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COMPETENZE

COMPETENZE. Progettazione per competenze. La società come società cognitiva e il conseguente diritto all’apprendimento La logica del lifelonglearning - La natura processuale della formazione e con essa il suo sempre, ovunque e comunque

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Presentation Transcript


  1. COMPETENZE Progettazione per competenze

  2. La società come società cognitiva e il conseguente • diritto all’apprendimento • La logica del lifelonglearning • - La natura processuale della formazione e con essa il • suo sempre, ovunque e comunque • - I concetti di apprendimento – centralità del soggetto • - Concetto di competenza • - La misurazione delle competenze • - Competenze / Standad • - Certificazione / Riconoscimento/Crediti N o d i t e o r i c i

  3. I luoghi del dibattito Lavoro ISFOL Formazione Istruzione Percorsi Integrati Istruzione/Formazione

  4. La competenza è costituita da un Mix di elementi, alcuni dei quali, (conoscenze, tecniche operative) hanno a che fare con la natura del lavoro e si possono quindi individuare analizzando compiti e attività svolte; altri invece (motivazione, comunicazione, capacità di problem solving) hanno a che fare con le caratteristiche personali del soggetto-lavoratore e si possono individuare solo facendo ricorso ad un’analisi del comportamento lavorativo dell’individuo e delle sue modalità di “funzionamento” La competenzaè costituita da un Mix di elementi, alcuni dei quali, (conoscenze, tecniche operative) hanno a che fare con la natura del lavoro e si possono quindi individuare analizzando compiti e attività svolte; altri invece (motivazione, comunicazione, capacità di problem solving) hanno a che fare con le caratteristiche personali del soggetto-lavoratore e si possono individuare solo facendo ricorso ad un’analisi del comportamento lavorativo dell’individuo e delle sue modalità di “funzionamento” Competenza ISFOL

  5. Definizione / ISFOL MIX CONOSCENZE SKILLS Competenza ESPERIENZE COMPORTAMENTI

  6. G.LE Boterf. De la compètence.Paris “La competenza non è uno stato od una conoscenza posseduta. Non è riconducibile né a un sapere, né a ciò che si è acquisito con la formazione.. La competenza non risiede nelle risorse (conoscenze, capacità da mobilizzare) ma nella mobilizzazione stessa di queste risorse : essa non può dunque essere separata dalle proprie condizioni di “messa in opera” … La competenza è un sapere agire o reagire riconosciuto. Qualunque competenza, per esistere, necessita del giudizio altrui.

  7. Prescrittività aperta Organizzazione “ lavoro completo” Prescrittività stretta Organizzazione Tayloriana - Esecuzione - Esigenza unidimensionale - Ripetizione - Semplicità • Iniziativa • Esigenze • pluridimensionali • -Innovazione • - Complessità C Saper fare (eseguire una operazione prescritta) Saper agire ( gestire situazioni complesse e impreviste; prendere iniziative) Il continuo compreso tra il “saper fare” e il “saper agire” Le Boterf 2000

  8. Lavoro Esigenze proveniente da un mercato sempre più globale che richiede: specializzazione, polivalenza, dinamicità Esigenza di dover dare visibilità alle risorse dell’individuo per una valorizzazione in fase di prima o nuova occupazione sia di formazione iniziale che permanente Quindi è necessario Competenza: origine e sviluppo- 1 Individuarele competenze da possedere Richiesteda un ‘economia del sapere che sempre più pretende dalle persone il possesso di “Un sapere diffuso” Certificarele competenze possedute

  9. SAPERE DIFFUSO Lavoro Conoscenze interiorizzate capaci di dare origine a comportamenti efficaci che si basano su competenze cognitive, motivazionali,sociali e contestuali Competenza situata Capacità dell’individuo di agireun insieme di saperi e di risorse rispondenti ad uno stato di cose percepitoin vista di uno stato di cose concepito: l’obiettivo

  10. La competenza situata non è la somma delle prestazioni “ JOB Competence”- Perfomances” Ma è “Occupational – Professional COMPETENCE” Cioè il possesso da parte di qualcuno di un repertorio di abilità, conoscenze e comprensione di ciò che fa e di ciò che lo circonda, un repertorio che la persona può utilizzare in una gamma ampia di contesti e di organizzazioni. “attribuzione di significato” a ciò che “si apprende” e a ciò che “si fa” é Quindi è “un’agire sapiente del proprio sapere del proprio saper fare

  11. agire sapiente é Competenza strategica • La possibilità/capacità dell’individuo di gestire in maniera autonoma il proprio sapere • implica • l’acquisizione e lo sviluppo • di capacità di analisi delle situazioni • di soluzioni di problemi • di acquisizione ulteriore di conoscenze • di presa di decisioni

  12. Formazione Risoluzione del consiglio Europeo del 3/12/’92- Trasparenza delle Qualifiche professionali Risoluzione del consiglio Europeo del 15/7/’96- Trasparenza dei certificati di formazione professionale Competenza: origine e sviluppo- 2 Norme comunitarie Invitanoal “miglioramento della comprensione reciproca dei sistemi di qualifica dei diversi stati membri e delle qualifiche stesse” Perseguono l’obiettivo di pervenire a modelli comuni di certificazione finalizzati al riconoscimento degli esiti formativi o di competenze ….. Miranoa pervenire a un curriculum vitae europeo

  13. Accordo per il lavoro – 1996 Si auspica un sistema di certificazione idoneo a conferire unitarietà e visibilità ai percorsi formativi Decreto del 31/5/01 – Ministero del lavoro Propone una definizione di competenza Istruzione Competenza: origine e sviluppo- 3 Norme nazionali/Regionali Legge 196/97 – appredistato e tirocini Legge 144/99: art. 68 – obbligo formativo art. 69 – percorsi IFTS DPR 257/2000 – si stabilisce il regolamento attuativo dell’art. 68 della L. 144/99 Art . 6

  14. Art . 6 “ Le conoscenze, competenze e abilità acquisite nel sistema della formazione professionale, nell’esercizio dell’apprendistato, per effetto dell’attività lavorativa o per autoformazione costituiscono crediti per l’accesso ai diversi anni dei corsi di istruzione secondaria superiore. Ai fini di cui ai commi 1 e 2 del passaggio del sistema dell’istruzione a quelli della formazione …….. Con………. intese, criteri e modalità per la valutazione dei crediti formativi e il riconoscimento del loro valore ai fini del passaggio……………………

  15. Modello A Riconoscimento dei crediti ai fini del passaggio dalla formazione professionale alle classi dell’Istruzione superiore – eccetto le classi IV e V degli Istit. Professionali ed Ist. D’Arte Decreto 3 dicembre 2004 Approvazione dei modelli di certificazione per il riconoscimento dei crediti, ai fini del passaggio dal sistema della formazione professionale e dall’apprendistato al sistema dell’istruzione Modello B Riconoscimento dei crediti ai fini del passaggio dalla formazione professionale al sistema dell’Istruzione ai fini dell’ammissione all’esame di qualifica o esame di licenza maestro d’arte Modello - attestato di qualifica professionale per i percorsi di sperimentali di Istruzione e Formazione Validi sul territorio nazionale

  16. Formazione/Competenza La formazione si dà sempre e comunque, lungo l’intero arco della vita ed in tutte le circostanze e in situazioni diverse La formazione – sulla base dei documenti comunitari, nazionali e regionali – è da intendere come il processo attraverso il quale evenienze ed attività diverse promuovono l’apprendimento di competenze relative al Sapere, al Saper fare, al Saper essere, al Saper vivere

  17. 5) Nuova conoscenza teoria APPRENDIMENTO FORMAZIONE all’ é 2) Azione (programmatoria, relazionale, operatività riflessiva in action) 4) Applicazione e trasferimento dell’apprendimento (verifica apprendimento, uso in situazioni diverse) 1) Conoscenza/teoria (saperi conoscenze situate) 3) Apprendimento/Cambiamento (modifica configurazioni mentali acquisizione/sviluppo competenze progressivo rafforzamento del sé MOVIMENTO processo FINALIZZATO

  18. Rapporto Delors 1997 • definisce • “i pilastri dell’educazione”: • L’imparare a vivere insieme • L’imparare a conoscere –focus educazione tradizionale - istruzione • L’imparare a fare – che non significa preparare qualcuno a svolgere un compito – focus formazione • L’imparare ad essere Dove Il concetto di educazione Supera la concezione funzionale dell’apprendimento Evidenzia la valenza formativa (educativa) in grado di fornire gli strumenti atti a intraprendere, nelle diverse fasi della vita, ruoli e funzioni socialmente richiesti, favorendo la crescita delle persone quali cittadini consapevoli

  19. Centralità del soggetto: Bisogni, desideri, aspettative, obiettivi, progetti…. APPRENDIMENTO é Processo Attività educativa – didattica Mediazione culturale – modalità di realizzazione FORMAZIONE é Risultato del processo Contenuto del processo “Ciò che il soggetto, immesso nel processo, ha appreso” COMPETENZA

  20. Il vero nodo delle questioni del formare è rappresentato dalle questioni dell’apprendere. Il focus si sposta Dibattito psico-pedagogico Ciò significa che è fondamentale chiedersi prima “Come si apprende” dopo “Come far apprendere dall’insegnamento all’ Apprendimento L’attenzione al processo implica la capacità di capirecome gli individui conoscono e come funzionano sul piano razionale e su quello motivazionale durante il processo del conoscere

  21. Comportamentismo Stimolo Risposta ? Insegnamento produzione contenuti Programma Lezione frontale Verifica/valutazione notarile Ricezione Riproduzione contenuti Interrogazione voto passiva COMPETENZA Comportamenti osservabili derivati dalla prestazione tutta giocata sulla ripetitività dell’esercizio Apprendimento: nesso meccanico stimolo - risposta Esclude attività di rielaborazione da parte del soggetto

  22. Valorizzazione di operazioni quali la percezione, l’attenzione, l’osservazione, la motivazione, la memorizzazione, la metacognizione …….. Cognitivismo Consapevolezza e controllo delle strategie cognitive IO uscita entrata Il soggetto è considerato un sistema complesso in grado di selezionare ed elaborare le informazioni, di prendere decisioni, di interagire con l’ambiente e assumere atteggiamenti autonomi

  23. Il modello costruttivista (Piaget, Bruner, Gardner.) considera l’apprendimento come un processo di costruzione attiva di risposte da parte del soggetto. Da questo punto di vista non è essenziale cosa e quanto si apprende ma come lo si apprende Un apprendimento è valido se mobilita e ristruttura gli schemi mentali del soggetto e li fa evolvere Nel modello costruttivista l’obiettivo della valutazione è offrire a studenti e docenti una base per “correggere” il processo formativo La valutazione non si interessa alla rilevazione del sapere “assimilato”, bensì ai modi in cui lo studente sa usare questo sapere ( di qui l’uso di prove di verifica di abilità e capacità procedurali quali, il problem – solving, il transfert e non l’uso di esercizi che verificano la semplice riproduzione di conoscenze) Costruttivismo La competenza non è un semplice sapere e neanche solo un saper fare: è la dimostrazione “in un contesto” di questi aspetti caricati delle connotazioni relazionali, motivazionali … proprie della persona che vi agisce.

  24. Quindi “Durante il cammino cognitivo non sono tanto le performances o le risposte giuste che interessano, né il punto di partenza o di arrivo; quello che interessa è il cammino, con i processi che l’individuo elabora nelle diverse situazioni” Fabbri., 1990 ……….. Quindi la potenzialità dell’individuo, la sua soggettività .... I suoi particolari stili… Il dinamismo cognitivo, esperenziale, relazionale ed emozionale che Il soggetto agisce nel processo di apprendimento per acquisire attraverso l’uso di proprie strategie C OMPETENZE COMPETENZE

  25. QUINDI • “La competenza • non ha mai solo una dimensione di conoscenza • non è mai puro accumulo di saperi e tecniche • non è mai solo l’espressione di un sapere e di un saper fare riferibili meccanicamente ad una prestazione” (Bresciani) • Ma ….é l’insieme più ampio delle caratteristiche intrinseche, personali e più profonde dell’individuo, attraverso le quali egli diventa capace di mobilitare, in modo soddisfacente e flessibile, tutte le sue risorse nei compiti e nei ruoli che gli vengono affidati • Motivazioni • Immagini di è – autostima • Senso di autoefficacia.. … Elementi determinanti

  26. Conoscenze dichiarative statiche SOGGETTO Sa Sapere Sa fare Conoscenze procedurali dinamiche Saper fare Saper essere Sa essere Motivazioni (J. Kuhl) Processo che conduce alla decisione di agire Risultato delle attese di successo Moltiplicato per il valore a questo attribuito Gestire , attraverso l’uso di strategie, il proprio apprendimento; controllare, verificare se le risorse di cui si è in possesso possono essere funzionali alla situazione posta dal contesto: operare scelte, gestire il transfert Agire

  27. Quindi è necessario porre attenzione • alle strategie per fare in modo che gli individui possano apprendere: agire formativo • ai processi e alle modalità attraverso cui gli individui operano per apprendere (intelligenze multiple; stili cognitivi; tempi di apprendimento;..) • alla qualità formativa dei processi e dei risultati che gli individui realizzano attraverso le attività finalizzate all’apprendimento nel contesto dato • alle esperienze precedenti (saperi funzionali, sapere tacito, configurazioni cognitive, affettive…) come contenuto e come spinta all’apprendimento • alla riflessione e all’analisi come condizione per realizzare l’apprendimento e per aver consapevolezza che si sono verificati con l’apprendimento – METACOGNIZIONE • all’agire motivato – condizione affinchè l’apprendimento possa realizzarsi • alla relazione nei contesti - dimensione condivisa e co-costruita degli apprendimenti

  28. La competenza è una forma di sapere in Azione che genera Sapere metaforicamente un “saper agire sapiente”

  29. Società cognitiva Società cognitiva Area Formazione Diritto apprendimento Sistema integrato Standard Competenza Certificazione

  30. Sistema Integrato • la mobilità orizzontale e verticale tra le diverse filiere del Sistema Integrato passa attraverso: • la definizione di Standard di competenza • L’utilizzo di una metodologia progettuale per U.F.C. Quindi • Lo sviluppo dei percorsi integrati richiede che il sistema scolastico ed il sistema formativo mettano in opera esperienze formative che prevedono • Definizione di obiettivi condivisi • Progettazione comune dell’offerta formativa • Certificazione Snodo decisivo per gestire “passerelle”

  31. Definizione/Standard • La definizione di standard presuppone il concetto di condivisione, • elemento fondante del processo di integrazione. • Lo standard è uno standard minimo, la soglia di accettabilità intorno alla quale: • si costruisce il confronto • . si misurano gli scostamenti • . si mette in atto una pedagogia negoziale • si mette in trasparenza ciò che sta dietro un titolo di studio o a una qualifica

  32. Standard Formativi • L’esigenza di standard formativi risponde ad un insieme integrato di esigenze: • Promuovere la definizione di un sistema di riconoscimento/certificazione che assicuri trasparenza • Creare i presupposti per la capitalizzazione delle competenze acquisite in una logica di crediti a “tasselli” che concorrono a comporre la competenza complessiva di un soggetto • Favorirela trasparenza e la comparabilità dei percorsi formativi delle diverse Regioni • Promuoveree favorire la flessibilità, la modularità e personalizzazione dei percorsi formativi individuali in un sistema di crediti formativi

  33. Standard Formativi • Lo standard formativo costituisce il riferimento per: • La progettazione formativa • La valutazione e certificazione finale in quanto identifica l’insieme delle competenze di cui verificare il possesso L’insieme delle competenze minime riferite ad un profilo, che la persona, attraverso un percorso formativo deve acquisire; tali competenze sono assunte come obiettivi formativi e sono ritenute indispensabili per il rilascio delle certificazioni

  34. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi per gestire l’interazione comunicativa • Leggere per comprendere ed interpretare • Produrre testi di diversi formati, tipologie e complessità • Utilizzare per i principali scopi comunicativi ed operativi una lingua straniera • Utilizzare strumenti espressivi diversi, tra loro integrati ( linguaggio filmico, multimediale.. Percorso Integrato Standard Formativi Area dei linguaggi Area tecnologica Area Scientifica Area Storico . Socio - economica

  35. L’Unità Capitalizzabile Modello – Standard di riferimento per il raggiungimento, tramite formazione, di Competenze

  36. Standard

  37. La “Progettazione formativa per U.C.” • Richiede • Capacità progettuale • Capacità di tradurre le indicazioni standard contenute nelle UFC (da considerasi come una sorta di pre – progettazione) in Progettazione formativa contestualizzata Traduzione in termini didattici delle indicazioni contenute negli standard Interpretazione dei fabbisogni dell’utenza in rapporto ai diversi obiettivi delle azioni formative

  38. U. F . C. Descrizione delle caratteristiche essenziali che una specifica azione formativa deve avere per assicurare lo sviluppo di specifiche unità di competenza

  39. U. C. U. Standard -Modello F. Programmazione Modulare Per C.

  40. Programmazione modulare per U.F.C. • Titolo – abstract (breve descrizione) • Unità Capitalizzabile – insieme di competenze autonomamente significativo • (autoconsistente): riconoscibile dal mondo del lavoro come componente • specifico di professionalità; identificabile - certificabili dal sistema • educativo-formativo quale risultato atteso di un processo di inseg./app. • Risultato atteso – descrizione sintetica del comportamento che ci si aspetta • in rapporto al contesto di apprendimento/utilizzo • Attività – serie di operazioni che producono un output: devono essere • espresse attraverso una frase sintetica da cui si comprende chiaramente • il risultato dell’attività. La descrizione deve iniziare con un verbo di forma • attiva e di azione: eseguire, impostare, controllare….. • Competenze – ciò che il soggetto è in grado di: “gestire” in situazioni • cogenti (mix di conoscenze, skills, comportamenti) Processo formativo Elementi U.F.C. • Prerequisiti – le competenze da possedere per avviare il processo • Contenuti – Gli argomenti/attività • Modalità formative – Metodologie/strategie di intervento • Modalità di Valutazione – Tipologie di verifica • Durata – tempo funzionale al processo

  41. U.F.C.

  42. Testi diversificati Film Attività Scambiarsi Informazioni, idee … Cooperative learning STAD Brainstorming Competenza Essere in grado di Intervenire in una discussione sapendo scegliere i tempi, le argomentazioni, gli stili

  43. U.F.C.

  44. Progettazione di un percorso formativo per U.F.C. - Matematica Competenze specifiche Competenze Trasversali Esser in grado di

  45. ASSIOMA Se la competenza non fosse descrivibile, formabile e valutabile non sarebbe “dicibile” quindi non esisterebbe

  46. Certificazione/Competenze Per certificare un credito occorre Riconoscere una competenza Attestare Ogni attestazione acquisisce valore di credito se costituisce una credenziale esigibile Ma è tale SE IL valoreè legato ad una verifica della corrispondenza della competenza ad uno standard riconosciuto

  47. La gestione dei percorsi possibili e le modalità per il loro riconoscimento devono • essere tali da consentire ai partecipanti risultati • MISURABILI, • CAPITALIZZABILI, • SPENDIBILI • IN UN QUALUNQUE DEI SUBSISTEMI • per: • Integrare il proprio patrimonio professionale e culturale, • Non ripercorrere tappe già effettuate • Utilizzare le proprie competenze in contesti di studio e lavorativi

  48. Riconoscimento/Certificazione • La certificazione di un credito formativo è il riconoscimento ad un individuo del possesso di una competenza spendibile per il proseguimento di un percorso formativo • Il riconoscimento di un credito va inteso come un atto che assume valore sociale/individuale e no legale:Ciò significa che l’ambito di esso è valido e circoscritto ad un ben identificato insieme di soggetti, secondo un protocollo fra essi mutuamente definito, non assumendo valore generale.(IERI) • OGGI – Decreto applicativo

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