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Organizzazione dello Studio Professionale

Organizzazione dello Studio Professionale. A cura di Centro Studi CGN. ANTIRICICLAGGIO. Nucleo Speciale Polizia Valutaria G.d.F. UIC. Unità d’Informazione Finanziaria. Dal 1/ 1 /2008. UIF. Competenze e poteri sono trasferiti alla Banca d’Italia. Riceve segnalazioni operazioni sospette.

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Presentation Transcript


  1. Organizzazione dello Studio Professionale A cura di Centro Studi CGN

  2. ANTIRICICLAGGIO

  3. Nucleo Speciale Polizia Valutaria G.d.F.

  4. UIC Unità d’Informazione Finanziaria Dal 1/1/2008 UIF Competenze e poteri sono trasferiti alla Banca d’Italia Riceve segnalazioni operazioni sospette Acquisisce altri dati Effettua studi su anomalie Analizza flussi finanziari Individua indicatori di anomalia Impiega dati anagrafe conti e anagrafe tributaria

  5. Le fonti normative: un cantiere senza fine Norme Comunitarie Norme Nazionali II - Direttiva n. 2001/97/CE D. Lgs. 20 febbraio 2004, n. 56 Decreto MEF 3 febbraio 2006, n. 141 In vigore dal 22/4/2006 III - Direttiva n. 2005/60/CE D.Lgs. 21/11/2007, n. 231 In vigore dal 29/12/2007 D.Lgs. 25/09/2009, n. 151 In vigore dal 04/11/2009 Decreto Legge n. 130 del 13 Agosto 2011 In vigore dal 13/08/2011

  6. Controlli e verifiche G.d.F.

  7. Ispezioni G.d.F.

  8. Le sanzioni

  9. Ispezioni a campione Guardia di Finanza

  10. Prestazioni soggette all’obbligo

  11. Prestazioni a valore indeterminabile

  12. Prestazioni escluse

  13. Modalità adeguata verifica della clientela

  14. L’identificazione del cliente IN PRESENZA DEL CLIENTEATTRAVERSO DOCUMENTO NON SCADUTO

  15. Documento di riconoscimento CARTA D’IDENTITÀ PASSAPORTO PATENTE DI GUIDA / PATENTE NAUTICA LIBRETTO DELLA PENSIONE PORTO D’ARMI PERMESSO DI SOGGIORNO TESSERE AMMINISTRAZIONE DELLO STATO

  16. Decorrenza obblighi

  17. Quando verificare il cliente

  18. Modalità adeguata verifica della clientela

  19. Titolare effettivo

  20. Titolare effettivo Società

  21. Catena di controllo

  22. Identifichiamo il Titolare Effettivo

  23. Modalità adeguata verifica della clientela

  24. Approccio basato sul rischio OBBLIGHI ORDINARI O SEMPLIFICATI RISCHIO OBBLIGHI RAFFORZATI MISURE ADOTTATE ADEGUATEALL’ENTITÀ RISCHIO RICICLAGGIO O FINANZIAMENTO AL TERRORISMO

  25. Indice di rischio RISCHIO CONNESSO AL CLIENTE RISCHIO CONNESSO ALLA PRESTAZIONE

  26. Obblighi rafforzati

  27. Modalità adeguata verifica della clientela

  28. L’obbligo di conservazione dei documenti ISTITUZIONE DI APPOSITI FASCICOLI

  29. Contenuto fascicolo • fotocopia documento di riconoscimento valido alla data dell’identificazione • fotocopia codice fiscale • fotocopia partita IVA • visura camerale (consigliato per le ditte individuali, obbligatorio per i soggetti diversi da persona fisica per verificare il soggetto o i soggetti che hanno il potere di rappresentanza. Verbale CdA di nomina) • documentazione in base alla quale si è verificata la possibilità di applicare obblighi semplificati di adeguata verifica o, al contrario, la necessità di ricorrere alla procedura rafforzata • eventuale attestazione ex art. 30 • copia del mandato professionale • documentazione richiesta dal professionista per individuare il titolare effettivo • dichiarazione da parte del cliente sullo scopo e sull’oggetto dell’attività o dell’operazione per la quale è richiesta la prestazione professionale • eventuale ulteriore documentazione richiesta dal professionista per individuare il titolare effettivo COSTANTEMENTE AGGIORNATO PRESENTATO SU RICHIESTA ORGANI DI CONTROLLO PROTETTO CON MISURE PRIVACY

  30. Modalità di registrazione

  31. Segnalazione delle operazioni sospette L’OBBLIGO DI SEGNALAZIONE ALL’UIFQUANDO I PROFESSIONSTI SANNO SOSPETTANO STATE COMPIUTE TENTATE OPERAZIONI DI RICICLAGGIO O DI FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO

  32. Limitazione uso contante VIETATO TRASFERIMENTO DENARO CONTANTE, LIBRETTI DI DEPOSITO BANCARI O POSTALI AL PORTATORE TRA SOGGETTI DIVERSI COMPLESSIVAMENTE > = 1.000,00 EURO • PAGAMENTI FATTURE • FINANZIAMENTI SOCI • TRASFERIMENTI INFRAGRUPPO FRA DIVERSE SOCIETÀ • DISTRIBUZIONE DI UTILI E DIVIDENDI • CONFERIMENTI IN SOCIETÀ

  33. Pagamento fatture contanti NON COSTITUISCE VIOLAZIONE

  34. Finanziamento soci in contanti PUÒ COSTITUIRE VIOLAZIONE

  35. Distribuzioni utili in contanti PUÒ COSTITUIRE VIOLAZIONE

  36. Sanzioni violazione limiti contante PEP

  37. Sanzioni violazione limiti contante PEP

  38. Modifica della soglia limite negli ultimi anni PEP

  39. Altri obblighi PEP

  40. Grazie per l’attenzionee vediamo un esempio pratico dell’adempimento Antiriciclaggio PEP

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