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Università degli Studi di Bari

Università degli Studi di Bari. Seconda edizione del Bilancio Sociale Presentazione e discussione delle caratteristiche generali del progetto V. Picciarelli. Roma, 26 giugno 2009. La I edizione del Bilancio sociale.

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  1. Università degli Studi di Bari Seconda edizione del Bilancio Sociale Presentazione e discussione delle caratteristiche generali del progetto V. Picciarelli Roma, 26 giugno 2009

  2. La I edizione del Bilancio sociale Ha riguardato il 2004, ma per taluni aspetti l’analisi ha abbracciato il triennio 2002-2004. • Definitivamente approvato dal Senato il 29 novembre 2006 e dal Consiglio di Amministrazione il 20 dicembre 2006. • Presentato ufficialmente il 22 maggio 2007 • E’ stata prevista una cadenza biennale; dopo 2 anni, la II edizione

  3. La II edizione Il gruppo di lavoro: • Ernesto LONGOBARDI (coordinatore) • Maria Antonia DE NICOLÒ • Angela Maria D’UGGENTO • Gianluca GIRONE • Massimo IAQUINTA • Andrea MORONE • Vito PERAGINE • Vittorio PICCIARELLI • Vito Ricci Obiettivo: concludere entro settembre 2009 (Approvazione finale da parte di Senato accademico e Consiglio di amministrazione ) Ci sono stati incontri con i portatori d’interesse interni (Rettore, Presidi, Direttori di Dipartimento, Dirigenti) durante il quali è stato discusso il piano generale del Progetto e si è deciso fra l’altro che … • Coprirà il triennio 2005-2007, con alcuni dati relativi anche al 2008 • Documento snello di agevole lettura (con qualche maggiore concessione ad aspetti di immagine), rinvio al sito web/un CD per allegati di approfondimento • E’ prevista la presentazione della Bozza del documento al NVA e quindi ad un SA allargato con portatori d’interesse esterni

  4. Dalla prima edizione … sono successe molte cose (1/4) Sono aumentati gli atenei italiani che hanno pubblicato il BS.: Apripista: • Scuola Superiore di Sant’Anna di Pisa (diverse edizioni) • Bari A seguire: • Firenze • Scuola Normale di Pisa • Ferrara --> seconda edizione • Cagliari • Sannio • Insubria Non esiste censimento. Le Università non compaiono nella banca dati sulle esperienze di BS nelle amministrazioni pubbliche del Formez (aggiornata a dicembre 2007)

  5. Dalla prima edizione … sono successe molte cose (2/4) Comincia ad esserci letteratura specialistica sui BS negli atenei. A. Cassone, P. Zaccarella (2009), Il bilancio sociale delle università. Inventario dei problemi e analisi comparata delle esperienze italiane, Università del Piemonte Orientale A. Avogadro. Alessandria. (Ferrara, Firenze, Bari, Cagliari, Sannio, Insubria) M. Frey, M. Melis, E. Vagnoni, Recent developments in social and environmental reporting among Italian Universities: a critical evaluation of leading edge practices, 2nd Italian Conference on Social and Envirnmental Accounting, 17-19 September 2008 (Ferrara, SS S.Anna di Pisa, Sc. Normale di Pisa, Bari, Firenze)

  6. Dalla prima edizione … sono successe molte cose (3/4) In tema di BS per le AAPP i “modelli” di cui si disponeva erano: Il manuale “Cantieri” (2004) Le linee guida del Dipartimento della Funzione Pubblica (2006) Oggi anche: Il documento del GBS sulla rendicontazione sociale nelle università (2008) Linee Guida del Ministero degli Interni per la rendicontazione sociale negli Enti locali (2007)

  7. Dalla prima edizione … sono successe molte cose (4/4) Maggiore diffusione della cultura del “dato” e della valutazione del sistema universitario a livello: nazionale (Miur, Crui, Almalaurea, CINECA) regionale (esempio: A.R.T.I. La fabbrica dei cervelli. L’istruzione universitaria in Puglia. Quaderno n. 12, 2008) di Ateneo (creazione del servizio statistico, lavoro per la programmazione triennale 2007-2009)

  8. Impostazione del II BS Opportunità di descrivere le attività dell’Università come una FUNZIONE MULTIPRODOTTO CON ECONOMIE DI SCOPO OUTPUT = f (INPUT) Ove Input: risorse … • umane • finanziarie • patrimoniali Ove Output: • didattica • ricerca • rapporti con il territorio (e report ambientale)

  9. L’indice • Premessa metodologica • Identità • Le risorse (umane, finanziarie, patrimoniali, servizi di supporto) • L’attività didattica • L’attività di ricerca • I rapporti con il territorio • Il report ambientale dell’Università di Bari • Conclusioni • Glossario • Allegati

  10. Premessa metodologica Descriverà la struttura, il metodo e il processo in riferimento agli Standard esistenti. Evidenzierà le differenze d’impostazione rispetto al I BS

  11. L’identità • storia • missione e valori - (Box su Piano triennale 2007-2009) - (Box su Codice etico) - (Box sul cambiamento di nome) • scenario e contesto di riferimento • governance e assetto organizzativo • analisi di genere (presenza femminile negli Organi di Governo) • rapporti internazionali (lineamenti)

  12. Le risorse (1/4) • Le risorse umane • Serie storica del personale docente per Facoltà e qualifica dal 31.12.1999 al 31.12.2008 (personale docente per Facoltà e ruolo, personale TA per sede di servizio e categoria) • Composizione del personale docente e tecnico amministrativo 2005- 2008 (distribuzione per sesso, età e qualifica) • La formazione del personale TA (Box sulla Formazione a distanza) Le risorse finanziarie • Metodologia di riclassificazione dei dati di bilancio ( secondo il BS 2006 e riclassificazione MIUR) • Analisi della struttura delle Entrate • Analisi della struttura delle Spese • Risorse finanziarie per la ricerca • Il patrimonio • I servizi (?)

  13. Le risorse (2/4) Le risorse finanziarie - Metodologia di riclassificazione del bilancio per gli anni 2005,2006,2007) Una prima riclassificazione già utilizzata nella I edizione del Bilancio sociale. Riclassificazione per destinazione e origine dei capitoli di spesa e di entrata. - Le spese suddivise per: Didattica, Ricerca, Ambiente e sicurezza, Altre attività - Le entrate suddivise per: MIUR, Studenti, Altri enti pubblici, Produzione market, Contributi dei privati Una seconda riclassificazione secondo “l'Omogenea redazione dei conti consuntivi” (Riclassificato Miur ex D.M. 5 dicembre 2000 e D.I. 1 marzo 2007) Una terza riclassificazione riguardante le sole risorse destinate alla ricerca scientifica riclassificate per tipologia e provenienza (già utilizzata dal Nucleo di Valutazione d’Ateneo)

  14. Le risorse (3/4) Il patrimonio edilizio Il Piano triennale per l’edilizia Gli edifici (classificazione delle superfici a seconda della loro destinazione d’uso dominante didattica, ricerca, servizi) Box sullo student center dell’ex Palazzo elle Poste

  15. Le risorse (4/4) • I servizi di supporto, non presentati in una sezione a parte, saranno diffusi nelle sezioni specifiche di riferimento. Per esempio: • Servizi alla didattica e agli studenti • Orientamento in ingresso, tutorato in itinere e orientamento in uscita • Tirocini (Box su progetti MENTORE, ARIANNA, FIXO) • Mobilità studentesca (LLP Erasmus, Leonardo) • Disabilità • Servizio di consultazione psicologica • Servizi alla ricerca • Propensione all’alta formazione (politica di incentivazione borse dottorato, post doc, assegni ricerca)

  16. La didattica (1/3) • Il quadro dell’offerta formativa nell’a.a. 2007-2008 • Facoltà, Corsi di laurea, Master I e II livello, Corsi di Alta formazione, Scuole di specializzazione, iscritti, laureati • Attrattività (immatricolati per provenienza geografica) • La popolazione studentesca • Serie storica di immatricolati per facoltà dall’a.a. 1992-93 all’ a.a. 2007-2008 • Profilo degli immatricolati : voto e tipo di maturità a.a. 2005-06, 2006-07, 2007-2008 • Iscritti in corso, fuori corso • Profilo dei laureati: voto laurea, ritardo alla laurea, età alla laurea (differenze per facoltà) a.s. 2005, 2006, 2007 • Performance dei laureati

  17. La didattica (2/3) Gli indicatori (1) 4 gruppi: attrattività, produttività, qualità, spendibilità • attrattivitàvalutata attraverso: il numero d’iscritti provenienti dalla regione, da altre regioni e altre nazioni; la percentuale d’immatricolati con licenza liceale e la percentuale d’immatricolati con voto di maturità maggiore del 90% del massimo possibile; l’affollamento, la diserzione e la sostenibilità in ambito formativo valutati rispettivamente come percentuale dei corsi attivati con superamento nel numero di immatricolati dei limiti ministeriali, percentuale dei corsi attivati con numero d’immatricolati inferiore ai limiti ministeriali e percentuale dei corsi attivati con numero d’immatricolati superiore a quello dichiarato come sostenibile dall’Ateneo • produttività misurabile attraverso diversi indicatori, fra i quali sono stati presi in considerazione: • produttività in itinere valutata mediante tasso di abbandono grezzo (o per coorte?); incidenza iscritti fuori corso; la percentuale d’immatricolati e degli iscritti che risultano inattivi (non hanno sostenuto esami); • produttività in uscita valutata come rapporto tra laureati e totale iscritti; numero di laureati in un numero di anni uguale o inferiore alla durata legale del corso di studi;

  18. La didattica (3/3) Gli indicatori (2) • qualità misurabile, attraverso indicatori correlati • alla numerosità della docenza e modalità d’erogazione delle attività didattiche (rapporto del numero di docenti rispetto al numero di corsi di studio attivati; percentuale di corsi erogati in teledidattica o misti; di corsi per i quali sono previste procedure per la verifica dei requisiti d’ammissione degli studenti; di corsi per i quali sono previste attività propedeutiche di recupero; di corsi per i quali è prevista specifica attività didattica per gli studenti part-time); • alla governance dell’offerta formativa (percentuale di corsi che soddisfano i requisiti minimi richiesti per la loro attivazione; di corsi che sono dotati di un sistema di valutazione della qualità diversa da quanto rilevabile attraverso i questionari proposti agli studenti dal Nucleo di valutazione interno; di corsi che sono dotati di un Comitato d’Indirizzo; del fattore di qualità deducibile dalle rispose date dal Nucleo di valutazione interna alle procedure attivate dl CNVSU sui corsi dell’a.a. 2006/2007?? Solo un anno); • spendibilità (efficacia esterna): caratteristica valutabile utilizzando i risultati dell’indagine Alma Laurea, sugli sbocchi lavorativi, alla quale l’Università di Bari partecipa fin dal 2001.

  19. La ricerca Formazione alla ricerca • Dottorati • Assegni di ricerca • Post-dottorato Capacità di attrarre finanziamenti • FFO (la parte relativa ai risultati dell’attività di ricerca) • Prin • Firb • Altri (Fondi regionali e locali in particolare Reti di laboratori e NILO) I risultati • Breve ripresa risultati CIVR • Illustrazione dati CINECA alla luce dei criteri CUN • Spin off e brevetti

  20. I rapporti con il territorio (1/2) • Rapporti con il tessuto economico-produttivo • Convenzioni con soggetti del tessuto economico-produttivo • Convenzioni con soggetti del tessuto economico-produttivo per progetti destinatari delle agevolazioni previste dal PON e dal POR • Organismi associativi con soggetti del tessuto economico produttivo • Rapporti con il tessuto politico-istituzionale • Convenzioni con soggetti del sistema politico ed istituzionale • La cooperazione interuniversitaria internazionale • Organismi associativi con soggetti del sistema politico ed istituzionale • Rapporti con il tessuto civile-culturale

  21. I rapporti con il territorio (2/2) Differenze rispetto alla I edizione: • Le Tabelle saranno compattate a livello d’Ateneo, mentre i dati analitici per le diverse strutture coinvolte saranno riportati solo in Allegato • Saranno introdotti nuovi elementi informativi sui rapporti con il territorio soprattutto in relazione a - attività culturali ricreative ( CUT, Harmonia, incontri partecipati al pubblico esterno, attività promosse dagli studenti, settimana della cultura scientifica, notte dei ricercatori, seminari organizzati nell’ambito dell’iniziativa ARTI …); - attività assistenziale promossa dalla Facoltà di Medicina; - attività di museologia del CISMUS (Istituto Orto Botanico, Museo di Zoologia, Museo di Geomineralogia, collezioni di strumenti scientifici del Dipartimento di Fisica, del Dipartimento di Psicologia, ..); - incontri e mostre permanenti o itineranti presso la Cittadella delle Scienze; - il Servizio Bibliotecario dell’Ateneo Barese (SIBA); - la Rete Accademica Metropolitana (RAM) e il GARR; - il Portale dell’Università come strumento di comunicazione/interfacciamento con l’esterno; - la rete di rapporti con Istituzioni (Scuole, USR, aziende ..) e Organismi rappresentativi di categoria per le attività di orientamento e formative (corsi IFTS, aggiornamento professionale …)

  22. Report ambientale (1/2) L’Università degli Studi di Bari ha inserito fra le proprie priorità l’ambiente ed ha previsto che, anche per i problemi di carattere ambientale, sia data, nel BS, adeguata rendicontazione L’interazione Università-ambiente è duplice: • l’Università può proporsi, con il proprio patrimonio di competenze tecnico-scientifiche e di esperienze professionali, come risolutore di problemi ambientali della collettività mettendo a disposizione le proprie risorse (valore aggiunto ambientale di tipo intangibile) • l’Università può anche, per quanto i misura e forme diverse rispetto ad una impresa, riversare nell’ambiente circostante rifiuti ed altre emissioni (valore aggiunto ambientale di tipo materiale) Problemi dell’ambiente gestiti dall’Università: • Smaltimento di rifiuti tossici, nocivi e speciali (Facoltà di Medicina, laboratori scientifici, ecc.) • Gestione del fabbisogno energetico complessivo • Gestione del complesso di edifici ed altre unità immobiliari

  23. Report ambientale (2/2) Azioni già intraprese per la riduzione degli impatti ambientali • Conversione dei generatori a gasolio con altri a gas metano con sostituzione di caldaie obsolete con nuove caldaie ad alta efficienza; • Razionalizzazione del funzionamento degli impianti termici con la telegestione; • Alimentazione elettrica da fonte solare delle pompe di calore ad espansione diretta; • Adozione standard di efficienza nella progettazione dei nuovi impianti. Azioni programmate per la riduzione degli impatti ambientali • Completamento della metanizzazione laddove sarà disponibile gas metano • Trasformazione a metano di due centrali termiche della Facoltà di Medicina Veterinaria Da citare anche la costituzione con D.R. del 2007 di un Comitato d’Ateneo per le Politiche ambientali e la Qualità della Vita che già nel 2008 ha svolto un’intensa attività di politiche ambientali a favore del territorio

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