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Breve storia del volontariato dal mondo classico ad Emergency

Breve storia del volontariato dal mondo classico ad Emergency. Erika Gracie Timossi Gaia Carmilla Chiara Tuccelli. Premessa.

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Breve storia del volontariato dal mondo classico ad Emergency

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Presentation Transcript


  1. Breve storia del volontariato dal mondo classico ad Emergency Il Volontariato Erika GracieTimossi Gaia Carmilla Chiara Tuccelli

  2. Il Volontariato

  3. Premessa Nelle sue diverse forme ed espressioni, il volontariato, nasce e si sviluppa all’interno dello stesso ambito storico in cui si afferma il sistema assistenziale. Quindi è necessario ripercorrere innanzitutto le linee evolutive dell’assistenza, soffermandosi sulle forme giuridiche ed amministrative, cercando di interpretare, l’idea che la società aveva della povertà attraverso le diverse epoche storiche.È grazie alla “cultura dell’assistenza” che si mostra il reale rapporto esistente tra la società ed i poveri; grazie ad essa si sviluppa un cambiamento verso una società in cui anche i poveri possono vivere come soggetti determinanti.La legge-quadro dell’11 agosto 1991 n.266 considera il volontariato un elemento ineliminabile, poiché ha assunto caratteri funzionali al sistema. Il Volontariato

  4. Il Volontariato

  5. Volontariato nel mondo greco e latino La più antica forma di emarginazione è la discriminazione tra liberi e schiavi; come ad esempio nel mondo classico, in cui gli schiavi dipendevano al proprio padrone, il quale li “possedeva” e ne traeva profitto. Nell’antica Grecia allo schiavo veniva assegnato il lavoro manuale, per permettere ai più potenti di dedicarsi alla vita politica e sociale.Questa forma di discriminazione ed anche quella tra ricchi e poveri, già presente nella società greca, esplode anche nel mondo romano: ne consegue la nascita delle prime iniziative assistenziali. Considerando però gli obbiettivi dello stato romano, non è difficile intuirne le finalità politiche e strumentali. Il Volontariato

  6. Dall’epistola 47 di Seneca “Servi sunt”. Immohomines. “Servi sunt “. Immocontubernales.“Servi sunt”. Immohumiles amici. “Servi sunt”. Immo conservi, si cogitaveristantundem in utrosque licere fortunae. “Sono schiavi”. No, sono uomini. “Sono schiavi”. No, vivono nella tua stessa casa. “Sono schiavi”. No, umili amici. “Sono schiavi”. No, compagni di schiavitù, se pensi che la sorte ha uguale potere su noi e loro. Il Volontariato

  7. La schiavitù non era una condizione immutabile: un buono schiavo poteva infatti sperare di conquistare la libertà, attraverso la manumissio, una dichiarazione fatta dal padrone, in presenza di testimoni, di volere liberare il proprio schiavo, oppure con una lettera in cui si notificava allo schiavo l’intenzione di concedergli la libertà. Lo schiavo diventa così unlibertuse i suoi figli nascono ingenui, ovvero nati liberi. Nella sua lettera, Seneca non propone di abolire la schaivitù, bensì suggerisce un comportamento alternativo nei confronti dei propri schiavi. Egli sostiene che la schiavitù sia una condizione assegnata esclusivamente dalla sorte e che, di conseguenza, possa toccare a chiunque: il giudizio sulle persone deve invece basarsi unicamente sui loro comportamenti. Il Volontariato

  8. Il messaggio del Cristianesimo I primi seguaci del Cristianesimo appartengono alle classi più disagiate. Al centro del messaggio di questa religione c’è l’idea di amore, caritas, e uguaglianza. I primi destinatari del Vangelo sono proprio i poveri poiché quest’ultimo si identifica in Cristo. Il messaggio evangelico non chiede più di rientrare negli schemi prefissati dalla società e tantomeno di aderire ai suoi modelli di vita. L’impegno sociale e comunitario della Chiesa appare molto vivo e si traduce in ospitalità e accoglienza ai fratelli, e non viene vissuta come obbligo, ma come compito della comunità nel suo insieme. Questa forma di volontariato, si diffonde sempre di più e diventa per la prima volta iniziativa anche dello Stato. Il Volontariato

  9. The Workhouses In Victorian England, workhouseswereplacesofferingsupport, accommodation and employmentto the poor people.The idea wasthat the poorwouldlearngoodhabits, growlesslazy and maybelearntofendforthemselves. In the workhouseshostedorphaned and abandonedchildren, the physically and mentallysick, the disabled and unmarriedmothers. Il Volontariato Husbands and wiveswereseparatedintodormitories and notallowedtomeet, and childrenweredividedfromtheirparents. Theycouldfindthemselvesworking in factories or mines, likedomesticservants or farm labourers. The poorweremadeto wear a uniform; thismeantthateveryoneoutsiderecognisedtheir status.VictorianAgeWorkhouseswereoneof first exampleof social volunteeringassociation.

  10. La Révolutionfrançaise “Liberté, egalité, fraternité” c’est le motrépublicaine de la Révolutionfrançaise. La ‘liberté’ consiste à pouvoir faire ce qui ne nuit pas aux droits d'autrui; le mot était «Vivre comme hommes libres ou mourir ». L’ ‘egalité’ signifie que la loi c’est égal pour tout les personnes, sans distinction de naissance ou le statut social.La ‘fraternité’, troisième élément du mot républicaine, dit: «Vous devez à donner aux autres ce que vous voulez recevoir». La Révolution française a mis fin à des privilèges et des droits de la société aristocratique de l'Ancien Régime. La population est composée de sujets plus soumis à un Roi, mais par les citoyens. La souveraineté est populaire. Il Volontariato

  11. Alle origini del volontariato Il volontariato in Italia ha tre grandi tradizioni: una cattolica, legata al concetto di evangelizzazione della Chiesa, una socialista, sviluppatasi sin dall’Ottocento, e, infine, una liberale molto ricca, ma successivamente scomparsa.La fine degli anni settanta segna il declino di un modello filantropico e vede il diffondersi di un volontariato, che diventerà vero e proprio soggetto politico riconosciuto anche dalla legislazione.In questi anni sia il volontariato ecclesiale che quello più laico, sono accomunati dalla stessa filosofia d’intervento: lo stesso fine di eliminare le cause di tante situazioni di povertà ed esclusione.Il volontario non vuole solo essere un “tappa buchi” della società, ma ritiene che il suo compito debba essere quello di rimuovere le cause che determinano l’emarginazione di tanta parte del sistema ed in particolare dei suoi membri più deboli e meno tutelati. L’ organizzazione del volontariato risponde a due precise esigenze: • Di “democrazia interna”, ovvero che si basa sul concetto di ‘unione’ del volontariato stesso; • Di “serietà di immagine”, cioè quella che ha contribuito a renderlo soggetto politico dal punto di vista legislativo regionale e nazionale. Il Volontariato

  12. Emergencyè un’associazione indipendente e neutrale, fondata nel 1994 per offrire cure medico-chiurgiche gratuite e di alta qualità alle vittime della guerra, delle mine antiuomo e dei diritti umani.Dalla sua fondazione, ha curato oltre 6 milioni di persone in 16 paesi grazie al contributo di volontari e di sostenitori, ed ha costruito ospedali, centri chirurgici, di riabilitazione, pediatrici, sanitari, di maternità e un centro cardiochirurgico.Conoscendo gli effetti della guerra, Emergency si è sempre impegnata nelle promozione dei valori di pace infatti nel 1994 ha intrapreso la campagna che ha portato l’Italia a mettere al bando le mine antiuomo e nel 2002 ha lanciato una campagna ai fini di non far partecipare l’Italia alla guerra in Iraq. Il Volontariato

  13. Cosa fa Emergency? Nel 1994 ha ristrutturato e riaperto il reparto di chirurgia all’ospedale di Kigali in Ruanda, e in una missione di 4 mesi ha operato oltre 600 vittime di guerra. Nel 1995 Emergency ha riattivato l’ospedale di Choman, tra Iran e Iraq; quest’area era abitata dagli iracheni ed era disseminata da più di 10 milioni di mine, alcune anche di fabbricazione italiana.Dal 1996 al 2005 ha costruito un centro chirurgico a Sulaimaniya e Erbil, nel Nord Iraq, per curare le vittime delle mine antiuomo.Dal 1999 è in Afghanistan, dove ha costruito un centro chirurgico e di maternità a Anabah e a Kabul.Nel 2001 Emergency ha avviato a Goderich, in Sierra Leone, un centro chirurgico destinato alle vittime della guerra, accanto al quale è stato successivamente costruito un centro pediatrico.Nel 2004 ha sostenuto la popolazione di Falluja, in Iraq, durante l’assedio delle città.Nel 2011 ha portato avanti un programma di chirurgia nella città sotto assedio di Misurata, in Libia. Il Volontariato

  14. Emergency in Italia Per sostenere i suoi obiettivi su una scala internazionale, si sono creati alcuni gruppi volontari Emergency negli Stati Uniti, Gran Bretagna, Giappone, Svizzera, Belgio e ad Hong Kong. Il Volontariato Emergency in Sudan Emergency in Sierra Leone

  15. “Fratelli” di Giuseppe Ungaretti Mariano il 15 luglio 1916 Di che reggimento sietefratelli? Parola tremantenella notte Foglia appena nata Nell’aria spasimanteinvolontaria rivoltadell’uomo presente alla suafragilità Fratelli Il Volontariato

  16. La poesiaFratellisi apre con una domanda che viene rivolta ai soldati che non sono immediatamente riconoscibili al poeta e ai suoi compagni, i quali desiderano conoscere il reggimento d’appartenenza dei militari che si ritrovano di fronte. Il punto interrogativo del verso 2 è l’unico segno d’interpunzione presente nella lirica.Il titolo è molto importante nella fase di comprensione della poesia.In questa poesia, come in Soldati, si parla della fragilità umana della precarietà della vita e del timore dovuto all’aleggiare costante della morte. Il Volontariato

  17. Guernica de Pablo picasso Il Volontariato “Guernica”

  18. Guernica es un famoso cuadro de Pablo Picasso (1881-1973) que la pintòdespuès de conocer la noticia de la destrucciòn de Guernica, pequeñaciudad en elnorte de España, bombardeada por la aviaciònalemana durante la guerra civilEspañola en el 1937.En su obrapicassorocogetoda la tragedia de lasvictimas y hace una pinturauniversal.Guernica es una obra de grandesdimensiones, pintada en gris, blanco y negro; es un òleosobrelienzo y la escena se desarolla en su mejor parte en un escenariointerior. En elcuadro se encuentrannuevesimbolos: seishumanos y tresanimales (toro, caballo y paloma). Todas la figurasestànorganizadas en triàngulos, de loscualesesmàs importante eselcentral, que tiene como base losrestos del guerreromuerto y como vértice la làmpara. Il Volontariato

  19. “LegendevomtotenSoldaten” Und alsderKriegimfünftenLenz KeinenAusblickaufFriedenbot, Da zogderSoldatseineKonsequenz Und sttarb den Heldentod. DerKrieg war abernochnichtgar, Drumtatesdem Kaiser leid, Daß seinSoldatgestorben war: EsschienihmnochvorderZeit. DerSommerzogüberdieGräberher, Und derSoldatschliefschon. Da kameinesNachtseinemilitärische ÄrztlicheKommission. EszogdieÄrztlicheKommission ZumGottesackerhinaus. Und grubmitgeweihtemSpaten den GefallenSoldatenaus. DerDoktorbesah den Soldatengenau, Oderwas von ihmnoch da war. Und derDoktorfand, derSoldat war k.v. Und erdrücktesichvorderGefarhr. Und sienahmensogleich den Soldatenmit, DieNacht war blau und schön. Man konnte, wenn man keinenHelmaufhatte, Die Sterne derHeimetsehn. SieschüttetenihmeinenfeurigenSchnaps, Iun den verwestenLeib Und hängtenzweiSchwestern in seinenArm Und einhalbentblößtesWeib. Und weilderSoldatnachVerwesungstinkt, DrumhinkteinPfaffevoran, DerüberihneineWeihrauchfaßschwingt, Daß ernichtstinkenkann. VorandieMusikmitTschindara Spielteinenflotten Marsch. Und derSoldat, so wieer’s gelernt, SchmeißtseineBeinevomArsch. Die Sterne sind nicht immer da,Es kommt ein Morgenrot.Doch der Soldat, wie er's gelernt,Zieht in den Heldentod. Und brüderlich den Arm um ihnZwei Sanitäter gehn.Sonst flög er noch in den Dreck ihnen hin,Und das darf nicht geschehn.Georg Grosz Il Volontariato

  20. E siccome non c'erano speranzedi pace dopo quattro primavere,il soldato tirò le conseguenze:da eroe volle cadere.Ma la guerra non era ancora in porto,per questo al Kaiser spiacqueche il suo soldato se ne fosse morto;in anticipo gli parve.Mentre l'estate sfiorava le fosseed il soldato dormiva di già,la commissione medico-militare una notte si mosse.La commissione medica si spinsefino al cimitero,disseppellì con vanga benedettail defunto guerriero.Ed il dottore visitò con scrupoloil soldato o i resti del soldato.Dichiarò ch'era "abile-arruolato"e s'imboscava di fronte al pericolo.Il soldato si presero con sénella bella notte blu.Senza l'elmo si potevano vederele stelle della patria lassù.Acquavite bruciante gli versarononella salma imputridita,due infermiere appesero al suo braccioe una donna per metà svestita.E siccome lui puzza di putredinedavanti un prete zoppicae sulla testa gli agita un turiboloperchè non puzzi troppo.Davanti la banda fra il chiasso dei piattisuona una marcia briosa.Ed il soldato, esperto del mestiere,scaraventa le gambe dal sedere.Il braccio intorno a lui, fraternamente,due sanitari marciano, se nolui nella melma gli ripiomberebbee questo accadere non può. Le stelle non ci sono sempree l'aurora sorge.Marcia il soldato, esperto del mestiere,verso un'eroica morte. Il Volontariato

  21. Georg Grosz, in questa poesia, denuncia il fatto che, durante la guerra, in Germania i soldati che si ferivano venivano mandati in un ospedale per riprendersi; ma appena stavano meglio ingiustamente li rispedivano nel campo di battaglia in qualunque condizione. Il Volontariato

  22. Il vero modo di essere felici è quello di procurare felicità agli altri Il Volontariato Baden Powell

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