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Il sistema di monitoraggio strategico della programmazione regionale

Il sistema di monitoraggio strategico della programmazione regionale. marco.chiavacci@regione.toscana.it http://www.regione.toscana.it/pro/cdg/progre.htm. sintesi dei contenuti. il monitoraggio: profili generali il contesto organizzativo regionale il monitoraggio dei piani e programmi

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Il sistema di monitoraggio strategico della programmazione regionale

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Presentation Transcript


  1. Il sistema di monitoraggio strategico della programmazione regionale marco.chiavacci@regione.toscana.it http://www.regione.toscana.it/pro/cdg/progre.htm

  2. sintesi dei contenuti • il monitoraggio: profili generali • il contesto organizzativo regionale • il monitoraggio dei piani e programmi • il monitoraggio strategico generale

  3. il monitoraggio: una prima definizione … il MONITORAGGIO … • è una funzione continua che utilizza la raccolta sistematica dei dati relativi a indicatoristabiliti per fornire – in corso d’opera – indicazioni sullo stato di avanzamento del piano / programma e sul conseguimento degli obiettivi da questo definiti • è concettualmente distinto dalla VALUTAZIONE (che ha altri fini e metodi)

  4. gli indicatori: alcune tipologie

  5. alcuni indicatori tipici • economico-finanziari: • risorse impegnate, costi contrattualizzati • risorse pagate • costi realizzati (APQ) • rimodulazione quadro finanziario • procedurali • scostamento rispetto al cronoprogramma • fisici / di risultato / di relizzazione • unità di prodotto / servizio realizzate • utenti coinvolti • …

  6. gli indicatori: alcuni requisiti • stretta correlazione con gli obiettivi • adeguato legame causa / effetto • carattere multi-dimensionale (mix) … … ma selettività (costi) • disponibilità e tempestività • confrontabilità (nel tempo / nello spazio)

  7. il monitoraggio nella realtà regionale:alcuni fattori di contesto • carattere immateriale dei processi aziendali(programmazione, regolazione, etc): politiche vs/ servizi) • attuazione indiretta delle politiche d’intervento:monitoraggio “esterno” vs/ monitoraggio interno • tempi lunghi di “chiusura” dei processi aziendali • complessità delle relazioni causa / effetto tra azioni e risultati • complessità organizzativa e “policentrismo” (esterno e interno) • programmazione settoriale vs/ “generalista”

  8. alcuni riferimenti per il monitoraggio

  9. il nuovo assetto organizzativo dei processi di programmazione e monitoraggio (LR 44/2003) • criteri di impostazione del monitoraggio strategico (delibera GR 1315/2003) • APC: ruolo di presidio del processo trasversale della programmazione • ridefinizione del processo di programmazione, in coerenza con la nuova 49: Decisione GR 27.12.2004, Regolamento attuativo LR 61/2004 • istituzione dei referenti del processo della programmazione nelle DG • nuovo ruolo del NURV (Delibera GR 1096/2005)

  10. i sistemi di monitoraggio: una classificazione

  11. il monitoraggio strategico in Regione Toscana • è lo strumento per il monitoraggio e la valutazione dello stato di attuazione e dei risultati conseguiti dalle politiche regionali di intervento, a supporto dei processi di pianificazione strategica e di indirizzo politico-amministrativo • come tale: • è direttamente finalizzato all’esercizio della funzione di governo da parte dell’esecutivo; • costituisce una componente organica del modello della programmazione regionale, che si concretizza nella presenza, all’interno degli strumenti della programmazione regionale, di modalità strutturate di monitoraggio e valutazione degli interventi e dei risultati conseguiti

  12. componenti del sistema di monitoraggio strategico • i sistemi di monitoraggio dei piani e programmi regionali a carattere specifico (settoriali, intersettoriali, integrati) • il sistema di monitoraggio degli strumenti di pianificazione strategica generale (PRS, DPEF) • i processi di valutazione dei risultati e degli impatti delle politiche regionali perseguite per mezzo dei piani / programmi

  13. il ciclo della programmazione regionale

  14. gli strumenti della programmazione • il PRS, che definisce opzioni politiche, obiettivi a medio termine e strategie di intervento • il DPEF, che specifica gli obiettivi a breve termine indicando le principali destinazioni delle risorse • le leggi che istituiscono le politiche di sviluppo e ne determinano gli strumenti d’intervento • i bilanci, che quantificano le risorse finanziarie e stabiliscono gli stanziamenti di spesa • i piani e programmi regionali, che precisano gli indirizzi per l’attuazione delle politiche, coordinano gli strumenti d’intervento, integrano le risorse • i PLS e gli altri atti di programmazione locale • i PaSL, che indicano le priorità condivise e selezionano i progetti concertati, integrando strumenti e risorse • gli strumenti di monitoraggio e valutazione

  15. il monitoraggio strategico dei piani e programmi regionali: le prospettive di sviluppo • messa in qualità dei processi di programmazione(LR 44/2003 e 61/2004): previsione di standards e requisiti per i P&P anche sotto l’aspetto del monitoraggio e della valutazione (indicatori, sistemi informativi, etc.) • messa a sistema (esplicitazione ex ante) delle connessioni tra gli strumenti della P&C “generalista” (PRS-DPEF) e gli strumenti della P&C “specifica” • integrazione degli strumenti e dei sistemi di monitoraggio (generali e specifici)

  16. il monitoraggio dei piani e programmi regionali a carattere specifico • come cambiano i programmi regionali … • cresce il peso della programmazione su scala locale e della concertazione • si affermano i grandi piani “integrati” relativi ai macro-filoni delle politiche regionali di intervento • si delinea un intreccio tra piani / programmi “veri e propri” e piani / programmi visti come strumenti finanziari d’intervento: interdipendenze, complementarietà, “swapping” tra programmi • diviene più complessa la rete attuativa: sussidiarietà orizzontale e verticale

  17. i piani / programmi settoriali o integrati • attuano il PRS e il DPEF ed hanno carattere pluriennale; di norma fanno riferimento a leggi di spesa • determinano obiettivi, finalità e tipologie di intervento, e definiscono il quadro delle risorse attivabili; i programmi finanziari operano nei limiti del bilancio pluriennale • possono prevedere interventi sia direttamente funzionali a interessi o obiettivi di livello regionale, sia raccordati alle scelte di sviluppo delle comunità locali. riguardo ai piani / programmi, la Giunta • approva i modelli e i procedimenti per l’elaborazione, il monitoraggio e la valutazione • procede alla loro attuazione: specifica annualmente gli obiettivi operativi, individua le modalità di intervento e definisce il quadro finanziario sulla base del bilancio di previsione • presenta annualmente al Consiglio regionale documenti di monitoraggio e valutazione sui risultati dell’attuazione

  18. valutazione, monitoraggio e verifica • i piani e programmi sono soggetti a monitoraggio e valutazione dei risultati delle politiche; a tali fini evidenziano gli obiettivi, le azioni, le risorse, i risultatiattesi e i relativi indicatori di efficienza ed efficacia. La verifica dello stato di realizzazione dei piani e programmi è oggetto dei documenti di monitoraggio e valutazione • i documenti di monitoraggio e valutazione sono predisposti dal responsabile dell’attuazione del piano / programma, validati dal NURV, approvati dal CTP e dalla Giunta e trasmessi al Consiglio regionale

  19. la struttura di un atto di programmazione • contesto e scenari • risultati programmi precedenti • obiettivi (generali e specifici) • alternative • azioni e interventi • strumenti • procedure di attuazione, attori • risorse • monitoraggio • valutazione (ex ante, in itinere, finale, degli effetti) INDICATORI

  20. l’impostazione del monitoraggio in sede di formazione del piano / programma il piano / programma prevede al suo interno la definizione e l’attivazione di un sistema di monitoraggio e valutazione finalizzato a verificare lo stato di attuazione dei processi e i risultati conseguiti • aspetti tecnici:definizione del sistema degli indicatori, in funzione delle finalità, dei contenuti e delle caratteristiche del piano / programma • aspetti organizzativi:definizione del sistema di monitoraggio: • flussi informativi • rapporti con i soggetti attuatori • risorse dedicate

  21. la filiera di attuazione dei piani e programmi il sistema di monitoraggio opera in una logica di “governance di sistema”, in quanto costituisce una componente del sistema delle relazioni con i partners della programmazione regionale e con i soggetti attuatori delle politiche regionali di intervento

  22. il processo di formazione dei piani / programmi

  23. il monitoraggio e la valutazione in itinere ed ex post (1) • Il monitoraggio è l'esame sistematico e costante dello stato di avanzamento del piano/programma nel corso del suo ciclo di vita, ed è finalizzato a verificare il processo di attuazione e il grado di realizzazione delle azioni programmate. • La valutazionein itinere ed ex post rappresenta un momento puntuale e organico di verifica e di giudizio sui risultati e gli impatti prodotti dal piano/programma, nonché sulla capacità di quest’ultimo di conseguire gli obiettivi prefissati.

  24. il monitoraggio e la valutazione in itinere ed ex post (2) • si realizza attraverso: • l’individuazione, in coerenza con gli obiettivi del piano/programma, di una serie di indicatori finalizzati a presidiare le diverse dimensioni, fasi e componenti dell’atto; • la costruzione dei relativi flussi informativi; • la predisposizione di rapporti periodici di monitoraggio/valutazione. • misura la coerenza o gli eventuali scostamenti degli interventi realizzati rispetto agli obiettivi e ai risultati attesi, evidenzia le soluzioni per dare risposte di maggiore efficacia e registra l’eventuale insorgere di effetti problematici non previsti, consentendo di attivare le necessarie azioni correttive • i soggetti coinvolti nel processo di formazione del piano / programma sono informati degli esiti del processo di monitoraggio e di valutazione in itinere ed ex post.

  25. l’organizzazione del sistema integrato di monitoraggio I ruoli degli attori e i rapporti staff / line: • l’impostazione e la gestione dei sistemi di monitoraggio dei piani / programmi è una componente organica strettamente connessa al ciclo dea programmazione “specifica” (settoriale) e una funzione primaria di cui sono titolari le DG responsabili dei piani/programmi; • il ruolo dello staff centrale è quello di costruire un momento unitario di sintesi di livello generale sullo stato di attuazione e i risultati prodotti dalle politiche regionali d’intervento

  26. i sistemi di monitoraggio in RT: lo staff centrale (1) • costruzione di un sistema generale di monitoraggio che cerca di offrire un quadro complessivo dell’azione di governo, con finalità: • interne di conoscenza e controllo (integrazione, collegialità) • esterne di comunicazione e accountability verso gli interlocutori istituzionali • dimensioni di analisi: • strumenti d’intervento (P/P regionali) • settori d’intervento • ambiti territoriali

  27. i sistemi di monitoraggio in RT: lo staff centrale (2) funzioni: • di tecnostruttura (anche nell’ambito del NURV) nei cfr. dei sistemi di monitoraggio settoriali: definizione di standard e schemi di riferimento, collaborazione tecnico-metodologica, messa a sistema, etc . • di monitoraggio “diretto” dei processi attuativi dei piani / programmi (focus su gestione finanziaria)Connesse funzioni di servizio nei confronti delle DG: svolgimento di alcune attività di valenza generale (economie di scala) • di utente dei sistemi di monitoraggio settoriali, soprattutto per gli aspetti relativi ai risultati “esterni” delle politiche regionali: collegamento e utilizzo “indiretto” nei cfr. dei sistemi di moni-toraggio dei piani / programmi settoriali, a fini di monitoraggio strategico generale (di tipo “macro”)

  28. il DPEF e il monitoraggio • Il DPEF è atto di indirizzo programmatico, economico e finanziario dell’attività di governo della Regione per l’anno successivo. Questi i contenuti rilevanti sul piano del monitoraggio: • esposizione dell’avanzamento e dei risultati dei piani e programmi (sintesi del Rapporto generale di monitoraggio strategico) • indicazione di obiettivi e priorità con riferimento alle strategie d’intervento del PRS e ad eventuali investimenti straordinari • ipotesi di ripartizione delle risorse tra le strategie di intervento • previsione degli indicatori per il monitoraggio e la valutazione delle politiche

  29. il Rapporto generale di monitoraggio strategico • Le fasi del ciclo di programmazione corrispondenti al periodo di validità del PRS e l’attuazione del DPEF sono oggetto di monitoraggio strategico generale. In tale ambito, la Giunta presenta annualmente al Consiglio unitamente al DPEF (entro il 31.5), un Rapporto generale di monitoraggio sullo stato di attuazione delle politiche di intervento con l’indicazione delle risorse previste ed utilizzate e degli indicatori definiti dal DPEF. • Il Rapporto: • assume come riferimento primario il quadro strategico tracciato dall’asse PRS-DPEF; • si raccorda con gli strumenti di monitoraggio della programmazione settoriale, dei quali assume gli elementi di sintesi • ha un focus sia annuale che pluriennale

  30. il sistema di monitoraggio strategico generale: i prodotti http://www.regione.toscana.it/pro/cdg/progre.htm

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