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“If you think education is expensive, try ignorance”

“If you think education is expensive, try ignorance”. DISEGNO DI LEGGE IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE E QUALITÀ DEL SISTEMA UNIVERSITARIO, DI PERSONALE ACCADEMICO E DI DIRITTO ALLO STUDIO (DDL GELMINI) Come cambierebbe l’Università e

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“If you think education is expensive, try ignorance”

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Presentation Transcript


  1. “If you think education is expensive,try ignorance”

  2. DISEGNO DI LEGGE IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE E QUALITÀ DEL SISTEMA UNIVERSITARIO, DI PERSONALE ACCADEMICO E DI DIRITTO ALLO STUDIO (DDL GELMINI) Come cambierebbe l’Università e quali sarebbero le conseguenze sul personale universitario, sugli studenti e sulla Società qualora il ddl divenisse legge dello Stato?

  3. Precisazione: Il DDL è al momento in discussione al Senato. Molti emendamenti vengono proposti e discussi, per cui il testo finale che verrà prodotto dal Senato potrebbe essere anche notevolmente diverso dalla formulazione originaria del DDL approvata dal Consiglio dei Ministri.

  4. Il DDL Gelmini si configura come un pesante apparato normativo che si propone di: - modificare le strutture organizzative degli Atenei - incidere sull’organizzazione della ricerca e della didattica ...“senza maggiori oneri a carico della finanza pubblica.” (art. 5)

  5. Anzi, come se ciò non bastasse… SONO PREVISTI ULTERIORI TAGLI

  6. PARTE PRIMA:In che contesto si inserisce il ddl Gelmini? Come sono attualmente organizzate le Università? Quale è la situazione attuale della Ricerca Italiana?

  7. Una cronistoria dei tagli • Il 25 giugno 2008, su proposta del Ministro del Tesoro On. Tremonti, il • Consiglio dei Ministri approva (all’unanimità, Ministro dell’Università • On. Gelmini compresa!) il Decreto Legge n. 112 (DL 112) concernente: • Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la • competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione • tributaria • Il 6 agosto 2008, il Parlamento approva in via definitiva il DL 112 -Attualmente, le Università stanno già pagando a carissimo prezzo i tagli stabiliti dal Ministero del Tesoro nel 2008 ! -Quindi il ddl Gelmini si inserisce nel contesto di un sistema universitario già pesantemente sottofinanziato, rispetto alla media Europea

  8. Che cos’è l’FFO • FFO è il Fondo di Funzionamento Ordinario, ovvero la quota che lo Stato eroga agli Atenei per il loro “funzionamento ordinario”! • Il suo stesso nome dice che non c’è funzionamento possibile al di sotto di quella soglia di spesa • Il taglio dell’FFO si abbatte su tutti: non si fa differenza tra università che funzionano bene e università mediocri • Vuol dire che le università funzioneranno tutte peggio: quelle buone ridurranno i loro standard, quelle meno buone peggioreranno ancora

  9. In particolare…. Conseguenze del taglio FFO: i) riduzione dei servizi agli studenti ii) riduzione delle infrastrutture (aule, laboratori, biblioteche) iii) peggioramento della qualità della didattica iv) riduzione delle attività di ricerca con un peggioramento globale della qualità delle nostre Università ed ulteriore perdita di competitività rispetto alle Università straniere. .. Ma, come vedremo, al peggio non c’e’ fine…

  10. Cosa comportano i tagli dell’ FFO? • Ecco un piccolo esempio pratico….

  11. I tagli 2008: quanto costano alle Università FFO: Fondo di Funzionamento Ordinario: si tratta della dotazione finanziaria degli atenei (quanto ricevono dal Ministero le Università). Il bilancio degli Atenei si basa sull FFO. Se FFO diminuisce, gli atenei sono costretti a reperire i fondi necessari attingendo da altre fonti.. .quali ??? Indovinate un po’…

  12. ….le tasche degli studenti! .

  13. Quale è la situazione attuale della Ricerca Italiana?

  14. Tagli 2008… come li ha giudicati l’opinione scientifica internazionale? Risparmi da “taglio della gola”!!!

  15. L’investimento in Ricerca e Sviluppo in Italia (in % del PIL) è molto modesto in rapporto ad altri Paesi Avanzati:

  16. INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO, 2008 (pubblico+privato) (% del P.I.L.)

  17. TOTALE dei FINANZIAMENTI MIUR alla RICERCA ITALIANA 2000-2008

  18. Il numero di scienziati ed ingegneri/tecnici in Italia (in % della forza lavoro) è modesto in rapporto ad altri Paesi Avanzati: e come se ciò non bastasse….

  19. Scienziati ed ingegneri (% della forza lavoro) Media Unione Europea ITALY….

  20. … nonostante questo, la ricerca va miracolosamente avanti con efficienza paragonabile a quella degli altri Paesi Avanzati:

  21. Pubblicazioni scientifiche (per milione di abitanti) in relazione alla spesa pubblica in Ricerca e Sviluppo

  22. … grazie alla passione, alle doti scientifiche e all’impegno di chi fa attivamente ricerca! ….E chi svolge la ricerca in Italia? Sostanzialmente, le UNIVERSITA’, ovvero: Professori Universitari Ricercatori Universitari Precari della Ricerca

  23. Purtroppo chi lavora in Università è sistematicamente screditato dai media a dispetto della rilevanza internazionale della sua ricerca

  24. Il decadimento di Scuola ed Università pone un serio problema allo sviluppo economico in Italia per …. progressiva carenza di capitale umano!!!...infatti...

  25. If we want an innovation economy, then we have to invest in our future innovators by doubling funding of basic research over the next five years, training one hundred thousand more engineers and scientists. [...] We can afford to do what needs to be done. What's missing is not money, but a national sense of urgency. [...] Tale disposizione non comporta oneri aggiuntivi in quanto la commissione dovrà operare senza l’attribuzione di alcun compenso o gettone di presenza. [...] Tali incentivi non comportano maggiori oneri per la finanza pubblica. [...] Il Governo è delegato ad adottare, senza maggiori oneri a carico della finanza pubblica, entro il termine di dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi finalizzati a riformare il sistema universitario. Barack Obama, The Audacity of Hope, 2008. Maria Stella Gelmini. DDL 1905/2009

  26. Come funzionaoggi per...iprecari • Per la ricerca molte forme contrattuali diverse tra di loro • - borse giovani promettenti- contratti di collaborazione a tempo determinato - Co.Co.Co.- borse di Dottorato- assegni di ricerca (dottorato non obbligatorio)- ricercatori a tempo determinato (TD) "di tipo Moratti" modificati con il recente decreto interministeriale del 16/09/09

  27. Quanto pesano oggi i precari nell’Università Italiana? PERSONALE DI RUOLO PRECARI

  28. Come funzionaoggi per...iricercatori • - Ruolo a tempo indeterminato ad esaurimentonel 2013. • - Reclutamento per valutazionecomparativalocale • - Si puo' iscriverechiunqueabbiaunaLaurea • - La legge 01/09 ha abolito le "vecchie" prove scritte e orali. Si valutano • * titoli, illustrati e discussidavantiallacommissione • * pubblicazioniscientifichevalutatesecondocriteri (?!?) stabilitidalministero. • - Commissione: 1 PA nominatodallaFacoltàche assume e 2 PO esterni, estratti a sortedaunarosadiseinomielettisulistanazionaledatuttii PO dellostessosettorescientificodisciplinare

  29. Come funzionaoggi per...iprofessori • In teoria varrebbe la legge 230/2005 (Moratti) che prevede una idoneità nazionale a numero chiuso+procedura di valutazione comparativa (concorso) locale. • Pero' i decreti legislativi previsti dalla 230/2005 non sono mai stati emanati e in attesa tutte le procedure di reclutamento per professori dovrebbero essere ferme. • Nel frattempo...il governo Prodi ha consentito per quasi un anno di riaprire le vecchie procedure con sola valutazione comparativa locale (1 vincitore+1 idoneo). Risultato: ci sono ancora alcuni concorsi di vecchio tipo da svolgere,

  30. PARTE SECONDA: OBIETTIVI, CONTENUTI E CONSEGUENZE DEL DDL GELMINI

  31. Primo obiettivo del ddL Gelmini è la riforma dell’ordinamento (statuto) delle Università(“Governance”) “senza oneri per la Finanza Pubblica” = a costo zero (anzi, <0)!

  32. DDL UNIVERSITA' Sono organi dell'università: - Rettore - Consiglio d'Amministrazione - Senato accademico - Direttore Generale - Collegio dei revisori dei conti - Nucleo di Valutazione Focalizziamoci sul CDA, dove sono previsti i cambiamenti più preoccupanti…

  33. DDL UNIVERSITA' CDA : almeno 40% esterni Professori Associati Ricercatori Per.Tec.Amministrativo Rettore + esterni = 6/11 maggioranza assoluta Esterni Studente Rettore

  34. … conseguenze Gran parte del potere decisionale in mano al C.d.A: “competenza disciplinare relativamente ai professori e ricercatori universitari” “competenza ad approvare la proposta di chiamata da parte del dipartimento” Componenti esterne all’università governerebbero di fatto l’Università (attivazione/soppressione di corsi di laurea, reclutamento del personale …)

  35. Il ddl prevede l'apertura degli organi di governo dell'ateneo a persone rappresentative dell'economia e della società locale. Vuol dire affidare a commercianti, artigiani e industriali la decisione se si debba studiare la chimica fisica o l'economia aziendale, l'etruscologia invece che le scienze del turismo. Non ci sarebbe niente di male in questo se la storia e la cultura di questo Paese non ci avvertissero della scarsa propensione del mondo degli affari e della produzione a occuparsi dell'Università e della Ricerca Quanti industriali, banchieri, professionisti, quanti dei nuovi ricchi che affollano i campi di calcio e le TV si sognerebbero di fare donazioni all'università??? L'americanizzazione che si sta preparando a tappe forzate in Italia promette anche in questo caso di avvicinarci non al modello degli Stati Uniti ma ai peggiori fra quelli dell'America latina. Immettere nel governo dell'Università esponenti del mondo della produzione e degli affari è una delle tante scimmiottature di un Paese radicalmente diverso

  36. TITOLO III Norme in materia di personale accademico e riordino della disciplina concernente il reclutamento Questa parte del ddl stabilisce le regole attraverso cui l’Università assume in ruolo personale docente (professori o ricercatori).

  37. Partiamo dalle certezze: il ddl prevede una sostanziale Riduzione del turn-over del personale • Il ddl fissa un limite massimo di nuove assunzioni rispetto al numero di • pensionamenti. • Il limite sul turn-over si applica a ciascuna Università prescindendo dalla • efficienza nell’uso delle risorse (e del rispetto del limite del 90% per la spesa • di stipendi del personale) Implicazione a medio termine a legislazione costante: dimezzamento del numero di docenti! E’ realmente necessario ridurre il numero di docentie soprattutto, è funzionale all’obiettivo di far divenire l’Europa “una società della conoscenza ” ? Dati OCSE sul rapporto (numero studenti / numero docenti): USA: 15.1 Germania: 12.4 Francia: 17.0 Inghilterra: 16.4 Media OCSE: 15.3 Italia: 20.4

  38. Il confronto con gli altri paesi industrializzati suggerisce che il numero di docenti universitari dovrebbe aumentare invece che diminuire!

  39. Quale scenario futuro con un dimezzamento del numero di docenti? • Situazione attuale: un docente/ricercatore dedica in media metà del tempo • alla didattica e metà del tempo alla ricerca • Assumendo un numero stazionario di studenti: se il numero di • docenti/ricercatori si dimezza, allora ciascun docente/ricercatore dovrà • raddoppiare il tempo dedicato alla didattica per preservare le attuali • attività formative • Situazione futura: il docente/ricercatore dovrà dedicare tutto il suo tempo • all’insegnamento e non potrà svolgere l’attività di ricerca

  40. Conseguenze - Abbassamento generale della qualità della didattica • Lo studente non potrà interagire con il mondo della ricerca e della • produzione di nuove conoscenze • Impossibilità di svolgimento di tesi sperimentali causa l’assenza di • laboratori di ricerca • Non si potranno formare nuovi ricercatori: le scuole di dottorato • spariranno in assenza di attività di ricerca Sparizione delle Università pubbliche come sedi dello sviluppo delle nuove Conoscenze. Gli Atenei si trasformeranno in super-Licei Può esistere una nazione sviluppata senza la ricerca di base svolta nelle Università?

  41. E non è finita qui • Oltre alla drastica riduzione del personale universitario, il ddl modifica radicalmente le modalità con cui esso viene assunto

  42. Oggi: • Si occupano della ricerca (loro compito istituzionale) • Svolgono una parte importante della didattica • (su base Volontaria) • Ricercatori universitari • a tempo indeterminato - Professori Associati (PA) Attività didattica è loro compito istituzionale - Professori ordinari (PO) Parte importante dell’attività di ricerca (talvolta anche della didattica) è svolta da personale PRECARIO (dottorandi e assegnisti di ricerca) - Precari della ricerca Ddl Gelmini: - Ricercatori precari 3 anni (+3) - Ricercatori a tempo indeterminato - Professori Associati (PA) - Professori ordinari (PO) - Precari

  43. Articolo 9 Reclutamento e progressione di carriera del personale accademico Le procedure …. programmazione triennale 2. Le università procedono……. e all’attribuzione dei contratti di ricercatori a tempo determinato (3+3)…. selezione pubblica basate sulla valutazione delle pubblicazioni scientifiche e del curriculum complessivo dei candidati; Articolo 12 Ricercatori a tempo determinato … procedure pubbliche di selezione …. riservate ai possessori del titolo di dottore di ricerca .. unitamente ad un curriculum ed a…. specifici requisiti individuati con decreto del Ministro. • La durata complessiva ……. non può in ogni caso superare i dieci anni, anche non continuativi • I contratti hanno durata triennale e possono essere rinnovati una sola volta per un ulteriore triennio previa positiva valutazione delle attività didattiche e di ricerca svolte, sulla base di modalità, criteri e parametri definiti con decreto del Ministro

  44. . Le università, …… in conformità agli standard qualitativi individuati con apposito regolamento di ateneo nell’ambito dei criteri fissati con decreto del Ministro, possono procedere alla chiamata diretta dei destinatari del secondo contratto triennale …… entro e non oltre la scadenza di tale contratto, conseguono l’abilitazione alle funzioni di professore associato ….. I chiamati, alla scadenza del secondo contratto, sono inquadrati nel ruolo dei professori associati. Non è detto che il ricercatore 3+3 venga assunto come PA al termine del secondo contratto triennale… anzi, questa sorte toccherà a ben pochi fortunati… Gli altri (la grande maggioranza) saranno costretti a cercarsi un altro impiego Non è chiaro dagli emendamenti da dove provengono i fondi per il reclutamento dei Ricercatori 3+3 e per la progressione dei docenti in ruolo

  45. contratti a tempo determinato per i nuovi ricercatori I Ricercatori non saranno più assunti a tempo indeterminato dopo il superamento di un concorso pubblico, ma avranno un contratto triennale a tempo determinato di collaborazione (rinnovabile una volta per un tot. di 6 anni) In sintesi, il ddl Gelmini prevede solamente

  46. … ma il bello arriva adesso! I ricercatori, dopo i 6 anni, potrebbero in teoria essere assunti come associati, ma il ministero non stanzia fondi per consentire agli atenei questa possibilità. Per cui dopo 6 anni… … I ricercatori resteranno disoccupati: le università potranno bandire nuovi posti per nuovi ricercatori precari 3+3 ma non potranno assumere a tempo indeterminato i ricercatori a cui scade il contratto … Le università subiranno quindi una discontinuità nella ricerca

  47. Conseguenze • Attualmente le scarse risorse costringono di fatto le facoltà ad utilizzare ampiamente il contributo dei ricercatori a tempo indeterminato nell’attività didattica, senza che questo sia previsto dal loro ruolo e/o riconosciuto economicamente. • La soppressione del ruolo stabile dei ricercatori in università comporterà la precarizzazione della ricerca nella fase iniziale della carriera e scoraggerà perfino i giovani più motivati ad intraprendere le vie della ricerca

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