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La transizione professionale in Gran Bretagna e Italia

La transizione professionale in Gran Bretagna e Italia. Dal canone del bene pubblico al canone del mercato 1979-2006 di Maria Giulia Bruschi e Stefano Mangullo. 1. Il canone tradizionale: bene pubblico e disinteresse. Dall’inizio dell’Ottocento e per oltre un secolo e mezzo,

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La transizione professionale in Gran Bretagna e Italia

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Presentation Transcript


  1. La transizione professionale in Gran Bretagna e Italia Dal canone del bene pubblico al canone del mercato 1979-2006 di Maria Giulia Bruschi e Stefano Mangullo

  2. 1. Il canone tradizionale: bene pubblico e disinteresse Dall’inizio dell’Ottocento e per oltre un secolo e mezzo, l’identità collettiva delle professioni europee si è fondata su un canone rappresentativo e condiviso costituito da due concetti fondamentali, quello di “bene pubblico”, inteso come la capacità di non perseguire fini immediati” e di “comportamento virtuoso, ossia la passione per il bene pubblico”[1]. [1] Maria Malatesta, Professionisti e gentiluomini. Storia delle professioni nell’Europa contemporanea, Torino, Einaudi Editore, 2006, cit., p. 350.

  3. Attraverso questo canone, che riprendeva i tratti comportamentali del gentiluomo di antico regime, i professionisti hanno contrattato con lo Stato ottocentesco il loro ruolo all’interno della società europea contemporanea. Si è trattato in pratica di un vero e proprio “patto costituzionale”: in cambio di privilegi garantiti dallo Stato e del ruolo di élites sociale e politica, le professioni garantivano i loro servizi essenziali al bene comune e svolgevano il ruolo di corpi intermedi tra i cittadini e lo Stato.

  4. Era un accordo tutto sommato vantaggioso per entrambi: da un lato i professionisti si vedevano riconosciuto il ruolo di classe dirigente e contemporaneamente si sottraevano alle regole della società commerciale e della competizione; dall’altro lo Stato poteva contare su prestazioni specialistiche insostituibili per la società moderna e su un “filtro osmotico” tra pubblico e privato e tra autorità e cittadini.

  5. 2. La crisi del canone tradizionale: dagli Usa di Reagan alla Gran Bretagna della Thatcher

  6. Negli anni ’80 del Ventesimo secolo è iniziato in Europa un processo, tuttora in corso, di ridefinizione dei rapporti tra Stato e professioni che ha messo in discussione i capisaldi del canone tradizionale. Le origini di questa trasformazione sono di lunga durata e vanno rintracciate nell’evoluzione del capitalismo americano…

  7. 3. Verso la liberalizzazione globale dei servizi3.1. General Agreement on Trade in Services (GATS)3.2. La liberalizzazione delle professioni all’interno della Comunità Europea (CE)3.3. Dalla “Strategia di Lisbona” (2000) alla “Relazione sulla concorrenza nei servizi professionali” (2004)3.4. La “Direttiva Bolkestein”

  8. 3.1 Firmato a Marrakesh nell’aprile del 1994, il GATS è, come recitava il preambolo, un tentativo, o piuttosto un progetto, per: “establish a multilateral framework of principles and rules for trade in services with a view to the expansion of such trade under conditions of transparency and progressive liberalization”. Il GATS nasceva quindi con lo scopo di costituire una piattaforma legale e condivisa che favorisse e facilitasse la crescita e lo sviluppo di un commercio dei servizi internazionale, libero e trasparente…

  9. 3.2 La Comunità Economica Europea (CEE), istituita dal Trattato di Roma del 1957, nacque con lo scopo di favorire l’integrazione economica dell’Europa occidentale attraverso l'istituzione di un mercato comune e di un'unione doganale e tramite lo sviluppo di politiche comuni. http://europa.eu/scadplus/treaties/eec_it.htm

  10. 3.3 Il processo di liberalizzazione delle professioni ha subito negli ultimi anni una brusca accelerazione per effetto soprattutto della volontà delle massime istituzioni comunitarie, segnatamente il Consiglio europeo e la Commissione europea, di imprimere un nuovo corso allo sviluppo socio-economico europeo, noto come “Strategia di Lisbona”.

  11. 3.4 Con tempestiva consequenzialità, il 25 febbraio del 2004 la Commissione europea presentava una “Proposta di direttiva relativa ai servizi nel mercato interno”[1], successivamente nota come “Direttiva Bolkestein” dal nome dell’economista olandese Fritz Bolkestein che l’aveva proposta… [1] “Proposta di direttiva relativa ai servizi nel mercato interno”, COM(2004) 2 definitivo/2 Il liberale olandese Fritz Bolkestein

  12. 4. Il ritardo dell’Italia. I tentativi di liberalizzazione dagli anni ’90 al “Decreto Bersani” (2006)4.1. Le riforme del Sistema Sanitario Nazionale (SSN)4.2. La riforma delle professioni. Dalla “Legge Bersani” al “Decreto Bersani” (1997-2006)4.3. La svolta del “Decreto Bersani”

  13. 4.1 • All’inizio degli anni ’90 l’Italia dovette fare i conti con una difficile situazione interna, frutto di una spesa pubblica fuori controllo e non più sostenibile per un’economia che mostrava sintomi evidenti di crescente difficoltà. • In aggiunta i parametri economici del Trattato di Maastricht dell’estate del 1992 imponevano all’Italia politiche monetarie e di bilancio molto più accorte e prudenti che in passato. • Una svolta di tipo liberista, in un Paese tradizionalmente statalista, sembrava essere allora la panacea ai “mali” italiani, in grado di creare concorrenza e perciò abbassare la spesa pubblica e rimettere in moto l’economia. • A questo principio faceva riferimento la politica liberista che ispirò, tra il 1992 e il 1993, la prima riforma del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), per iniziativa dell’allora ministro della Sanità, il liberale Francesco De Lorenzo…

  14. 4.2 • Sul piano della liberalizzazione del settore delle professioni, l’ultimo decennio a cavallo del millennio ha visto crescere e articolarsi un vivace dibattito sia politico sia professionale sulla necessità di una riforma delle professioni italiane che superasse e modernizzasse un sistema considerato ormai vetusto adattandolo all’evoluzione dell’economia globale. • L’origine più recente del dibattito va ricercata nel 1997. In quell’anno infatti si sono verificati due fatti rilevanti relativi alle professioni in Italia: è stata promulgata la legge n. 266/97, la cosiddetta “Legge Bersani”, che dopo sessanta anni rimuoveva l'impedimento all'esercizio in forma societaria dell'attività professionale; è stata presentata la relazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sugli ordini profes-sionali relativa all’indagine conoscitiva avviata nel 1994…

  15. 4.3 Alla luce dei reiterati tentativi e progetti di riforma, molti dei quali giacciono ancora in Parlamento, si può capire il vero e proprio “terremoto” prodotto agli inizi del luglio 2006 dal Decreto-Legge 223/2006, il cosiddetto “Decreto Bersani”, dal nome del ministro delle Attività produttive che lo ha elaborato e presentato…

  16. 5. La resistenza delle professioni5.1. Il caso di Stopbolkestein5.2. La resistenza al “Decreto Bersani”. Gli avvocati

  17. 5.1 A sinistra e in basso i loghi del sito www.stopbolkestein.org Il progetto di liberalizzazione dei servizi elaborato dalla Commissione Europea e che si era manifestato a livello legislativo nella “Direttiva Bolkestein” dovette fare i conti fin dall’inizio con un vasto movimento di opposizione da parte della società civile. In nome della difesa del modello sociale europeo e dei diritti che questo garantisce si creò un fronte di protesta molto ampio quanto inedito, che andava dalle forze politiche di estrema sinistra ai gruppi dell’estrema destra e nazionalista, coinvolgendo anche i professionisti…

  18. 5.2 • Le professioni sono state la terza via dell’Europa. Esse hanno rappresentato fin dalla loro nascita la principale strada intermedia tra stato e mercato. Gli accordi che la Comunità europea stipulò a partire dalla fine degli anni ’80 all’interno del mercato dei servizi hanno segnato una svolta epocale. Le professioni intellettuali non avrebbero potuto sottrarsi a lungo alle regole del mercato. • Gli effetti dell’istituzione del GATS e della tanto discussa Direttiva Bolkestein sono giunti nel corso del 2006 anche in Italia. Il cosiddetto “Decreto Bersani” del giugno 2006, ha avuto un effetto dirompente nel Paese...

  19. Riferimenti bibliograficiLibri:- Marshal Bermann, L’esperienza della modernità, Bologna, Il Mulino, 1985- Michael Burrage, Mrs Thatcher aganist little republics, in Terence C. Halliday and Lucien Karpik, Lawyers and the rise of western political liberalism : Europe and North America from the eighteenth to twentieth centuries, Clarendon press, 1997- Eric J. Evans, Thatcher and Thatcherism, Routledge, 1997- Massimo Saverio Giannini; Pierluigi Mantini, La riforma delle professioni in Italia, Rep. Di San Marino, Litografia Litanlito, 1999- Elliott A. Krause, Death of the Guilds. Professions, states, and the advance of capitalism, 1930 to the present, Yale University Press, 1996- Maria Malatesta, Professionisti e gentiluomini. Storia delle professioni nell’Europa contemporanea, Torino, Einaudi, 2006- Giuseppe Mammarella, L’America di Reagan, Bari, Laterza, 1988- Margaret Thatcher, Gli anni di Downing street, Sperling & Kupfer, 1993

  20. Giornali:Bollero: “E’ un grande sforzo rispetto al passato” in “la Repubblica”, n.144, domenica 20 giugno 1999.L’ira di novemila medici blocca gli ospedali, in “la Repubblica”, n. 146, martedì 22 giugno 1999.Marco Belinazzo, Una riforma mancata. Fallito l’obiettivo di un riordino complessivo del sistema, in “Il Sole24Ore”, n.29, 30 gennaio 2006.Ivo Caizzi, Liberismo all’europea? Forse. L’Ue vota la Bolkestein soft. Ma all’orizzonte c’è già la Corte di Giustizia, in “Corriere Economia”, n.46, lunedì 20 novembre 2006.Marina Castellaneta, Di Bolkestein un vago ricordo, in “Il Sole24Ore”, n. 311, venerdì 17 novembre 2006.Luciano Gallino, Neocorporativismo. L’Italia che va in frantumi, in “la Repubblica”, n.274, martedì 28 novembre 2006.Donata Gottardi, La Bolkestein è solo un ricordo, in “L’Unità”,n. 314, lunedì 20 novembre 2006.Valentina Maglione, Ordini, deontologia in pitstop, in “Il Sole24Ore”, n. 310, mercoledì 15 novembre 2006.

  21. Siti:Per i documenti relativi alla Cee e alla Commissione Europea:http://www.europa.eu/index_it.htmhttp://eur-lex.europa.eu/it/index.htmPer le informazioni su Margaret Thatcher:http://www.nhsdirect.nhs.uk/www.margaretthatcher.org/Per gli atti legislativi in Italia:http://legislature.camera.it/Per i documenti relativi ai professionisti italiani:http://www.assoprofessioni.org/http://www.professionimargherita.it/http://www.oua.it/La lezione di Rosy Bindi presso lo European Studies Centre dell’Università di Oxford (Inghilterra), il 25 ottobre 2002: http://digilander.libero.it/sedemargherita/atrifsan.htmIndagine dell’Antitrust sulle professioni in Italia:http://www.agcm.it/Mobilitazione contro la “Direttiva Bolkestein”:http://www.stopbolkestein.org

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