ore settimanali, fino ad un massimo di 1040 ore annuali. • per TURISMO: la durata è 3 mesi al max dal giorno d’ingresso alla frontiera. Il rinnovo è ammesso una sola volta e solo in casi eccezionali (motivi di famiglia o salute), documentati, in base alla valutazione del Questore. La durata del rinnovo varia a seconda dei casi, ma non può mai superare il doppio della durata del visto. • per PROTEZIONE SOCIALE: consente il recupero sociale delle vittime della tratta di esseri umani ed in particolare di coloro che sono sottoposti a sfruttamento sessuale. La vittima deve impegnarsi in un determinato percorso di recupero che può essere sia di carattere giudiziario che sociale.

  15. Alcune tipologie dei permessi di soggiorno (4) • I RICHIEDENTI ASILO. Si tratta di stranieri che, per fuggire da guerre e persecuzioni, hanno cercato protezione in un altro paese, dove hanno inoltrato domanda di asilo per il riconoscimento del proprio status di rifugiati, ma sono ancora in attesa di una decisione in merito da parte delle autorità dello stato. • I RIFUGIATI sono gli stranieri che hanno visto accolta la loro domanda di asilo. Una volta ottenuto lo status di rifugiato (o la protezione per motivi umanitari) lo straniero gode di un permesso di soggiorno e di lavoro, dell’assistenza sanitaria e del diritto all’istruzione.

  16. Titolarità • La titolarità del permesso di soggiorno comporta le seguenti prerogative: • l’iscrizione all’anagrafe della popolazione residente ed il conseguente rilascio della carta d’identità, con validità pari alla durata del permesso di soggiorno (che deve essere di almeno un anno); • - il rilascio del codice fiscale, con cui, quando la tipologia di permesso di soggiorno lo consente, si può essere assunti come lavoratori dipendenti, iniziare un'attività lavorativa autonoma, concludere qualunque contratto (per esempio di affitto, di compravendita ecc.), aprire un conto corrente bancario.

  17. Rinnovo del permesso di soggiorno • Lo straniero può richiedere* (a tal fine vengono di nuovo rilevate le impronte digitali) il rinnovo del permesso di soggiorno almeno: • 90 gg prima della scadenza del permesso di soggiorno per il lavoro a tempo indeterminato; • 60 gg prima della scadenza del permesso di soggiorno per il lavoro a tempo determinato; • 30 gg prima della scadenza del permesso di soggiorno per tutte le altre fattispecie. • La perdita del posto di lavoro (subordinato) non comporta la perdita del pds; quest’ultimo potrà essere rinnovato per iscrizione alle liste di collocamento fino a sei mesi (salvo che si tratti di permesso di soggiorno per lavoro stagionale) dalla data di scadenza del precedente permesso di soggiorno.

  18. Conversione -Con il pds rilasciato per motivi di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o per motivi familiari si possono esercitare anche attività diverse da quelle previste nel permesso, senza conversione o rettifica del documento*, che verrà aggiornato solo al momento del rinnovo. Il titolare di un pds per motivi di studio o formazione può richiedere un pds per lavoro subordinato determinato o indeterminato nonché autonomo, dopo avere ottenuto l’autorizzazione a procedere dagli uffici competenti. Chi ha un lavoro stagionale può convertire il proprio titolo di soggiorno in pds per lavoro a tempo indeterminato solo alla fine della seconda stagione in Italia. Lo straniero, titolare di pds che non consente un’attività lavorativa (ad es. turismo, affari, invito, ecc.), può richiedere la conversione del proprio titolo di soggiorno in pds per lavoro autonomo, purché nella quota flussi. .

  19. sostituita, da gennaio 2007, dal permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo La Carta di Soggiorno (1) • La carta di soggiorno ha la finalità di dare la possibilità agli stranieri, già regolarmente soggiornanti in Italia, di passare da una condizione di temporaneità • - e quindi di precarietà - ad una di maggiore stabilità. • L’immigrato regolare può chiederne al Questore (presentando la domanda presso gli Uffici Postali abilitati) il rilascio per sé, per il coniuge e per i figli minori conviventi, purché dimostri di : • soggiornare in Italia da almeno 5 anni • avere un permesso di soggiorno per un motivo che consente un numero indeterminato di rinnovi (lavoro subordinato a tempo indeterminato, lavoro autonomo, famiglia, motivi religiosi se l’attività pastorale è a tempo indeterminato); • percepire un reddito sufficiente per il proprio sostentamento e quello dei familiari conviventi; • non essere stato giudicato per reati per i quali è previsto l'arresto in flagranza, o condannato anche in via non definitiva.

  20. La Carta di Soggiorno (2) Con la carta di soggiorno si può:1. entrare in Italia senza visto;2. svolgere in Italia ogni attività lecita;3. accedere ai servizi della P.A. italiana;4. partecipare alla vita pubblica locale, anche votando (se previsto)Con la carta di soggiorno, l’espulsione dell’immigrato può avvenire solo in casi residuali: gravi motivi di ordine pubblico, sicurezza nazionale o misure di prevenzione antimafia.Si ricorda che la carta di soggiorno è un documento di durata illimitata (a differenza del pds che è un documento temporaneo, di durata variabile in base al motivo per il quale viene rilasciato), ma deve essere vidimata su richiesta dell’immigrato entro 10 anni dal rilascio.

  21. La cittadinanza A livello socio-giuridico, la cittadinanza è un contenitore di diritti (nonché doveri) soggettivi, di tipo civile, politico, sociale, che esprimono l’appartenenza a una comunità.

  22. tipologie di acquisto della cittadinanza (L. 91/92) • per trasmissione automatica: • per nascita/riconoscimento da padre o madre cittadini (ius sanguinis) • -per adozione • -per iuris communicatio, ovvero il genitore naturalizzato italiano può • trasmettere la cittadinanza ai figli minorenni se conviventi • - se figlio di ignoti o apolidi, trovato nel territorio dello Stato italiano • in seguito a istanza, ovvero su richiesta • (con o senza vincoli discrezionali): si sottolinea l’esplicita • volontà di acquisire la cittadinanza da parte dell’interessato • per naturalizzazione straordinaria: le autorità italiane possono • attribuire la cittadinanza a stranieri per eminenti servizi resi allo Stato

  23. 5 • La cittadinanza in seguito a istanza (L. 91/92) • senza margini di discrezionalità • per matrimonio con un coniuge cittadino: 6 mesi di residenza dalla data • del matrimonio (ancora valido) oppure 3 anni se residenza all’estero, • senza condanne per reati gravi • per nascita e prolungata residenzanel paese: il minore deve risiedere in • Italia ininterrottamente e regolarmente fino al 18° anno di età. • con margini di discrezionalità, concernenti l’accertamento della • idoneità alla cittadinanza italiana su chi ne fa richiesta • per naturalizzazione ordinaria: maggiore età, 10 anni di residenza, • nessuna condanna penale, buona condotta e adeguato livello di integrazione, • valutazione del reddito e degli adempimenti fiscali • -per riacquisto della cittadinanza italiana da parte di coloro che vi avevano • rinunciato nell’opzione per la nazionalità di un altro paese escludente la • doppia cittadinanza • per discendenza da ex cittadini italiani, emigrati all’estero ma che mai • hanno interrotto la trasmissione della cittadinanza iure sanguinis.

  24. Il giuramento Entro 6 mesi dalla notifica della concessione della cittadinanza, il cittadino straniero deve prestare un giuramento (i cui dettagli – come, quando e a chi bisogna presentare la domanda, quali documenti occorrono ecc. - saranno fissati dal regolamento di esecuzione), altrimenti il decreto resta senza effetto. Anche i contenuti del giuramento saranno definiti nel suddetto regolamento.

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