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EMOPOIESI E CELLULE STAMINALI

EMOPOIESI E CELLULE STAMINALI. Yolk Sac. Periodo epato-splenico (12a settimana). Umbilical cord. Spleen. Adult bone marrow. Fetal liver. Periodo midollare (20a settimana). Periodo epatico (6a settimana). Periodo mesoblastico (sacco vitellino). Ontogenesi dell’Emopoiesi.

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EMOPOIESI E CELLULE STAMINALI

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Presentation Transcript


  1. EMOPOIESI E CELLULE STAMINALI

  2. Yolk Sac Periodo epato-splenico (12a settimana) Umbilicalcord Spleen Adult bone marrow Fetal liver Periodo midollare (20a settimana) Periodo epatico (6a settimana) Periodo mesoblastico (sacco vitellino) Ontogenesi dell’Emopoiesi

  3. MIDOLLO OSSEO Il midollo osseo si situa nelle nicchie delimitate dalle trabecole della spongiosa ossea. Il midollo osseo è un tessuto da gelatinoso a semifluido.

  4. LE CELLULE STAMINALI • CELLULE CAPACI DI DIVIDERSI (AUTORINNOVAMENTO) PER TUTTA LA VITA DI UN ORGANISMO • IN DETERMINATE CONDIZIONI SONO IN GRADO DI DIFFEREN- ZIARSI DANDO ORIGINE ALLE CELLULE MATURE DI UN OR- GANISMO; • IN BASE AL POTENZIALE DIFFERENZIATIVO POSSONO ESSE- RE DISTINTE IN: TOTIPOTENTI LO ZIGOTE (UOVO FECONDATO) PLURIPOTENTI  LE CS EMBRIONALI (da cui deri- rivano le cellule del MESODERMA ECTODERMA, ENDODERMA) MULTIPOTENTI  LE CS DELL’ADULTO

  5. PROPRIETA’ DELLA CELLULA STAMINALE EMOPOIETICA: • capacità di “self-renewal” • capacità di dare origine a progenitori multipotenti • capacità di dare origine a precursori “committed” • (differentiation plasticity) • Capacità di engraftment • Plasticità (developmental plasticity) La cellula staminale emopoietica

  6. PLASTICITA’ DELLE CELLULE STAMINALI ? CS indifferenziate ? Trans-differenziazione ? Fusione del nucleo

  7. MICROAMBIENTE MIDOLLARE Componente vascolare Cellule reticolari Struttura nervosa Adipociti, fibroblasti, Macrofagi Cellule stam. mesenchimali Componente cellulare Fibre reticolari/collagene Prolungamenti cell. reticolari Proteine d’adesione proteoglicani Matrice extracellulare

  8. SELF RENEWAL COMMITTMENT PRECURSOR EXPANSION TERMINAL DIFFERENTIATION G-CSF CFU-G Granulocyte SCF, IL6 IL3, GM-CSF Myeloblast M-CSF CFU-GM CFU-GEMM CFU-M Monocyte Monoblast SCF, TPO, IL3, GM-CSF TGFb, TNFa, INFg, LIF Platelets CFU-MEG Megakaryoblast Epo SCF Proliferating staminal cell Epo Epo GM-CSF IL3 BFU-E / CFU-E Red cells Erythroblast Pro-erythroblast Quiescent Staminal cell IL1 IL6 IL6 - antigen SCF, IL1, IL3, IL6, Flt3 ligand, IL11 Limphoid progenitor Plasma cell B lymphocyte Normal hematopoiesis

  9. MIDOLLO OSSEO IMMISSIONE IN CIRCOLO DEGLI ELEMENTI MATURI

  10. STRUMENTI E PROCEDURE DIAGNOSTICHE LA BIOPSIA MIDOLLARE

  11. INDICAZIONI ALLA BIOPSIA MIDOLLARE • Leucocitosi e/o Leucopenia ± anemia ± piastrinopenia • (sospetta leucemia acuta, mielodisplasia o aplasia midollare) • Leucocitosi e/o piastrinosi • (sospetta sindrome mieloproliferativa cronica tipo LMC o TE) • Stadiazione/esordio malattia linfoproliferativa • Disordini delle Ig (componenti monoclonali) • Anemia macrocitica o normocitica non altrimenti spiegabili • Sospetta tesaurismosi • In caso di alcune infezioni (TBC, Leishmania, Malaria)

  12. STRUMENTI E PROCEDURE DIAGNOSTICHE LA BIOPSIA OSSEA

  13. BIOPSIA OSSEA: esame istologico normale

  14. INDICAZIONI ALLA BIOPSIA OSSEA • Pancitopenia* • Nel caso di “punctio sicca” • Sindromi mieloproliferative croniche (LMC, TE)* • Sindromi linfoproliferative croniche, tipo LLC* • Stadiazione/esordio di Linfoma* • Sospetta infiltrazione da neoplasia solida o • malattia granulomatosa* • Disordini delle Ig* * complementare alla biopsia midollare

  15. STRUMENTI E PROCEDURE DIAGNOSTICHE L’ESAME EMOCROMOCITOMETRICO

  16. PRELIEVO DI SANGUE PERIFERICO

  17. STRUMENTI AUTOMATIZZATI PER L’ESECUZIONE DELL’EMOCROMO Gli “analyzer” automatici sono costituiti da: Un campionatore che preleva l’esatta quantità di sangue Un sistema di circuiti che distribuiscono il campione nei diversi moduli dell’apparato operanti le singole operazioni programmate I principi ed i metodi su cui si basano sono: Metodi ottici (scatter di luce): strumenti Ortho e Technicon Impedenza elettrica (Coulter) e/o radio-frequenza impedenza + radio-frequenza + scatter di luce

  18. EMOCROMO L’esame emocromocitometrico determina i seguenti parametri: conta degli elementi corpuscolati del sangue: leucociti (WBC), globuli rossi, piastrine concentrazione dell’emoglobina (Hb) ematocrito (Hct) indici eritrocitari (MCV, MCH, MCHC) conta differenziale dei leucociti (granulociti neutrofili, basofili, eosinofili, linfociti, monociti)

  19. EMOGLOBINA, EMATOCRITO ED INDICI ERITROCITARI Emoglobina (Hb) unità di misura= gr/dl N= ≥ 13.5 gr/dl (M) ≥12 gr/dl (F) Determinazione dell’Hb: Diluente per lisi degli eritrociti aggiunto a volume noto di sangue Determinazione della concentrazione di Hb in base alla densità ottica della soluzione di Hb o di un suo derivato ad una determinata lunghezza d’onda Lettura con comuni tecniche colorimetriche o con strumenti automatizzati

  20. EMOGLOBINA, EMATOCRITO ED INDICI ERITROCITARI Ematocrito (Hct) unità di misura = % N = 40-45% (M) 36-42% (F) Determinazione dell’Hct = volume massa eritrocitaria/volume di plasma Centrifugazione del campione a velocità tale da ottenere grado standard di impaccamento degli eritrociti (g.r.) Determinazione della altezza raggiunta dai g.r. in provette graduate

  21. EMOGLOBINA, EMATOCRITO ED INDICI ERITROCITARI MCV = volume corpuscolare medio unità di misura = femtolitri Hct x 100 / numero g.r. (prime 2 cifre) MCH = emoglobina corpuscolare media unità di misura = pg Hb x 100 / numero g.r. (prime 2 cifre) MCHC = conc. corpuscolare media di Hb unità di misura = gr/dl Hb x 100 / Hct

  22. ESAME MORFOLOGICO DEL SANGUE PERIFERICO Esecuzione dello striscio Colorazione dello striscio Esame microscopico

  23. COLORAZIONE DELLO STRISCIO Metodica May-Grünwald-Giemsa Costituenti cellulariColorazione Nucleo blu violetto Citoplasma roseo (eosinofilo) blu (basofilo) grigiastro (policromatofilo) Granulazioni rosa chiaro (neutrofile) rosso arancio (eosinofile) viola scuro (basofile) rosso vivo (azurofile)

  24. ESAME MICROSCOPICO leggibilità del preparato confronto con dati emocromo area adeguata per esame Ingrandimento piccolo Ingrandimento intermedio morfologia leucociti e g.r. fini dettagli citologici: granulazioni, inclusi citoplasma aspetto del nucleo Ingrandimento maggiore

  25. ESAME MORFOLOGICO DEL SANGUE PERIFERICO Indicazioni • Pazienti con emopatie note • Pazienti in CHT o RT • Neonati • Alterazione dell’emocromo • Segnale di allarme (flag) dello • strumento • Modificazioni significative rispetto • ad esami precedenti

  26. SANGUE PERIFERICO ERITROCITI PIASTRINE GRANULOCITI EOSINOFILI GRANULOCITI NEUTROFILI GRANULOCITI BASOFILI

  27. SANGUE PERIFERICO MONOCITI LINFOCITI

  28. EMIVITA DELLE CELLULE DEL SANGUE

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