1 / 15

I processi cognitivi L’Apprendimento

I processi cognitivi L’Apprendimento. Prof. De Giorgio Luciano. Apprendimento Tutte quelle modificazioni del nostro modo di comportarci, delle nostre idee e conoscenze che avvengono in seguito ad un’esperienza e che possono avere una durata temporanea o permanente . Imprinting

lexiss
Download Presentation

I processi cognitivi L’Apprendimento

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. I processi cognitiviL’Apprendimento Prof. De Giorgio Luciano

  2. ApprendimentoTutte quelle modificazioni del nostro modo di comportarci, delle nostre idee e conoscenze che avvengono in seguito ad un’esperienza e che possono avere una durata temporanea o permanente • Imprinting • Condizionamento classico • Condizionamento strumentale e operante • Il modellamento delle risposte o modellaggio • L’apprendimento per osservazione e imitazione • L’apprendimento cognitivo

  3. Imprinting • Con il termine imprinting ci si riferisce ad una specie di marchio, di apprendimento irreversibile nell’animale che lo porta a seguire l’oggetto (o uomo o animale) seguito durante il periodo critico • Periodo critico: un periodo ben definito dello sviluppo in cui, a causa della maturazione biologica, l’individuo è particolarmente predisposto ad acquisire certi apprendimenti • Anche nei bambini c’è una predisposizione innata a stabilire una relazione (processo di attaccamento): • Da 0 a 3 mesi il bambino non differenzia la figura materna dalle altre persone • Da 3 a 6 mesi il bambino discrimina le figure familiari • Da 6 mesi a 3 anni il bambino ha un evidente attaccamento verso i genitori

  4. Condizionamento classico • L’apprendimento per condizionamento classico, si basa sulla capacità dell’individuo di stabilire associazioni, attribuendo a certi stimoli il valore di segnali per il presentarsi di qualcos’altro. • Pavlov e gli stimoli

  5. L’associazione si stabilisce se si sono verificate due condizioni • Lo stimolo condizionato deve presentarsi immediatamente prima o contemporaneamente allo stimolo incondizionato • I due stimoli devono succedere l’uno all’altro con una certa frequenza • Questa forma di apprendimento ha un ruolo importante in numerose forme di comportamento e, in particolare, si può considerare alla base di alcune risposte emotive

  6. Alcuni fenomeni nel condizionamento classico • Generalizzazione: le caratteristiche dello stimolo appreso sono estese anche a stimoli simili • Estinzione della risposta: si ha quando uno stimolo che produce una risposta riflessa, non viene più associato allo stimolo appreso

  7. John Watson e il comportamentismo – 1913 – Il solo oggetto di studio della psicologia deve essere il comportamento osservabile, escludendo così ogni fenomeno mentale Watson sperimentò le tecniche del condizionamento classico con le persone: un bambino di nome Albert (paura indotta: carezza+rumore e successiva generalizzazione ((barba))

  8. Il condizionamento strumentale e operante Ogni comportamento produce un effetto; l'effetto prodotto, a sua volta, è in grado di produrre delle conseguenze sull'individuo. L'effetto del comportamento sull'ambiente è stato studiato per primo da Thorndike: un gatto venne chiuso in una gabbia dotata di un chiavistello che ne permetteva l'apertura. Il gatto venne posto in una situazione di problem solving. Quando l'animale riuscì, per tentativi ed errori, a risolvere il problema "uscire dalla gabbia" si notò un aumento delle azioni finalizzate e una riduzione delle attività inutili allo scopo. Questo tipo di apprendimento venne definito "strumentale" in quanto il comportamento dell'animale poteva essere considerato strumentale alla risoluzione del problema e alla ricerca di una ricompensa.

  9. Gli studi di Thorndike hanno permesso a F.B. Skinner di sviluppare la

  10. Il rinforzo – Skinner • Rinforzo: qualunque processo in grado di far aumentare la probabilità di emissione di un comportamento • Rinforzo positivo: ogni sorta di ricompensa che viene data all’animale quando emette il comportamento bersaglio • Rinforzo negativo:consiste nella cessazione di uno stimolo aversivo (da non confondere con la punizione che ha lo scopo di far estinguere un comportamento)

  11. Esempio di rinforzo negativo • Un topo viene messo dentro una gabbia ed è sottoposto ad un forte rumore; impara che abbassando la leva il rumore fastidioso cessa • L’animale ha imparato ad abbassare la leva, non a seguito di un rinforzo positivo (ad es. cibo), ma a seguito di un rinforzo negativo (cessazione del rumore)

  12. Il modellamento delle risposte o MODELLAGGIO • È un procedimento attraverso il quale si guida il soggetto verso un comportamento desiderato, utilizzando rinforzi. È necessario, però: • Suddividere il comportamento desiderato in unità di comportamento elementari • Organizzare queste unità di apprendimento in una struttura • Procedere a rinforzare ogni minimo comportamento che va nella direzione desiderata (esempio, insegnare a guidare)

  13. Apprendimento per osservazione e imitazione • I soggetti acquisiscono nuove forme di comportamento osservando le azioni altrui e i relativi risultati • Anni ‘70 – Bandura e Walters a) alcuni bambini assistevano ad una scena: adulto che picchiava un bambolotto b) alcuni bambini (nella stanza sperimentale) assistevano ad una scena: adulti non prestavano attenzione al bambolotto c) tutti i bambini, poi, venivano collocati nella stanza sperimentale con il bambolotto di gomma:- i bambini che avevano assistito alla scena violenta, proponevano un comportamento aggressivo con una frequenza maggiore rispetto agli altri)

  14. Aggiunta di una variante • I bambini che avevano assistito alla scena violenta, furono, poi, suddivisi in due gruppi: • Il primo osservò una scena in cui l’adulto violento veniva ricompensato • Il secondo osservò una scena in cui l’adulto violento veniva punito • Conclusione: i bambini che avevano assistito alla prima scena risultarono avere più comportamenti aggressivi  i bambini riproponevano il comportamento degli adulti sulla base delle ricompense o punizioni che questi ultimi ottenevano

  15. L’apprendimento cognitivo • Evidenzia l’azione selettiva e organizzatrice della mente sulle informazioni provenienti dall’ambiente e sulle conoscenze già acquisite • Kőhler e lo scimpanzé Sultano  esperimento: • bastone corto nella gabbia usato, poi, per prendere quello più lungo posto fuori dalla gabbia, con il quale, alla fine riesce a raggiungere il frutto.

More Related